Pisa e Livorno unite per salvare la Storia e l’Arte Pisana
Buon Anno, Pisa. Capodanno Pisano 2015, i nostri auguri ai Pisani.
Pisa, giovedì 27 Marzo 2014 -2015 in stile pisano
COMUNICATO STAMPA BUON ANNO, PISA! “ Capodanno Pisano 2015, i nostri auguri ai Pisani. Il riepilogo dei nostri eventi e le criticità da non ripetere ”“ Un raggio di sole vero -non certo quello di un freddo e triste fascio elettrico- si è fatto spazio tra le nere nuvole e, subito dopo la recita del “Salve Regina”, ha impresso la propria brevissima presenza sulla celebre mensola della nostra amata Primaziale, dando così inizio -nel rito dell’Incarnazione di N.S.G.C.- al Calendario in Stile Pisano. La nostra gioia è stata grande e ci siamo emozionati: molte le scolaresche presenti e accompagnate da attente maestre, molti i figuranti del corteo storico, molti i Pisani tra l’incuriosito e l’inorgoglito. Proprio questi sono, secondo noi, i sentimenti veri che affiancano e danno spessore ad una Festa Pisana: il giusto equilibrio tra curiosità, voglia di esserci, voglia di testimoniare al mondo la Pisanità nella sua interezza. Valori che possono portare Pisa molto lontano se sostenuti.
Certamente molte cose devono essere rivedute e corrette il prossimo anno per dare quell’immagine di autorevolezza che compete a questi Eventi Pisani che debbono anche essere venduti con almeno sei mesi di anticipo ai tour operator mondiali: un controllo qualità è necessario e determinante per poter essere maggiormente attrattivi, credibili e competitivi con altre realtà artistiche italiane. Il nostro sodalizio non è rimasto a guardare per criticare ma ha collaborato fattivamente, con fatica ma anche con tanto entusiasmo, ad arricchire il cartellone degli Eventi. La poetessa Sandra Lucarelli lo scorso venerdì 21 presso la nostra sede, ha dato lettura a poesie sul tema “Il sacro, il mitico e l’umano”. Nella vigilia del Capodanno, lunedì 24, il Prof. Francesco Mallegni ha allietato il folto pubblico con una conferenza storica dal titolo “Il Conte Ugolino: un sacrificato” dove, dopo un breve ma intenso riepilogo dei fatti storici che portarono alla morte il celebre Conte -già Podestà di Pisa dopo la tragedia della Meloria- assieme a figli e nipoti, ha illustrato la difficile ricerca dei resti del Conte Ugolino e l’analisi delle ossa rinvenute. Una ricerca che non era scontata: molti storici pisani erano convinti, in buon fede ma messi sulla cattiva strada da documenti falsi, che le spoglie si trovassero in quel di Firenze. Mallegni, con sicurezza, ha ripercorso quei giorni in cui finalmente venne individuato ed aperto il chiusino d’accesso alla tomba-ossario del Conte Ugolino nella Chiesa di San Francesco. Un Conte Ugolino che avrebbe dovuto godere di una certa fisicità, mascella volitiva, forte, nonostante i suoi 70 anni dell’epoca- e molto nutrito di pesce. Non così per uno dei suoi nipoti, dedito viceversa, ai piatti di carne. Su tutti i reperti il Prof. Mallegni ha trovato tracce evidenti di magnesio nelle costole: segno che i prigionieri erano stati tenuti veramente a pane ed acqua per mesi interi. Smentitissima, ancora una volta e tra le risate generali, la diceria che si fossero cannibalizzati a vicenda o peggio che il Conte si fosse nutrito dei resti degli altri: nessuna traccia materica è stata trovata e per di più è quasi impossibile che i 70 anni del Conte Ugolino gli fossero stati utili a sopravvivere rispetto ai più giovani. Purtroppo, molte tracce ossee hanno evidenziato che i cadaveri dei prigionieri furono attaccati con arpioni per essere trasportati dalla Torre della Muda (o dei Gualandi) in altro luogo, forse a quello di sepoltura: un sistema assai crudele che segna il rancore dell’allora “opinione pubblica” circa le gravissime tensioni, i postumi della Meloria e l’andamento delle difficili trattative di pace con le Repubbliche di Lucca e Firenze. Mancavano a Pisa infatti più di 6000 prigionieri caduti nelle mani dei genovesi e da loro rinchiusi e internati a Campo Pisano: pochissimi tornarono se non pagando ricchissimi riscatti. Anche per questo, il Conte Ugolino e i suoi diretti discendenti furono travolti dalla rabbia popolare istigata -sembra- dall’Arcivescovo Ruggeri degli Ubaldini e di altre famiglie nobiliari a lui amiche.
