Presidente Baccelli, non faccia solo campanilismo lucchese, chieda la rottamazione del decreto 188!

Spett. Redazioni Locali, Regionali, Nazionali

Preg.mo  
Presidente della Provincia di Lucca
Stefano Baccelli
         
                                                    Pisa, mercoledì 28 Novembre 2012 -2013 in stile pisano
Gentile Presidente,

raccogliamo dalla stampa l’appuntamento che Ella avrà giovedì prossimo un’audizione alla Commissione Affari Costituzionali del Senato. In quella occasione, si dice, chiederà lo scorporo della Provincia di Lucca e della Provincia di Massa da quella costiera immaginata dal Governo e suggerita dal Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Se venisse accolta la Sua richiesta, Lucca potrebbe diventare capoluogo anche di Massa. 

Le riconosciamo in questa Sua audizione, una motivazione dettata dallo spirito di appartenenza al Suo territorio che però, così isolata, potrebbe sembrare avere uno scopo puramente campanilistico, che potrebbe  anche essere facilmente imitato con gioia da tutte le Province Italiane. Vorremmo quindi che Lei chiedesse la completa rimozione del decreto di riordino che tanto dolore, lacerazioni e assurdità sta dando agli Italiani: dal caso La Spezia, a quello di Avellino-Benevento, dal caso Treviso-Belluno alla superprovincia Firenze-Prato-Pistoia a quella enorme di Grosseto e Siena.

Provi dunque Presidente Baccelli a superare i veri steccati di questa riforma, provi a cambiare prospettiva alla Sua audizione: chieda la rottamazione del decreto di “riordino” delle Province. Perché solo con il completo ritiro, tutte, compresa la Sua amministrazione, avranno da guadagnare qualcosa di importante, anzi di vitale: la sopravvivenza.

Restiamo a Sua completa disposizione per approfondire l’oggetto della presente.

Cordiali Saluti
(Dr. Franco Ferraro) 
Presidente dell’ Associazione degli Amici di Pisa
e per conto e delle altre Associazioni partecipanti al Comitato sotto elencate:

 

Accademia Nazionale dell’Ussero                                              Accademia dei Disuniti
Associazione Amici dei Musei e Monumenti Pisani          Associazione degli Amici di Pisa
Associazione RSVP, Rivalutiamo Senza Vincoli Partitici-Pisa      Associazione CENTO
Associazione Culturale Il Guerriero Pisano                           Compagnia dello StilePisano
Rinascita Pisana                                                          Fare Ambiente laboratorio per Pisa
Compagnia di Calci                                                                    Comitato Vivi la Piazza
Commissione mercato del Duomo                                          Confedilizia Pisa
Rivista “ Er Tramme “                                                C.G.S. Crocchio Goliardi Spensierati
G.A.P. Gruppo Archeologico Pisano     




venerdì 23.11.2012: Ripoli, sobborgo pisano..di Cesare Saviozzi

Venerdì 23.11.2012  ore 17

 
RIPOLI, un sobborgo pisano nell’ansa dell’Arno.
A cura di di Cesare Saviozzi Edizioni Felici
INTERVENGONO
Giulio Fabbri, già professore di lettere
presso il liceo scientifico “F. Buonarroti” di Pisa
Maurizio Gronchi, professore
presso la pontificia università urbaniana di Roma
COORDINA
Augusto Loni, scrittore, agronomo, entomologo
Sarà presente l’autore.
Ripoli, ovvero sulla ripa dell’Arno – forse è l’etimologia
di un agglomerato di case tra le quali nasce l’autore di questo tuffo
nella memoria. Con questo libro l’autore ha ricostruito non tanto
la propria personale infanzia e giovinezza, ma quella di una terra
che ha amato, e della gente, quella che ha conosciuto. Al di là dei volti,
in questa splendida opera di ricognizione, rivivono epoche, tornano
alla mente immagini, suoni, sapori, colori, come in un magico
riavvolgersi della pellicola di un film che ormai solo pochi attori
protagonisti saprebbero riconoscere.




