Aeroporto. Il nuovo gateway DHL di Pisa e l’utopia di superperetola

Pisa, mercoledì 16 Aprile 2014 -2015 in stilepisano

 COMUNICATO STAMPA

 Inaugurato il DHL Gateway Pisa. Nostre osservazioni”

         L’ “Associazione  degli Amici di Pisa” esprime grande soddisfazione all’annuncio di pochi giorni fa che la DHL, società leader nel trasporto merci e delle consegne rapide, ha deciso di allestire nell’aeroporto Galilei un proprio hub per il transito di merci e di far atterrare nel cuore della Toscana il Boeing 757 Freight, che tutti i giorni da lunedì a Venerdì,  collegherà Pisa a Lipsia, città ove la DHL ha una base strategica. Tutto ciò è stato possibile principalmente a seguito dell’inaugurazione del nuovo “Cargo Village” dell’aeroporto Galilei, una struttura realizzata in autofinanziamento da SAT (sottolineato autofinanziato con oltre 10 milioni di euro) e di ciò desideriamo esprimere il nostro ringraziamento sia ai soci che alla dirigenza della società.

            Nel contempo intendiamo esprimere anche la nostra condivisione su quanto espresso dal presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni e dal sindaco di Pisa Marco Filippeschi, i quali hanno ribadito che il progetto di holding con il Vespucci è ancora tutto da valutare e da definire e che sono contrari alla dispersione delle risorse pubbliche che gli amministratori dell’ AdF intenderebbero fossero investite nel progetto della nuova pista convergente/parallela all’ A-11. Infine confermano che nel progetto di integrazione tra Pisa e Firenze vanno rispettate le missioni dei due aeroporti “così come da accordi originali” e cioè che Firenze non potrà ambire a niente di più che a un ruolo di semplice city-airport.

            Oltre a ciò desideriamo aggiungere che l’ “Associazione degli Amici di Pisa”, proprio in un esposto inoltrato alcuni giorni fa alle Procure della Repubblica di Pisa, Firenze, Prato e Torino, ha inteso in primis difendere le giuste rivendicazioni degli abitanti della Piana, ove andrebbe costruita la nuova pista, intensamente preoccupati per i danni che ne deriverebbero alla loro salute e al territorio già estremamente urbanizzato e inidoneo per la sua conformazione idrogeologica ad una struttura aeroportuale così come progettato.

            Inoltre, l’ “Associazione degli Amici di Pisa”, tramite pareri di esperti in costruzioni aeroportuali, nel medesimo esposto ha evidenziato i pericoli a cui potrebbero essere esposti i passeggeri dei voli per i numerosi ostacoli che -comunque- la nuova pista non potrebbe eliminare; gli stessi esperti avrebbero anche suggerito la possibilità di allungare l’attuale pista di Peretola, con una spesa pari a 1/10 rispetto a quella prevista per la nuova pista, che consentirebbe l’atterraggio di aerei di media dimensione i quali,  però, potrebbero raggiungere destinazioni commerciali importanti come Mosca e Dubai.

            Infine, si ritiene non giustificata la richiesta di un supporto finanziario pubblico per la nuova pista giustificandolo con l’opportunità di farvi atterrare gli aerei che nel 2017 porteranno i grandi della terra al G8 organizzato alla Fortezza da Basso. Si osserva che -già nel 1995 in occasione del G7- i VIP furono fatti atterrare nello scalo militare della 46/ma Brigata Aerea, che dispone di adeguata protezione di multiforze, e poi trasferiti con elicotteri alla sede dell’incontro. Tutto ciò potrebbe svolgersi anche nel prossimo 2017 con indubbi maggiori margini di sicurezza.

             Quindi è auspicabile che sia evitato qualsiasi tentativo di sudditanza del capoluogo della regione nei confronti di realtà cittadine altrettanto desiderose di rispetto per la loro storia e per il loro sviluppo economico, ed inoltre in questo particolare periodo di crisi economica non sarebbe giustificabile l’impiego di finanziamenti pubblici in strutture aeroportuali che sono a metà strada (70/80 Km. in linea d’aria) da Pisa e da Bologna.”