Se il Prof. Mallegni ha lasciato di stucco gli astanti, subito dopo è stata la volta della musica medievale riprodotta dall’Ensemble Ecclesia in parte già visti in opera lo scorso 29 settembre alla Chiesa di San Giovanni al Gatano durante il concerto “Pisa crociata”: questa volta Shadya Zamzam, Jennifer Schittino, Alessandro Carmignani e Mirko Giuntini. Quest’ultimo, con alla mano una fedele e funzionante copia del medievale organetto diatonico: una base musicale rarissima e affascinante ad un coro a cappella che ha recitato brani dei canti di Crociati in viaggio verso la Terrasanta e passi della letteratura dei cavalieri e dell’amor cortese. Un appuntamento che ha strappato applausi a scena aperta: dalla conferenza del Prof. Francesco Mallegni fino alle rarissime musiche medievali. Subito dopo gli “Amici di Pisa” hanno organizzato un simpatico cenone di fine d’anno in stile pisano 2014 presso un noto albergo del centro storico con un menù prelevato dalla Cucina Tipica Pisana ed infarcito da repliche dei brani musicali prima recitati con le voci di Jennifer Schettino e Alessandro Carmignani e seguiti dai suoni eseguiti da Stefano Bigagli e Antonio Gentilini.
Gli “Amici di Pisa” hanno ospitato il giorno seguente nella loro sede di via Pietro Gori, lo storico Paolo Gianfaldoni che ha illustrato alla platea -al cui interno spiccava la presenza di un folto gruppo di allievi per Guide Turistiche della Scuola Esedra- come è rinata la celebrazione del Capodanno Pisano nell’era contemporanea. Ecco il punto saliente dell’intervento di Paolo Gianfaldoni: “… nei primi anni ’80, parlando di Pisanità con Monsignor Riccardo Barsotti, canonico del Capitolo della Primaziale Pisana, venni informato di alcune approfondite e circostanziate ricerche effettuate da un sacerdote studioso di astronomia, Mons. Luigi Bramanti anch’egli canonico, negli anni subito successivi alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Incuriosito, feci ulteriori ricerche e studi che mi permisero di pubblicare un articolo sul numero 38 del giornale diocesano Vita Nova del 24 ottobre 1982, in merito all’esistenza di un Calendario Pisano. Da lì, aspettai il 25 marzo dell’anno successivo, il 1983, per averne conferma. Quel giorno, accompagnato da Foto Efos e da Aldo Paradossi di Canale 50 e grazie ad una bellissima giornata di sole assistemmo emozionati all’evento. Pochi giorni dopo, dalle colonne pisane de La Nazione di venerdì 8 aprile 1983, annunciai ad una città distratta l’inizio dell’anno in stile pisano. Dopo qualche anno, altri Pisani hanno saputo riproporre l’evento del Capodanno Pisano che cade nel giorno dell’Annunciazione di N.S.G.C….”.
Dunque Pisa è nel 2015: il prossimo passo è migliorare e mettere a punto senza contrapposizioni, le altre Feste che verranno. Pisa deve far vedere al mondo quanto è bella!”
