Osservazioni al PIT

Preg.ma            
Assessore all’Urbanistica e Territorio della        
Regione Toscana  Anna Marson
Preg.mo
Assessore alle Infrastrutture per la Mobilità,
Logistica, Viabilità e Trasporti della Regione Toscana       
Luca Ceccobao

                                                                              Pisa, venerdì 9 Settembre  2011 -2012 stilepisano

OGGETTO: Osservazioni PIT- Aeroporto Internazionale Galileo Galilei

Gentili Assessori,

da sempre la nostra Associazione è attenta allo sviluppo del territorio pisano nei suoi molteplici aspetti: economico, sociale, culturale, della divulgazione della storia pisana. Molte delle nostre battaglie hanno fatto la storia contemporanea della città: dal recupero del litorale pisano, alla buona architettura, dalla preservazione delle Università pisane a quelle in difesa delle industrie e del lavoro, alla viabilità. Siamo perciò a scriverVi sperando nel Vostro aiuto contro uno scempio di immani proporzioni che si sta consumando in Toscana, a Firenze come a Pisa, del territorio, dell’economia e del denaro pubblico.

Non capiamo a tutt’oggi le motivazioni vere per costruire un aeroporto nuovo a Peretola quando il Galilei di Pisa batte di slancio un record dietro l’altro. Le giustificazioni fin qui addotte da altre figure, più o meno istituzionali, di un generoso aumento del traffico aeroportuale al 2020 le troviamo, per fortuna non solo noi, immotivate, irrazionali e pretestuose. Sembrano fatte apposta per creare una situazione ad hoc per cui non si possa fare a meno di un nuovo aeroporto a Firenze. Poco importa se aggiuntivo, doppione, aeroporto internazionale di quello di Pisa. Poco importa che così facendo si stravolga poi i piani di sviluppo del “Galilei” di Pisa, già aeroporto della Toscana e capace, da solo, di tenere testa e bene, al “Marconi” di Bologna.

 Falsa e indegna la campagna mediatica, che ha ripreso concetti provenienti dalla Presidenza della Regione Toscana, secondo cui Peretola possa allearsi con Bologna e che di conseguenza i fiorentini possano andare là in mezz’ora a prendervi l’aereo anziché a Pisa. E pertanto sia necessaria una nuova Peretola, più grande.

 Brutta faccenda davvero. C’è dentro di tutto: peggior lobbismo, campanilismo spinto, voti, sperperi, mala gestione, inganni. Però è noto che da Firenze SMN per andare a Bologna in mezz’ora di treno  il biglietto (fino a Bologna Centrale con l’Alta Velocità) costi circa 45 euro contro gli 8 euro (e 55 minuti di percorrenza) per partire da Firenze e arrivare direttamente al check in del Galilei di Pisa.

 Ecco che ci rivolgiamo a Voi, poiché nell’ambito delle proprie competenze, chiuda la strada nel prossimo PIT a speculatori di bassa lega, faccendieri, faziosi, politicanti da strapazzo di ogni risma desiderosi solo di guadagnarsi qualche sporco voto in più, di sciupare una vasta area altamente popolata e delicata sotto l’aspetto idrogeologico, di ribaltare il mercato vettoriale e aeroportuale, di concorrere alla fiera dello spreco di denaro pubblico in spregio ad ogni regola della buona amministrazione, della lungimiranza, della saggezza amministrativa e gestionale.

 Ciò che potrebbe essere risolutivo per la Toscana tutta e con meno spesa, sarebbe il terzo binario ferroviario sulla Firenze-Pisa-Livorno in modo da risolvere in un sol colpo almeno tre gravi problemi: la necessità di fare un nuovo aeroporto a Peretola, di movimentare i passeggeri e le merci. Tre binari: uno passeggeri in alta velocità, uno passeggeri in bassa velocità, l’altro per le sole merci. Quest’ultima esigenza poi sarebbe il toccasana anche per il nascente centro ricambi mondiale del Gruppo Piaggio.

 Perdonateci fin d’ora se il nostro intervento può sembrarVi invadente ma, da parte nostra, non possiamo esimerci dal farlo. Per statuto sociale e per difendere ciò che nei decenni è stato faticosamente costruito e che, proprio adesso, dà i frutti migliori.
 
 Vi alleghiamo un nostro volantino che da settimane stiamo distribuendo in città e non solo nel tentativo di far aprire gli occhi ad un’opinione pubblica più assorta nella tv spazzatura che all’impegno civile.

