Venerdì 13.3 ore 17. Mallegni e il volto di Dante
“ DANTE ALIGHIERI, IL VERO VOLTO “
La S.V. è gentilmente invitata
“ DANTE ALIGHIERI, IL VERO VOLTO “
La S.V. è gentilmente invitata
A Pisa la politica si preoccupa di rigenerare se stessa, poco importa se la città viene fatta oggetto di cupidigie provenienti -come sempre- da Firenze, Pontedera e Livorno. La politica pisana è corrosa dall’assenza di un reale governo del territorio -cosa che invece viene ben fatta a Pontedera e Firenze-, di una difesa delle qualità di Pisa e soprattutto dalla totale assenza di una progettazione futura credibile e seria: musei dei lungarni che staccano neanche 100 biglietti al giorno, chiese storiche in bricioli, manto stradale distrutto, abusivismo commerciale e predoni vari, Cantiere delle Antiche Navi Pisane non pervenuto, ogni sviluppo edilizio è azzerato.
Ed ancora, l’aver ceduto ogni occasione di disegnare uno sviluppo autonomo dell’aeroporto, mancanza di marketing turistico di qualità, di attività di “incoming” economico mondiale, della Tangenziale Nord Est, di un Comune Unico Pisano da 200mila abitanti capace di far rispettare il territorio pisano come una vera polis come lo fu nel Medioevo che con le sue oltre 100 torri che incuteva meraviglia e rispetto.Ma da anni Pisa è alla deriva, in rotta: lo dicono i fatti, lo si vede passeggiando per la città, guidando l’auto o pedalando in bicicletta, si vede parlando con gli operatori economici. Perché gli “Amici di Pisa” da sempre fanno anche questo: tastare il polso alla città. La politica non lo fa più da anni. Anzi, la politica pisana “sempre più raspante” si occupa dell’ampiezza del proprio ombelico invece di costruire una Pisa più grande, forte e vivace, ecco che ci pensano gli altri a farlo. Ma ai danni di Pisa stessa. A Pontedera viene inaugurata una nuova sede INPS che ambirebbe a diventare “sede complessa” quando c’è già Pisa che svolge ampiamente questo ruolo. Facile immaginare che da questo presunto accorpamento ci rimetta proprio Pisa. A Livorno invece, dopo la quasi via libera al nuovo superporto le cui conseguenze su Pisa saranno certamente negative sui fondali e sugli arenili, festeggiano anche l’elevazione della filiale della locale Banca d’Italia che accorperebbe Pisa, La cui sede verrebbe chiusa, dopo quello già fatto con Palazzo Franceschi in San Martino, meraviglioso edificio sul lung’Arno.
E qui torniamo alla nostra “ira funesta”: ma la politica pisana non si vergogna neanche un po’.? La politica pisana perché non fa il suo lavoro come lo fanno Pontedera, Livorno e Firenze, per di più alle spalle di Pisa? Perché la politica pisana si nasconde dietro gli archi delle Logge di Banchi?
Pisani sveglia: questi ci vendono anche l’acqua d’Arno per acqua oligominerale naturale.!
Pisani, quando andrete a votare ricordatevi di coloro che per “ 30 denari” hanno ceduto il Galilei ai fiorentini ( la sede della nuova TA-Toscana Aeroporti- sarà a Firenze e il presidente sarà un fiorentino, amico intimo del presidente Renzi-fiorentino) approvando il piano di fusione basandosi soltanto su promesse e nessuna certezza legislativa. Ed infine la stampa abbia il coraggio di pubblicare, come richiedemmo con un apposito documento, i nomi dei consiglieri comunali che approvarono il progetto di fusione e quello di coloro che ebbero la “ sfrontatezza “ di non piegarsi ai poteri forti fiorentini.
IL PRESIDENTE (DR. FRANCO FERRARO)
Pisa, venerdì 13 Gennaio 2015 -2015 stile pisano
COMUNICATO STAMPA
“Gli azionisti SAT scriventi rilevano che il presidente Matteo Renzi poco tempo fa ha sottoscritto la carta Scout sul “CORAGGIO” e pontificato che la politica deve imparare ad ascoltare, visto che non lo fa mai ! La politica pisana ha mal interpretato il messaggio e si sta rottamando ! Ma è ancor più grave che non abbia ascoltato chi, durante l’ultima assemblea dei soci SAT del 10 Febbraio, richiedeva tempo e una nuova riconvocazione dell’ assemblea per poter votare dopo aver approfondito le problematiche emerse e la solidità delle certezze richieste dal sindaco Filippeschi. Infatti la stessa Opinion MRB, che era stata incaricata di esaminare la fattibilità di una eventuale fusione, non dava garanzie dichiarando: “ la completezza, accuratezza, veridicità, oltreché l’aggiornamento delle informazioni e dei dati contenuti nell’ Opinion, nonché le informazioni e i dati sui quali MRB si è basata, non sono stati verificati in modo indipendente da MRB, che pertanto non assume alcuna responsabilità al riguardo “. La stessa Opinion, nel certificare che dagli iniziali 240 mil. da spendere, si era passati a 336 mil., di cui il 50% a carico dello Stato, confermava l’incertezza materiale e temporale sul conferimento dei finanziamenti pubblici, considerati però nella valutazione e concambio societario.