 IL PRESIDENTE

(Dr. Franco Ferraro)




16.4. ore 17.30, Fazio degli Uberti raccontato dal Prof. A. Fascetti.

Mercoledì  16 Aprile 2014 (2015 S.P.) ore 17.30
 
presso la sede sita in Pisa, Via Pietro Gori, 17  traversa di Via San Martino- Quartiere Kinzica
 
il professor Antonio   FASCETTI  
socio fondatore, nonché Presidente Onorario
dell’ Associazione degli “Amici di Pisa”
 
presenterà:
 
“FAZIO  DEGLI  UBERTI –  IL GRANDE  POETA  PISANO”
 
Al termine brindisi e scambio degli auguri pasquali
 
               La S.V. è gentilmente invitata



Fazio degli Uberti raccontato dal Prof. Antonio Fascetti

Mercoledì  16 Aprile 2014 (2015 S.P.) ore 17.30
 
presso la sede sita in Pisa, Via Pietro Gori, 17  traversa di Via San Martino- Quartiere Kinzica
 
il professor Antonio   FASCETTI  
socio fondatore, nonché Presidente Onorario
dell’ Associazione degli “Amici di Pisa”
 
presenterà:
 
“FAZIO  DEGLI  UBERTI –  IL GRANDE  POETA  PISANO”
 
Al termine brindisi e scambio degli auguri pasquali
 
               La S.V. è gentilmente invitata



Venerdì 4 e Sabato 5 Aprile assieme agli “Amici di Pisa”

Associazione degli Amici di Pisa

Venerdì 4 e Sabato 5 Aprile 2014 -2015 S.P.-

presenta i seguenti appuntamenti:

 

  • 4 Aprile  alle ore 17.30, presso la sede (via Pietro Gori, 17), il dott. Michele Bracciotti presenta i suoi due ultimi romanzi gialli ambientati  a Pisa: “Il Grillo talpa“ e “La Sfinge della vite“  (Edizioni arabA Fenice )
  •  
  • 5 Aprile ore 15,30 appuntamento alla Villa Roncioni (San Giuliano Terme- Via Statale, 226) per una visita guidata alla Fondazione Cerratelli in occasione  della mostra: “ Le donne di Verdi- ovvero i costumi di scena delle eroine verdiane nel bicentenario della nascita del grande musicista”

 

 La S.V. è gentilmente invitata




Proteggere il patrimonio artistico pisano a Livorno

Spett.li  Redazioni Locali, Regionali, Nazionali

 

               Pisa, mercoledì 2 Aprile 2014 -2015 in stile pisano

CONVOCAZIONE DI CONFERENZA STAMPA A LIVORNO 

“NUOVO SCANDALO ITALIANO NELLA TUTELA DEI BENI CULTURALI”

ANTICA TORRE DEL MAGNALE DI PORTO PISANO: COSA E’ SUCCESSO?

 I RESPONSABILI DIANO RISPOSTE !

LO SCRITTORE SERGIO COSTANZO E GLI “AMICI DI PISA” GRIDANO ALLO SCEMPIO !

“Ci giunge tardiva notizia -da smentire o confermare- che i resti dell’antica Torre del Magnale che componeva la Triturrita di Porto Pisano, adiacente l’attuale Livorno, sarebbero stati dispersi o peggio distrutti con il martello pneumatico, nei mesi scorsi tra il silenzio generale. Consci del fatto che la Storia sia patrimonio di tutti, dei Pisani come dei Livornesi, il nostro Sodalizio ha convocato per