Cesare Saviozzi presenta il suo libro: “Ripoli” Ed. Felici

venerdì 23.11.2012 ore 17 presso la nostra Associazione:
RIPOLI,
un sobborgo pisano nell’ansa dell’Arno.
A cura di Cesare Saviozzi, Edizioni Felici
INTERVENGONO
Giulio Fabbri, già professore di lettere
presso il liceo scientifico “F. Buonarroti” di Pisa
Maurizio Gronchi, professore
presso la pontificia università urbaniana di Roma
COORDINA
Augusto Loni, scrittore, agronomo, entomologo
Sarà presente l’autore.
Ripoli, ovvero sulla ripa dell’Arno – forse è l’etimologia
di un agglomerato di case tra le quali nasce l’autore di questo tuffo
nella memoria. Con questo libro l’autore ha ricostruito non tanto
la propria personale infanzia e giovinezza, ma quella di una terra
che ha amato, e della gente, quella che ha conosciuto. Al di là dei volti,
in questa splendida opera di ricognizione, rivivono epoche, tornano
alla mente immagini, suoni, sapori, colori, come in un magico
riavvolgersi della pellicola di un film che ormai solo pochi attori
protagonisti saprebbero riconoscere.



23.11.2012: affossiamo il Decreto sul riordino delle Province

Pisa, venerdì 23 Novembre 2012 (2013 S.P.)  
                                                                  Spett. li  Redazioni Locali, Regionali, Nazionali
Oggetto: Affossiamo il D.L. sul riordino delle Province.
L’ “Associazione degli Amici di Pisa”, unitamente al “Comitato per Pisa capoluogo” (composto da 18 associazioni culturali  oltre che da numerosi privati cittadini) da alcuni mesi sta continuando la sua battaglia al fine di rivendicare per la città di Pisa e la sua Provincia un ruolo di primaria importanza in relazione a quanto previsto dal decreto legge emanato dal Governo in materia di riordino delle provincie italiane, tant’è che ha proposto, tramite i suoi rappresentanti in Parlamento, un emendamento del D.L. che consenta di riconoscere la titolarità di capoluogo delle province accorpate alla città che precedentemente aveva la provincia più popolosa. L’ “Associazione degli Amici di Pisa”, comunque, continua a considerare “scellerato”  il suddetto decreto legge facendo presente le seguenti considerazioni:

– Le province sono un istituto che esisteva già prima dell’unità d’Italia (1861) in quanto enti che non solo sovraintendevano alle esigenze delle popolazioni di territori talvolta assai ampi collaborando con gli amministratori comunali, ma storicamente gestivano dei territori con proprie caratteristiche storiche e culturali proprie di un Paese che fino al 1861 era diviso in stati spesso governati da dinastie estranee alle nostre origini;
– Lo stesso Consiglio d’Europa, pochi mesi fa ha ribadito, in un documento approvato quasi all’unanimità, di “essere contrario alla soppressione delle province e di tutti gli enti locali intermedi nei 47 stati del Consiglio d’Europa”, in quanto queste – le province -, “ accrescono efficienza ed efficacia dell’erogazione dei servizi pubblici”;
– Il TAR del Lazio, a seguito di un ricorso della provincia di Avellino, ha assicurato che si pronuncerà su tale ricorso prima delle elezioni politiche (10 Marzo 2013) valutando eventuali profili di incostituzionalità della legge di riordino per affidarne l’esame alla Corte Costituzionale;
– Il D.L. in oggetto ha sollevato numerose lamentele da parte di province, regioni, politici, parlamentari, ma anche da parte di comitati e singoli cittadini per l’impostazione grossolana delle regole di accorpamento, che porteranno senz’altro ad un iter di approvazione del D.L. abbastanza lungo e che comunque dovrà avvenire entro il 5 Gennaio prossimo ( cioè entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale) , pena la sua decadenza.
Tutto ciò detto e tenendo presente che:  si dovrà procedere all’eventuale vendita o affitto delle sedi provinciali accorpate (in un momento meno propizio per tali operazioni nel settore immobiliare), sarà necessario l’ampliamento delle sedi provinciali accorpanti, si verificheranno esuberi consistenti di personale (parte dei  quali, pare, sarà trasferito alle Regioni, con maggiori costi per queste amministrazioni), riorganizzazione di uffici e probabile sistemazione di sedi secondarie degli Enti di maggiore interesse per il pubblico che sicuramente non potrà affrontare viaggi anche superiori a 100 Km. per sbrigare pratiche spesso di ordinaria amministrazione.
 Allora, per evitare tutto ciò, riteniamo che sarebbe stato più conveniente, “ in primis” conservare le attuali configurazioni geografiche delle province, con i loro storici capoluoghi, procedendo ad un riordino degli attuali uffici provinciali, razionalizzando le funzioni, eliminando le competenze già svolte da altri enti territoriali, diminuendo i consiglieri e gli assessori provinciali, ecc. ecc.. A Pisa abbiamo avuto un chiaro esempio di questa possibilità nel caso della Tesoreria provinciale dello Stato ( Banca D’Italia ) che dal sontuoso palazzo in via S. Martino -rimasto sfitto- è stata trasferita in una più modesta sede in Piazza dei Grilletti  a seguito del trasferimento di parte delle sue funzioni nella sede di Livorno. Quindi la parola d’ordine dovrebbe essere: “accantoniamo l’aberrante D.L. sul riordino delle province italiane, ma razionalizziamo le strutture amministrative esistenti”, così facendo, non solo si eviterebbero “lotte fratricide” tra  popolazioni legate alle loro origini e tradizioni, ma si otterrebbero, forse, migliori risultati economici in termini di risparmi  di spese.   
                        Cordiali saluti
                      IL PRESIDENTE
                   (Dr. Franco Ferraro)   




