Ranieri Scaccèri: un pisano che si fece santo. Con F. Mallegni

Venerdì 21 Febbraio 2014  (2014 S.P.) ore 17

presso la sede sociale sita in Pisa, Via Pietro Gori n. 17
(traversa di Via S. Martino- Quartiere Kinzica)

il professor FRANCESCO   MALLEGNI


presenterà:

“  RANIERI  SCACCERI:  UN  PISANO  CHE  SI  FECE  SANTO “

               La S.V. è gentilmente invitata




Ranieri Scaccèri: un pisano che si fece santo.

Venerdì 21 Febbraio 2014  (2014 S.P.) ore 17

presso la sede sociale sita in Pisa, Via Pietro Gori n. 17
(traversa di Via S. Martino- Quartiere Kinzica)

il professor FRANCESCO   MALLEGNI


presenterà:

“  RANIERI  SCACCERI:  UN  PISANO  CHE  SI  FECE  SANTO “

               La S.V. è gentilmente invitata




HOLDING AEROPORTUALE? NE PARLIAMO SABATO 22.2 DALLE 16.30 ALL’SMS

L’ASSOCIAZIONE DEGLI “AMICI DI PISA” E IL “COMITATO OLTRE” DI COMEANA PRESENTANO UN NUOVO APPUNTAMENTO:

HOLDING? QUALE SOLUZIONE E QUALE IPOTESI DI SVILUPPO PER I DUE AEROPORTI?

 POTENZIAMO LA FERROVIA LIVORNO-PISA-FIRENZE!

 




HOLDING AEROPORTUALE? NE PARLIAMO SABATO 22.2 ALL’SMS

L’ASSOCIAZIONE DEGLI “AMICI DI PISA” E IL “COMITATO OLTRE” DI COMEANA PRESENTANO UN NUOVO APPUNTAMENTO:

“HOLDING? QUALE SOLUZIONE E QUALE IPOTESI DI SVILUPPO PER I DUE AEROPORTI?”

POTENZIAMO LA FERROVIA LIVORNO-PISA-FIRENZE!

 

 




“Amici di Pisa” e “Amici dei Musei” insieme per le Mura Repubblicane di Pisa

Pisa, sabato 15 Febbraio 2014 -2014 in stile pisano
COMUNICATO STAMPA
 
 “Le Mura Repubblicane di Pisa abbiano una seria e durevole gestione”
 
L’Associazione degli “Amici di Pisa” e gli  “Amici dei Musei e dei Monumenti Pisani” sollecitano un’adeguata strutturazione per la gestione, manutenzione e promozione delle Mura Repubblicane di Pisa recentemente restaurate
 
