Concorso “fotografa il tuo presepe” con gli Amici di Pisa, Radio Coltano Marconi e Pro Loco Coltano

In occasione del  Santo Natale 2018, l’Associazione Amici di Pisa, in collaborazione con Pro Loco Coltano e Radio Marconi, è lieta di invitarVi a partecipare alla prima edizione del concorso “Il Presepe Pisano”

Il concorso è gratuito e aperto a tutta la popolazione residente nel  Comune di Pisa, e prevede la realizzazione di un manufatto che rappresenti la tradizione del presepe interpretata attraverso una forma d’arte a scelta.

L’adesione al concorso deve avvenire entro e non oltre il giorno 08/12/2018, compilando l’apposita scheda di partecipazione.

Le foto dei manufatti, alle quali i partecipanti possono provvedere personalmente, oppure chiedere l’intervento del fotografo ufficiale del concorso, e che dovranno pervenire all’associazione via mail, entro e non oltre il 15/12/2018, saranno stampate su supporto idoneo ed esposte nella Sala Espositiva della Villa di Coltano, dal 21/12/2018 ove rimarranno per tutte le festività natalizie, e valutate da apposita commissione che, a proprio insindacabile giudizio, sceglierà le prime tre foto vincitrici, entro e non oltre il 31/12/2018.

I vincitori  del concorso saranno premiati nel corso della serata di gala che si terrà in data da comunicarsi, presso la Villa di Coltano.

Per info e regolamento, concorsoilpresepepisano@gmail.com , Associazione Amici di Pisa, Proloco Coltano

Regolamento

1 – Oggetto del concorso è la realizzazione di un solo manufatto che rappresenti la tradizione del presepe interpretata attraverso una forma d’arte a scelta.

2 – Per la costruzione dei presepi può essere impiegato ogni specie di materiale. Non è prevista nessuna dimensione da rispettare. Le foto devono pervenire in formato jpg ad alta risoluzione, all’indirizzo e-mail concorsoilpresepepisano@gmail.com

3 – La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a tutti, i residenti nel Comune di Pisa,  senza limiti di età, singolarmente o in gruppo.

4 – L’iscrizione deve pervenire entro il giorno 08/12/2018.

5 – Le foto devono pervenire entro il giorno 15/12/2018.

6 – I presepi saranno giudicati da una apposita commissione sulla base di parametri di valutazione meramente indicativi, di seguito riportati:

  • Originalità o ambientazione
  • Lavorazione artigianale
  • Qualità artistica
  • Difficoltà tecnica di realizzazione
  • Espressività emotiva e religiosa
  • Effetto cromatico – luci e/o colori
  • Impatto scenografico

7 – Partecipando al concorso i concorrenti cedono tutti i diritti d’uso, di riproduzione, di divulgazione e di eventuale rielaborazione del materiale fotografico.

8 – La premiazione dei presepi verrà effettuata durante la serata di gala che si svolgerà presso la sala della Villa medicea di Coltano, in data da comunicarsi

9 – Per iscriversi al concorso inviare una email riportando i dati indicati nel modulo di iscrizione allegando 5 foto del presepio al seguente indirizzo: concorsoilpresepepisano@gmail.com .




Muore il Prof. Silio Scalfati, già relatore ne lo Die di Santo Sisto

Siamo venuti a conoscenza della scomparsa del prof. Silio Scalfati prof. Ordinario di Paleografia latina-facoltà di Lettere e Filosofia. Autore di centinaia di pubblicazioni riguardanti edizioni e studi di carattere diplomatico, storioco-giuridico; pubblicati in molti paesi europei.

Membro di molti organismi scientifici tra cui la Società storica pisana.

Gli Amici di Pisa lo ricordano come relatore dello “Die di Santo Sisto” nel 1988 dal titolo:

“I Benedettini e la Pax Pisana in Corsica”.

