Accorpamenti delle Province: E’ L’ORA DELLA CONTA !

                                                            Pisa, lunedì 27 Agosto 2012 -2013 in stilepisano
                                              COMUNICATO STAMPA
“Accorpamenti delle Province: E’ L’ORA DELLA CONTA ! ”
“Si è svolta oggi pomeriggio, fino a tarda ora, un’infuocata (non per la calura estiva) e partecipata assemblea pubblica organizzata dal nostro Sodalizio con oggetto l’accorpamento delle Province. E’ stata un’occasione persa, quella del Sindaco Filippeschi (e della Sua Amministrazione) e del Presidente Pieroni (e della Sua Amministrazione), pur per tempo invitati, per confrontarsi pubblicamente con le ragioni di Pisa che il numeroso pubblico ha chiesto che venissero perorate nei consessi regionali ed in seno al Coordinamento del Consiglio delle Autonomie Locali nella stesura dei regolamenti attuativi dell’accorpamento. Che possono, come si sa, lenire le mutilazioni amministrative fin qui operate dal Governo. Infatti, da questa sciaguratissima riforma delle Province voluta dall’esecutivo Monti, Pisa -è bene ricordarlo- ha tutto da rimettere e nulla, ma proprio nulla, da guadagnarci. Non cosi, logicamente, per altre città. Pisa negli anni è stata spennata da ogni tipo di ufficio pubblico (Banca d’Italia, Soprintendenza, Catasto, Caserme, scalo merci e lavori FFSS) e solo per un soffio ne scongiurò anche la spoliazione industriale della Piaggio in quel di Nusco. Dunque ci aspettiamo una risposta, forte e univoca: se proprio ci deve essere un accorpamento di province,  questo deve essere con Massa Carrara, Lucca e Livorno con Pisa, baricentrica, capoluogo. Come già suggerito dal Presidente Enrico Rossi. E per tutti i motivi del mondo: 39 comuni pisani, popolazione, PIL, infrastrutture, cultura, arte e storia! Ogni altra soluzione costituisce un insopportabile violenza amministrativa ad un territorio, quello pisano, già impedito della libertà di svilupparsi, di espandersi, di progredire. Come quella che ha impedito la creazione di un Comune unico pisano con San Giuliano Terme, Vecchiano e Cascina. Dunque, è il momento della conta: o con Pisa o contro Pisa! Senza se e senza ma. Non volevamo arrivare  a tanto, ad ultimatum, né mettere con le spalle al muro nessuno. Ma le oscene pretese di chi mesta nel fondo del torbido barile del campanilismo a fini elettorali, i silenzi pesanti dei nostri amministratori unite alle mezze battute, ci hanno imposto di accelerare. Ripetiamo: o con Pisa o contro di Pisa. E Voi da che parte state ? ”

IL PRESIDENTE
(Dr. FRANCO FERRARO)




Assemblea Pubblica sul tema dell’accorpamento delle Province

Lunedì prossimo 27.8 alle ore 18, la nostra Associazione, presso la propria sede sociale in via Pietro Gori n.17 San Martino in Kinzica, promuove un’assemblea pubblica sul delicatissimo e contestatissimo argomento della riforma delle Province.




Accorpamenti Province: l’idea di Rossi dà valore meritocratico alla riforma

                                                        Pisa, venerdì 24 Agosto 2012 -2013 in stilepisano

COMUNICATO STAMPA

“Accorpamenti delle Province: le parole di Enrico Rossi danno una logica valoriale alla riforma”