Tra non molto -almeno questo è l’auspicio di tutti- le Mura Medievali alfee apriranno al pubblico. Finalmente pisani e turisti potranno godersi un’insolita passeggiata intorno al centro storico di Pisa da un’altezza di 11 metri. Il Comune di Pisa ha agito molto bene anche nel recupero, per quanto possibile, del Pomerio. Resta da estirpare e trasferire in sede più idonea (le nascenti rotonde o quelle già in essere) quell’orrendo spunzone arrugginito e storto che da anni fa brutta mostra di sé davanti a Porta San Zeno. Un’opera del bravo Mauro Staccioli che non merita di stare così vicina ad un monumento come le Mura. Il complesso delle Mura Repubblicane di Pisa, risalenti al 1155 sotto il consolato di Cocco Griffi, raro esempio anche in Europa di estese mura cittadine medievali, comprende anche diversi Bastioni costruiti in varie epoche storiche. Perciò costituisce nel suo insieme, il monumento più rilevante della città, dopo i famosi quattro di Piazza del Duomo.
  In forza di questi valori storici e artistici, riteniamo indispensabile e lo chiediamo con forza e determinazione, che venga creata una vera solida struttura gestionale che si faccia carico della conduzione della Cerchia Muraria e del Pomerio. Pertanto, al di là di un’ipotesi di bando di gara per l’affidamento a Terzi, chiediamo una gestione delle stesse tramite una Fondazione di partecipazione a capitale misto pubblico e privato: il Comune mette il bene ed esercita il controllo unitamente alla Soprintendenza, il privato mette i capitali e la gestione, promozione delle Mura. Il nome potrebbe essere  “Fondazione Opera delle Mura Medievali Pisane”, in modo tale da ripercorrere  quanto fatto 15 anni fa dal Comune di Lucca con l’”Opera delle Mura”. Inoltre le competenze di tale Fondazione potrebbero essere estese anche agli altri beni del Demanio Culturale del Comune attualmente sottoutilizzati se non abbandonati.
   La “Fondazione Opera delle Mura Medievali Pisane”, oltre a disporre di proprio personale dipendente, potrebbe avvalersi della collaborazione di associazioni e cooperative a cui affidare la gestione e l’efficace promozione dei vari servizi di visite, ristorazione, iniziative culturali.
Nei vari Bastioni potrebbero trovar posto esposizioni fisse o temporanee, sempre di carattere storico, come pannelli illustranti la storia del complesso monumentale, nonché la ricostituita Zecca Pisana, altra antica istituzione alfea da recuperare, che un tempo aveva sede presso la Porta Monetaria.
Questa secondo noi è l’impostazione da dare alla gestione delle Mura Medievali Pisane: un monumento storico di quasi 900 anni di età da gestire in modo degno, serio, trasparente, produttivo e storicamente coerente. Recuperate grazie ai finanziamenti PIUSS e della Fondazione Pisa, le Mura debbono inserirsi in un percorso di crescita mentale collettiva,  un punto di partenza e non di arrivo.  Un punto di partenza anche per rimettere in ordine le aree pubbliche o private adiacenti le Mura, eliminare abusi e soprusi perpetrati nel tempo all’ombra di esse.
 Incoraggiamo i membri del Consiglio Comunale di Pisa in primis a fare propria la nostra proposta. Pisa esca dalla precarietà e dall’estemporaneità e si dia solide radici per il suo futuro: una Fondazione per le Mura medievali Pisane è il miglior albero per far crescere Pisa e il suo territorio.”
 
 
IL PRESIDENTE  DELL’ “ ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA”  (DR. FRANCO FERRARO)
 
IL PRESIDENTE DELL’”ASSOCIAZIONE AMICI DEI MUSEI E MONUMENTI PISANI”
(DR. MAURO DEL CORSO)



La politica di Matteo Renzi: prendere a Pisa per dare a Firenze

Pisa, giovedì 13 Febbraio 2014 -2014 in stile pisano
 
COMUNICATO STAMPA
 
 
“LA POLITICA DI RENZI E’: PRENDERE DA PISA TUTTO IL POSSIBILE. ORA TOCCHERA’ ALL’ITALIA ALIMENTARE IL FIORENTINOCENTRISMO ?”
 
“Le gravi colpe del PD di Pisa nel surrogarsi a Renzi ed al PD regionale alle inique pretese sull’aeroporto e sulla responsabilità del  mancato sviluppo dell’impianto socio economico pisano, della cultura e del bene comune.
Letta e Carrozza ne prendano atto e facciano pulizia!”
 
