Venerdì 27 Gennaio ore 17. Alberto Di Pede e “quei maledetti 12 metri”

Venerdì 27 Gennaio 2017  ( 2017 S.P. ) ore 17

presso la sede sita in Pisa via Pietro Gori, 17

(già via San Giovannino, traversa di via San Martino- Quartiere Kinzica)

lo storico  ALBERTO  DI PEDE

presenta  il suo ultimo libro  ( Editore  ISTOS ):

“  QUEI  MALEDETTI  12  METRI

La S.V. è gentilmente invitata




Venerdì 20.1 ore 17. Ghilardi e Telleschi in “per una geografia del territorio pisano”

“  per  una  geografia  del  Territorio  Pisano ”

La S.V. è gentilmente invitata




Venerdì 20.1 ore 17. Ghilardi e Telleschi in “per una geografia del territorio pisano”

Venerdì 20 Gennaio 2017  ( 2017 S.P. ) ore 17

presso la sede sita in Pisa via Pietro Gori, 17
( già via San Giovannino, traversa di via S. Martino- Quartiere Kinzica)

il prof. FABRIZIO GHILARDI ed il  prof. ALDO TELLESCHI dell’ Università di Pisa
presentano il volume ( Pacini Editore ):

“  per  una  geografia  del  Territorio  Pisano ”

La S.V. è gentilmente invitata




ADP E CPATA: Firenze rifletta sul rischio bird strike di Peretola

Spett. li  Redazioni Locali, Regionali, Nazionali

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA e
COMITATO  PICCOLI  AZIONISTI  TOSCANA  AEROPORTI

Pisa,  16 Gennaio  2017

Oggetto: Firenze rifletta

Il recente impatto con volatili (bird strike) verificatosi a Peretola, ha costretto un volo Lufthansa ad atterrare a Pisa. I moderni motori  sono collaudati per resistere ad impatti con uccelli di peso inferiore ad 1,8Kg. Nell’impatto, la durezza del rostro degli uccelli intacca le prime palette delle turbine del motore, i cui frammenti provocano, a loro volta, la distruzione delle successive palette, con la conseguente perdita del motore. La Piana ed in particolare Peretola, sono caratterizzate da ampie zone acquitrinose, dove dimorano abitualmente anche uccelli di notevole peso. Probabilmente il bird strike di Peretola è avvenuto con volatili di ridotte dimensioni e ha permesso il dirottamento su Pisa. L’ammarraggio del volo 1549 nell’ Hudson, rievocato in un recente film, insegna che non è sempre così e che l’urgenza dell’emergenza può costringere ad atterrare immediatamente.

Se Firenze  avesse attuato le prescrizioni della Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA), rilasciata dal Ministero nel 2003, prolungando l’attuale pista di Peretola, col sotto-attraversamento dell’A11, oltre ad essersi nel frattempo sviluppata in sicurezza, avrebbe consentito agli aerei  in emergenza, di riatterrare immediatamente a Peretola.

50% degl’incidenti aerei, pertanto la monodirezionalità della suddetta pista fiorentina virtualmente li aumenterebbe. E’ opportuno riflettere su queste considerazioni. Attuare le prescrizioni della VIA del 2003, permetterebbe di sviluppare l’attuale Peretola in sicurezza ed a costi irrisori rispetto alle prescrizioni previste per la progettata nuova pista fiorentina dalle 216 pagine della VIA del 2016.

Con i soldi risparmiati, si potrebbero migliorare i collegamenti ferroviari Firenze/Pisa ed investirli nella più economica terza pista pisana, già prevista dal compianto Ing. Ballini una ventina di anni fa.

Conzadori Gianni- Pres. Comitato Piccoli Az.sti T.A.                     Franco Ferraro- Pres. Amici di Pisa

Comunicato congiunto  “ Associazione degli Amici di Pisa” e
del “Comitato Piccoli Azionisti di TA”




ADP E CPATA: 10 domande a Filippeschi su Aeroporto e People Mover

Spett. li  Redazioni Locali, Regionali, Nazionali

e COMITATO  PICCOLI  AZIONISTI  TOSCANA  AEROPORTI

Oggetto: 10 domande al Sindaco Filippeschi

Chiediamo pertanto:

1-Alla luce delle evidenti macchie di ruggine, sulla struttura prefabbricata di sostegno del Pisamover, documentate fotograficamente anche da un servizio giornalistico, è stata verificata la provenienza e la certificazione di tali materiali?