17.11.2012: conferenza stampa per tutelare Pisa capoluogo

Pisa, sabato 17 Novembre 2012 (2013 S.P.)
                                                                     Spett. li  RedazioniLocali, Regionali, Nazionali
Oggetto: Conferenza stampa pubblica sul riordino delle provincie italiane con appello ai parlamentari della Provincia di Pisa affinchè si adoperino per presentare emendamenti alla norma in approvazione al Parlamento. 
Gentili amici,
come ben sapete il “ Comitato per Pisa capoluogo “ sta continuando nella sua opera tendente a tutelare la città di Pisa e la sua Provincia in relazione ai decreti legge emanati dal Governo in materia di riordino delle provincie italiane, ma principalmente al fine dare soddisfazione alle giuste rivendicazioni di una cittadinanza che si sente trascurata nelle sue aspettative di vedersi riconosciute le  peculiari caratteristiche di una provincia che per ampiezza del territorio, numero di abitanti, infrastrutture, prodotto interno lordo, mezzi di comunicazione, università, ospedali, e perché no anche per la sua millenaria storia e ricchezza di monumenti conosciuti in tutto il mondo, è senz’altro da posizionare tra le province più dotate nella Toscana.

In relazione a ciò il “ Comitato per Pisa capoluogo “ ha suggerito ai parlamentari eletti nella nostra circoscrizione che, in sede di approvazione del D.L. recante le “ Disposizioni in materia di Province e Città metropolitane “, possa essere presentato un emendamento all’art. 3 delle medesime disposizioni; questo emendamento rientrerebbe nello spirito di quanto previsto dalla Delibera Ministeriale del 20/7/2012, che stabilisce i criteri di determinazione dei valori minimi per non procedere ad eventuali accorpamenti ed in particolare quello dei residenti ( almeno 350.000 abitanti della provincia ), in quanto questo elemento discriminante della popolazione è altresì indicatore dell’ampiezza dei servizi al cittadino che sono già offerti dagli Enti ed Uffici pubblici con competenza territoriale provinciale e che  a maggior ragione dovranno essere offerti alle più grandi nuove province.
Quindi desidereremmo che il comma 1 dell’art. 3 di suddette disposizioni fosse così riformulato:
“ In esito al riordino di cui all’art. 2 nelle province istituite ai sensi della lettera 1 del predetto art. 2 assume il ruolo di comune capoluogo il comune capoluogo di regione nel caso in cui questo coincide con uno dei comuni capoluogo di una delle province oggetto del riordino; negli altri casi diviene capoluogo il provincia il comune, tra quelli già capoluogo di provincia, avente maggiore popolazione residente NELLA PROVINCIA, salvo il caso di diverso accordo, anche a maggioranza tra i medesimi comuni…….”.
Detto ciò, e tenendo presente:
– l’interessamento pressante, anche presso il Governo, delle autorità amministrative di Livorno e Lucca; i primi per evitare “ colpi di mano “ contro la designazione di Livorno come capoluogo della provincia tirrenica; i secondi per raggiungere l’obiettivo di scindere la suddetta in due mini province che separino Lucca e Massa da Pisa e Livorno;
– l’incoraggiante dichiarazione dell’on. Lucio Barani –deputato di Massa-Carrara- il quale afferma, non solo che è auspicabile che Pisa sia sede della seconda Corte d’Appello della Toscana, ma che questa città – la nostra – diventi capoluogo della nuova provincia tirrenica;
– il coordinamento nazionale dell’ UPI ( notizia del 15.11 proveniente da Lucca ) ha deciso di presentare un pacchetto di emendamenti al decreto sul riordino delle province, che contiene anche di suddividere la “ provincia dell’area vasta della Toscana costiera ” in due province ( Lucca-Massa e Pisa-Livorno );
– ancora si attende un pronunciamento sulle richieste di incostituzionalità avanzate da 8 regioni italiane nei riguardi del D.L. che accorpa le province;
– il fermento nelle altre Regioni, per varie motivazioni, su tali accorpamenti è veramente pressante con minacce di manifestazioni pubbliche, rotture di intese politiche, distruzione di tessere elettorali, ecc.
Tutto premesso e concentrandoci principalmente sulle problematiche che in modo specifico interessano la nostra città, il “ Comitato per Pisa capoluogo” ha deciso di convocare una conferenza/dibattito per discutere su tale argomento Mercoledì 21 Novembre, alle ore 16, presso la sede dell’ “ Associazione degli Amici di Pisa “, in Via P. Gori n. 17.
Naturalmente a questo incontro sono chiamati a partecipare non solo i nostri rappresentanti politici al Parlamento e tutti coloro che ci sostengono al di fuori di essa, ma soprattutto la cittadinanza,e   le associazioni imprenditoriali, i sindacati ed  i lavoratori, in quanto questo riordino delle province, come già rammentato in nostri precedenti incontri, su riscontri di autorevoli fonti di informazione, procurerà senz’altro esuberi di personale, a fronte, come continuiamo a ripetere da sempre, di modestissimi risparmi, che andrebbero ricercati in altri enti pubblici e in una migliore organizzazione delle strutture statali già esistenti.
Cordiali saluti.
(Dr. Franco Ferraro)
Presidente dell’ Associazione degli Amici di Pisa
e per conto e delle altre Associazioni partecipanti al Comitato:

