“The Independent”, la vergogna !

                                                                    Pisa, lunedì 7 Novembre  2011 -2012 stilepisano

                                                                  COMUNICATO STAMPA

GLI AMICI DI PISA CONTRO “THE INDEPENDENT”:

IL VIGNETTISTA DISEGNA UNA TORRE DI PISA FALLICA. VERGOGNA!
 
 “Ancora una volta ci risiamo: quando calano le vendite si cerca sempre di alzare i toni dei prodotti offerti per farsi notare. Oppure: nel bene e nel male, purché se ne parli. Sono due frasi fatte divenute proverbi che ben calzano alla bisogna. Qual è il motivo del contendere della nostra Associazione? Abbiamo notato sul sito del giornale inglese “The Independent”, subito riproposta dal sito “Repubblica.it”, una vignetta che crede di ironizzare sulla situazione politica italiana e in primo piano sulle “pene” del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Fin qui potremmo fare solo considerazioni di natura politica con il rischio  di apparire partigiani in un senso o nell’altro. In verità, non è scopo statutario del nostro sodalizio prendere bandiera per questo o quel partito politico.
E’ nostro dovere invece esprimere la profonda costernazione per “come” la vignetta viene completata: una Torre Pendente, con la punta rivolta verso il basso, che sbuca dalla cerniera dei pantaloni di un imbarazzato Primo Ministro Italiano con sullo sfondo la Piazza del Duomo di Pisa. E’ questo ciò che contestiamo alla redazione di “The Independent”, al vignettista ed agli altri che ne hanno seguito il cattivo esempio. Non è giornalismo questo, non è forte satira politica, non è ironia strumentalizzare i Monumenti della Piazza del Duomo -patrimonio Unesco- per un bieco interesse di volgarità ridanciana, sguaiata e consentitecelo anche blasfema. Eh sì, cari Signori:perché i Monumenti della Piazza -non ci crederete- sono un simbolismo religioso, artistico e monumentale. Giova ricordare che essa rappresenta i passaggi della Vita Cristiana dell’Uomo: il Battistero rappresenta la Nascita, il Duomo la Vita Cristiana, lo Spedale la Sofferenza Umana, il Camposanto Monumentale la Morte, il Campanile scandisce le varie fasi. Forse troverete tutto ciò molto relativo, ma è proprio questo il punto: la Vostra presunta libertà di espressione mista ad onnipotenza intellettuale calpesta il diritto degli altri (la stragrande maggioranza) a non essere derisi e vilipesi per le Vostre gratuite esternazioni. Già nei mesi scorsi –par condicio- il nostro sodalizio ha avuto modo di stigmatizzare un analogo bieco comportamento intervenendo in favore di un ritiro dal commercio di mutande con sopra raffigurata la Torre Pendente (anche se è in verità un Campanile, un faro della Cristianità) a mò di fallo.
Dunque ci risiamo. In ogni caso: ce n’era bisogno?”

 IL PRESIDENTE 
(DR. FRANCO FERRARO)




9 Novembre 1494: la gloria e l’onore di Pisa

                                                                 COMUNICATO STAMPA

 L’Associazione degli Amici di Pisa commemora il 9 Novembre 1494

 “L’Associazione degli Amici di Pisa ricorda tutti i Pisani e le Pisane della Città e della Provincia che insorsero e lottarono contro Firenze e vari stati italiani ed europei per mantenere libera la Repubblica Pisana dal 1494 fino al 1509: quella resistenza fu talmente eroica che i pisani vennero definiti “la gloria e l’onor degl’Italiani” e quel periodo di quindici anni è passato alla Storia come la “Seconda Repubblica Pisana”. Il 9 novembre 1494 data dell’insurrezione, paragonabile all’attuale 25 aprile per il senso di liberazione che pervase gli animi dei nostri antenati, è festeggiato dalla Compagnia di Calci dal 2004 e auspichiamo che diventi un appuntamento fisso per chi ama Pisa e la sua storia.

