Cascina A.D.: evviva il Medioevo Pisano !

                                                  Pisa, lunedì 16 Luglio 2012 -2013 in stilepisano
COMUNICATO STAMPA
“CASCINA A.D. 1364: L’ONORE E LA GLORIA NON SONO OGGETTO DI REVISIONE.     IL SINDACO ANTONELLI DICHIARA: NUOVO RINASCIMENTO PER CASCINA, NO AL MEDIOEVO ! MA IL MEDIOEVO DELLA REPUBBLICA PISANA –DI CUI CASCINA ERA FIERO AVAMPOSTO-  ERA TUTT’ALTRO CHE UN PERIODO BUIO E ARROCCATO IDEOLOGICAMENTE!”

Il nostro Sodalizio ha seguito con molta attenzione la contestualità storica e la precisione ideologica della decima edizione di “Aspettando la Battaglia: A.D. 1364”. Ciò per evitare che vengano veicolati nell’opinione pubblica  eventuali falsi messaggi: A.D. 1364 è la Gloria di Cascina, la gloriosa resistenza Pisana a soverchianti forze annientatrici della Cultura Pisana. Non altro! Perciò esprimiamo serie perplessità di fronte alle inequivocabili dichiarazioni rese alla stampa e tv locale dal Sindaco Alessio Antonelli circa “l’idea di puntare al Rinascimento per il rilancio anche economico di Cascina e di rigettare l’idea del Medioevo e degli Stati-nazione.”. Le parole di Antonelli mostrano la corda: iniziando dall’ingratitudine verso Pisa che ha reso forte Cascina, la corda del riposizionamento ideologico verso il Rinascimento fiorentino, noto movimento antipisano e la corda della verità storica ampiamente dimostrata. Non ci è piaciuto il Sindaco Antonelli anche per quanto riguarda le cognizioni squisitamente storiche che lo vedono invischiato in una trita e smentitissima forma mentis del tipo: Medioevo=buio, Rinascimento=luce che scaccia le “tenebre” del Medioevo. Peggiore anche l’idea di inventarsi, cambiandola tanto per fare qualcosa di nuovo, un paliotto o una manifestazione di rievocazione storica diversa di anno in anno pescando le idee qua e là.

 Peccato Sindaco Antonelli: la Storia dell’Arte Pisana – e Cascina è piena di stile pisano – ha portato una luce riformatrice assoluta che ha la sua summa nella universalmente nota Piazza del Duomo, nei crocifissi lignei, nei traffici commerciali nel Mediterraneo, nelle chiese  e nei palazzi, nella navigazione, nella Letteratura, nella Pittura e nella Scultura. Che da sola si sarebbe evoluta in Rinascimento, tanto evidenti ne erano i prodromi, molto prima e meglio di Firenze, che invece ha attuato con i popoli pisani una vera pulizia etnico-sociale-culturale, tanto vera quanto taciuta o addirittura negata. E che ha dato tanto sangue, anche per la libertà di Cascina. A tutto dispetto di quanto immaginato dall’illustre Sindaco cascinese, vittima inconsapevole anche di quel credo illuministico settecentesco che si è sempre preoccupato di reinterpretare l’intera storia dell’Uomo e del mondo attraverso la lente deformata sia di un ossessivo antimedievalismo -che ha avuto al pari delle altre epoche storiche i suoi pregi e i suoi difetti- sia di un anticlericalismo militante in omaggio ad una ragione umana che con tracotanza tutto sarebbe in grado di spiegare. Insomma, caro Sindaco Antonelli, lo sviluppo di Cascina a tutto tondo ci deve essere e La incoraggiamo in questa direzione, giusta. Sappia però che Pisa ed il suo territorio (Cascina inclusa), devono la propria esistenza ed impronta culturale proprio a quel bistrattato Medioevo senza il quale non sarebbero esistite.

IL PRESIDENTE
(Dr. FRANCO FERRARO)