Accademia Nazionale dell’Ussero
Accademia dei Disuniti
Associazione Amici dei Musei e Monumenti Pisani
Associazione degli Amici di Pisa
Associazione RSVP, Rivalutiamo Senza Vincoli Partitici-Pisa
Associazione CENTO
Associazione culturale Il Guerriero Pisano
Compagnia dello StilePisano
Rinascita Pisana
Fare Ambiente laboratorio per Pisa
Compagnia di Calci
Comitato Vivi la Piazza
Commissione mercato del Duomo
Confedilizia Pisa
Rivista “ Er Tramme “
C.G.S. Crocchio Goliardi Spensierati
Gruppo Archeologico Pisano




10 Novembre 2012: appello ai deputati e senatori pisani

Sabato, 10 novembre 2012 -2013 stilepisano

Oggetto: Il riordino delle province italiane – appello ai parlamentari della Provincia di Pisa affinchè si adoperino per presentare emendamenti alla norma in approvazione al Parlamento. 

Gentili Autorità in indirizzo,
 il “ Comitato per Pisa capoluogo “ sta continuando nella sua opera tendente a tutelare la città di Pisa e la sua Provincia in relazione ai decreti legge emanati dal Governo in materia di riordino delle provincie italiane, ma principalmente al fine dare soddisfazione alle giuste rivendicazioni di una cittadinanza che si sente trascurata nelle sue aspettative di vedersi riconosciute le  peculiari caratteristiche di una provincia che per ampiezza del territorio, numero di abitanti, infrastrutture, prodotto interno lordo, mezzi di comunicazione, università, ospedali, e perché no anche per la sua millenaria storia e ricchezza di monumenti conosciuti in tutto il mondo, è senz’altro da posizionare tra le province più dotate nella Toscana.
In relazione a ciò il “ Comitato per Pisa capoluogo “ suggerisce alle S.V., che in sede di approvazione del D.L. recante le “ Disposizioni in materia di Province e Città metropolitane “, possa essere presentato un emendamento all’art. 3 delle medesime disposizioni; questo emendamento rientrerebbe nello spirito di quanto previsto dalla Delibera Ministeriale del 20/7/2012, che stabilisce i criteri di determinazione dei valori minimi per non procedere ad eventuali accorpamenti ed in particolare quello dei residenti ( almeno 350.000 abitanti della provincia ), in quanto questo elemento discriminante della popolazione è altresì indicatore dell’ampiezza dei servizi al cittadino che sono già offerti dagli Enti ed Uffici pubblici con competenza territoriale provinciale e che  a maggior ragione dovranno essere offerti alle più grandi nuove province.
Quindi desidereremmo che il comma 1 dell’art. 3 di suddette disposizioni fosse così riformulato:
“ In esito al riordino di cui all’art. 2 nelle province istituite ai sensi della lettera 1 del predetto art. 2 assume il ruolo di comune capoluogo il comune capoluogo di regione nel caso in cui questo coincide con uno dei comuni capoluogo di una delle province oggetto del riordino; negli altri casi diviene capoluogo il provincia il comune, tra quelli già capoluogo di provincia, avente maggiore popolazione residente NELLA PROVINCIA, salvo il caso di diverso accordo, anche a maggioranza tra i medesimi comuni…….”
 Nella certezza che vorrete accogliere con benevolenza questo nostro suggerimento volto principalmente a favorire i cittadini delle province più popolose, per porgo i più cordiali saluti.