2-Preoccupati dal contenuto delle intercettazioni riguardanti l’opera e che hanno portato all’emissione di misure cautelari nei confronti dei responsabili del cantiere, è urgente sapere quale ente terzo ha provveduto a verificare che tutte le opere siano state realizzate su progetti certificati e che l’assemblaggio dei materiali sia stato fatto a regola d’arte.

3-Chi ha progettato e realizzato le opere di messa in sicurezza idraulica, dei quartieri limitrofi all’ Aeroporto, opere collegate ai lavori dei cantieri del Pisamover?

4-Considerando che si vorrebbe inaugurare il Pisamover,  il 12 Febbraio, perché non è stata ancora convocata l’Assemblea Pubblica, richiesta dal CTP4, per un confronto coi cittadini, visto il persistere degli allagamenti nei quartieri menzionati?

5-Perché, nonostante il parere legale Norton Rose Fulbright confermasse l’inalienabilità delle azioni SAT dei soci aderenti al Patto di Sindacato e l’onere previsto per il Sindaco, come Presidente del Patto, d’esigere pesanti penali dai soci inadempienti, esse non sono irrogate alla Regione Toscana?

6-Perché non si è preteso che la Regione ottemperasse agl’impegni sottoscritti nell’Accordo di Programma  da lei sottoscritto nel 2005, destinando l’importo della vendita di tali azioni  alla tangenziale N/E?

7-Quei soldi come sono stati usati? Come bonus elettorali, per aumentare il gradimento del Governatore?

8-Perché non è stata ancora rimossa la pericolosa scultura dalla rotonda  di Via dell’Aeroporto? Il Comune ha partecipato alle pubbliche manifestazioni sulla sicurezza delle rotonde. Cosa si aspetta ad intervenire?

9-SAT nel presentare il progetto del Pisamover, prevedeva nel 2015, una capacità del Galilei, di 5.8 Milioni di passeggeri. Neanche nel 2016 si sono raggiunti i 5 Milioni. Il Piano Economico Finanziario(PEF) del Pisamover prevedeva la sua utilizzazione da parte di 1.766.494 passeggeri nel 2015 ed è basato su un numero crescente di utilizzatori nel tempo. Pertanto la sostenibilità del PEF sarà garantita dalla crescita del Galilei, ma  i lavori dell’ampliamento del terminal quando partiranno?

Comunicato congiunto “ Associazione degli Amici di Pisa” e
del “Comitato Piccoli Azionisti di TA”



Corriere Fiorentino: Pisa poca cosa, Firenze il tutto? Dove è il giornalismo?

Pisa, venerdì 13 Gennaio 2017, 2017 in stile pisano

CORRIERE FIORENTINO BOCCIATO IN STORIA.
PISA ERA POCA COSA, FIRENZE E I MEDICI IL TUTTO ?
QUESTO SAREBBE GIORNALISMO ?

“Eravamo dell’idea di soprassedere, ignorare, certi di una strumentalizzazione campanilistica,  i gravi errori di contenuto storico nell’articolo a firma di Alessandro Bedini pubblicato su “Il Corriere Fiorentino” a pagina 21 lo scorso martedì 10 Gennaio e dal titolo: “Il Tesoro (ignorato) dei Medici. A Pisa c’è una Fondazione dedicata all’elettrice palatina che custodisce importanti reperti storici. Il Presidente “nonostante le tante sollecitazioni non abbiamo ancora una sede dove metterli a disposizione” articolo scritto con il fine di chiedere maggior tutela ed esposizione museale dei beni artistici che furono propri di Anna Maria Luisa de’ Medici che per tanti anni visse a Pisa nel periodo tra la fine del 1600 e il secolo seguente.

Nel corso del suo scritto, il Bedini riduce, relativizza, svilendola e ribaltandola, la Storia bimillenaria di Pisa in particolare quella della Repubblica Marinara con un: “A ben pensarci l’epopea della Pisa repubblica marinara è durata all’incirca cento anni, mentre l’epoca del Granducato è durata ben 250 anni.”

Purtroppo caro Bedini, Storia alla mano, le cose per Lei e per chi ha la stoltezza di crederlo, non stanno così. La Storia non si inganna, anche se spesso la scrive a proprio piacimento l’apparente vincitore della stessa. La Storia e soprattutto le tracce scientifiche e testimoniali, i fatti restano. Ed eccoli che glieli riassumiamo, inoppugnatamente, per portarla ad un livello di conoscenze che le impediscano in futuro, figure mediocri e commenti divertiti. Nell’interesse Suo e della Sua testata che, crediamo non essere propria da slogan da gradoni di uno stadio.