Avevamo avvertito i “soci pubblici”di SAT che i finanziamenti pubblici dovevano essere garantiti solo da un decreto governativo, con la copertura finanziaria, autorizzata dall’ UE, dopo la sua verifica dell’interesse nazionale del progetto aeroportuale e la sua rispondenza alle rigide direttive dell’ UE. Non poteva quindi bastare una lettera d’intenti del ministro pro tempore Lupi. Purtroppo solo ora è arrivato l’avviso legale della Commissione UE che sul finanziamento pubblico del nuovo Vespucci comunica: “ …non vi è attualmente alcun procedimento in corso con la Commissione su un aiuto di Stato relativo alle operazioni menzionate……. L’ Italia, nello specifico, non ha notificato tali misure…”. Ricordando poi che nella valutazione della liceità della richiesta di “ Aiuti di Stato “, l’ UE proibisce la costruzione di nuovi aeroporti (ed il Vespucci lo è), interferenti con altri “ bacini di traffico “.
Pubblicamente l’ Europa dà ragione alle nostre convinzioni, affermando che l’ Italia non ha notificato nulla e quindi nulla ha potuto decidere al riguardo !
Perchè si è avuto fretta e non si sono fatte queste verifiche, sempre da noi richieste ? Bastava leggere la Gazzetta Ufficiale UE L26/1 del 28.01.2012, L124/1 del 25.4.2014 e C99/3 del 4.04.2014 ed il Regolamento UR 1315-2013 per condividere qualche dubbio con noi. Ma il premier Matteo Renzi ha ragione, “ la politica non sa ascoltare !!“. A tale proposito sollecitiamo la risposta alle 2 AR inviategli alcuni giorni fa.
Riformuliamo, quindi, la domanda rimasta inevasa nell’ assemblea del 10/2: “ ..se le rigide direttive europee proibiranno il finanziamento dei 168 mil., per ora necessari, chi li pagherà, il Galilei a danno del suo sviluppo ?” Siamo stati definiti dal Corriere della Sera gli “ ULTIMI GIAPPONESI SUL FRONTE”. Siamo orgogliosi di esserlo stati e confermiamo che continueremo concretamente a vigilare e difendere gli ideali ed i legittimi interessi territoriali, oltre che a pungolare la politica pisana, che a detta del Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, dottor Alberto Monaci, “…..si sarebbe dovuta sdraiare sulla pista del Galilei”.
Con preghiera di pubblicare quanto sopra esposto, inviamo cordiali saluti.
Gli azionisti SAT:
IL PRESIDENTE DEL COMITATO PICCOLI AZIONISTI SAT Gianni Conzadori PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA Franco FerraroPisa, martedì 10 febbraio 2015 2015 -2015 stile pisano
COMUNICATO STAMPA
“ DIMISSIONI NELLA GIUNTA COMUNALE PISANA: DARIO DANTI L’UNICO CON LA SCHIENA DRITTA ! ”“NEL TRISTE GIORNO DEL GIOCO DELLE PARTI -QUELLO DELLA FINE DELLA SAT SPA FUSA CON LA FIORENTINA ADF- SPICCANO LE DIMISSIONI DI UN ASSESSORE IN QUOTA SEL DELLA GIUNTA FILIPPESCHI.
IL COMPIACIMENTO E IL RINGRAZIAMENTO DEGLI “AMICI DI PISA” OLTRE I MANEGGI DI QUESTA POLITICA .