 

Nel 1494 Carlo VIII Re di Francia, giunse in Italia per conquistare il Meridione su cui vantava diritti di successione: il viaggio di ritorno poteva però essere insidioso e denso di pericoli. Quindi il re francese pensò di farsi degli alleati durante il viaggio d’andata. La sera dell’’8 novembre il re Carlo VIII venne ricevuto a Pisa nel palazzo allora di proprietà di Giovanni Bernardino Dell’Agnello attualmente Giuli Rosselmini Gualandi, sul Lungarno Gambacorti, recentemente restaurato e chiamato commercialmente “Palazzo Blu”.  La tradizione orale ci narra che dopo il ricevimento prese la parola una bellissima ragazza vicarese, Loisa Del Lante, la quale convinse con un accorato appello, il re francese a restituire la libertà alla Repubblica Pisana. Leggenda o verità, Pisa venne liberata e la gioia dei pisani fu incontenibile. I fiorentini, che occupavano la città alfea dal 1406, vennero cacciati violentemente e tutto il contado pisano si ribellò: Buti, Vecchiano, Ripafratta e tutta la Valdiserchio, Vicopisano, Cascina, Calcinaia, Bientina e Calci, i castelli di Lari, Cevoli, Guardistallo, Palaia, Ponsacco, Peccioli, Riparbella, Lorenzana, Santa Luce, Usigliano, Morrona, Terricciola, Chianni, Soiana e molti altri castelli pisani che oggi formano le Province di Pisa e di Livorno. Seguirono 15 anni di guerre, massacri, deportazioni: a Pisa affluirono nel 1499 gli abitanti della Provincia che insieme ai cittadini resistettero eroicamente alla fame, alle cannonate e alla conseguente carestia. Ma alla fine non restò che la resa, firmata nel maggio del 1509. I pisani prigionieri vennero rilasciati e i fiorentini rientrarono in Pisa l’8 giugno, ponendo fine alla Seconda Repubblica Pisana ma concedendo l’onore delle armi agli eroici cittadini alfei. In conclusione, questa guerra impartì una dura lezione a Firenze, sia dal punto di vista militare sia soprattutto a livello di diplomazia italiana ed europea. Enormi furono gli sforzi economici per la città gigliata. Soprattutto la perdita di vite umane che Firenze subì per rioccupare Pisa e il suo territorio unite alle  numerosissime umiliazioni per le sconfitte inflitte loro dagli indomiti Pisani. In questa guerra Firenze distrusse la maggior parte delle fortificazioni militari e gran parte dell’arredo urbano di Pisa, Calci, Buti, Ponsacco e altri paesi. Tanti pisani lasciarono la città, preferendo “ire sparsi per lo mondo prima di soggiacere a Firenze”, ma anche la Repubblica Fiorentina, indebolita dal sanguinoso conflitto, trovò la sua fine nel 1530 grazie all’avvento al potere dei Medici, che dettero vita al Granducato di Toscana. A ricordo di questa data così rilevante per la nostra storia, lanciamo un appello ai Popoli di Pisa e Provincia affinché espongano il giorno 9 novembre ai balconi e alle finestre delle proprie abitazioni la bandiera pisana e quella del proprio Comune.”

 

     IL PRESIDENTE
   (DR. FRANCO FERRARO)




Il Campanile Pendente come un faro: della Fede Cristiana

 

                                                                          Pisa, lunedì 31 Ottobre  2011 -2012 stilepisano

COMUNICATO STAMPA

“IL CAMPANILE PENDENTE? COSTRUITO COME UN FARO: DELLA CRISTIANITA’. LA CONFERENZA DEL PROF. VALERIO ASCANI.”