 
“Matteo Renzi alla fin fine è riuscito a coronare il suo sogno: diventare Presidente del Consiglio cacciando, senza riguardo istituzionale e di galateo alcuno, il pisano Enrico Letta che attendeva, da un mese da lui, un segnale politico sul rimpasto di governo. Come Monti –anzi peggio, quest’ultimo è almeno senatore a vita-, Renzi non è passato dal suffragio elettorale, è il sindaco di una città ricca di storia e di arte, molto in danno storico di Pisa.  Per raggiungere tale obiettivo ha fatto cadere il governo in carica senza alcun passaggio nei due rami del Parlamento –parlare di “golpe bianco” è più che legittimo– ma appoggiato dai soli voti di 136 componenti del comitato centrale del suo partito. Per fortuna del Vaticano egli non ha preso i voti sacerdotali: ai suoi occhi, un Papa e un Papa Emerito avrebbero corso seri rischi di rappresentatività.
           L’ex presidente del consiglio, il pisano Enrico Letta, (e non scordiamoci l’altra pisana, la prof.ssa Maria Chiara Carrozza, bersaniana, Ministro dell’Università, struttura che per Pisa ha una importanza fondamentale) pur con tutti i limiti dati dalla grave crisi economica, ha avuto un occhio di riguardo, un affetto, verso le problematiche della nostra ed anche loro, città. Beninteso senza danneggiare nessun’altra città, Firenze compresa.
Ora che Renzi è sullo scranno di Palazzo Chigi?   Visti i suoi precedenti contro Pisa, sicuramente le campane suoneranno a morto per la città della Torre, il suo Sterminatore è al potere! In moltissime occasioni egli ha lanciato invettive, malevole battutacce da peggior caserma, continue punzecchiature contro Pisa, autocertificandosi come classico fiorentino campanilista, ma soprattutto fiorentino-centrico. Firenze, secondo la sua forma mentis, è il centro del mondo, tutto il resto è una indistinta periferia informe ad uso e consumo di Firenze e di lui stesso.  Una negativissima caratterialità che si è trasformata in atti amministrativi e politici.
ATTENTI PISANI, attento Letta e Carrozza, attenti onorevoli e deputati pisani, attenti consiglieri regionali pisani: Renzi è il “padrino politico” del progetto di un nuovo  grande aeroporto intercontinentale a Peretola (da 2000 metri a 2400 metri) che farà morire il “Galilei” di Pisa –vero ingresso aeroportuale della Toscana- e i suoi cinquemila posti di lavoro. Facendo costruire una superperetola là dove c’è un parco acquatico in barba alle logiche ingegneristiche e alle istanze contrarie dei cittadini della Piana e delle delibere dei loro amministratori, ma quel che  è più grave senza prendere in debita considerazione i forti segnali di allarme, anche ripetutamente pronunciati dalla nostra Associazione, per la sicurezza e la salute degli abitanti di quel territorio.
 E se questa è la stoffa politica, questo il “nuovo che avanza” povera Pisa, povera Italia davvero! Abbiamo già visto “barattare” il  via libera alla superperetola dei politici pisani in cambio del completamento dei progetti pisani già avviati o di altre progettualità che tali resteranno. O più modestamente per obbedire agli ordini di partito. L’Aeroporto “Galilei” non è merce di scambio per  ingordi politici!.
 
Sono anni che mettiamo in guardia, boicottati, inascoltati, offesi e derisi, sui progetti megalomani di Renzi e dei politici fiorentini – salvo rare eccezioni –  riguardo la “grande Peretola” e nonostante ciò, abbiamo visto con nostro sommo rammarico che molti politici, assessori e singoli consiglieri comunali del nostro territorio dichiararsi apertamente renziani, appoggiando colui che farà morire il Galilei e 3000 posti di lavoro pur di salire sul suo carro politico. Cosa racconteranno costoro ai figli dei loro elettori quando il genitore non lavorerà più con l’aeroporto?
 
 
IL PRESIDENTE  DEGLI “AMICI DI PISA”
(DR. FRANCO FERRARO)
 



15 Agosto: festa dell’Assunta

15 Agosto: Festa dell’Assunta

Da sempre i Pisani sono devoti a Maria Santissima Assunta in cielo, tanto da intitolarle la chiesa Cattedrale e venerarla e invocarla come protettrice principale della città.

Numerosissime furono anche le chiese intitolate a Maria Assunta fondate dai Pisani in Corsica, Sardegna e altre terre appartenenti alla Repubblica alfea nel Medioevo.