IL PRESIDENTE (DR. FRANCO FERRARO)100 anni di pugilistica non si abbandonano: la crisi pisana degli impianti sportivi
Pisa, lunedì 24 Marzo 2014 -2014 in stile pisano
COMUNICATO STAMPA
100 ANNI DI TRADIZIONI PUGILISTICHE NON SI BUTTANO IN MEZZO AD UN VIALE: DARE UNA SEDE ALLA PUGILISTICA “GALILEO GALILEI”“ A Pisa manca anche la mentalità sportiva: la crisi economica da sola non spiega decenni di ritardi nell’impiantisca sportiva che, nelle realtà vicine, gode di ottimi successi. ”
“Nel 450mo anniversario della nascita di Galileo Galilei a Pisa c’è una società pugilistica che da 100 anni ne porta in dedica e con vanto il suo nome. Una società che recentemente ha perso la sede, peraltro già assai indecorosa per ritrovarsi a svolgere gli allenamenti sui lungarni del Viale delle Piagge. Pisa non può lasciare in mezzo alla strada 100 anni di “Pugilistica Galilei”. E’ evidente che solo uno sforzo della città e delle istituzioni sportive CONI in prima fila posso fare molto, moltissimo, per di più considerando che è diretto da uno sportivo pisano doc come lo schermidore Salvatore Sanzo. Non si chiedono facili provvedimenti a pioggia per di più calati dall’alto in danno di altri: si chiede “solo” che Pisa si allinei alle realtà cittadine a lei vicine come Lucca e Livorno. E lo chiediamo da anni: i nostri dossier in merito sono stati consegnati a suo tempo. Considerando che Pisa ha un’area vasta di oltre 200mila persone su cui si assommano 30mila studenti universitari ecco che le ragioni d’intervento per Pisa diventano fondate, motivate e urgenti.
Pisa non è capace di organizzare tornei nazionali di nuoto e pallanuoto perché non ha una piscina da 50 metri e quella che ha (la Comunale) mostra da anni clamorosi difetti di progettazione e di mancanza di ammodernamento generale. Pisa non ha un centro sportivo organizzato multidisciplinare. Pertanto, ancora una volta, chiediamo piani di sviluppo -di riallineamento- sull’impiantistica sportiva a tutto tondo sfruttando ogni strumento possibile e stimolando al massimo l’iniziativa di capitali privati finalizzati all’edilizia sportiva. Proprio il settore edile a Pisa è quello più in difficoltà: una promozione dell’edilizia sportiva potrebbe essere salvifica anche per gli utilizzatori finali. Per rimettere Pisa sulla linea della sufficienza dell’impiantistica sportiva.”
IL PRESIDENTE
(DR. FRANCO FERRARO)
Venerdì 21.3 ore 17.30: Sandra Lucarelli e le liriche del cuore
Venerdì 21 Marzo 2014 (2014 S.P.) ore 17.30
presso la sede sociale sita in Pisa via Pietro Gori, 17
traversa di via San Martino- Quartiere Kinzica
nell’ambito dei “Pomeriggi con la Pisanità”
“LIRICHE NEL MITO DEL CUORE e DEI PERSONAGGI STORICI”
dall’Arte poetica di: SANDRA LUCARELLI
saluto di: Franco Ferraro Presidente “Amici di Pisa”
riflessione Critica di: Marco dei Ferrari
voci degli Attori: Rodolfo Baglioni e Mandy
a seguire: dibattito con l’Autrice
Per concludere: drink party
Ingresso libero La S.V. è gentilmente invitata
Pisa non deve crescere. E manca la stoffa. No allo status quo!
Pisa, martedì 18 Marzo 2014 -2014 in stile pisano
COMUNICATO STAMPA
DEGRADO NELL’AREA CITTADELLA-ARSENALI REPUBBLICANI
“ A Pisa manca la mentalità vincente, la stoffa: nella maggioranza e nell’opposizione. Pisa non deve emergere ma limitarsi allo status quo! ”“Dalla nuova pista di Peretola alla Biblioteca Storica della Sapienza chiusa e sparpagliata, dalla Domus Galileiana che non c’è, all’immobilismo nell’apertura di nuovi cantieri archeologici, dai quadri spariti (?) nel Museo di San Matteo al mancato trasferimento delle ex Caserme e del vecchio Santa Chiara, al degrado in cui si trovano alcune Chiese cittadine, dal crollo demografico pisano alla afonia mediatica, dalla scellerata politica dello sviluppo zero alla delocalizzazione economica, dall’assenza di una Carta della Cucina Pisana e di tutela del piccolo commercio e artigianato fino alla scomparsa totale di una efficacia promozione turistica e di marketing territoriale durevole nel tempo, dalle infrastrutture vecchie, inadeguate e incomplete come quelle del Litorale e della Tangenziale di Nord Est che non c’è fino all’ultra decennale Cantiere delle Antiche Navi Pisane.
