Bartolomeo Dè Rinonichi

Si ignorano particolari sulle origini e la famiglia di questo personaggio, che prese nome dalla località di  Rinonico, corrispondente all’attuale Fornacette. Le prime notizie su di lui risalgono al 15 ottobre 1352, quando era già entrato nell’Ordine Francescano. Anteriormente al 1373 aveva raggiunto nella sua città il grado accademico di baccelliere, assolvendo anche in vari Studi generali dell’Ordine (Padova e Firenze) le funzioni di lettore. Destinato poi dal capitolo generale francescano di Tolosa del 1373 allo studio di Cambridge per conseguirvi il magistero in teologia, non poté raggiungere l’Inghilterra per le vicende della guerra dei Cent’anni e, dopo aver studiato qualche tempo a Bologna, ottenne dal papa Gregorio XI il 27 aprile 1375 il magistero in teologia. Non sembra però che abbia insegnato in qualche pubblica università.

Presente a Pisa negli ultimi anni del Trecento, partecipò al capitolo generale tenuto ad Assisi nel 1399. Una tradizione priva di appoggi documentari pone la sua morte al 4 novembre 1400. La confusione esistente con Bartolomeo domini Albisi e con Bartolomeo da San Concordio gli ha fatto erroneamente attribuire miracoli e culto di beato.

Tra tutte le sue opere la più importante, che gli ha assicurato per secoli larga fama e netto rilievo è il De conformitate vitae beati Francisci ad vitam Domini Iesu, composto tra il 1385 e il 1390, e approvato ufficialmente dall’Ordine: una vastissima compilazione, in cui viene sviluppato in tutti i modi possibili e portato alle ultime conseguenze lo spunto, già preciso nei primi Francescani, della conformità tra la vita di Gesù Cristo e quella di san Francesco.

Culto:

Non è esistito un suo culto liturgico.

Bibliografia:

  1. Manselli, Bartolomeo da Pisa, in Dizionario Biografico degli Italiani, VI, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1964, pp. 756-758.