“In queste settimane, si sono avvicendati molti commenti circa il modus operandi della riforma delle province toscane. Commenti di chi vuole tutta per sé ogni area vasta dando briciole agli altri, legittimandosi verso il proprio elettorato cavalcando un facile campanilismo. E poi commenti pacati di qualche politico di lungo corso, commenti e proteste sul web, raccolte di firme, manifestazioni, convegni estivi. Per il momento e per fortuna, la campana a morto per le antiche istituzioni non è ancora suonata. E speriamo non suoni nemmeno mai: siamo fermamente convinti dell’evidente incostituzionalità della riforma in oggetto su cui pendono ricorsi alla suprema Corte. Infine, le recenti parole del Presidente della Regione Toscana di aprire la strada ad una provincia Siena – Grosseto – Arezzo con capoluogo la città del Palio e  di una nuova Provincia della Toscana Costiera formata da Massa Carrara, Lucca, Pisa e Livorno con capoluogo Pisa, rimediano almeno in parte alle umiliazioni patite dalla città alfea dando logica meritocratica e buon senso ad una pseudo riforma concepita malissimo da qualche burocrate del Governo Monti. Dunque, quella di Enrico Rossi è una proposta decente e al tempo stesso valoriale di un territorio costiero che, per essere competitivo con l’interno della Toscana, deve essere strutturato al meglio e irrobustito. La proposta del governatore Rossi ha un senso ed una logica, viceversa non sono accettabili le interpretazioni e i buchi neri della Riforma fin qui proposte.
Non si creda che la nostra opinione sia mutata: le Province attuali devono essere salvate. Ad ogni costo. Perché sono la Storia, l’Anima e l’Identità di un popolo. Nel mare magnum della politica di bassa lega che galleggia qua e là, quella di Rossi è una valida alternativa a quanto visto in  queste settimane. Non è piaggeria di convenienza la nostra: chi segue l’attività del nostro Sodalizio sa bene quanto sia stato motivato e tranciante il nostro rapporto con il Presidente Enrico Rossi. Per lunedì prossimo 27.8 alle ore 18, la nostra Associazione, presso la propria sede sociale, promuove un’assemblea su questo delicatissimo e contestatissimo argomento.”

IL PRESIDENTE
(Dr. FRANCO FERRARO)




9 Agosto già in riunione per le nuove province: quanta fretta!

                                            Pisa, martedì 7 Agosto 2012 -2013 in stilepisano

COMUNICATO STAMPA

“NUOVE PROVINCE: QUANTA FRETTA, COME MAI ? ”

 “La fretta si sa, fa i gattini ciechi. L’urgente tentativo da parte del Governo Monti, di correggere le spese di bilancio dello Stato ha prodotto, come noto, una serie di tagli al buio sui servizi essenziali che la Repubblica avrebbe dovuto erogare e che di certo, non erogherà al suo cittadino, sempre più in balìa di se stesso e dei venti. Mettendo a prova improba il popolo italiano, che dopo aver perso lavoro, visto strette creditizie assurde, esplodere il costo della vita ha dovuto subire anche l’abolizione delle Province: atto profondamente ingiusto, inaccettabile, storicamente impossibile, che toglie l’anima all’Italia!. Nel caso della Toscana poi è indispensabile maggior riguardo verso la posizione geografica, la politica, la Storia, l’Economia, le Tradizioni, le millenarie peculiarità e sono essenziali valutazioni economiche e sociali che sono reali e che non possono essere contabilizzate con la calcolatrice posata sullo scranno di Monte Citorio. E che se ignorate, rischiano la definitiva rovina dei territori. Dunque, la convocazione del Consiglio Regionale della Toscana, della Giunta e del Consiglio delle Autonomie Locali per il giorno di giovedì 9 p.v. ci pare francamente assai acerba e fuorviante. A cominciare dal periodo in cui essa è stata convocata: l’opinione pubblica è troppo distratta e assai poco concentrata per iniziare a pianificare opere amministrative e politiche di così grande portata come l’accorpamento delle Province toscane. In particolare riteniamo prematura -al di là del calendario programmatico fissato dal Governo- ogni azione in questo senso: sono infatti pendenti decisioni che possono ribaltare (e lo speriamo vivamente) il contesto attuale. Tra questi spiccano i ricorsi alla Corte Costituzione ad opera di alcune Province Italiane per manifesta incostituzionalità del Decreto Legge “Spending Review”. Seppur convertito in Legge, non ha quella forza legislativa che la Costituzione richiede per sopprimere, modificare, accorpare le Province, la cui istituzione è inserita nella Carta Costituzionale -al pari delle Regioni- e maturata durante i lavori dell’Assemblea Costituente. Siamo cioè di fronte ad un chiaro vizio di invalidità formale della parte di Legge “Spending Review” che abolisce e modifica le Province. Perché dunque affrettarsi tanto, in pieno periodo feriale? Che riflessi possono esserVi nascosti in una convocazione così urgente? I dubbi si stanno trasformando in grida di popolo: perchè è evidente che manca quel “grano salis” tanto necessario nei momenti difficili per procedere con atti amministrativi così pesanti e al tempo stesso profondi. Che ne sarà poi di Pisa, centro d’eccellenza anche politico, posizione geografica baricentrica della costa toscana, già spogliata negli anni della Sovrintendenza ai Monumenti, della Banca d’Italia (altre belle pensate, con quali risparmi poi?), delle Caserme, della sede della Regione Toscana? Che ne sarà delle quote azionarie della Società Aeroporto e delle altre società partecipate dalla Provincia di Pisa? Che ne sarà dello sviluppo industriale, commerciale, infrastrutturale di Pisa? Che ne sarà della naturale ed evidente scala di valori -quanto inoppugnabile- che si chiama Pisa e già città Impero come Repubblica Marinara? Domande che hanno bisogno di risposte posate e riflessive: ora, con la fretta, si aggiunge disordine al caos!” 