VENERDI’ 4 APRILE ALLE ORE 10.30 

AI PIEDI DEL MONUMENTO DEI “QUATTRO MORI”

per denunciare all’opinione pubblica tutta, questa gravissima azione contro il patrimonio culturale pisano, livornese, italiano. Lo scrittore Sergio Costanzo autore del vendutissimo romanzo storico ambientato in parte a Porto Pisano dal titolo “Il Fiume si rise”, sarà presente alla conferenza stampa organizzata assieme all’Associazione degli “Amici di Pisa”  per chiamare a raccolta le forze buone di Pisa e di Livorno affinchè si rispetti, mettendo le cose al loro posto, il patrimonio della nostra Storia. Pisa e Livorno hanno bisogno di ritrovarsi sulla tutela del proprio passato che è stato violentemente calpestato: per dare ai posteri ciò che i nostri avi ci hanno tramandato, per il prestigio delle due città, per lo sviluppo turistico di Livorno e la rivalutazione della Storia Pisana a Porto Pisano. Le Torri di Porto Pisano, la Torre del Magnale, della Maltarchiata meritano di essere protette e tutelate!.

Per Vostra comodità, trascriviamo da Wikipedia, la storia della  Torre del Magnale.

Era un’antica torre che fino alla seconda guerra mondiale si innalzava all’interno del porto industriale di Livorno. In epoca medioevale essa segnava l’ingresso al porto della Repubblica di Pisa, che si estendeva proprio in un’area immediatamente a nord dell’allora villaggio labronico. Denominata il Magnale per le sue grandi dimensioni, faceva parte del sistema difensivo di Porto Pisano e fu eretta tra il 1154 ed 1163, come riportava una lapide qui apposta all’inizio del Novecento, in occasione dei restauri promossi da Pietro Vigo, il fondatore dell’Archivio di Stato di Livorno:

Questa torre della Magna o Magnale – compiuta nel MCLXIII – segnò il luogo più difeso ed importante del gran Porto Pisano – emporio di dell’età media rinomatissimo – che vide salpar le navi – a viaggi di commercio e spedizioni guerresche – ed accolse pontefici, re e capitani – Per voto del Consiglio provinciale di Livorno – Presidente il Cav. Uff. Avv. Vinc. Mostardi Fioretti – La Deputazione Provinciale – presieduta dal Comm. Avv. Amilcare Galeotti – al vetusto ed insigne monumento – dopo il lungo abbandono e l’incuria – restituito al decoro – questo ricordo poneva nel 1903.

Oltre che avere una funzione militare fu anche sede del comandante supremo di Porto Pisano. Inoltre, nel Medioevo, attorno alla Magnale sorgevano alcuni edifici portuali, quali la dogana, il magazzino della Domus Magna e la residenza dei Magistrati marittimi che dipendevano direttamente dai Consoli del Mare di Pisa, dei quali però non restano tracce evidenti. Decaduta la Repubblica di Pisa e con essa il suo porto, questa importante costruzione fu inglobata nel territorio della nascente città di Livorno. Quindi, all’inizio del Novecento, l’area del Magnale tornò ad essere destinata ad attività portuali, con la costruzione di nuove banchine e magazzini industriali del porto industriale di Livorno.

Durante la seconda guerra mondiale la torre fu gravemente danneggiata. Recenti scoperte hanno permesso di rifiutare la tesi che imputava la distruzione del Magnale ai guastatori tedeschi in ritirata, i quali avevano minato anche il Fanale del porto. Un filmato, realizzato da un aereo degli Alleati verso la fine della guerra[2], mostra la struttura ancora in piedi, ma completamente lacerata su un lato e pericolante. La stessa immagine viene mostrata in una foto scattata all’indomani dell’arrivo degli Alleati a Livorno, nel luglio del 1944. Probabilmente la torre crollò a causa dei gravissimi danni riportati o, data la sua precaria stabilità, fu comunque abbattuta durante la ricostruzione del porto.[3] Tuttavia, alcune rovine del basamento rimasero lungo la banchina denominata, non a caso, Calata del Magnale, non distante dalla Centrale termoelettrica MarzoccoDescrizione

Inizialmente costruita in grosse pietre quadrate della Verruca, dopo le varie distruzioni provocate dai nemici venne risarcita e ricostruita nella sua metà superiore in laterizio rinforzato con pietre angolari. Di forma ottagonale, aveva un piccolo ingresso al primo piano sul lato di terra, cui si accedeva mediante una scala da rimuovere in caso di pericolo. Composta da sette piani con andamento decrescente in altezza e perimetro che presentavano delle riseghe orizzontali che davano l’idea di rastrematura. Aveva l’ultimo piano più piccolo di circonferenza e di forma circolare sul cui tamburo forse si trovava una cupoletta con una postazione di avvistamento o di faro.