 “L’ Associazione degli Amici di Pisa”, in collaborazione con l’ Associazione Guide Turistiche di Pisa, ha ospitato un’interessante conferenza presso la sede sociale del Prof. Valerio Ascani, docente di Storia dell’Arte presso il Dipartimento di Storia delle Arti dell’Ateneo Pisano, con tema il Campanile Pendente. L’argomento della conferenza nasce come approfondimento dei contenuti del libro recentemente scritto con Mauro Ronzani (ed. ETS) sul campanile più famoso del mondo. L’analisi del prof. Ascani  cerca di conoscere la riconducibilità e quindi la paternità architettonica del Campanile: una paternità a tutt’oggi non certa ma ipotizzabile seguendo i canoni stilistici- evolutivi delle fasi –almeno tre- di costruzione dello stesso. Il prof. Ascani ha poi focalizzato il suo intervento, richiamando la particolare curiosità dei presenti, circa la forma del Campanile: un cilindro cavo all’interno che non trova eguali al mondo. Secondo il prof. Ascani la forma cilindrica del Campanile è da attribuirsi, oltre che alla volontà di sviluppare le forme del precedente abside del Duomo pisano, anche ad un forte significato teologico: Pisa negli anni di costruzione dei monumenti della Piazza, è un vero faro commerciale del Mediterraneo e a suo modo, contrasta le scorrerie saracene nelle coste italiane. Difatti il faro del suo Porto -Porto Pisano, oggi Livorno- è a forma di cannocchiale, come testimonia anche l’attuale Fanale dei Pisani ricostruito fedelmente -a furor di popolo- dopo le distruzione della II Guerra Mondiale. Una curiosità: il Fanale dei Pisani fu ricostruito tal quale pescando le pietre nelle acque del porto e inaugurato il 16 settembre 1956 dall’allora Presidente della Repubblica, il pisano Giovanni Gronchi. Dunque, l’idea della luce che avverte la gente per mare grazie ad un faro, può essere stata la musa ispiratrice di aver costruito per Pisa un  Campanile-faro che grazie alla cella campanaria alla sua sommità invece del fuoco, richiamasse l’attenzione delle genti e dell’Umanità alla vita cristiana, più precisamente a Santa Maria Assunta a cui è dedicato il Duomo.”

     IL PRESIDENTE 

  (DR. FRANCO FERRARO)

 




NAVI ANTICHE DI PISA: LA DOCCIA FREDDA

 

Pisa, domenica 23 Ottobre  2011 -2012 stilepisano

COMUNICATO STAMPA

“Giornata dell’Associazione tra storia e presente.
Da Uguccione della Faggiola alle Navi Pisane che non entrano nei capannoni medicei a rischio statico?”

 “Sabato 22 u.s. gli “Amici di Pisa” hanno festeggiato una data a loro molto cara. Fu un 22 Ottobre di 60 anni che i soci fondatori cominciarono a ritrovarsi per dar vita a ciò che nel 1959 verrà poi denominata “Associazione degli Amici di Pisa”. E come festeggiamento, tenendo presente gli scopi sociali, hanno scelto di organizzare due conferenze di alto livello presso la sede sociale.