“ L’ora gravissima che batte nel cielo della nostra infinitamente amata Pisa chiama a fare i conti con la realtà, a guardarsi allo specchio e interrogarsi. Lo sapevamo, lo avevamo messo nel conto. Con la fusione tra gli aeroporti di Pisa e Firenze, proprio la città alfea, più lanciata e più baciata in fronte con il suo aeroporto di grosso calibro sarà quella che avrà più gravi preoccupazioni sul futuro. In questa storia orrenda, Pisa non avrà più il suo futuro in mano: ma sarà legato a quello degli umori di un nuovo CDA intinto di politica modaiola. Che deciderà secondo ovvia convenienza geo-economica regionale. Non importa se a Peretola sarà un doppione di Pisa e un triplone di Bologna, non importa se Firenze è già ben collegata in TAV con Bologna e Roma Fiumicino, non importa che la UE sconsigli nuovi aeroporti nel raggio di 100 km, non importa che si calpesti la testa degli abitanti della popolosa piana di Prato e Sesto Fiorentino, non importa se gli aerei di Peretola passeranno vicino al Duomo di Firenze o a 55 metri dal suolo della Scuola Marescialli CC, non importa un potenziale rischio idraulico elevato, non importa spendere soldi dove non c’è bisogno, non importa che la Germania stia chiudendo le tratte sotto le tre ore di TAV. Proprio per questi motivi, ignorati, ci aspettavamo che i politici, almeno quelli pisani, si mettessero di traverso a questa mostruosità nascente, a questo trasferimento di attività economica. Tanti hanno voltato le spalle a Pisa al suo territorio, accoltellandola alla schiena. Quasi tutti lo hanno fatto per mantenersi la licenza di operare politicamente. Noi, anche con i ricorsi in mano alle Magistrature d’Italia, abbiamo la coscienza a posto, la faccia pulita da rughe: “non debemus, non possumus, non volumus” accettare che Pisa sia merce di preda, inganno o scambio, venga potenzialmente impoverita irrimediabilmente, ora e sempre. Perciò guardiamo con compiacimento e ammirazione il gesto di Dario Danti, assessore alla cultura del Comune di Pisa che si è dimesso dalla carica perché lui e il suo partito -SEL- osteggiano quest’opera di doppiare gli aeroporti in Toscana con tanto di generose secchiate di soldi di tutti noi. Convenienza politica, tornaconto? Sarà. Ma Danti lo ha fatto e poteva fare melina e questo basta: gli altri se ne guardano bene dal farlo quando dovrebbero invece scappare a gambe levate. A lui -al quale non mancano profonde divergenze in ambito culturale, museale e sociale con la nostra idea di Cultura Pisana- il nostro ringraziamento: grazie per la schiena dritta, grazie per il gesto! ”
IL PRESIDENTE (DR. FRANCO FERRARO)
l’Associazione degli Amici di Pisa
è lieta di invitarVi alla conversazione:
Il “C.P.A. SAT” e gli “Amici di Pisa” invitano i soci pubblici a dire NO alla fusione di S.A.T. e AdF.
“Il “Comitato dei Piccoli Azionisti S.A.T” e l’ “Associazione degli Amici di Pisa”, confermano il loro NO alla fusione delle due società che gestiscono gli aeroporti di Pisa e Firenze ed invitano i soci pubblici a fare altrettanto nell’ assemblea del 10 Febbraio, in modo da mantenere la dignitosa rappresentanza della territorialità pisana che è ancora strategica.
L’opinion richiesta dal Comune ad MRB, che ha tanto tranquillizzato la maggioranza ed alcuni esponenti della minoranza dal Consiglio comunale, ha invece destato ulteriore allarme nelle nostre associazioni nel constatare che la stessa MRB afferma che “non assume alcuna responsabilità nei confronti di chiunque con riferimento alle informazioni e contenuti del documento, la cui completezza, accuratezza, veridicità, oltreché l’aggiornamento delle informazioni e dei dati contenuti nel documento, nonché le informazioni e i dati sui quali MRB si è basata, non sono stati verificati in modo indipendente da MRB, che non assume pertanto alcuna responsabilità al riguardo”.
Nel documento non viene mai menzionato il master-plan di riferimento per la quantificazione dei costi, che se rapportati ad analoghi di SAT risultano molto sottostimati, anche per gli aggiuntivi problematici risvolti costruttivi dovuti alle caratteristiche morfologiche della Piana. Il documento non rassicura neanche sotto il profilo della sicurezza della copertura dei costi del nuovo Vespucci, lievitati da 240 a 336 milioni, di cui 168 coperti da aiuti di Stato che dovranno essere documentati non con telefonate o dichiarazioni verbali, ma certificati da decreti esecutivi, con la prevista copertura finanziaria e comunque sottoposti al vaglio delle rigide direttive europee, visto che il progetto è anche incoerente con la spesa di 3 miliardi decretati dallo stesso Sblocca Italia per l’alta velocità negli Hub aeroportuali (già oggi su percorso misto i fiorentini possono arrivare a Fiumicino in 2.14’) e secondo le nostre stime insufficienti.
Proprio le problematiche connesse alla SICUREZZA IDREOGEOLOGICA, dei VOLI e l’incertezza dei PRONUNCIAMENTI DELLA MAGISTRATURA sui numerosissimi ricorsi in campo amministrativo, civile e penale, conferiscono ulteriore aleatorietà anche temporale al piano industriale. Neanche le dichiarazioni del presidente e proprietario di RYANAIR ci confortano, visto che ha dichiarato che ora i suoi aerei a Firenze non possono atterrare perché la pista è troppo corta, ma quando sarà allungata potranno atterrarci !!!!!! Se anche questo non è stato sentito dai componenti del nuovo PATTO DEL NAZZARENO PISANO, ci autotasseremo, come abbiamo fatto sino ad ora, per regalare loro un apparecchio acustico per sentire meglio il nostro “NO FUSIONE”.
Il Presidente degli “Amici di Pisa” (Dr. Franco Ferraro)
Il Presidente del Comitato Piccoli Azionisti SAT
(Com.te Gianni Conzadori)