(Dr. Franco Ferraro)
Presidente dell’ Associazione degli Amici di Pisa
e per conto e delle altre Associazioni partecipanti al Comitato:

Accademia Nazionale dell’Ussero
Accademia dei Disuniti
Associazione Amici dei Musei e Monumenti Pisani
Associazione degli Amici di Pisa
Associazione RSVP, Rivalutiamo Senza Vincoli Partitici-Pisa
Associazione CENTO
Associazione culturale Il Guerriero Pisano
Compagnia dello StilePisano
Rinascita Pisana
Fare Ambiente laboratorio per Pisa
Compagnia di Calci
Comitato Vivi la Piazza
Commissione mercato del Duomo
Confedilizia Pisa
Rivista “ Er Tramme “
C.G.S. Crocchio Goliardi Spensierati
Gruppo Archeologico Pisano



9 Novembre 1494: data storica pisana, il riscatto!

Spett. li  Redazioni Locali, Regionali, Nazionali
                 
                                                  Pisa, martedì 6 Novembre 2012 -2013 in stilepisano
COMUNICATO   STAMPA

“9 Novembre 1494 data memorabile pisana“
   
 “Il nove Novembre è una data memorabile nella storia di Pisa: in tale giorno si ricordano i pisani della città e del territorio alfeo che lottarono contro Firenze e vari stati italiani ed europei per mantenere libera la Repubblica Pisana dal 1494 fino al 1509. Quella resistenza fu talmente eroica che i pisani vennero definiti dallo storico Priuli: “ la gloria e l’onor degli italiani”. In tutta Italia, “ far come Pisa” divenne un comune modo di dire ad indicare tutti coloro che combattevano valorosamente.
I fiorentini, dopo aver acquistato a tradimento la città di Pisa nel 1406, l’avevano ridotta ad un cumulo di macerie; ma i pisani erano tutt’altro che morti…….
Nel 1494 Carlo VIII re di Francia giunse in Italia per conquistare il Meridione, sul quale vantava diritti di successione: il viaggio di ritorno poteva essere insidioso e denso di pericoli, quindi il re francese pensò di farsi degli alleati durante il viaggio d’andata.
La sera dell’8 Novembre il re venne ricevuto a Pisa nel palazzo Giuli Rosselmini Gualandi, oggi noto col nome di Palazzo Blu. La tradizione orale ci narra che dopo il ricevimento prese la parola una bellissima ragazza vicarese, Loisa Del Lante, la quale convinse il re, con un accorato appello, a restituire – l’indomani – la libertà alla Repubblica Pisana.
Leggenda o verità, il 9 Novembre Pisa venne liberata e la gioia dei pisani fu incontenibile. I fiorentini vennero cacciati e tutto il contado pisano si ribellò: Buti, Vecchiano, Ripafratta e tutta la Valdiserchio,Cascina, Calcinaia, Bientina e Calci, i castelli di Lari, Cevoli, Guardistallo, Palaia, Ponsacco, Peccioli, Riparbella, Lorenzana, Santa Luce, Usigliano, Morrona, Terricciola, Chianni, Soiana e molti altri castelli pisani che oggi formano la provincia di Pisa e di Livorno.
Seguirono 15 anni di guerre, massacri, deportazioni: a Pisa affluirono gli abitanti della provincia, che insieme ai cittadini resistettero alla fame e alle cannonate.
L’ultima vittoria pisana avvenne l’ 8 Aprile 1509 quando i pisani uscirono dalla Porta a Piagge con la bandiera di Firenze, gridando “ Marzocco ! Marzocco ! (il Marzocco è il leone, simbolo di Firenze, che tiene sotto la zampa destra il giglio fiorentino) in segno di resa: e quando i fiorentini ingenuamente abboccarono, i pisani attaccarono e li sconfissero duramente.
Ma l’assedio continuò e la carestia assillò la popolazione: non restò quindi che la resa, firmata nel Maggio 1509. I pisani prigionieri vennero rilasciati e i fiorentini rientrarono in Pisa l’ 8 Giugno, ponendo fine alla Seconda Repubblica Pisana ma concedendo l’onore delle armi agli eroici cittadini alfei.
In conclusione, questa guerra impartì una dura lezione a Firenze, sia dal punto di vista militare sia soprattutto a livello di diplomazia italiana ed europea. Non da meno furono gli sforzi economici, ma principalmente di vite umane che Firenze fu costretta ad impiegare per la riconquista di Pisa e del suo territorio, nonché le innumerevoli umiliazioni per le sconfitte inflitte dagli indomiti pisani.
In questa guerra andarono distrutte la maggior parte delle fortificazioni militari e gran parte dell’arredo urbano di Pisa, Calci, Buti, Ponsacco ed altri paesi. Tanti pisani lasciarono la città, preferendo “ ire sparsi per lo mondo prima di soggiacere a Firenze”, ma anche la Repubblica Fiorentina, indebolita da questa guerra, trovò la sua fine nel 1530 grazie all’avvento al potere dei Medici, che dettero vita al Granducato di Toscana.
A ricordo di questa data così importante invitiamo i popoli di Pisa e Provincia ad esporre bandiere pisane ai balconi e alle finestre, affinchè le eroiche gesta dei nostri antenati siano di nuovo ricordate e trasmesse alle nuove generazioni.”
                    Cordiali Saluti
(Dr. Franco Ferraro)
Presidente dell’ Associazione degli Amici di Pisa
Con la collaborazione degli amici della “ Compagnia dello Stile Pisano”
e della   “Compagnia di Calci”