  Nella mattina si è svolta una conferenza sul tema: “Uguccione della Faggiola e la Battaglia di Montecatini”. I lavori curati ottimamente dal Prof. Alberto Zampieri, vicepresidente dell’Associazione, che ha intrattenuto gli astanti con il ricordo del condottiero ghibellino stipendiato dalla Repubblica Pisana che ottenne, il 29 agosto 1315, una memorabile vittoria a Montecatini contro preponderanti forze della lega guelfa. E’ stato analizzato anche il perché, una volta ottenuta una vittoria tanto difficile nelle previsioni quanto totale, l’esercito pisano non avesse subito marciato su una Firenze già nel panico e che si stava spopolando in tutta fretta per l’esito negativo della contesa. Il prof. Zampieri adduce a motivi sentimentali e non di vile denaro come affermato da più parti: Uguccione infatti perse nelle prime lame della battaglia il figlio prediletto Francesco. E venne sparso tanto sangue ovunque. Una tensione che -secondo Zampieri- Uguccione volle metabolizzare e rilanciare per un tempo successivo e non immediatamente. Scelta politicamente tragica, militarmente sbagliata che cambiò il corso della Toscana: marciando subito su Firenze, i Pisani avrebbero potuto diventare come la Repubblica di Venezia, forte sui mari e solida nel suo entroterra.
  Poco prima della conferenza su Uguccione della Faggiola si è svolto il gemellaggio tra l’Associazione degli Amici di Pisa rappresentata dal suo presidente Franco Ferraro e l’Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti Pisani presieduta da Mauro Del Corso: i due presidenti hanno firmato una pergamena che ricorda i comuni punti di vista e di attività in campo culturale e dei beni storici.
  Dopo un ricco e apprezzato pranzo in un locale del centro storico i soci si sono nuovamente ritrovati nella sede di via Pietro Gori dove hanno fatto gli onori di casa al Sindaco Marco Filippeschi, all’Assessore ai Beni Museali Silvia Panichi e all’archeologo Stefano Bruni. Grande assente, per gravi motivi familiari, Andrea Camilli, direttore del Cantiere delle Antiche Navi Pisane sul cui ruolo e attività era stato incentrato l’argomento. Assente anche l’invitata funzionaria della Soprintendenza, Marta Ciafaloni. Non sono comunque mancati gli spunti di discussione sul futuro del Cantiere delle Antiche Navi e soprattutto sui tempi dell’apertura del Museo.
  “Dovrà essere un Museo con la M maiuscolaha detto Filippeschi
un museo-cantiere  di stampo nazionale con richiami al Mediterraneo. Impegnativo certo, al tempo stesso assai appetibile. Anche sulla gestione.  La città aspetta di sapere cosa sarà. Ottimi i rapporti con la Soprintendenza Regionale e quelli con il nuovo Ministro dei Beni Culturali, Galan”.
   L’Assessore ai Beni Culturali del Comune di Pisa, Silvia Panichi ha messo l’accento sulla gestione che dovrà avere il nascente museo: un “museo europeo i cui valori vanno spiegati ed esposti bene altrimenti c’è il rischio dell’oblio. Da esaltare, assieme alla navigazione antica e da capire come valorizzare il Cantiere per una nuova qualità della città. In quest’ottica è necessario evitare come non mai l’idea che sia un museo abbandonato ancor prima che nasca con situazioni di incuria e pressapochismo”.  L’intervento di Mauro Del Corso, presidente dell’Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti Pisani ha sottolineato:
“bene il pensiero del Sindaco di pensare in grande ciò che valorizza l’unicità del Cantiere delle Antiche Navi. Questo può diventare un museo interattivo grazie anche alle nuove tecnologie multimediali ed avere qualità interattive. In termini di comunicazione può produrre –continua Del Corso-  tanti benefici effetti di presenza mediatica. Proprio per questo il Cantiere e il nascente Museo merita una direzionalità più elevata non delegabile ad un solo architetto o ad un singolo funzionario di Soprintendenza”.
  Se le dichiarazioni d’intenti del Sindaco e dell’Assessore Panichi hanno dato garanzie di ampio respiro del nascente Museo, l’intervento dell’archeologo Stefano Bruni ha gettato pesantissimi dubbi sul futuro del Museo, sotto molteplici aspetti. E’ infatti di dominio pubblico che il Museo delle Antiche Navi Pisane nascerà negli Arsenali Medicei sul Lung’Arno Simonelli ma, secondo Bruni, “gli Arsenali Medicei hanno problemi di statica causati da un capannone demolito negli anni ’80 con conseguente inclinazione dell’intera struttura, oltre alla necessità di revisione profonda del tetto. Opere di impiantistica sembrano state sottovalutate –continua Bruni-
oltre ad un grave aspetto dimenticato: le navi restaurate non entrano negli attuali capannoni. E soprattutto non una nave che sia una è ancora pronta per l’esposizione a distanza di oltre 12 anni dal ritrovamento. A parziale giustificazione ci sono alcuni aspetti: le condizioni del legno ritrovato hanno condizionato i lavori di restauro che sono giocoforza complessi e costosi  per la fragilità della strutturazione delle navi in sè stesse e per il materiale di cui sono composte. Il legno bagnato infatti –dice Bruni- una volta asciugato ha reazioni imprevedibili sulla consistenza e sulla resistenza. Da valutare molto bene anche che cosa si vuole per Museo della Navigazione.”.
  “L’Associazione degli Amici di Pisa” ha già programmato di organizzare un nuovo incontro prima di Natale su questo delicatissimo quanto annoso e costoso Cantiere che si spera, possa essere finalmente ben musealizzato secondo quegli standard europei che Pisa merita.”

