BEATO SIGNORETTO ALLIATA EREMITA

Il martirio di Signoretto Alliata

Giuseppe Cades (1750-1799), Il martirio di Signoretto Alliata, Pisa, Museo Nazionale di San Matteo

Secondo Paolo Tronci, Signoretto, figlio di Alessandro Alliata e di Contessa Gettalebraccia, sarebbe nato a Pisa nel 1269. Nel 1280 lasciò la città per recarsi a Palermo dove, dopo essersi dedicato per qualche tempo al servizio dei malati, si sarebbe ritirato a vivere da eremita in un luogo non lungi dal mare e qui sarebbe stato ucciso in un’incursione dei saraceni. La sua sepoltura sarebbe stata nella chiesa dei Domenicani di Palermo. Nessuna di queste notizie è però verificabile.

Culto: Nonostante la mancanza di fonti storiche sulla sua vita, il culto si è affermato a Pisa. Una reliquia, conservata in un reliquiario di bronzo dorato a forma di braccio (secolo XV) su cui è riportato il nome del beato, era venerata fin dal 1597 nell’oratorio di Sant’Antonio. Soppressa dal granduca Pietro Leopoldo nel 1784 la confraternita, l’arcivescovo Angiolo Franceschi (1778-1806) consegnò la reliquia al canonico Ranieri Alliata che, divenuto arcivescovo di Pisa (1806-1836), la donò nel 1820 al capitolo della cattedrale: fu così collocata nel duomo. La festa ricorreva l’11 gennaio.

Bibliografia:

  1. Sainati, Vite dei Santi, Beati e Servi di Dio nati nella Diocesi Pisana, Pisa, Tipografia Mariotti, 18843, pp. 292-296; W. Dolfi, Le reliquie del Duomo di Pisa, Pisa 2004, pp. 172-173.