Dopo le distruzioni e l’abbandono, all’epoca del restauro voluto da Pietro Vigo, la torre era alta oltre 33 metri ed ogni faccia misurava circa 3,5 metri; recava scolpita, verso la sommità, la croce pisana sul lato volto verso mezzogiorno.

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. ^ P. Vigo, Livorno. Aspetti storici – artistici, Bergamo 1915, p.34.
  2. ^ Il filmato su youtube.com
  3. ^ Non furono i tedeschi a far saltare la Torre del Magnale, da Il Tirreno del 18 ottobre 2008.

Bibliografia[modifica | modifica sorgente]

  • P. Vigo, Livorno. Aspetti storici – artistici, Bergamo 1915.
  • G. Vivoli, Annali di Livorno, tomo primo, Livorno 1974 (ristampa anastatica).

Nella foto aeree sopra, tratta da Google Maps si nota, nel cerchio rosso, come i resti dell’antichissima Torre Maltarchiata (anno 1290 circa) siano ridotti a “mal sopportato” utilizzo di rotonda spartitraffico. 

In questa foto aerea tratta da Google Maps si nota nel cerchio rosso, accanto ai capannoni azzurri, la posizione della Torre della Maltarchiata. Nel cerchio blu invece sorgevano i resti della Torre del Magnale su cui si affaccia l’omonima Calata.

 

IL PRESIDENTE

(DR. FRANCO FERRARO)

 




venerdì 4 aprile e sabato 5 aprile: insieme con gli “Amici di Pisa”

Associazione degli Amici di Pisa
Venerdì 4 e Sabato 5 Aprile 2014 -2015 S.P.-
presenta i seguenti appuntamenti:
 
  • 4 Aprile  alle ore 17.30, presso la sede (via Pietro Gori, 17), il dott. Michele Bracciotti presenta i suoi due ultimi romanzi gialli ambientati  a Pisa: “Il Grillo talpa“ e “La Sfinge della vite(Edizioni arabA Fenice ) 
  • 5 Aprile ore 15,30 appuntamento alla Villa Roncioni (San Giuliano Terme- Via Statale, 226) per una visita guidata alla Fondazione Cerratelli in occasione  della mostra: “ Le donne di Verdi- ovvero i costumi di scena delle eroine verdiane nel bicentenario della nascita del grande musicista.
 La S.V. è gentilmente invitata



Pisa e Livorno unite per salvare la Storia e l’Arte Pisana

Spett.li  Redazioni Locali, Regionali, Nazionali
 
               Pisa, mercoledì 2 Aprile 2014 -2015 in stile pisano
CONVOCAZIONE DI CONFERENZA STAMPA A LIVORNO
 
“NUOVO SCANDALO ITALIANO NELLA TUTELA DEI BENI CULTURALI”
 
ANTICA TORRE DEL MAGNALE DI PORTO PISANO: COSA E’ SUCCESSO?
 
 I RESPONSABILI DIANO RISPOSTE !
 
LO SCRITTORE SERGIO COSTANZO E GLI “AMICI DI PISA” GRIDANO ALLO SCEMPIO !
 
“Ci giunge tardiva notizia -da smentire o confermare- che i resti dell’antica Torre del Magnale che componeva la Triturrita di Porto Pisano, adiacente l’attuale Livorno, sarebbero stati dispersi o peggio distrutti con il martello pneumatico, nei mesi scorsi tra il silenzio generale. Consci del fatto che la Storia sia patrimonio di tutti, dei Pisani come dei Livornesi, il nostro Sodalizio ha convocato per
 