Il Presidente Amici di Pisa

Stefano Ghilardi




Venerdì 16.11 ore 17. Prof.ssa Pasquinucci e Portus Pisanuse

Venerdì 16 Novembre 2018  ( 2019 S.P. ) ore 17

presso la sede sociale sita in Pisa, via Pietro Gori n. 17

già via San Giovannino, traversa di Via S. Martino- Quartiere Kinzica

la professoressa MARINELLA PASQUINUCCI

presenterà la conferenza su:

“ EMPORIO DI PISA E AFFLUSSO DI RICCHEZZE DAL MARE

( Rutilio Namaziano, I 532 ):

PORTUS PISANUSE, IL SISTEMA PORTUALE DI PISA ROMANA”

La S.V. è gentilmente invitata




Club Unesco e Amici di Pisa: ecco perchè no alle bancarelle al Duomo

COMUNICATO STAMPA

Pisa, lunedì 12 Novembre 2018

“Il CLUB UNESCO DI PISA” e gli “AMICI DI PISA”

IN FAVORE DELLA

“BELLEZZA RITROVATA” DELLA PIAZZA DEL DUOMO:

I MONUMENTI TORNANO A SPLENDERE IN TUTTA LA LORO MAGNIFICENZA,

L’ARTE PISANA PARLA AL MONDO.

CHE CI GUARDA.

I criteri valutativi adottati dall’UNESCO non avrebbero potuto prescindere dall’inclusione delle Porte, dei confini e dell’intera area  sulla quale insistono i monumenti.

Contravvenire peraltro a una visione prospettica dei monumenti, collocandosi al di fuori della radura del prato, non consentirebbe di ammirarne liberamente la loro millenaria bellezza scenica.

esprimono una seria preoccupazione sull’ ipotesi di riposizionare nuovamente le bancarelle nella Piazza, anziché trasferirle in armonica posizione all’interno dei giardini dell’ospedale “Santa Chiara”.

Eruditi, visitatori, pittori, scrittori di guide, fotografi fra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento e per gran parte del ‘900, ben rappresentavano la Piazza libera da strutture, che impedissero una più ampia circolazione e una visione globale dello spazio. A tutto ciò, da due anni, si è aggiunta la fruibilità delle Mura Repubblicane che la cittadinanza e le scriventi Associazioni hanno apprezzato e condiviso, poiché le Istituzioni hanno in tal modo restituito al centro storico il senso di una prospettiva tesa all’amor loci.

Il riposizionamento delle bancarelle  pensate per “i visitatori”, come l’unica frontiera produttiva del post-turismo di massa, non contempla le conseguenze a lungo termine di una politica con un progetto che cancelli il nesso vitale tra le pietre e la percezione estetica della popolazione. Il gruppo commerciale, collocato a poca distanza dall’area monumentale, potrebbe continuare ad esibire quei prodotti, che lasciano un ricordo tangibile in tali visitatori, non trascurando l’aspetto della tenuta economica.

Prof.ssa Annunziata Campa

Presidente del Club per l’UNESCO di Pisa

Dr. Stefano Ghilardi

Presidente dell’Associazione degli Amici di Pisa




Gli “Amici di Pisa” onorano la Seconda Repubblica Pisana del 1494

COMUNICATO STAMPA

LA PISANITA’ ONORA IL 9 NOVEMBRE 1494

Gli “Amici di Pisa”

ricordano la nascita della Seconda Repubblica Pisana.

L’appello ai Pisani di oggi a perseguire lo sviluppo e

la promozione del territorio.

Pisa, 6 Novembre 2018 ( 2019 S.P. )

“L’Associazione degli “Amici di Pisa” ricorda tutti i Pisani e le Pisane della Città e della Provincia che insorsero e lottarono contro Firenze e vari Stati italiani ed europei per liberare dall’oppressione fiorentina, la Repubblica Pisana: quella resistenza fu talmente eroica che i pisani vennero definiti “la gloria e l’onor degl’Italiani” ed il conseguente periodo di libertà, durato quindici anni, è passato alla Storia come “Seconda Repubblica Pisana”.

Il 9 novembre 1494, data dell’insurrezione, paragonabile all’ attuale 25 aprile per il senso di liberazione che pervase gli animi dei nostri antenati, è festeggiato dalle tre Associazioni Pisane le quali si auspicano che diventi un appuntamento fisso per chi ama Pisa e la sua storia, che diventi anche un momento di rappresentazione storica cittadina volto a informare gli abitanti di Pisa e Provincia.

Nel 1494 Carlo VIII Re di Francia giunse in Italia per conquistare il Meridione, sul quale vantava diritti di successione: il viaggio di ritorno poteva essere insidioso e denso di pericoli, quindi il re francese pensò di farsi degli alleati durante il viaggio d’andata.