     IL PRESIDENTE
    (DR. FRANCO FERRARO)




GLI “AMICI DI PISA” IN FESTA !

SABATO 22 OTTOBRE P.V. SI SVOLGERA’ LA “GIORNATA DELL’ASSOCIAZIONE” DEGLI “AMICI DI PISA”.

FU PROPRIO UN 22 OTTOBRE DI 60 ANNI FA CHE I SOCI FONDATORI COMINCIARONO A RIUNIRSI PER DAR VITA A QUELLA CHE POI VERRA’ DENOMINATA “ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA”

ECCO IL PROGRAMMA:

ORE 10.30: RELAZIONE DEL PRESIDENTE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA DAL SODALIZIO NELL’ANNO 2011

ORE 11.00: GEMELLAGGIO CON L’ASSOCIAZIONE AMICI DEI MUSEI E DEI MONUMENTI PISANI,

ORE 11.30: CONFERENZA DEL PROF. ALBERTO ZAMPIERI SULLA BATTAGLIA DI MONTECANTINI DEL 29 AGOSTO 1315 E SULLA FIGURA DI UGUCCIONE DELLA FAGGIOLA

ORE 13.00: PRANZO SOCIALE IN UN LOCALE DEL CENTRO STORICO

ORE 16.00: TAVOLA ROTONDA SUL “PASSATO, PRESENTE E FUTURO DELLE ATTIVITA’ DEL CANTIERE DELLE ANTICHE NAVI PISANE”.

RELATORE IL DR. ANDREA CAMILLI DIRETTORE DEL CANTIERE

 

  




Bancarelle al Duomo: la nostra posizione. Sì all’idea del giardino dell’Ospedale

 

Caso Bancarelle: la proposta dell’Associazione degli Amici di Pisa 
                         per le bancarelle di Piazza del Duomo

 “Vista l’impossibilità a differire ulteriormente i lavori di ristrutturazione dell’edificio dell’ antico “Spedale” in Piazza del Duomo, vista la necessità di superare l’impasse creatosi circa l’ovvia necessità di spostare le bancarelle per procedere a detti lavori, la nostra Associazione ritiene opportuno, sentite le organizzazioni di categoria Fiva Confcommercio, Anva Confesercenti, la commissione di mercato di Piazza del Duomo ed i fornitori degli stessi, di perseguire la possibilità di riallocare le bancarelle stesse nello spazio adiacente le cappelle mortuarie all’interno dell’Ospedale provvedendo a rimuovere il muro di confine con la Piazza che è di nessuna rilevanza storica o artistica. I beneficiari di questa operazione si sono detti anche disponibili a comparteciparne alle spese. Ciò anticiperebbe di fatto il progetto Chipperfield e si otterrebbe, con la  piena e libera vista dei monumenti della Piazza, la restituzione alla stessa di quella dignità propria di un luogo dichiarato patrimonio Unesco e vetrina dell’Umanità, senza inficiare oltre il dovuto l’attività delle bancarelle. Ovviamente, l’intera operazione per quanto da effettuarsi in tempi stretti, dovrà garantire elevati standard di qualità sia nel muro demolito che nelle opere preparatorie e di arredo, sia nelle fattezze delle bancarelle e cosa non ultima, nella merce offerta.”

IL PRESIDENTE
(DR. FRANCO FERRARO)




Nuovo forno Float. Saint Gobain investe su Pisa

 

Pisa, venerdì 7 ottobre  2011 -2012 stilepisano

Gentili Signori in indirizzo,

             la nostra Associazione vuole esprimere pubblicamente la più convinta soddisfazione per l’inaugurazione del nuovo forno float in programma il prossimo 13 ottobre. Saint Gobain è parte della storia recente di Pisa, città che ha avuto l’onore di ospitarne il primo stabilimento in Italia nel lontano 1889.