VENERDI’ 4 APRILE ALLE ORE 10.30
 
AI PIEDI DEL MONUMENTO DEI “QUATTRO MORI”
 
per denunciare all’opinione pubblica tutta, questa gravissima azione contro il patrimonio culturale pisano, livornese, italiano. Lo scrittore Sergio Costanzo autore del vendutissimo romanzo storico ambientato in parte a Porto Pisano dal titolo “Il Fiume si rise”, sarà presente alla conferenza stampa organizzata assieme all’Associazione degli “Amici di Pisa”  per chiamare a raccolta le forze buone di Pisa e di Livorno affinché si rispetti, mettendo le cose al loro posto, il patrimonio della nostra Storia. Pisa e Livorno hanno bisogno di ritrovarsi sulla tutela del proprio passato che è stato violentemente calpestato: per dare ai posteri ciò che i nostri avi ci hanno tramandato, per il prestigio delle due città, per lo sviluppo turistico di Livorno e la rivalutazione della Storia Pisana a Porto Pisano. Le Torri di Porto Pisano, la Torre del Magnale, della Maltarchiata meritano di essere protette e tutelate!.
IL PRESIDENTE
(DR. FRANCO FERRARO)



Buon Anno, Pisa. Capodanno Pisano 2015, i nostri auguri ai Pisani.

Pisa, giovedì 27 Marzo 2014 -2015 in stile pisano

COMUNICATO STAMPA
BUON ANNO, PISA! 
  “ Capodanno Pisano 2015, i nostri auguri ai Pisani.
Il riepilogo dei nostri eventi e le criticità da non ripetere ” 

“ Un raggio di sole vero -non certo quello di un freddo e triste fascio elettrico- si è fatto spazio tra le nere nuvole e, subito dopo la recita del “Salve Regina”, ha impresso la propria brevissima presenza sulla celebre mensola della nostra amata Primaziale, dando così inizio -nel rito dell’Incarnazione di N.S.G.C.- al Calendario in Stile Pisano. La nostra gioia è stata grande e ci siamo emozionati: molte le scolaresche presenti e accompagnate da attente maestre, molti i figuranti del corteo storico, molti i Pisani tra l’incuriosito e l’inorgoglito.  Proprio questi sono, secondo noi,  i sentimenti veri che affiancano e danno spessore ad una Festa Pisana: il giusto equilibrio tra curiosità, voglia di esserci, voglia di testimoniare al mondo la Pisanità nella sua interezza. Valori che possono portare Pisa molto lontano se sostenuti.

Certamente molte cose devono essere rivedute e corrette il prossimo anno per dare quell’immagine di autorevolezza che compete a questi Eventi Pisani che debbono anche essere venduti con almeno sei mesi di anticipo ai tour operator mondiali: un controllo qualità è necessario e determinante per poter essere maggiormente attrattivi, credibili e competitivi con altre realtà artistiche italiane. Il nostro sodalizio non è rimasto a guardare per criticare ma ha collaborato fattivamente, con fatica ma anche con tanto entusiasmo, ad arricchire il cartellone degli Eventi. La poetessa Sandra Lucarelli lo scorso  venerdì 21 presso la nostra sede, ha dato lettura a poesie sul tema “Il sacro, il mitico e l’umano”. Nella vigilia del Capodanno, lunedì 24, il Prof. Francesco Mallegni ha allietato il folto pubblico con una conferenza storica dal titolo “Il Conte Ugolino: un sacrificato” dove, dopo un breve ma intenso riepilogo dei fatti storici che portarono alla morte il celebre Conte -già Podestà di Pisa dopo la tragedia della Meloria- assieme a figli e nipoti, ha illustrato la difficile ricerca dei resti del Conte Ugolino e l’analisi delle ossa rinvenute. Una ricerca che non era scontata: molti storici pisani erano convinti, in buon fede ma messi sulla cattiva strada da documenti falsi, che le spoglie si trovassero in quel di Firenze. Mallegni, con sicurezza, ha ripercorso quei giorni in cui finalmente venne individuato ed aperto il chiusino d’accesso alla tomba-ossario del Conte Ugolino nella Chiesa di San Francesco. Un Conte Ugolino che avrebbe dovuto godere di una certa fisicità, mascella volitiva, forte, nonostante i suoi 70 anni dell’epoca- e molto nutrito di pesce. Non così per uno dei suoi nipoti, dedito viceversa, ai piatti di carne. Su tutti i reperti il Prof. Mallegni ha trovato tracce evidenti di magnesio nelle costole: segno che i prigionieri erano stati tenuti veramente a pane ed acqua per mesi interi. Smentitissima, ancora una volta e tra le risate generali, la diceria che si fossero cannibalizzati a vicenda o peggio che il Conte si fosse nutrito dei resti degli altri: nessuna traccia materica è stata trovata e per di più è quasi impossibile che i 70 anni del Conte Ugolino gli fossero stati utili a sopravvivere rispetto ai più giovani. Purtroppo, molte tracce ossee hanno evidenziato che i cadaveri dei prigionieri furono attaccati con arpioni per essere trasportati dalla Torre della Muda (o dei Gualandi) in altro luogo, forse a quello di sepoltura: un sistema assai crudele che segna il rancore dell’allora “opinione pubblica” circa le gravissime tensioni, i postumi della Meloria e l’andamento delle difficili trattative di pace con le Repubbliche di Lucca e Firenze. Mancavano a Pisa infatti più di 6000 prigionieri caduti nelle mani dei genovesi e da loro rinchiusi e internati a Campo Pisano: pochissimi tornarono se non pagando ricchissimi riscatti. Anche per questo, il Conte Ugolino e i suoi diretti discendenti furono travolti dalla rabbia popolare istigata -sembra- dall’Arcivescovo Ruggeri degli Ubaldini e di altre famiglie nobiliari a lui amiche.