La sera dell’’8 novembre il Re venne ricevuto a Pisa nel palazzo Giuli Rosselmini Gualandi, sul Lungarno Gambacorti (recentemente restaurato e chiamato commercialmente “Palazzo Blu”), allora di proprietà di Giovanni Bernardino Dell’Agnello. La tradizione orale ci narra che dopo il ricevimento prese la parola una bellissima ragazza vicarese, Loisa Del Lante, la quale convinse, con un accorato appello, il Re a restituire la libertà alla Repubblica Pisana.

Leggenda o verità, Pisa venne liberata e la gioia dei pisani fu incontenibile. I fiorentini, che occupavano la città alfea dal 1406, vennero cacciati violentemente e tutto il contado pisano si ribellò: Buti, Vecchiano, Ripafratta e tutta la Valdiserchio, Vicopisano, Cascina, Calcinaia, Bientina e Calci, i castelli di Lari, Cevoli, Guardistallo, Palaia, Ponsacco, Peccioli, Riparbella, Lorenzana, Santa Luce, Usigliano, Morrona, Terricciola, Chianni, Soiana e molti altri castelli pisani che oggi formano le Province di Pisa e di Livorno.

Seguirono 15 anni di guerre, massacri, deportazioni: a Pisa affluirono nel 1499 molti abitanti della Provincia, che insieme ai cittadini resistettero eroicamente alla fame, alle cannonate e alla conseguente carestia. Ma alla fine non restò che la resa, firmata nel maggio del 1509. I pisani prigionieri vennero rilasciati e i fiorentini rientrarono in Pisa l’8 giugno, ponendo fine alla Seconda Repubblica Pisana ma concedendo l’onore delle armi agli eroici cittadini alfei.

In conclusione, questa guerra impartì una dura lezione a Firenze, sia dal punto di vista militare sia soprattutto a livello di diplomazia italiana ed europea. Enormi furono gli sforzi economici ma soprattutto la perdita di vite umane che Firenze fu costretta a subire per la rioccupazione di Pisa e del suo territorio, e numerosissime le umiliazioni per le sconfitte inflitte loro dagli indomiti Pisani.

Nel corso di questa guerra i fiorentini distrussero la maggior parte delle fortificazioni militari e gran parte dell’arredo urbano di Pisa e di molti paesi del territorio, come Calci, Buti, Ponsacco e molti altri.

Tanti pisani lasciarono la città, preferendo “ire sparsi per lo mondo prima di soggiacere a Firenze”, ma anche la Repubblica Fiorentina, indebolita da questa guerra, trovò la sua fine nel 1530 grazie all’avvento al potere dei Medici, che dettero vita al Granducato di Toscana.

A ricordo di questa data così rilevante per la nostra storia, lanciamo un appello ai Popoli di Pisa e della sua amata Provincia affinché espongano il giorno 9 novembre ai balconi e alle finestre delle proprie abitazioni la bandiera pisana e quella del proprio Comune e di seguire con passione e affetto le vicende di Pisa e della sua Provincia che tanto viene dimenticata, al di là di facili promesse elettoralistiche, dalle azioni di sviluppo, di sostegno e finanziamento, in particolare delle opere pubbliche e di rilancio di un territorio al limite dello stremo. La storia è ciclica, identiche le dinamiche: basta accontentarsi delle mutate crudeltà ? No, Pisa, baricentro della Toscana Costiera, merita molto, molto di più: chi alza la mano e dice presente?

La professoressa Maria Luisa Ceccarelli Lemut in ricordo di questo evento Giovedì 8 Novembre, alle ore 17,00, presso la nostra sede, Via Pietro Gori, 17, terrà la conferenza:

“ A 524 anni dalla nascita della seconda repubblica “.

IL PRESIDENTE

(Dr. Stefano Ghilardi )




LA TERZA PISTA AEROPORTUALE A PISA NON E’ FANTASIA !

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
e COMITATO  PICCOLI  AZIONISTI  TOSCANA  AEROPORTI

a  tutti  i quotidiani  locali e nazionali
COMUNICATO STAMPA

La 3^ Pista Aeroportuale a Pisa non è una fantasia.

Pisa, lunedì 29 Ottobre 2018, 2019 in s.p.