Negli ultimi decenni del X secolo Pisa, già colonia romana importante e vasta (il Sinus Pisanus -cioè il suo porto- è già noto agli Etruschi prima ed ai Romani poi, con le note di Strabone, di Publio Cornelio Tacito)  compì il salto qualitativo dell’espansione mediterranea, generato dal mare e dalle attività militari ed economiche sul mare, capaci di autoalimentarsi in progressione continua e di esercitare sulle forze del territorio, a cominciare dalle grandi e medie casate signorili, una singolare capacità di attrazione.

Immenso l’apporto artistico di Pisa nei territori da essi presidiati: chiese in stile romanico-pisano vengono edificate in Corsica e in Sardegna tanto che ad un visitatore può sembrare di essere “giusto dietro” Pisa. Vengono edificate torri di avvistamento sulla Costa (ora Toscana), fortificato Porto Pisano (davanti il monumento dei “Quattro Mori” a Livorno), la Verruca: si tiene testa con decisione alle scorrerie di matrice saracena per l’Italia ovest che altrimenti avrebbero cambiato per sempre il corso della Storia.

Pisa ha avuto per secoli persino un proprio calendario, nato grazie alle proiezioni astronomiche emerse in fase di progettazione e costruttiva della Cattedrale: il 25 Marzo “ab Incarnatione Dòmini” che ha -per complessi calcoli- una datazione di un anno più avanti rispetto a quello in uso a Firenze.

La rovina politica ed economica seguita alla conquista fiorentina del 1406 travolse i lussuosi palazzi e le alte case turrite (abbattute o mozzate) che facevano bella Pisa ma soprattutto svuotò la città dei suoi cittadini migliori, che per propria scelta o perché costretti da esili e confische si sparsero per il mondo. Anche opere d’arte, oggetti preziosi e codici furono preda di guerra o acquisto dei vincitori (si pensi al celebre manoscritto della Pandette portato a Firenze) per cancellare la memoria di un glorioso passato. E’ qui la vera faccia di Firenze, quella della Repubblica, che intese iconoclasticamente, normalizzare con l’uso di esili, sequestri, spoliazioni e pignoramenti il proprio sanguinario dominio. Fu persino introdotta da Firenze, l’odiosa  mezzadria nel contado pisano, quando la Repubblica Pisana adottava già l’affitto con livelli in monete o in beni creando un ceto sociale che era già libero ben prima della pseudo libertà conquistata con la Rivoluzione Francese del 1789.

Dopo la seconda conquista fiorentina di Pisa del 1509 (la quale si ribellò nel 1494 grazie anche all’apporto di Carlo VIII Re di Francia) furono promossi ristrutturazioni edilizie e interventi urbanistici ancora con la precisa volontà di cancellare le memorie delle glorie passate della Repubblica marinara.

I Pisani non avrebbero dovuto più identificarsi in qualche simbolo evocatore delle antiche civiche virtù, eccetto quello religioso della cattedrale, riproposto però con un nuovo linguaggio nel corso del Cinquecento. Fu cancellato il centro amministrativo e politico della città tra piazza del Castelletto e piazza dei Cavalieri, dato alle fiamme l’Archivio della Repubblica. E proprio la ristrutturazione vasariana di quest’ultima e la destinazione degli edifici a sede dei Cavalieri di Santo Stefano mostra la volontà politica di Cosimo I di abbattimento dei precedenti simboli alfei e della loro sostituzione con i suoi.

La costruzione delle Logge di Banchi volute dal granduca Ferdinando I de’ Medici all’inizio del Seicento sottolineò e confermò funzionalmente e scenograficamente lo spostamento del centro vitale della città, rafforzato nel 1691 dal trasferimento dei Priori, la magistratura a capo del Comune, dal palazzo in piazza dei Cavalieri (destinato al Consiglio dei Dodici dell’Ordine di Santo Stefano) al palazzo Gambacorti sul lungarno.

Potremmo continuare per molto. Di certo in modo sommario Le abbiamo fatto vedere che la storia della Repubblica Marinara di Pisa è lunga quasi il doppio rispetto a quella dei Medici nel governo pisano. Lo ricordi anche a chi non lo sa o fa finta di non capire.

Ad ogni buon conto, Le inoltriamo la copia di una nostra pubblicazione “Raccolta delle Relazioni Storiche de Lo Die di Santo Sisto, 6 Agosto” piccola summa di Storia Pisana. Letta e capita la quale, strafalcioni come quelli da Lei scritti, non si riproporranno. Se non volutamente.”

