Pisa, lunedì 9 Novembre 2015, 2016 in stile pisano
Sintesi del convegno indetto dagli “Amici di Pisa” e dal “Comitato Piccoli Azionisti di Toscana Aeroporti” di sabato 7 Novembre 2015 presso la sede sociale di via Pietro Gori, 17 alle ore 10.
Dopo le interviste rilasciate all’emittente 50 Canale, il Presidente degli “Amici di Pisa” Franco Ferraro apre i lavori del Convegno alle ore 10.30 dove tra i presenti spiccano tra gli altri, il Vice presidente vicario del Consiglio Comunale di Pisa –qui presente in veste di rappresentante di Forza Italia di Pisa- Riccardo Buscemi e l’onorevole PD Paolo Fontanelli. Il Presidente Ferraro ricorda il recente convegno già organizzato assieme alla Confcommercio Conflitorale sull’argomento della Darsena Europa a Livorno lo scorso sabato a Calambrone al Green Park Resort. In quella circostanza, ricorda il Presidente Ferraro, è emerso ancora una volta, alla luce delle indicazioni europee, che trattasi di un’opera inutile (ci sono già Genova, La Spezia, Piombino, Savona nel litorale tirrenico) e non redditizia rispetto ai massicci soldi necessari per costruirla: si parla di oltre 1.000 milioni di euro. Una cifra che avrà ricadute relative sull’occupazione e solo significativi aumenti dello stoccaggio dei container che andranno stivati nel nuovo edificato, in concessione sessantennale a quella compagnia che comparteciperà alla spesa generale. Le osservazioni che hanno fatto in quella circostanza gli “Amici di Pisa” riguardano la sicurezza idraulica, paesaggistica e mareografica ed agli indubbi problemi di erosione costiera dell’adiacente (alla Darsena Europa) Litorale Pisano che non possono essere a priori né minimizzati né ignorati. Infatti in quel convegno, il Prof. Enzo Pranzini dell’Università di Firenze disse che “…i modelli matematici aiutano molto lo studio….ma non possiamo prenderli sempre per buoni…”. Identica posizione, spiega il Presidente, l’abbiamo anche riguardo alla costruzione della pista di Peretola da 2000 o 2400 metri che sia a soli 70km dall’aeroporto Galilei di Pisa ed a 80 km da Bologna Borgo Panigale peraltro collegata alla città gigliata con l’alta velocità. Anche in questa circostanza, spiega il Presidente, ci sarà un mostruoso dispendio di denaro pubblico ed europeo per un’opera le cui ricadute ambientali andranno a detrimento degli abitanti della Piana di Sesto e di Prato e quelle commerciali a Pisa, già aeroporto internazionale e porta della Toscana, quando con un raddoppio della linea ferroviaria Firenze-Pisa-Livorno si spenderebbero molti meno denari e si potrebbe portare i fiorentini al Galilei o al Porto di Livorno in un tempo di percorrenza da metropolitana di superficie.
Successivamente prende la parola il Comandante Gianni Conzadori presidente del “Comitato Piccoli Azionisti di Toscana Aeroporti”che ricorda i numerosi ricorsi da essi stessi inviati ai vari livelli di Magistratura nazionale, locale, alle massime autorità dello Stato (compreso il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella) e comprovanti la potenziale pericolosità della nuova pista peretolina a causa di venti, fenomeni di bird-strike, nebbie e urbanizzazione: quest’ultimo aspetto aumenterà ancora con le due torri da 50 metri per il nuovo inceneritore di Case Passerini, il nuovo Stadio, la Scuola Allievi Marescialli dei Carabinieri. Anche la nuova iniziativa di installare una sala dimostrativa in un grande gazebo in Piazza della Repubblica a Firenze da parte di Toscana Aeroporti circa il progetto della nuova pista di Peretola è, secondo Conzadori, anche un segnale di grande debolezza, di difficoltà. Conzadori espone anche i rapporti tra il Ministro alle Infrastrutture Del Rio e il Direttore dell’Enac Vito Riggio, che secondo Conzadori, sono di fronte a gravi limitazioni tecniche di quest’opera.
Prende la parola Riccardo Buscemi in qualità di rappresentante di Forza Italia di Pisa.