Se il Prof. Mallegni ha lasciato di stucco gli astanti, subito dopo è stata la volta della musica medievale riprodotta dall’Ensemble Ecclesia in parte già visti in opera lo scorso 29 settembre alla Chiesa di San Giovanni al Gatano durante il concerto “Pisa crociata”: questa volta Shadya Zamzam, Jennifer Schittino, Alessandro Carmignani e Mirko Giuntini. Quest’ultimo, con alla mano una fedele e funzionante copia del medievale organetto diatonico: una base musicale rarissima e affascinante ad un coro a cappella che ha recitato brani dei canti di Crociati in viaggio verso la Terrasanta e passi della letteratura dei cavalieri e dell’amor cortese. Un appuntamento che ha strappato applausi a scena aperta: dalla conferenza del Prof. Francesco Mallegni fino alle rarissime musiche medievali. Subito dopo gli “Amici di Pisa” hanno organizzato un simpatico cenone di fine d’anno in stile pisano 2014 presso un noto albergo del centro storico con un menù prelevato dalla Cucina Tipica Pisana ed infarcito da repliche dei brani musicali prima recitati con le voci di Jennifer Schettino e Alessandro Carmignani e seguiti dai suoni eseguiti da Stefano Bigagli e Antonio Gentilini.

Gli “Amici di Pisa” hanno ospitato il giorno seguente nella loro sede di via Pietro Gori, lo storico Paolo Gianfaldoni che ha illustrato alla platea -al cui interno spiccava la presenza di un folto gruppo di allievi per Guide Turistiche della Scuola Esedra- come è rinata la celebrazione del Capodanno Pisano nell’era contemporanea. Ecco il punto saliente dell’intervento di Paolo Gianfaldoni: “… nei primi anni ’80, parlando di Pisanità con Monsignor Riccardo Barsotti, canonico del Capitolo della Primaziale Pisana, venni informato di alcune approfondite e circostanziate ricerche effettuate da un sacerdote studioso di astronomia, Mons. Luigi Bramanti anch’egli canonico, negli anni subito successivi alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Incuriosito, feci ulteriori ricerche e studi che mi permisero di pubblicare un articolo sul numero 38 del giornale diocesano Vita Nova del 24 ottobre 1982, in merito all’esistenza di un Calendario Pisano. Da lì, aspettai il 25 marzo dell’anno successivo, il 1983, per averne conferma. Quel giorno, accompagnato da Foto Efos e da Aldo Paradossi di Canale 50 e grazie ad una bellissima giornata di sole assistemmo emozionati all’evento. Pochi giorni dopo, dalle colonne pisane de La Nazione di venerdì 8 aprile 1983, annunciai ad una città distratta l’inizio dell’anno in stile pisano. Dopo qualche anno, altri Pisani hanno saputo riproporre l’evento del Capodanno Pisano che cade nel giorno dell’Annunciazione di N.S.G.C….”.