IL PRESIDENTE
(Dr. FRANCO FERRARO)



Lunedì 6 Agosto: lo Die di Santo Sisto 2012 -2013 stilepisano

Lunedì 6 Agosto dalle ore 18 in poi nella Chiesa di San Sisto in Corte Vecchia si svolgerà, come da tradizione del nostro Sodalizio, lo Die di Santo Sisto, quest’anno giunto all’ edizione 2012 -2013 in stilepisano.

Un’occasione per ricordare i morti caduti nelle battaglie in cui i Pisani furono protagonisti vittoriosi nel Mediterraneo e  Pisa divenne una luce  così forte e luminosa che si diffuse per secoli nell’Europa e per il Mare Nostrum, nei commerci, nell’arte, nella società, nella politica !

La Relazione Storica, quest’anno curata dal prof. Alberto Zampieri, ripercorrerà le gesta di Uguccione della Faggiola, condottiero pisano.

Partecipa anche Tu: la gloria passata e contemporanea di Pisa, non passa la mano.

Non può.




VI Agosto: il nostro Manifesto Storico !

Il Manifesto de Lo Die di Santo Sisto




ACCORPAMENTI DI PROVINCE: ATTACCO A PISA !

                                                         Pisa, mercoledì 25 Luglio 2012 -2013 in stilepisano
COMUNICATO STAMPA

“VILE ATTACCO A PISA, AL SUO TERRITORIO, ALLA SUA ECONOMIA, A 3000 ANNI DI LUMINOSISSIMA STORIA!”