Risulta da alcune fonti che la Festa dell’Assunzione di Maria Vergine, celebrata il 15 agosto, fosse bandita quindici giorni prima: il primo del mese uscivano 20 cavalli vestiti da un drappo scarlatto con le insegne cittadine.

I primi due cavalieri recavano le armi del Comune e del Popolo, i due seguenti aste dorate con le Aquile imperiali, poi due con due aquile vive.  A seguire il resto del corteo, riccamente ornato, coi trombettieri del Comune in livree argentate proclamanti i palii che si sarebbero corsi, per terra e per acqua, accompagnati da suonatori di tamburelli e cenamelle (specie di zampogne), vestiti di vermiglio a spese del Comune.  Sempre il primo agosto su tutte le numerosissime torri che allora svettavano nel cielo alfeo venivano issate tre bandiere: Aquila, Comune, Popolo. Idem al Duomo, in facciata, fiancate, cupola, Campanile, Battistero e Campo Santo, e in tutte le chiese e palazzi pubblici della città e del contado. Da altre fonti risulta che tutto questo avvenisse non due settimane prima ma il 14 agosto. In ogni caso, nel giorno della vigilia gli Anziani della Repubblica alfea si recavano al Duomo in solenne processione.

L’Arcivescovo vestito a Pontificale dava inizio al solenne Vespro, si cantava il Mattutino a cui seguiva una processione in piazza, seguita dalle Compagnie Militari, delle Arti e dal popolo, tutti recanti candele di mezza libbra: infatti, una componente fondamentale della Festa era l’offerta dei ceri alla Chiesa Primaziale, da parte di tutte le cappelle (ossia le parrocchie) cittadine, le chiese dei sobborghi, e dai Magistrati della Repubblica: il Podestà, gli Anziani, il Capitano del Popolo, il Consiglio del Senato, il Camarlengo del Comune, la Masnada a cavallo, le Sette Arti, la Curia del Mare e dei Mercanti.

Inoltre le Compagnie Militari (per citarne alcune: l’Elefante, la Spina, la Rosa, la Giraffa) e gli altri cittadini e le centinaia di paesi, comunità, terre e castella appartenenti alla Repubblica di Pisa, come ad esempio Livorno, Rosignano, la Val di Serchio, ecc., con pene pecuniarie per chi si sottraesse a questa incombenza.

Era l’Operaio dell’Opera del Duomo che aveva l’incarico di far preparare i ceri da offrire, più o meno riccamente ornati e istoriati secondo la dignità dell’offerente. I ceri più importanti erano condotti su trabacche, cioè carretti coperti da baldacchini per proteggerli dal solleone o da eventuali piogge. In Duomo c’era chi giocava a zara, tirava sassi, rubava i ceri: per questi comportamenti eran previste pene pecuniarie, così come per chi passava la notte della vigilia in Duomo e in Campo Santo ballando, cantando e schiamazzando…

La Festa dell’Assunta, come le altre Feste Maggiori, era arricchita dall’esposizione della famosa Cintola del Duomo: una fettuccia di stoffa bianca – in seguito rossa – ornata da verghette d’argento, che veniva appesa ad arpioncini di ferro, tuttora esistenti, posti a qualche metro d’altezza lungo tutto il perimetro della Primaziale. Il prezioso ornamento era custodito nella Camera Pisani Communis dentro il tamburo, un baule rotondo, evidentemente arrotolato in un rocchetto.  Una processione di tutto il clero accompagnava l’arrivo al Duomo della Cintola, trasportata su un carro trainato da buoi. Oggi purtroppo, dato che tale festività cade in un periodo di ferie di massa, si è persa la memoria di tali festeggiamenti così sfarzosi e sentiti.

Ovviamente però l’Assunta rimane una delle Feste Maggiori per la Chiesa alfea, per cui ogni 15 d’agosto nella Primaziale l’Arcivescovo celebra una messa pontificale in onore di Maria Vergine Assunta in cielo, oggi come ieri signora e padrona di Pisa.




450mo dalla nascita di Galileo Galilei: festa!