 Dunque Pisa è nel 2015: il prossimo passo è migliorare e mettere a punto senza contrapposizioni, le altre Feste che verranno. Pisa deve far vedere al mondo quanto è bella!”

IL PRESIDENTE
(DR. FRANCO FERRARO)



100 anni di pugilistica non si abbandonano: la crisi pisana degli impianti sportivi

Pisa, lunedì 24 Marzo 2014 -2014 in stile pisano

COMUNICATO STAMPA 

100 ANNI DI TRADIZIONI PUGILISTICHE NON SI BUTTANO
IN MEZZO AD UN VIALE: DARE UNA SEDE ALLA PUGILISTICA “GALILEO GALILEI”

   “ A Pisa manca anche la mentalità sportiva: la crisi economica da sola non spiega decenni di ritardi nell’impiantisca sportiva che, nelle realtà vicine, gode di ottimi successi. ”

 “Nel 450mo anniversario della nascita di Galileo Galilei a Pisa c’è una società pugilistica che da 100 anni ne porta in dedica e con vanto il suo nome. Una società che recentemente ha perso la sede, peraltro già assai indecorosa per ritrovarsi a svolgere gli allenamenti sui lungarni del Viale delle Piagge.  Pisa non può lasciare in mezzo alla strada 100 anni di “Pugilistica Galilei”. E’ evidente che solo uno sforzo della città e delle istituzioni sportive CONI in prima fila posso fare molto, moltissimo, per di più considerando che è diretto da uno sportivo pisano doc come lo schermidore Salvatore Sanzo. Non si chiedono facili provvedimenti a pioggia per di più calati dall’alto in danno di altri: si chiede “solo” che Pisa si allinei alle realtà cittadine a lei vicine come Lucca e Livorno. E lo chiediamo da anni: i nostri dossier in merito sono stati consegnati a suo tempo. Considerando che Pisa ha un’area vasta di oltre 200mila persone su cui si assommano 30mila studenti universitari ecco che le ragioni d’intervento per Pisa diventano fondate, motivate e urgenti.

Pisa non è capace di organizzare tornei nazionali di nuoto e pallanuoto perché non ha una piscina da 50 metri e quella che ha (la Comunale) mostra da anni clamorosi difetti di progettazione e di mancanza di ammodernamento generale. Pisa non ha  un centro sportivo organizzato multidisciplinare. Pertanto, ancora una volta, chiediamo piani di sviluppo -di riallineamento- sull’impiantistica sportiva a tutto tondo sfruttando ogni strumento possibile e stimolando al massimo l’iniziativa di capitali privati finalizzati all’edilizia sportiva. Proprio il settore edile a Pisa è quello più in difficoltà: una promozione dell’edilizia sportiva potrebbe essere salvifica anche per gli utilizzatori finali. Per rimettere Pisa sulla linea della sufficienza dell’impiantistica sportiva.”

IL PRESIDENTE

(DR. FRANCO FERRARO)




Venerdì 21.3 ore 17.30: Sandra Lucarelli e le liriche del cuore

Venerdì  21 Marzo 2014 (2014 S.P.) ore 17.30

presso la sede sociale sita in Pisa via Pietro Gori, 17
traversa di via San Martino- Quartiere Kinzica
nell’ambito dei “Pomeriggi con la Pisanità”

“LIRICHE NEL MITO DEL CUORE e DEI PERSONAGGI STORICI”
dall’Arte poetica di:   SANDRA LUCARELLI
saluto di: Franco Ferraro Presidente “Amici di Pisa”
riflessione Critica di:  Marco dei Ferrari
voci degli Attori:  Rodolfo Baglioni e Mandy

a seguire:    dibattito con l’Autrice

Per concludere: drink party
Ingresso libero                    La S.V. è gentilmente invitata