Vogliamo dare un segnale chiaro, inizia Buscemi, sugli investimenti fatti dagli imprenditori impegnati nel rilancio del Litorale Pisano che devono essere tutelati. La città non è ancora consapevole di ciò che succede: anche in Consiglio Comunale, Forza Italia di Pisa ha chiesto un Consiglio Comunale ad hoc in merito al Progetto Darsena Europa di Livorno e dalle ricadute che ciò potrebbe avere sulla costa pisana. Questo è l’impegno politico che Forza Italia sta studiando ma siamo scettici che questa richiesta possa essere accolta e discussa in sala consiliare. Per l’aeroporto sono stato contrario all’operazione di fusione. E siamo contrari alla pista da 2400 metri: poiché non si può fare duplicazione di infrastrutture quando si cercano economie di scala con la fusione. Ho visto il tendone in piazza della Repubblica a Firenze organizzato da Toscana Aeroporti: nello sfarzo della fiorentinità espresso in quel tendone viene pubblicizzata la sola pista da 2400 metri (e non quella approvata dalla Regione Toscana, da 2000 metri, dopo incandescenti polemiche) e, in un apposito volantino stampato di pubblicità, viene scritto da Toscana Aeroporti che non vi sono doppioni aeroportuali con la nuova Peretola poiché a Pisa resterebbero i grandi voli internazionali. Peccato, dice Buscemi, che questa garanzia sia contenuta in un accordo pre-fusione dalla scadenza temporale brevissima: addirittura il 2018. Quando cioè la superpista peretolina sarebbe pronta e perciò di conseguenza, disdetto ogni preaccordo dando la possibilità formale al trasferimento di attività aeroportuale.Interviene Conzadori dicendo che già l’AD di Ryanair ‘O Realy ha recentemente espresso la possibilità che la stessa compagnia aerea trasferisca a Firenze la base che ha attualmente a Pisa. Buscemi ricorda che nel dépliant distribuito da Toscana Aeroporti (e pagato anche dai Piccoli Azionisti) si nega la possibilità che si possa collegare in tempi brevi ferroviari (o navetta) Pisa con Firenze. Quindi non c’è una vera e propria informazione in questo senso, solo pro-Peretola: anche in ambito occupazionale, poiché se è vero che Toscana Aeroporti esclude licenziamenti per doppi profili professionali conseguenti la fusione tra SAT e ADF, è maggiormente vero -prosegue Buscemi- che non può essere certo escluso a priori. Con ciò, Buscemi invita a continuare l’attività fatta degli “Amici di Pisa” e del “Comitato Piccoli Azionisti” perché l’opinione pubblica è poco informata o non lo è affatto. Su questo aspetto interviene il Presidente Ferraro ricordando che la Stampa non sta facendo il dovere di informare la gente, altrimenti certi sprechi assurdi, non verrebbero portati avanti: c’è una vera e propria crisi dell’informazione.
Prende la parola l’ onorevole Paolo Fontanelli:
“Lo sviluppo è utile quando non fa danni” attacca subito nell’intervento sia per il caso della Darsena Europa che per la pista di Peretola. C’è stata una battaglia sulla fusione aeroportuale, è stata una prima fase, pur combattuta. Il vero contendere è la costruzione della pista a Peretola: la dichiarazione di ‘O Realy è preoccupante e mette in discussione tutto. Anche se si convince Ryanair a restare a Pisa non si può escludere che altri vettori a basso costo si trasferiscano sulla nuova Peretola. Né si possono fare patti separati con i vettori aeroportuali, poiché questi non reggerebbero alle leggi europee sulla libera concorrenza e sull’accesso al mercato. Alla Regione Toscana si sono rimangiati la parola -prosegue Fontanelli-: in particolare è grave lo sleale dietrofront dell’Amministrazione Rossi attraverso la dichiarazione dell’Assessore Ceccarelli (Infrastrutture). Si inventano -a Firenze- cose incredibili: come quella di giustificare un nuovo aeroporto per l’arrivo nel 2018 del G8 che, invece sarà spostato all’ Isola della Maddalena. Peggio che peggio giustificarlo per questo motivo: già da tempo gli statisti atterrano a Pisa (con la piena sicurezza di avere un adiacente aeroporto militare) per poi raggiungere Firenze in superstrada. Quindi il motivo G8, non c’è, dice Fontanelli.
Interviene il socio Ing. Claudio Belli cooperatore internazionale sulle infrastrutture.