“Purtroppo il Governo Monti nella pur meritoria, quanto tardiva, opera di risanamento dei conti pubblici ha operato, in materia di assetto istituzionale ed amministrativo dell’Italia, delle scelte infelici e tecnicamente sbagliate. Com’è noto, le Province italiane “consumano” solo il 2,8% del PIL contro l’oltre 25% delle Regioni. Che hanno sì compiti maggiori, ma nel tempo sono diventate vere e propri costosissimi centri di potere a disposizione di mala politica. Non è un caso infatti che dalla loro attivazione nel 1970 il bilancio statale sia andato progressivamente a picco. Per la Regione Toscana, ad esempio nella sola ASL di Massa, i debiti di questa ammontano ad oltre 400 milioni e lo scandalo –imbonito mediaticamente- è in corso. Pertanto, pur nelle buone intenzioni di questo Governo, l’abolizione delle Province è profondamente ingiusto, storicamente impossibile. Nel caso della Toscana poi è indispensabile maggior riguardo verso la Storia, le Tradizioni ed sono essenziali valutazioni economiche e sociali. Che se ignorate, rischiano la rovina dei territori, la definitiva esplosione di latenti quanto vicine tensioni sociali ormai paurosamente prossime per i noti problemi economici e sociali europei –e soprattutto italiani- con rischio di una guerra tra poveri, privati anche della gioia e dell’affetto verso un territorio. Fattori questi che mancando, fanno crollare il sentimento essenziale del concetto Stato. Peggio che peggio, valutare l’accorpamento delle Province secondo criteri freddi e iniqui parametri. Prendiamo il caso della Provincia di Pisa, visto che si parla di accorpamenti su base provinciale: ha un comune capoluogo assai più ricco economicamente di quello di Livorno, è più popoloso su base provinciale, sede di tre eccellenti Università, eccellenza ospedaliera, polo Museale e Artistico Unesco, polo ferroviario da 15 milioni viaggiatori/anno, Aeroporto Internazionale da oltre 5 milioni di viaggiatori, base importantissima dell’Aeronautica Militare, due Poli Scientifici, un Parco ex Tenuta Regia e Presidenziale, è storico snodo di infrastrutture, ha non ultimo, fregiata nella Bandiera della Marina Militare il suo vessillo da gloriosa ex Repubblica Marinara. E’ capoluogo solo numericamente inferiore al solo Comune di Livorno: chissà perché -parlando di province che  questa praticamente non ha- ci si affidi nelle valutazioni ai residenti degli ex capoluoghi. Quello livornese è molto più povero  (bastano i dati sui depositi bancari) di Pisa, ha pochissimi e spogli musei, non è centro d’arte, né economico e che ha solo un Porto che non riesce a dragare i suoi fondali. Riteniamo un insopportabile sopruso e un inaccettabile modus operandi quello in atto che vede già stappare le bottiglie di spumante a Livorno per voce del locale Presidente della Provincia Giorgio Kutufà che si atteggia  a capo ultrà con fare più campanilista di quello …Pendente.  Pisa non passa la mano perché non può, caro Kutufà. Ci auguriamo che l’opinione pubblica pisana faccia dovuta azione di ragione  e di sana pressione presso la politica pisana a tutti i livelli e si possa così rimettere le cose a posto secondo la naturale ed evidente scala di valori -quanto inoppugnabile- che si chiama Pisa!”
IL PRESIDENTE
(Dr. FRANCO FERRARO)




Operazione Pisanità su 2 e 4 ruote: appunti di viaggio

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO:

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
VESPA CLUB PISA 1949
SCUDERIA KINZICA 
                                                                                                   Lunedì, 23 Luglio 2012  -2013 in stilepisano-

“Operazione Pisanità su due e quattro ruote tra Volterra e Pomarance”: la soddisfazione delle tre Associazioni per l’accoglienza ed il successo.
Gli appunti di viaggio.

 E’ stato un successo oltre ogni previsione, al termine della quale le tre Associazioni si sono sentite pienamente accolte nel loro percorso motoristico-storico-calcistico verso Volterra e Pomarance. Una giornata in cui hanno ricevuto tantissimo in termini morali e di compartecipazione all’iniziativa con gratitudine sincera e vicinanza da parte delle Amministrazioni Comunali. E pensare che alla partenza il tempo si era messo male: alle 8.45 un nuvolone nero come la pece arriva dal mare in direzione Pisa. Ma, strada facendo, ce lo siamo lasciati alle spalle. Si percorre la FI-PI-LI fino alle Melorie, poi giù con le nuove strade fin dopo la Rosa di Terricciola. Sosta a La Sterza -luogo che ha dato i natali al tenore Bocelli- poi rotta su Molino d’Era e su, per le rampe di Volterra dove, dopo quattro tornanti, si affacciano sull’orizzonte dei paraurti, le Balze Volterrane: è il tratto più probante. Il suono dei carburatori aperti e le cambiate grintose danno man a mano sicurezza alla marcia.