“Il Regolamento di Costruzione ed Esercizio degli Aeroporti prevede, per l’impiego simultaneo di Piste strumentali parallele, una distanza minima tra i rispettivi assi pista.

Pisa ha due piste parallele. La pista principale (04R/22L di 2993m) è abilitata ad avvicinamenti di precisione con ILS (Instrument  Landing  System) .  Quella ausiliaria(04L/22R di 2795m) non è dotata di tale sistema. Poiché le due piste  non hanno tra loro la distanza minima prevista per gli avvicinamenti  paralleli di precisione, viene utilizzata la sola pista principale, per decolli ed  atterraggi. L’altra è utilizzata come via di rullaggio.

Pertanto è chiaro che chiedere la terza pista a Pisa  equivale solo  a chiedere una seconda pista. Tale pista avrebbe  orientamento sud est, non limiterebbe l’attività militare, sfrutterebbe ampi spazi  già demaniali ed agricoli e libererebbe Pisa e S. Giuliano dall’inquinamento acustico ed atmosferico.

I Pisani dovrebbero chiederla con la stessa determinazione con cui i fiorentini chiedono la nuova pista per salvaguardare Brozzi e Quaracchi. E’ una stupidaggine, fantasia o campanilismo chiedere un’opera che garantirebbe più sviluppo a tutta l’area vasta costiera ? ”

IL PRESIDENTE DEGLI “AMICI DI PISA”
(Dr Stefano Ghilardi)
IL PRESIDENTE DEL COMITATO DEI PICCOLI AZIONISTI DI T.A.
(Com.te Gianni Conzadori)



LA PUBBLICITA’ DELL’ACQUA DI ULIVETO COPRE (ANCHE) IL CAMPANILE PENDENTE

  • ALLA STAMPA LOCALE, REGIONALE, NAZIONALE

Pisa, martedì 23 ottobre 2018, 2019 in s.p.

COMUNICATO STAMPA
“LA PUBBLICITA’ DELL’ACQUA DI ULIVETO
COPRE (ANCHE) IL CAMPANILE PENDENTE DI PISA ”.

“Siamo molto fieri dell’Acqua di Uliveto che da decenni onora e dà lavoro al territorio con le sue note attività di imbottigliamento dell’acqua dalle particolari e famose proprietà organolettiche impareggiabili. Per questo motivo suscita imbarazzo la pubblicità delle celebre bottiglia verde in pubblicità cartacea in questi giorni. Difatti sotto la scritta “Acqua toscana per eccellenza” figura la bottiglia di Uliveto la quale però copre per la metà il più celebre Campanile Pendente del mondo, eccellenza pisana, luogo a 15 km dal quale l’acqua stessa viene estratta e imbottigliata.

Quel che suscita il nostro profondo malessere è vedere associato, nella stessa pubblicità “Toscana” ben 5 simboli di Firenze (di cui uno ripetuto due volte, il Ponte Vecchio di Firenze) e uno di Siena. Una pubblicità che veicola messaggi territoriale scorretti: punto primo l’Acqua di Uliveto è pisana. E non crediamo di valore minore al concetto globalizzante di “toscano” che merita essere approfondito: anche Forte dei Marmi è tra Pisa e Genova, anche Castiglioncello è tra Livorno e Roma, anche Sesto Fiorentino è tra Pistoia e Firenze, ma la matematica e la geografia non sono oggetto di opinioni. Punto secondo: se si vuol far passare il messaggio territoriale toscano (comunque scorretto a prescindere) il simbolismo accostato deve rappresentare semmai tutti i simboli della Toscana. Così come fatta, veicolando 5 scene fiorentine su 7, si veicola il concetto, che non sta in piedi da nessuna parte, di fiorentinità dell’Acqua di Uliveto. Si prega dunque prendere nota e correggere. Per ora, questa pubblicità fa…acqua…”

IL PRESIDENTE

(Dr Stefano Ghilardi)



10 ANNI DI “PALAZZO BLU”. SI FAVORISCA LA VENDITA DELLO STABILE EX SEPI

Pisa, martedì 23 ottobre 2018, 2019 in s.p.

COMUNICATO STAMPA
“..MENO MALE CHE A PISA C’E’ PALAZZO BLU
(E L’OPERA DELLA PRIMAZIALE PISANA).
SI’ ALLA VENDITA DEL PALAZZO EX SEPI PER LO SVILUPPO MUSEALE ”.