Pisa, giovedì 13 Febbraio 2014 -2014 in stile pisano

 
COMUNICATO STAMPA

 “ 450mo della nascita dello scienziato pisano Galileo Galilei: partecipiamo tutti ! ”

L’Associazione degli “Amici di Pisa” invita i Pisani di città e di provincia a festeggiare l’anniversario del Pisano più celebre di tutti i tempi.

 “Sabato prossimo ricorre il 450mo anniversario della nascita a Pisa di Galileo Galilei. Purtroppo Pisa non gli rende sufficientemente merito con adeguate -per quantità e qualità- iniziative. La sola Firenze, ben aiutata dalla Regione Toscana, è alla ribalta nazionale nell’assolvere bene l’evento. E ciò, oltre ad essere una mistificazione storica e culturale, è un aggravante di colpa per Pisa che ha dimostrato, anche in questa occasione, di essere subalterna a Firenze, di non avere la capacità di attrarre, da sola, gli occhi d’Italia e del mondo su un evento che avrebbe potuto far accendere i riflettori su Pisa in termini assai positivi. Magari inaugurando l’avvio dei lavori di ristrutturazione della Domus Galileiana di via Santa Maria.
 Molto, troppo, è stato invece derogato alle Associazioni Culturali che hanno profuso un grosso sforzo organizzativo individuale. Il nostro Sodalizio, ad esempio,  ha in programma per venerdì 28 p.v. alle ore 17 presso la sede sociale, una conferenza del Prof. Carlo Taccagni su “Il significato di un uomo e delle sue scoperte astronomiche: Galileo Galilei nel 450mo anniversario della nascita a Pisa”.
 Comunque sia, invitiamo i Pisani di città e di provincia a partecipare alle iniziative che vengono proposte e di esporre, come segno di partecipazione e di attaccamento a Pisa ed ai suoi figli illustri, la bandiera rossocrociata all’esterno delle proprie abitazioni ed uffici.
 Viva Pisa, viva Galileo!”

IL PRESIDENTE
(DR. FRANCO FERRARO)




venerdì 14.2. Amerigo Vaglini ricorda Don Waldo Dolfi

venerdì  14 febbraio, ore 17

presso la sede sociale sita in Pisa via Pietro Gori, 17
(traversa di Via San Martino- Quartiere Kinzica)

Fede dei padri e problemi dell’oggi
 
-DON WALDO DOLFI-
Quaderno di incontri di catechesi sui Padri Apostolici      
(a cura di Amerigo Vaglini)

 

Introduce:    Franco Ferraro   Presidente degli “Amici di Pisa”

                    Riflessioni di:  

Mons. Danilo D’Angiolo
(Cappellano di Sua Santità e Canonico  Onorario del Capitolo Metropolitano della
Chiesa Primaziale di Pisa);
Marco dei Ferrari   
(critico – scrittore);
Amerigo Vaglini   (ricercatore – curatore dell’opera)

 

Dibattito aperto                    Ingresso libero            La S.V. è gentilmente invitata




venerdì 14.2. Amerigo Vaglini ricorda Don Waldo Dolfi

venerdì  14 febbraio, ore 17
presso la sede sociale sita in Pisa via Pietro Gori, 17
(traversa di Via San Martino- Quartiere Kinzica)

Fede dei padri e problemi dell’oggi
 
-DON WALDO DOLFI-
Quaderno di incontri di catechesi sui Padri Apostolici      
(a cura di Amerigo Vaglini)
 
Introduce:    Franco Ferraro   Presidente degli “Amici di Pisa”

                    Riflessioni di:  
Mons. Danilo D’Angiolo
(Cappellano di Sua Santità e Canonico  Onorario del Capitolo Metropolitano della Chiesa Primaziale di Pisa);
Marco dei Ferrari   
(critico – scrittore);
Amerigo Vaglini   (ricercatore – curatore dell’opera)
 
Dibattito aperto                    Ingresso libero            La S.V. è gentilmente invitata