 

In prossimità della città etrusca ci viene incontro Nilo Cigni neo cofondatore del Club di Auto d’Epoca “Leone Rampante” di Pomarance accompagnato, nel posto del passeggero, dal giovane assessore al Turismo del Comune di Pomarance, Nicola Fabiani. Ci viene  aperta la strada fino nell’esclusiva piazza San Giovanni dove parcheggiamo i mezzi. Siamo attesi infatti dal Sindaco Marco Buselli. A Palazzo dei Priori egli ci riceve e ci ospita nei banchi riservati al Consiglio Comunale della Sala stessa. Qui Buselli, con squisita sincerità, ha ringraziato della visita le tre Associazioni che spera di poterle avere graditissime ospiti quanto prima, sottolineando le eccellenze del nostro territorio: dalla moderna Vespa all’Alabastro, dalla Storia al Turismo. Buselli ha ricordato con compiacimento l’intervento in favore del mantenimento del Pronto Soccorso di Volterra fatto nei mesi scorsi dall’Associazione degli Amici di Pisa: il rischio è che in futuro un turista o un volterrano che si sente male in piazza dei Priori debba poi essere portato al posto di atterraggio dell’eliambulanza e di lì a Pontedera. Con gravi rischi di ritardo di soccorso per il paziente e di conseguenza, scarso servizio pubblico anche e soprattutto per la popolazione volterrana.  Buselli ha posto in evidenza la penosa situazione della strada 439 dir (da La Rosa di Terricciola fino alle rampe di Volterra)  -dai presenti appena percorsa- che impedisce lo sviluppo di Volterra e condanna e mortifica il Comune etrusco all’isolamento: soprattutto da Pisa. Un grido di dolore che non può rimanere silente: come il coinvolgimento di Volterra nelle strategie di analisi e di sviluppo in ogni sede istituzionale o associativa. Lo abbiamo salutato con sentimenti di gratitudine e vicinanza: il grido di dolore di Volterra è anche il nostro. L’augurio è che la politica pisana Vi ponga subito rimedio lasciando le stanze dei bottoni in favore dei bisogni della popolazione.  Grazie all’Amministrazione volterrana ci è stata poi offerta la visita della Cella Campanaria di Palazzo dei Priori da dove si gode di un panorama invidiabile. Si può vedere tutto il territorio che fu della Repubblica Pisana: Corsica compresa. A seguire abbiamo potuto visitare, con compiacimento di tutti  nella vicina piazza di San Giovanni, il Campanile Pendente in alabastro alto tre metri e costruito dagli alabastrai volterrani: che meraviglia,  se non è amore per Pisa quello!. Vista l’ora, abbiamo fatto rotta verso Pomarance. Non prima di aver lasciato Volterra in mezzo a due ali di folla di turisti che ci scattavano fotografie, come increduli. E noi più di loro.! Meravigliosa la strada verso Pomarance con paesaggi collinari ricchi di vedute di campi di grano appena tagliato: ah, la Maremma Pisana! Si arriva a Pomarance e qui  ci vengono aperti i varchi elettronici della Piazza de Larderel. Parcheggiamo e andiamo in Comune: ci aspetta il Sindaco Loris Martignoni che ci riceve tra i banchi del Consiglio Comunale. Anche qui, una grande soddisfazione. Si definiscono “Pisani”, hanno apprezzato l’idea dell’ “Operazione Pisanità su 2 e 4 ruote” utile allo sviluppo del turismo, hanno ricordato la loro partecipazione in Cattedrale del 25 Marzo per il Capodanno Pisano. Anch’essi, al pari di Buselli, hanno dovuto ammettere che la politica pisana sia troppo distratta nei loro confronti. Nonostante abbiano sentimenti di Pisanità ed abbiano molto da offrire. Anche in questa circostanza gli Amici di Pisa hanno sottolineato le novità –tragiche- portate avanti dai decreti del Governo Monti circa l’abolizione delle Province Italiane. Una riforma che rifiutiamo e rilanciamo: è ora il momento di passare all’azione tenendo di fatto per mano il territorio da Pisa fino a Pomarance facendo leva e promozione delle tipicità economiche, storiche e sociali, rigettando corse all’arrembaggio o a protagonismi sterili e dannosi, cercando possibilità di sviluppo utili a tutti. Questo concetto è stato assai apprezzato. Il Sindaco Martignoni ha poi detto di essere a disposizione per una futura visita alla Rocca Sillana recentemente restaurata (già avamposto pisano) e -al pari di Buselli-  ha regalato libri di storia locale e una serie di cartine di sentieri per i loro amati boschi. Erano le 13.30 quando siamo andati all’Hotel La Burraia -difronte a Palazzo De Larderel già sede della nobile famiglia di industriali della geotermia in avanti di decenni rispetto alla concorrenza europea- e qui siamo stati ricevuti dall’AC Pisa 1909. Abbiamo portato e ricevuto il saluto e la soddisfazione reciproca da parte del Direttore Lucchesi, della squadra e di mister Alessandro Pane. Firme, foto, autografi. Un bel pranzetto ha ristorato le stanche membra che è stato di gusto ricordato sotto un grande e fresco salice piangente. Purtroppo, vista la levataccia, i chilometri percorsi, il caldo torrido molti non hanno potuto assistere alla prima amichevole  del Pisa contro il Pomarance. Il risultato finale ricorda quelli analoghi del Pisa di Romeo contro la Volterrana al Campo delle Ripaie. Siamo fiduciosi ! E’ stata un’esperienza bellissima: da ripetere in altri luoghi e altri tempi. Il divertimento per il tracciato, i mezzi storici, la storia, il calcio e la gastronomia sono i migliori ingredienti per un sicuro successo: anche in salsa, tutta pisana!.

