Amici di Pisa, Piccoli Azionisti e Associazioni pisane: Vaccinazioni, mea culpa regionali
ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
E COMITATO DEI PICCOLI AZIONISTI TA,
ASSOCIAZIONE PONTE DI MEZZO, MOVIMENTO OPI
COMUNICATO STAMPA
Pisa, giovedì 8 Aprile 2021, 2022 nello stile pisano
Vaccinazioni: i mea culpa regionali
A maggio scorso avevamo lodato la 46^ Brigata Area di Pisa per aver saputo allestire improvvisamente, missioni di supporto sanitario, trasportando milioni di mascherine, tamponi, materiale vario e pazienti infetti, in strutture bio-contenitive. Ciò è stato reso possibile contando sulla preparazione di personale, addestrato ed abituato a provare periodicamente procedure certe e mirate a prevenire anche emergenze improvvise. Superato quindi il periodo critico della 1^ fase del COVID 19 ed analizzati gli errori fatti, avevamo invitato la politica ad ispirarsi ai cardini su cui si basa l’organizzazione dei voli: pianificazione, prevenzione, addestramento e rispetto di procedure conosciute e provate periodicamente, per poter affrontare meglio eventuali successive fasi pandemiche.
E’ trascorso un anno, durante il quale si è scoperto che dal 2006 il Piano pandemico nazionale non è stato più aggiornato e che le Regioni si sono ripresentate impreparate ad affrontare la 2^ fase del COVID 19, sperando che la pandemia terminasse con la scoperta dei vaccini; invece sta partendo la 3^ fase e le Regioni, pur con le prerogative attribuite loro dal titolo 5° della Costituzione, si stanno dimostrando incapaci di programmare un efficace piano vaccinale, originando dei conflitti con le direttive nazionali. Ciò crea sperequazioni fra i cittadini italiani sul diritto ad avere un’analoga ed efficace assistenza sanitaria. I responsabili, di tutto ciò, invece di chieder scusa e recitare i mea culpa, per l’inadeguatezza dimostrata, non lesinano ad autoassolversi, anzi si irritano, si sottraggono o non rispondono alle domande dei giornalisti. Ciò da luogo alla solita bagarre partitica dello scarica barile, con richieste a cui spesso non seguono fatti: ” Vogliamo sapere perché la Regione Toscana ha perso tre mesi di tempo nell’organizzare la vaccinazione per gli ultraottantenni. Vogliamo sapere cosa è successo. Ai cittadini non interessa lo scontro politico ma sapere perché la Regione non ha vaccinato gli ultraottantenni ma i furbetti! Ancora una volta chiediamo al Presidente Giani e l’assessore Bezzini di scusarsi”.
I cittadini toscani hanno visto in televisione questi ultimi, spesso con il Presidente Mazzeo, inaugurare centri vaccinali, senza però registrare miglioramenti. La strategia sanitaria andrebbe affidata a specialisti del settore! Loro lo sono? A giudizio dei consiglieri regionali che chiedono una commissione d’indagine, sembrerebbe di no.
Le televisioni nazionali hanno impietosamente classificato la Toscana al penultimo posto della classifica nazionale, per le vaccinazioni effettuate alle classi vulnerabili, seguita solo dalla Calabria commissariata perché caratterizzata dall’endemica influenza mafiosa sulla sanità. La Toscana non lo è, anzi la 1^ fase del COVID19 non l’aveva penalizzata così pesantemente, ma l’Espresso del 4 aprile la posticipa all’ultimo posto della graduatoria degli ultraottantenni vaccinati, con il 22%, dopo il 27,9% della Sicilia e il 26,4% calabrese. Chi sono i responsabili delle scelte sbagliate? Giani, Mazzeo e Bezzini, ne traggano le conseguenze!
Gli esposti presentati, con ipotesi di ipotesi di omicidio colposo, per la mancata vaccinazione degli ottantenni e vulnerabili, deceduti nel frattempo, proveranno a dare risposte, ma non restituiranno chi ci ha lasciato.
COMITATO PICCOLI AZIONISTI TA ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
ASSOCIAZIONE PONTE DI MEZZO MOVIMENTO OPI