Bancarelle al Duomo: un anno perso

Spett. li  Redazioni Locali, Regionali, Nazionali
Alle Autorità Pisane           
                                                   Pisa, lunedì 5 Novembre 2012 -2013 in stilepisano
COMUNICATO   STAMPA

“BANCARELLE AL DUOMO: UN ANNO PERSO.”   
  “Non fummo certamente teneri lo scorso anno quando intervenimmo in maniera decisa per chiedere lo spostamento delle bancarelle in piazza del Duomo, né abbiamo cambiato idea in merito. Constatiamo però che è passato un anno da quella vicenda in cui si sono avvicendate molte prese di posizione sprecando tempo prezioso. In cui sono emerse -cosa rara nell’italico stivale- anche proposte concrete che hanno fatto maturare, bancarellai in primis, l’esigenza di intervenire urgentemente per permettere i lavori di risanamento all’ex Spedale e al tempo stesso, proporre una destinazione che non danneggiasse le attività commerciali. La proposta presentata dai bancarellai di trasferirsi in una zona adiacente l’ex Pronto Soccorso meritava e merita tutt’ora di essere perseguita o quanto meno studiata con meticolosità. Se non altro per la possibilità -secondo noi ideale- di crearvi un giardino commerciale con vendita di prodotti turistici di qualità riassimilando l’esempio di Place du Tertre di Montmartre a Parigi. Francamente ci sembra una buona idea, quella proposta dalle associazioni dei bancarellai di trasferirsi nell’ex Ospedale su basi qualitative migliori, che il Comune di Pisa poteva, se voleva, approfondire costituendo un tavolo di concertazione con l’ASL. Perché, ormai è chiaro a tutti, che il Progetto Chipperfield è in formalina e, per quanto visto sotto lo stile architettonico in via di disegno, è anche un pericolo scampato per Pisa. Dunque, ci appelliamo alla logica. L’ex Ospedale può essere un’ottima occasione di rilancio per le attività commerciali della Piazza ed il Comune di Pisa può prendere cinque piccioni con una fava, per di più sotto elezioni: restituisce la Piazza alla piena bellezza, possono iniziare i lavori all’ex “Spedale”, si riqualificano attività commerciali da sempre tutt’altro che chic, si evitano le carte bollate e si dà operatività a parte del recupero del Santa Chiara. Ma ci vuole proprio tanto?”