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
VESPA CLUB PISA 1949
SCUDERIA KINZICA    

 

 




Cascina A.D.: evviva il Medioevo Pisano !

                                                  Pisa, lunedì 16 Luglio 2012 -2013 in stilepisano
COMUNICATO STAMPA
“CASCINA A.D. 1364: L’ONORE E LA GLORIA NON SONO OGGETTO DI REVISIONE.     IL SINDACO ANTONELLI DICHIARA: NUOVO RINASCIMENTO PER CASCINA, NO AL MEDIOEVO ! MA IL MEDIOEVO DELLA REPUBBLICA PISANA –DI CUI CASCINA ERA FIERO AVAMPOSTO-  ERA TUTT’ALTRO CHE UN PERIODO BUIO E ARROCCATO IDEOLOGICAMENTE!”

Il nostro Sodalizio ha seguito con molta attenzione la contestualità storica e la precisione ideologica della decima edizione di “Aspettando la Battaglia: A.D. 1364”. Ciò per evitare che vengano veicolati nell’opinione pubblica  eventuali falsi messaggi: A.D. 1364 è la Gloria di Cascina, la gloriosa resistenza Pisana a soverchianti forze annientatrici della Cultura Pisana. Non altro! Perciò esprimiamo serie perplessità di fronte alle inequivocabili dichiarazioni rese alla stampa e tv locale dal Sindaco Alessio Antonelli circa “l’idea di puntare al Rinascimento per il rilancio anche economico di Cascina e di rigettare l’idea del Medioevo e degli Stati-nazione.”. Le parole di Antonelli mostrano la corda: iniziando dall’ingratitudine verso Pisa che ha reso forte Cascina, la corda del riposizionamento ideologico verso il Rinascimento fiorentino, noto movimento antipisano e la corda della verità storica ampiamente dimostrata. Non ci è piaciuto il Sindaco Antonelli anche per quanto riguarda le cognizioni squisitamente storiche che lo vedono invischiato in una trita e smentitissima forma mentis del tipo: Medioevo=buio, Rinascimento=luce che scaccia le “tenebre” del Medioevo. Peggiore anche l’idea di inventarsi, cambiandola tanto per fare qualcosa di nuovo, un paliotto o una manifestazione di rievocazione storica diversa di anno in anno pescando le idee qua e là.