Rovesciamo i termini del contendere. Renzi da sindaco di Firenze disse che una città come Firenze doveva avere un aeroporto internazionale. Prendiamo Roma, Milano: questi hanno il collegamento assai distante dal centro con il treno veloce. Perciò la risposta pensiamola in grande negli stessi termini di Renzi: una sopraelevata sull’attuale ferrovia, con treno a lievitazione (sul modello giapponese) a 400km/h tra Pisa e Firenze che in Europa non c’è. Sicuramente costosissima: ma può competere con un grande progetto (projectposal) di Peretola così da buttarlo sull’altro piatto della bilancia della filosofia di sviluppo. Si tratta comunque da parte dei Pisani “i minor”di bloccare i “maior” contrapponendo un altro grande progetto.
La proposta espressa dal Belli suscita un certo dibattito in sala. Interviene il Presidente ricordando che a Firenze a prescindere, voglio comunque l’aeroporto internazionale: qualsiasi idea opposta è positiva, ma l’idea fiorentina è a prescindere. Ed è proprio questo il motivo della grandissima preoccupazione in questo senso dei Pisani e dell’Associazione.
Il Sen. Fontanelli, su domanda del pubblico, interviene ricordando che l’impegno del PD dovrebbe essere quello di rispettare gli accordi presi.
Interviene Simone Lo Monaco, ricordando l’urgenza del Comune Unico dell’Area Pisana che potrebbe arginare la forza dell’Area Metropolitana Fiorentina: qui si rischia che per non essere periferia di Pisa di diventare periferia di Firenze. Sui giornali troviamo posizioni inaccettabili: sulla costa è necessaria un’aera che controbilanci Firenze e la sua megalomania che ambisce a diventare da realtà medio-grande a grande. Si assiste a una manovra di pressione mediatica e non solo verso la Regione Toscana perché crolli anche l’ultimo argine del Pit che aveva preso netta posizione sulla pista di mt.2000, su questo si caratterizza in particolar modo il Sindaco Nardella che come chi ripete cento volte una bugia per farla diventare verità, è arrivato a dire il contrario della realtà stessa affermando persino che la Regione Toscana non deve tornare indietro sulla pista da 2400 mt: cosa che come sa chi ha avuto un minimo di interesse alla questione è un rovesciamento di 360 rispetto ai fatti. Sulla Darsena Europa a Livorno–prosegue Lo Monaco-esprimo vicinanza con chi chiede garanzie sulla salvaguardia del Litorale Pisano e giustamente si sente preoccupato da un opera cosi importante e imponente. Altresì non mi sono detto pregiudizialmente contro questi investimenti e contro una visione per forza pessimistica. Tutte le analisi economiche (recenti passate e future) concordano infatti che il trasporto cargo marittimo vive una stasi per alcuni mercati che sono saturi o in via di saturazione commerciale come i primi segnali che provengono dalla Cina dimostrano, ma è altresì vero che i più importanti sviluppi saranno verso l’Africa di cui il Mediterraneo e l’Italia rappresentano il ponte naturale con l’Europa, con grandi possibilità di sviluppo per il settore del cargo navale. Inoltre c’è da sottolineare-dice Lo Monaco-che senza questi lavori i porti toscani non potrebbero competere con quelli della penisola che già hanno fondali maggiori, e che anzi occorre approfondire quali potrebbero risultare le sinergie tra Aeroporto e Porto quale strumento integrato di gestione flussi commerciali. Lo Monaco esprime poi un concetto dai contenuti nuovi: c’è l’ esigenza di approfondire anche la possibilità che le Istituzioni abbiano e chiedano garanzie dal Committente non solo formali ma anche sostanziali (circa i problemi di erosione che potrebbero sorgere nel Litorale Pisano) attraverso grandi compagnie assicurative mondiali contro i disastri ambientali. Così da sortire un duplice effetto: quello di avere garanzie economiche in favore dei danneggiati ma soprattutto di avere un ente privato che possa -da un altro punto di interesse-al fine di stipulare la polizza assicurativa, valutare tutti gli approfondimenti dovuti relativamente al progetto della Darsena Europa di Livorno nel suo insieme.Posizione questa condivisa dal Presidente dei Piccoli Azionisti, Gianni Conzadori. Ferraro nel frattempo, viene intervistato dall’emittente Granducato Tv.
Sulla chiusura dei lavori, Franco Ferraro presidente degli “AdP” ribadisce l’importanza di migliorare e veicolare al meglio le informazioni circa i doppioni che verrebbero finanziati con i soldi pubblici e di continuare ad insistere in merito.
Alle ore 12.15 il Convegno termina.
IL PRESIDENTE DEGLI AMICI DI PISA
(Dr Franco Ferraro)
IL PRESIDENTE DEL COMITATO PICCOLI AZIONISTI DI TOSCANA AEROPORTI
(Com.te Gianni Conzadori)