Cordialità

(Franco Ferraro)



Venerdì 13.1 ore 17 Mallegni e la Sindone

Venerdì 13 Gennaio 2017  ( 2017 S.P. ) ore 17

presso la sede sita in Pisa, via Pietro Gori, 17

-già via San Giovannino, traversa di via San Martino- Quartiere Kinzica-

il professor FRANCESCO   MALLEGNI

( direttore scientifico del Museo Archeologico e dell’uomo, Alberto Blanc, di Viareggio )

presenterà:

“  LA  SINDONE, UN  MISTERO  OLTRE  IL  MISTERO”

La S.V. è invitata a partecipare




Venerdì 13.1 ore 17 Mallegni e la Sindone

Venerdì 13 Gennaio 2017  ( 2017 S.P. ) ore 17

presso la sede sita in Pisa, via Pietro Gori, 17

-già via San Giovannino, traversa di via San Martino- Quartiere Kinzica-

il professor FRANCESCO   MALLEGNI

( direttore scientifico del Museo Archeologico e dell’uomo, Alberto Blanc, di Viareggio )

presenterà:

“  LA  SINDONE, UN  MISTERO  OLTRE  IL  MISTERO “

La S.V. è invitata




Riflessioni sul no a super Peretola e fusione aeroporti

Spett. li  Redazioni Locali, Regionali, Nazionali

Pisa, 15 Dicembre  2016

Oggetto:      Riflessioni  aeroportuali

Il  “Comitato Piccoli Azionisti T.A. “  e l’ “Associazione Amici di Pisa” stanno presentando un Esposto alle Procure ed alla Corte dei Conti  per contestare  sia l’iter progettuale ed autorizzativo della nuova pista  di Peretola e la fusione di SAT ed AdF, entrambe  condizionate da decisioni regionali, sia la mancata escussione delle penali, a carico della Regione Toscana (RT), per la vendita delle azioni inalienabili SAT.

Tali problematiche, tornate d’attualità, a seguito della sentenza del TAR e del parere della Commissione di VIA  e dell’Esposto del Collegio dei Revisori dei conti del Comune di Pisa, meritano delle riflessioni.

sicurezza dei terzi trasportati e sorvolati, su cui dovrà pronunciarsi il Ministero dei Trasporti.

Per quanto concerne l’Esposto dei Revisori, occorre precisare che esso solleva 4 problematiche:  la mancata vendita delle Azioni SAT comunali , il possibile conflitto d’interessi dell’ex Segretaria comunale, in quanto anche membro del CDA SAT,  la contestazione sulla produzione e certezza di documenti e le modalità dell’adesione comunale alla fusione.

Il Sindaco Filippeschi, in una nota del Giugno 2015, giustificava la sua mancata adesione all’OPA di CAI, menzionando il parere  Norton Rose, che confermava il pagamento di penali, pari al doppio del valore azionario detenuto, nel caso di vendita unilaterale delle azioni pubbliche SAT, con rottura  del Patto Parasociale.

Sul possibile conflitto d’interessi e la richiesta del GIP  di rinvio a giudizio, per i reati di corruzione e falso in atto pubblico, a carico della Dott. Nobile e del Sindaco, gl’indiziati avranno la possibilità di chiarire i fatti davanti all’ Autorità Giudiziaria.

Alla fine ha vinto chi voleva la pista di 2400m e fondere le 2 società. Temo che la fusione non stimoli la competizione, ma attivi il controllo. Fossi stato un politico pisano mi sarei opposto con tutte le mie forze fino a sdraiarmi per protesta sulla pista”.  Infatti iI bilancio 2015 di T.A. certifica che nel 1° anno della fusione, il Vespucci ha aumentato i passeggeri del 7,5% ed il Galilei solo del 2,6%, a fronte della media nazionale del 4,5%  (ed  europea del  5,6% ) e del low cost del 10,33%, in cui il Galilei dovrebbe essere leader. Pertanto il Galilei è stato retrocesso nella graduatoria nazionale all’11° posto. Quindi erano non peregrine le previsioni del dottor Monaci.

IL PRESIDENTE C.P.AZ.T.A.                                                       IL PRESIDENTE AdP

( COM.TE GIANNI CONZADORI )                                         (DR. FRANCO FERRARO)




Lunedì 19 Dicembre, scambio di auguri

Scambio degli auguri per un felice Natale e per un prospero Anno Nuovo
seguirà un piccolo rinfresco ed un brindisi ben augurante.
Sono invitati i soci ed i simpatizzanti del sodalizio.