“In queste settimane, ricorre il decimo anniversario dell’inaugurazione di un centro di Cultura e di Arte che è un vero fiore all’occhiello di Pisa: il Museo di Palazzo Blu.  Nel restaurato Palazzo Giuli Rosselmini Gualandi in lungarno Gambacorti Vi ospita mostre di grande successo, con numeri di visitatori mai visti a Pisa finora fatto salvo, naturalmente,  i monumenti della Piazza del Duomo: altro luogo di eccellenza pisana affidata alla sapiente mano dell’Opera della Primaziale Pisana, la quale si è resa perfetta padrona di casa nell’8° Convegno delle Cattedrali Europee.

Il nostro Sodalizio intende perciò ringraziare tutta la struttura della Fondazione Palazzo Blu sin dalla sua costituzione ed in particolare il Dr Cosimo Bracci Torsi, la Fondazione Pisa retta dal Avv. Claudio Pugelli per aver creduto e sostenuto un progetto artistico e culturale di vasto e profondo respiro andando a scuotere profondare la città immersa nel suo secolare, indolente torpore.

Proprio per questo motivo torniamo a sostenerne le idee di sviluppo e di miglioramento laddove possibile: l’adiacente Palazzo ex Sepi di proprietà comunale è la sede ideale di una evoluzione museale fatta con qualità e cognizione di causa. Il nostro auspicio è che la Città riesca, mettendosi intorno ad un tavolo, a trovare la soluzione migliore per questo scopo.

Viceversa mettendo paletti, distinguo, veti, la Città non otterrebbe quell’atteso sviluppo, per di più qualitativo, che renda il giusto merito ad una ex Repubblica Marinara. ”

IL PRESIDENTE

(Dr Stefano Ghilardi)




BANCARELLE DI NUOVO IN PIAZZA DEL DUOMO ? NIENTE PIU’ DI DEFINITIVO DEL PROVVISORIO.

Preg.mo:
Sindaco di Pisa
Michele Conti

Alla Stampa Locale

Pisa, sabato 20 ottobre 2018, 2019 in s.p.

COMUNICATO STAMPA

BANCARELLE DI NUOVO AL DUOMO ?

NIENTE DI PIU’ DEFINITIVO DEL PROVVISORIO.

“Notizie di Stampa riportano di tre progetti del Comune di Pisa per riportare in piazza del Duomo, pare provvisoriamente, le bancarelle attualmente allocate nell’indecorosa posizione di Piazza Manin. Il nostro Sodalizio, dopo un confronto durato mesi, decise negli anni scorsi di sostenere l’idea di trasferire le suddette bancarelle all’interno del “Santa Chiara”, nella precisione nei giardini dell’ex Clinica di Chirurgia Generale. A nostro avviso è la scelta migliore disponibile che salva le esigenze di rispetto di una Piazza del Duomo che necessita del proprio ruolo non interposto da altre realtà fuori contesto, è la scelta ideale anche supportata dall’Amministrazione Comunale precedente poiché permette di “salvare capra e cavoli”. L’idea di tre progetti, così come letto, suscita inquietudine per il rispetto di un’area monumentale di eccellenza millenaria, patrimonio Unesco nel quale non è possibile alterare il paesaggio d’insieme neanche provvisoriamente. Perché si sa, niente in Italia è più definitivo del provvisorio. Come pure le rassicurazioni e le pacche sulle spalle.”

IL PRESIDENTE

(Dr Stefano Ghilardi)



SVILUPPO AEROPORTUALE. FARE LA TERZA PISTA A PISA !

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
e COMITATO  PICCOLI  AZIONISTI  TOSCANA  AEROPORTI

COMUNICATO STAMPA

SVILUPPO AEROPORTUALE: FARE LA TERZA PISTA A PISA

Pisa, giovedì 11 Ottobre 2018, 2019 in s.p.

“La cronaca fiorentina del Corriere della Sera, del 9.10.18, riporta la dichiarazione di T.A.:      “ una stupidaggine tecnica proporre la terza pista a Pisa: non ce l’hanno JFK, Heatrow o Gatwich….”. Sinora, pur nella dialettica contrapposta sugli aeroporti toscani, nessuno ha mai apostrofato analogamente l’ipotesi della nuova pista fiorentina semi parallela all’autostrada A11.