             Generazioni di Pisani e non solo hanno potuto lavorare, mettere su famiglia, grazie all’industria del vetro accompagnandosi nella buona e nella cattiva sorte. Ricordiamo  un esempio di vicinanza alla Società Saint Gobain quello degli operai Pisani che, già nell’aprile del 1945, riuscirono a terminare la ricostruzione pietra su pietra dello stabilimento, rendendolo operativo dopo i distruttivi e sanguinosi bombardamenti iniziati il 31 agosto 1943 e che costarono vittime tra le maestranze.

             Oggi il contesto europeo e mondiale pone dei pesanti pericoli sociali, etici ed economici, perciò l’investimento di Saint Gobain nello stabilimento di Pisa, pari a 90 milioni di euro, è la miglior garanzia per affrontare il futuro con più ottimismo. E’ un importante punto di ripartenza dell’industria pisana.

             L’augurio e la soddisfazione è rivolto a Saint Gobain dalla nostra Associazione che già da molti anni si pregia di annoverarla tra i Soci Onorari.

IL PRESIDENTE
(DR. FRANCO FERRARO)




DALL’IKEA UNA NUOVA INDUSTRIALIZZAZIONE DI PISA

Pisa, Venerdì 7 ottobre  2011 -2012 stilepisano

COMUNICATO STAMPA

 “ECCO L’IKEA. CHE SIA UN PUNTO DI PARTENZA PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA PISANA E
NON UN CASO ISOLATO ! ”

  “Il nostro sodalizio vuole esprimere la più convinta soddisfazione per l’arrivo di IKEA a Pisa: dalla conferma degli investimenti, al dinamismo mostrato dal Comune di Pisa, dagli interessamenti di altri soggetti istituzionali.
   Da sempre gli “Amici di Pisa” hanno operato costante azione di stimolo e di critica, anche forte, per l’indecente melina che si stava consumando in quel di Vecchiano che è finita giustamente alla gogna dei media nazionali. La nostra soddisfazione è ancora più convinta dal fatto che se Pisa avesse perso l’investimento IKEA e questa avesse scelto realtà a noi vicine o peggio limitrofe, il territorio sarebbe stato comunque edificato e per Pisa non ci sarebbe stato nessun beneficio.  Dunque, bene così. IKEA rappresenta un punto di ri-partenza per un nuovo sviluppo di attività imprenditoriali, una più forte mentalità votata alle attività economiche, di un più vigoroso marketing del territorio rivolto ad imprese di ogni settore, tale da attrarre e favorire nuovi insediamenti industriali e agevolando quelle già in essere.   L’esempio dell’operazione-IKEA per noi è un altro punto di partenza per Pisa –al pari del Cantiere delle Antiche Navi Pisane per il settore cultura e turismo- una logica  da percorrere nel territorio, con atti amministrativi importanti, per far progredire gli altri rami produttivi dell’economia pisana fino a competere, per fama, con l’eccellenza di Pisa per antonomasia: l’attività delle sue tre Università. Una competizione non certamente reale ma ideale, di scopo. Che soprattutto impedirebbe il pericoloso allineamento di Pisa come città di terziario e che, aspetto tutt’altro che trascurabile, potrebbe aiutare ad assorbire un bel po’ dei ben 40mila iscritti alle liste di collocamento provinciale.
  Il caso IKEA, risolto positivamente, ci fa mordere le mani per le tante occasioni di sviluppo d’impresa perse del passato. Una tra le più imperdonabili fu non aver trattenuto anni fa la Disney, intenzionata ad aprire la filiale europea “Euro Disney” nei terreni vicino a Tirrenia. Ora ne gode la campagna parigina, Marne La Vallèe, ma non le previsioni iniziali della società statunitense che, anche a causa del clima instabile in quella parte di Francia -Pisa era l’ideale-, è costretta ad incassi non sempre soddisfacenti.
  Potremmo continuare con l’elenco delle aziende che sono uscite da Ospedaletto per emigrare nella zona la Bianca di Pontedera, che ha quasi doppiato quella del capoluogo per dinamismo e imprenditorialità grazie ad una politica di accoglienza amministrativa tutta da imitare. Solo lo scorso anno è stato firmato l’accordo tra il Comune di Pisa e quello di Cascina per unire le due aree industriali. Tanto tempo però è stato perso: va recuperato in fretta, partendo anche dai risultati dell’indagine sulle aree produttive di Ospedaletto-Montacchiello realizzati dalla CCIAA di Pisa del luglio 2011.
  Con più industrie ci sarà più lavoro. Non possiamo abbassare lo sguardo. L’IKEA è solo il primo passo.”