Non è solo un’elencazione tragica di cose non fatte e che adesso mancano come il pane. Sono fatti incontrovertibili che esprimono come mai Pisa non emerga, non sia competitiva, laboriosa, vincente. Se i fatti sono questi, ci chiediamo: chi amministra la nostra città ha forse ha ordini di scuderia gerarchici di tenere Pisa in un basso profilo votate al mantenimento dello status quo?
Da tempo gli “Amici di Pisa” si spendono affinché la zona della Cittadella-Arsenali Repubblicani venga riportata -grazie ai PIUSS, speriamo- a ciò che era, rendendola un vero e proprio Parco Archeologico dell’Antica Nautica Pisana. Uno spazio ampio anche en plein air, in cui riaprire gli incili, recuperare i capannoni e riproporre, musealizzando con efficaci strategie di marketing, l’attività marittima-navale della Pisa del Medioevo. Il 12 febbraio u.s. alla Gipsoteca di Piazza San Paolo all’Orto nell’ambito dei pur validi progetti di mappatura archeologica “Mappa” il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi in merito alla Cittadella intervenne prevedendo tutt’al più, una piccola area a raccolta di parte dei cimeli del fu Museo Civico nella piccola Torre Guelfa. Ecco che siamo alla fine della storia, in tutti i sensi: oltre al fatto che, per scelta politica, Pisa non debba essere riscoperta né valorizzata in ogni campo tranne il minimo indispensabile dalla sua Amministrazione. Il trionfo dell’accidia!.
E’ di questi giorni la notizia di una “passeggiata” nel degrado della lista comunale “Noi Adesso Pisa” , che già si è espressa negativamente sul progetto del Comune Unico dell’Area Pisana proposto dal sindaco Marco Filippeschi: a tal proposito ricordiamo che Firenze, con la riforma delle aree metropolitane si troverà a capo di ben 42 comuni e Pisa rimarrà circondata da altrettanti piccoli comuni senza realizzare la così detta Area Vasta. Quindi, la lista “Io Adesso Pisa”, al termine della “passeggiata” nel degrado s’impegnerebbe a rivalutare la zona della Cittadella secondo il disastroso progetto dell’architetto Michelucci degli anni ’50 (che tanti danni ha fatto a Pisa nella ricostruzione) che prevedeva una zona sportiva a ridosso delle mura dopo aver demolito palazzi (già caserme del VII° RGT) ancora validi per essere restaurati e proprio sopra la storia marinara di Pisa.
Ecco che, con questa forma mentale, si raggiunge lo zenit del nullismo micragnoso e arido di idee positive e di rinascita per Pisa, di nessuna contrapposizione tra il niente e il tentare di fare o far fare, cercando di riunire l’essere e il voler avere, il desiderare, l’ambire ad uno scatto di elevazione. L’accidia dunque. Già era un progetto -quello di Michelucci- inammissibile e tombale della storia di Pisa. Infatti se si desidera costruirvi la cittadella dello sport, ciò deve essere realizzato certamente all’esterno delle mura repubblicane in spazi ampi con possibilità di attrezzarla con parcheggi, aree a verde, parco giochi per bambini e attrezzature di accoglienza (bar, ristoranti, circoli) e non esattamente sulla verticale di un riconosciuto sito archeologico e storico alfeo. Pisa non può surrogare la sua storia di Repubblica Marinara ad improbabili piscine o campi da bocce!. Il progetto Michelucci fu un grave torto a Pisa rimasto tale per decenni: riattivarlo sarebbe la peggiore scelta tra le peggior possibili. Questo è il momento giusto per progettualità ambiziose per una Pisa con tanta di quella storia e monumentalità degna di tutto il mondo, ma anche di accantonare progetti fallimentari che hanno squalificato la città, impoverendola. A questo proposito ci chiediamo cosa si aspetti a demolire l’ignobile “Mattonaia” in San Michele in Borgo e dare il giusto respiro e vivibilità ad un quartiere al centro della città ?”