Invitiamo il Presidente Carrai, che rappresenta la società, a ritirare pubblicamente tale dichiarazione, inadeguata nella forma e nella sostanza, perché la riteniamo irrispettosa nei confronti delle competenze e della visione strategica di sviluppo del Galilei, dell’ex eccellente A.D. di SAT, Ing. Ballini, che ipotizzava di dotare Pisa della terza pista.

Tale idea, condivisa anche dai Sindaci  Bulleri e Fontanelli  e dai Genn. Aeronautici  Mario Arpino (poi Capo di Stato Maggiore della Difesa) e Luciano Battisti (poi Ispettore di Sicurezza Volo AMI e Consulente della Regione Toscana), è stata recentemente condivisa anche dal Governatore Rossi, che ha detto che bisogna investire sul Galilei, con: la terza pista, l’ampliamento del terminal e collegamenti ferroviari più rapidi fra Pisa e Firenze, ma che occorre anche mettere in sicurezza il Vespucci, come City Airport, garantendogli un modesto sviluppo.

All’On. Nencini, che imperterrito continua a paventare limitazioni di sviluppo del Galilei per la presenza dei militari, suggeriamo di approfondire la bontà del progetto, per convincersi del contrario.

La terza pista, giacendo con orientamento a sud est, prevalentemente all’esterno dell’attuale sedime aeroportuale e su terreni già demaniali ed agricoli, libererebbe poi Pisa e S. Giuliano ed in particolare gli abitanti dei quartieri di S. Giusto, S. Marco, Cisanello e soprattutto i malati e dipendenti del suo ospedale, dall’inquinamento acustico ed atmosferico, come Firenze chiede per un numero inferiore di abitanti, di Brozzi e Quaracchi.  Al Sottosegretario agli esteri Picchi, contrario alle decisioni della Lega regionale che prevedono la messa in sicurezza di Peretola ed il suo sviluppo di City Airport, secondo le prescrizioni del Decreto Ministeriale 676, confermato da un Decreto Decisorio del Presidente della Repubblica, ricordiamo che esse permettono a costi inferiori del Master Plan da lui sponsorizzato, l’allungamento della pista attuale,  per consentire decolli di 2200m.

Poiché su London City, con una pista di soli 1508m ed aerei della capacità media di 100 posti, nel 2016, sono transitati 4.538.813 passeggeri, tale allungamento garantisce vero sviluppo a costi contenuti.

Gli ricordiamo poi che, per il suo DNA cascinese, dovrebbe gradire lo sviluppo del Galilei, utile a tutta l’area vasta costiera e non privilegiare quella fiorentina, già fortemente antropizzata, perché:  “…i soldi e i voti della Toscana vengono dall’area fiorentina”.

Per il suo incarico alla Farnesina, potrebbe impegnarsi per facilitare il ritorno dell’unico volo intercontinentale, Pisa-New York, sospeso nel 2016.

Gli spieghiamo poi  perché riteniamo fuorviante il paragone fatto sulla terza pista di Pisa, con altri aeroporti intercontinentali. Anche un neo pilota sa che a Pisa, pur essendoci due piste, si utilizza solo la pista principale e che l’altra è usata come via di rullaggio, perché troppo vicina a quella strumentale. Lo impone il Regolamento di Costruzione ed Esercizio degli Aeroporti, che prescrive distanze minime da rispettare, per consentire avvicinamenti strumentali, su piste parallele.

A Pisa solo la pista principale è dotata di Instrument  Landing  System (ILS), il sistema abilitato per gli avvicinamenti di precisione, che rende strumentalmente operativa la sola pista principale.

Parlare quindi di terza pista a Pisa, equivale a parlare effettivamente solo di seconda pista. Ben ha fatto la Presidente di Confcommercio Federica Grassini ad indignarsi e schierarsi anche contro i suoi vertici regionali. Sarebbe auspicabile un presa di posizione dell’Unione Industriali e della CCIAA pisane, visto lo sfegatato impegno, anche mediatico pro Peretola, delle analoghe associazioni fiorentine.”

IL PRESIDENTE DEGLI “AMICI DI PISA”
(Dr. Stefano Ghilardi)
IL PRESIDENTE DEL COMITATO PICCOLI AZIONISTI DI T.A.
(Com.te Gianni Conzadori)