 Peccato Sindaco Antonelli: la Storia dell’Arte Pisana – e Cascina è piena di stile pisano – ha portato una luce riformatrice assoluta che ha la sua summa nella universalmente nota Piazza del Duomo, nei crocifissi lignei, nei traffici commerciali nel Mediterraneo, nelle chiese  e nei palazzi, nella navigazione, nella Letteratura, nella Pittura e nella Scultura. Che da sola si sarebbe evoluta in Rinascimento, tanto evidenti ne erano i prodromi, molto prima e meglio di Firenze, che invece ha attuato con i popoli pisani una vera pulizia etnico-sociale-culturale, tanto vera quanto taciuta o addirittura negata. E che ha dato tanto sangue, anche per la libertà di Cascina. A tutto dispetto di quanto immaginato dall’illustre Sindaco cascinese, vittima inconsapevole anche di quel credo illuministico settecentesco che si è sempre preoccupato di reinterpretare l’intera storia dell’Uomo e del mondo attraverso la lente deformata sia di un ossessivo antimedievalismo -che ha avuto al pari delle altre epoche storiche i suoi pregi e i suoi difetti- sia di un anticlericalismo militante in omaggio ad una ragione umana che con tracotanza tutto sarebbe in grado di spiegare. Insomma, caro Sindaco Antonelli, lo sviluppo di Cascina a tutto tondo ci deve essere e La incoraggiamo in questa direzione, giusta. Sappia però che Pisa ed il suo territorio (Cascina inclusa), devono la propria esistenza ed impronta culturale proprio a quel bistrattato Medioevo senza il quale non sarebbero esistite.

IL PRESIDENTE
(Dr. FRANCO FERRARO)




Sabato 21 Luglio: la Pisanità abbraccia la sua Provincia !

Sabato 21 Luglio parte l’ Operazione Pisanità su due e quattro ruote.
Destinazione Volterra e Pomarance!


“Un’assoluta novità per quest’estate 2012 sulle strade di Pisa: tre blasonate Associazioni Pisane si ritrovano per un appuntamento turistico-storico-calcistico e, cariche della loro tradizione ed esperienza, hanno “inventato” un appuntamento che coniuga molti loro interessi e finalità: trasversali e coincidenti al tempo stesso. C’è l’Associazione degli Amici di Pisa, sempre attenta alla diffusione della Storia di Pisa anche nella sua più profonda provincia, ci sono i percorsi collinari sulle statali e provinciali per Volterra e Pomarance che ben si prestano ad una serena gita alla guida di una Vespa o di un’auto d’epoca grazie alla fattiva collaborazione del Vespa Club Pisa 1949 e della Scuderia Automobilistica Kinzica : sono il giusto connubio per una giornata spensierata. Che avrà il suo apice nel saluto, presso la sede del ritiro precampionato, all’AC Pisa1909 e all’Amministrazione Comunale.  Prima di arrivare a Pomarance dove, chi lo vorrà potrà assistere alla prima uscita stagionale dei ragazzi di Mister Pane in programma alle 18.30- le Associazioni faranno tappa a Volterra dove, in Piazza dei Priori saluteranno la locale Amministrazione Comunale. Si presenta dunque come una giornata piuttosto impegnativa: oltre 90 KM solo nel viaggio di andata con partenza da Pisa ai Bagni di Nerone alle ore 8.30. Poi tutti sulla Tosco Romagnola in direzione Fornacette e poi verso La Rosa di Terricciola. Quindi Volterra e, di lì, a Pomarance. Ma si sa: per Pisa, per il Pisa e per il motorismo ogni fatica è solo … benzina in più!”

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
VESPA CLUB PISA 1949
SCUDERIA KINZICA