IL PRESIDENTE (DR. FRANCO FERRARO)
Muore Piero Studiati Berni: il cordoglio degli “Amici di Pisa”
Pisa, domenica 16 Marzo 2014 -2014 in stile pisano
COMUNICATO STAMPA
La scomparsa di Piero Studiati Berni: il cordoglio degli “Amici di Pisa”
“L’imprenditoria pisana perde uno dei suoi figli più illustri, Piero Studiati Berni, scomparso nei giorni scorsi: una perdita grave che si associa alla scomparsa recente di un altro pezzo da novanta di Pisa, il Conte Cosimo Agostini. Nostro socio di antica data, ha rappresentato bene Pisa in ogni carica che ha rivestito in città ed a livello nazionale nella sua vita di imprenditore cercando sempre le vie dello sviluppo, senza surrogare compromessi volti al guadagno personale. Piero Studiati Berni si è battuto per dare a Pisa un ippodromo tra i più prestigiosi a livello europeo, obiettivo raggiunto: il successo avrebbe potuto essere maggiore se non avesse trovato odiose opposizioni tese a tenere Pisa in un rango di sviluppo controllato dall’esterno. Il suo impegno deve essere raccolto e non disperso: perché Pisa deve continuare a crescere in ogni campo e settore di attività e non scadere nella mediocrità.
Ai figli Cesare e Viola le nostre più sentite condoglianze per questo triste momento. Ai Pisani di oggi il compito di essere all’altezza dell’impegno, della grinta, dello stile unito alla passione per la Pisanità di Piero Studiati Berni.”
IL PRESIDENTE DEGLI “AMICI DI PISA”
(DR. FRANCO FERRARO)
Capodanno Pisano 2015: i nostri eventi
Nell’ambito dei festeggiamenti per il
Capodanno Pisano 2015 –Annunciazione del Signore–
l’Associazione degli Amici di Pisa ha programmato i seguenti appuntamenti:
Venerdì 21 Marzo ore 17.00 presso la sede sociale di via Pietro Gori n.17, incontro con la poetessa pisana Sandra Lucarelli su: “ Il sacro, il mitico e l’umano”;
Lunedì 24 Marzo ore 16.30 presso la sede sociale, il prof. Francesco Mallegni ci intratterrà con una conferenza storica dal titolo: “Il Conte Ugolino: un sacrificato”. Concluderà l’incontro un intervento canoro del nostro socio onorario 2013 e controtenore, il pisano Alessandro Carmignani che si esibirà in canti e musiche medievali in parte ricordando il concerto “Pisa Crociata” dello scorso 28.9 svoltosi presso la Chiesa di San Giovanni al Gatano;
Lunedì 24 Marzo, ci ritroveremo per il cenone di fine anno in stile pisano 2014-2015 presso il Grand Hotel Duomo in via Santa Maria. Il menù, che inizierà con l’aperitivo nel salone bar fino al caffè, ha un costo di 25 € per persona. Sono previsti interventi musicali del socio Antonio Gentilini e del controtenore socio d’onore 2013 degli “Amici di Pisa”, Alessandro Carmignani. Spazio anche per letture e recite vernacolari.
Le prenotazioni si raccolgono a questi indirizzi di posta elettronica: info@associazioneamicidipisa.it oppure ferraro2311@libero.it, o in sede durante gli eventi programmati specificando il numero dei partecipanti e lasciando un recapito telefonico per eventuali comunicazioni.
Martedì 25 Marzo, dalle ore 11.30 parteciperemo alle cerimonie previste in Cattedrale per l’apertura del nuovo anno “ab Incarnatione Domini 2015” in stile pisano. E’ evidente che tutti noi dobbiamo organizzarci in modo da presenziare, per la miglior riuscita della stessa, alla cerimonia dal forte significato sia religioso che civile ed unica nel suo genere!
Martedì 25 Marzo, ore 16.30 presso la sede sociale in via Pietro Gori n.17, lo storico Paolo Gianfaldoni ci parlerà del Capodanno Pisano, dalle sue origini ai tempi d’oggi.
Venerdì 14.3 ore 17.30 Giovanni Fascetti: Massoneria Pisana tra ‘700 e ‘800
Lunedì 10 Marzo ore 17: Prof Mallegni e San Ranieri
Associazione degli Amici di Pisa
Lunedì 10 Marzo 2014 (2014 S.P.) ore 17
presso la sede sociale sita in Pisa via Pietro Gori, 17 (traversa di Via S. Martino- Quartiere Kinzica)
il professor FRANCESCO MALLEGNI
presenterà in replica:
“ RANIERI SCACCERI: UN PISANO CHE SI FECE SANTO”
La S.V. è gentilmente invitata Ingresso libero