Cordiali Saluti
IL PRESIDENTE
(Dr. Franco Ferraro)




Nostra risposta al Ministro Cancellieri: l’identità è su base provinciale!

Spett. li  Redazioni Locali, Regionali, Nazionali

Preg.mo   Signor   Ministro dell’Interno            
D.ssa Anna Maria Cancellieri            
Capo Segreteria: Prefetto Dr Bruno Frattati           
Per il tramite della  Prefettura di Pisa                           
        
Pisa, lunedì 5 Novembre 2012 -2013 in stile pisano

COMUNICATO   STAMPA

Il “  Comitato per Pisa capoluogo” replica al Ministro degli Interni Cancellieri: la vera identita’ e’ la provincia intera e non il solo comune capoluogo! Giu’ le mani dalle province! ” 
“Abbiamo potuto leggere dai media alcuni stralci di  dichiarazioni rilasciate dal Ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri a margine della Festa delle Forze Armate di ieri 4 Novembre che, se vere, mostrano in tutta la sua crudezza la volontà destrutturatoria del Governo Monti nei confronti di rami dello Stato pur da esso rappresentato. L’argomento è purtroppo quello di far passare l’identità culturale, antropologia, sociologica, storica degli Italiani riuniti da sempre dalle Province –organo antico, ma non vecchio- come una scarpa logora e perciò inutile. Così inservibile la Provincia che, grettamente, non è più necessario votarla nelle urne elettorali retrocedendo tali Enti a organi statali di 2° livello cioè non elettivi, ma di nomina.
La Provincia è diventata il male d’Italia: forse per mascherare ben maggiori nefandezze. Stiamo dunque assistendo ad una deforestazione indiscriminata così da poter dire agli occhi dei media o della UE:  è stata dura, ma ecco che abbiamo fatto pulizia e quindi risparmiare allo Stato.
 Non ci stiamo al gioco al massacro! Banalizzare poi che in fin dei conti agli Italiani restano i Comuni a rappresentarli anche nei sentimenti di appartenenza, è fuorviante ed anche tragico: il Governo dei tecnici dunque non riesce nemmeno a distinguere la destra dalla sinistra, la Provincia dalla Regione (quelle sì, veri centri del peggior potere, lo dice il “giro di nera”), Pisa da Livorno, Modena da Reggio Emilia, butta via dunque l’acqua sporca assieme al bambino ed alla bacinella. Del resto cosa ci vogliamo aspettare? Con lo stesso metro di governo a Pisa -nel corso della Commemorazione dei Defunti- i membri delle Forze dell’Ordine periti in servizio non sono stati ricordati con il consueto omaggio floreale. Brutta, bruttissima figura.
Scusarsi per l’errata strada intrapresa è così umiliante? Ammettere che la strada del taglio indiscriminato di tutto e tutti non porta da nessuna parte ed in particolare solo a risparmi ridicoli  è così avvilente? Eppure la quasi totalità degli italiani si è convinta che i risparmi da fare sono da altre parti, abolendo enti inutili, organizzando in modo moderno le amministrazioni pubbliche (comprese le Province),  abolendo i finanziamenti  folli ai partiti (non fu fatto un referendum con tale scopo?) e punendo quelle amministrazioni che sperperano il denaro dei cittadini a danno anche degli imprenditori che forniscono loro servizi e materiali. E si potrebbe continuare all’infinito. Gli italiani desiderano una vera svolta dalla politica, riordiniamo le Provincie, eliminiamo quelle minuscole, ma affrontiamo i veri problemi della nostra Nazione: l’evasione fiscale, lo sperpero del denaro pubblico, la corruzione imperante e forse riusciremo a dare ai nostri figli un futuro migliore di quello che si prospetta attualmente a noi tutti.”
Cordiali Saluti
(Dr. Franco Ferraro)
Presidente dell’ Associazione degli Amici di Pisa
e per conto e delle altre Associazioni partecipanti al Comitato sottoelencate:

Accademia Nazionale dell’Ussero                                             
Accademia dei Disuniti
Associazione Amici dei Musei e Monumenti Pisani                   
Associazione degli Amici di Pisa
Associazione RSVP, Rivalutiamo Senza Vincoli Partitici-Pisa    
Associazione CENTO
Associazione Culturale Il Guerriero Pisano                                
Compagnia dello StilePisano
Rinascita Pisana                                                                        
Fare Ambiente laboratorio per Pisa
Compagnia di Calci                                                                   
Comitato Vivi la Piazza
Commissione mercato del Duomo                                              
Confedilizia Pisa
Rivista “ Er Tramme “                                                                      
C.G.S. Crocchio goliardi Spensierati
G.A.P. Gruppo Archeologico Pisano



PISA SUBISCE LA NUOVA PROVINCIA COSTIERA: MA NE SIA IL PROSSIMO CAPOLUOGO!