 

IL PRESIDENTE
(DR. FRANCO FERRARO)

 




Antiche Navi Pisane: issate le vele !

 

                                                                                     Pisa, sabato 1 ottobre 2011 -2012 stilepisano

COMUNICATO STAMPA

“ANTICHE NAVI PISANE: ISSATE LE VELE!”

 “La notizia del rifinanziamento per 4 milioni di euro del Cantiere delle Antiche Navi di Pisa da parte del Ministero dei Beni Culturali è una notizia, di questi tempi, sensazionale.  Un punto di ri-partenza importantissimo. In tutta sincerità eravamo molto sospettosi sul fatto che il Cantiere delle Antiche Navi di Pisa potesse davvero diventare un museo di rilevanza nazionale. Non certo per l’importanza della scoperta archeologica che è indubbia. Quanto per la lentezza cronica con cui spesso si interviene per tutelare un bene pubblico, culturale, dell’umanità intera. E’ una strana società la nostra: crede che con la cultura non si mangi. Figuriamoci poi se si può mangiare con l’ignoranza, anche archeologica. Le buone notizie però ogni tanto arrivano e fanno poco rumore: pensiamo noi a farlo. Con entusiasmo e fierezza. Ringraziando fin d’ora gli attori noti e non per aver attivato questo congruo finanziamento.
  Certamente, come ha detto il Sindaco Filippeschi, il nascente Museo dovrà contare su certezze e qualità. Concetti che facciamo nostri per rilanciare la necessità che il mondo sappia delle continue scoperte archeologiche uniche del Cantiere. Sarà Pisa a farlo vedere all’umanità con un museo davvero degno delle scoperte ricevute: dovrà essere un museo capace di attirare l’attenzione non solo di ricercatori e studiosi di tutto il globo, ma accessibile e fruibile per tutti. Un museo orgoglio di Pisa al mondo. In omaggio a ciò, il Consiglio Direttivo degli “Amici di Pisa” ha approvato lo svolgimento alle ore 16.00 di sabato 22 ottobre all’interno delle celebrazioni della “Giornata dell’Associazione”, una ricca conferenza presso la nostra sede sociale dal titolo:  “Il Museo delle Navi Pisane: passato, presente e futuro”, moderatore il nostro Vice Presidente Prof. Alberto Zampieri.
  Chiudiamo con una raccomandazione. Notiamo, troppo spesso, che il Cantiere delle Antiche Navi di Pisa viene abbreviato maldestramente con un raggelante “Cantiere delle Navi Romane” o peggio “Navi Romane”. Non è sporco, né vergognoso chiamarle per quello che sono: Antiche Navi di Pisa; ritrovate a Pisa, nel suo porto, in periodo storico ampio e ben definito.
 Su su navi pisane, issate le vele!”

 IL PRESIDENTE 

(Dr. Franco Ferraro)




Conferenza del 5 Ottebre ore 17.30

  

Associazione degli Amici di Pisa

-in collaborazione con l’Associazione Guide Turistiche di Pisa –

Mercoledì 5 Ottobre ore 17.30

presso la sede dell’ Associazione degli Amici di Pisa
(Pisa – Via Pietro Gori  n. 17) 

OSPITA

 Sergio Costanzo

autore del libro “ Io Busketo” Linee Infinite Edizioni

che relazionerà su

“Pisa altomedievale e sullo sviluppo urbanistico del quartiere Kinsica”

  

                La S.V. è gentilmente invitata