                                                  Pisa, sabato 3 Novembre 2012 -2013 in stilepisano
COMUNICATO   STAMPA

“Pisa subisce la nuova provincia costiera, ma almeno ne sia il prossimo capoluogo ! ”
   
“Il “Comitato per Pisa Capoluogo” si è riunito venerdì sera presso la sede degli “Amici di Pisa”  per analizzare la situazione politico-istituzionale creatasi a seguito dell’azione del Governo Monti che nell’ultimo CdM (n.52/bis 31.10.2012) ha emanato la riorganizzazione -per accorpamento- delle Province Italiane ed in particolare ha previsto per la Toscana la maxi provincia di Livorno-Lucca-Massa Carrara-Pisa . Il “Comitato” ribadisce che il Governo abbia adottato, a tutt’oggi, un percorso legislativo fuori dai dettami costituzionali e si auspica che la Corte Costituzionale nella seduta del prossimo 6 novembre, provveda a tutelare -per quanto di competenza-  il diritto Costituzionale volto alle riforme istituzionali.  Tra questi spicca il diritto di voto, inalienabile e insopprimibile, che verrebbe meno per le nuove Province.
 A seguito di questo condiviso pensiero gli aderenti del “Comitato per Pisa Capoluogo” ritengono che il momento sia altrettanto grave e urgente per tutelare i valori indiscutibili e incontrovertibili di Pisa, della sua economia, delle sue infrastrutture, del suo turismo, delle sue università, delle sue eccellenze scientifiche e mediche, storiche e artistiche, della baricentricità nella nuova maxi-provincia, del suo comprensorio limitrofo che -ricordiamolo ammonta a circa 200mila abitanti- che in questo frangente delicatissimo rischiano di trovarsi calpestati, sviliti e turlupinati.
 Il “Comitato per Pisa Capoluogo” pertanto ritiene indifferibile, pubblica e forte la richiesta di un’azione collegiale tra la politica pisana, i parlamentari pisani e le realtà provinciali limitrofe per dare l’unica risposta che Pisa aspetta: Capoluogo! Seguendo i dettami dell’art. 3 c.1 del decreto del 31.10 u.s. che prevede “..… diviene capoluogo di provincia il comune, tra quelli già capoluogo di provincia avente maggior popolazione residente, salvo il caso di diverso accordo, anche a maggioranza, tra i medesimi comuni.”
Il “ Comitato per Pisa capoluogo”, quindi, auspica che tutte le forze politiche del territorio si adoperino affinchè vengano riconosciute le eccellenze della città di Pisa al di là del fatto numerico della sua popolazione e si addivenga, in accordo con le altre amministrazioni comunali, ad una soluzione equilibrata nella definizione del capoluogo della nuova provincia e nella spartizione degli uffici di pertinenza, sino ad ora, di ogni singola provincia.  Ogni altra risposta, evasiva, generica o fuorviante o anche una non risposta, deve essere memorizzata dal popolo pisano e ricordata al momento adatto: le prossime tornate elettorali.
Pisa non si abbandona, Pisa non è terra di conquista o di conservazione di seggi elettorali. Pisa si serve: senza se e senza ma. E uniti si vince, ricordiamolo.”
 
                   Cordiali Saluti
(Dr. Franco Ferraro)
Presidente dell’ Associazione degli Amici di Pisa
e per conto e delle altre Associazioni partecipanti al Comitato sottoelencate:

 

Accademia Nazionale dell’Ussero
Accademia dei Disuniti
Associazione Amici dei Musei e Monumenti Pisani
Associazione degli Amici di Pisa
Associazione RSVP, Rivalutiamo Senza Vincoli Partitici-Pisa
Associazione CENTO
Associazione Culturale Il Guerriero Pisano
Compagnia dello StilePisano
Rinascita Pisana
Fare Ambiente laboratorio per Pisa
Compagnia di Calci
Comitato Vivi la Piazza
Commissione mercato del Duomo
Confedilizia Pisa
Rivista “ Er Tramme “
C.G.S. Crocchio goliardi Spensierati