 Rimaniamo a Vostra completa disposizione per approfondire ogni aspetto della presente,        
                                                                                                        

                                                                                                              Vogliate gradire i nostri più 
       
                                                                                                                         Cordiali Saluti

                                                                                                                   IL PRESIDENTE 
                                                                                                             (DR. FRANCO FERRARO)

 

All. c.s.

 




Complimenti agli Amici del Gioco del Ponte

 
                     
  
    
Preg.mi  
AUTORITA’
STAMPA   LOCALE 
  

Pisa, martedì 13 Settembre 2011 -2012 stilepisano

       COMUNICATO STAMPA

 “ Il nostro sodalizio vuole complimentarsi con l’Associazione Amici del Gioco del Ponte per aver organizzato il 10 e l’11 settembre una due-giorni di festa e di dibattiti sul Gioco. Ciò che ci fa maggiormente gioire è la sempre più diffusa constatazione della necessità di un cambiamento radicale della Festa cittadina: da ormai diverso tempo, infatti, il Sindaco (Anziano Rettore della Festa), vari assessori e molti addetti ai lavori si sono convinti della irrinunciabile necessità di dodici sedi civili per le Magistrature. È ciò che anche noi abbiamo sempre pensato, detto e auspicato: non si può pretendere che ai pisani interessi la Battaglia fra quartieri e Parti della città se questi non vengono vissuti tutto l’anno come territori di appartenenza! Molto più importante del settore militare, che pure è fondamentale per il Gioco, è quello civile, che deve prevedere dodici “palestre di pisanità”, ossia centri di aggregazione aperti a tutti per tutto l’anno, nei quali organizzare la vita del quartiere con feste, cene, iniziative culturali di ogni tipo in sinergia con le già esistenti realtà dei territori. In questo modo, con gli anni, verrà creata o rafforzata l’identità dei cittadini, che come ha giustamente ricordato l’assessore Eligi non sono più quelli degli anni ’80: Pisa è molto cambiata, oggi molti abitanti sono venuti da fuori, per cui è ancora più indispensabile l’esigenza di educarli alla pisanità, mediante la partecipazione diretta alla vita dei quartieri. Seminando dunque oggi il bene, potremo raccogliere domani il meglio. Ben vengano gli interventi nelle scuole: ma non sono sufficienti (sono stati sempre effettuati, sin dagli anni ’80) dato che una volta fuori da scuola i ragazzi trovano il vuoto. Per questo motivo ed altri, sia il Comune sia distinti enti (anche circoli ricreativi già esistenti o parrocchie, ad esempio) possono e devono adesso fare quello che non è mai stato fatto dal 1982 ad oggi: dotare ognuna delle 12 Magistrature di ampi locali (non certo stanzine di 5 metri per 4!) che costituiscano il punto di riferimento di ogni quartiere. In questo modo costruiremo un Gioco del Ponte nuovo dalle fondamenta e daremo continuità e incremento al progetto più volte illustrato dal Sindaco di investire sull’identità culturale di chi abita a Pisa, innescando circoli virtuosi che vedranno accrescere l’amore e quindi il rispetto per la città, il senso civico e in generale l’educazione delle persone.”
 
    
IL PRESIDENTE
(DR. FRANCO FERRARO)

 

 

 

 




Sì allo spostamento definitivo delle bancarelle al Duomo

 

“ QUALITA’ E AMORE PER PISA. PICCOLE MA IMPORTANTI BRECCE SULLA CITTA’ CON LO SPOSTAMENTO DEFINITIVO  DELLE BANCARELLE AL DUOMO”

            “La nostra Associazione intende sostenere senza riserva alcuna, l’intenzione dell’Amministrazione Comunale pisana di procedere allo spostamento, per totale e definitiva rimozione, delle bancarelle di Piazza del Duomo.

             Come è noto, la situazione creatasi è dettata dalla necessità di restauri urgenti al medievale e meraviglioso edificio dello “Spedale Nuovo di Santo Spirito detto di Papa Alessandro” ora di Santa Chiara, risalente al 1257, progettato da Giovanni Di Simone autore del Camposanto Monumentale ed attuale sede degli uffici Asl e del Museo delle Sinopie. Lavori da anni necessari: finalmente i distacchi di pietre stanno rendendo indifferibile affrontare il problema-bancarelle che ostacolano sì i cantieri di restauro,  ma che soprattutto insultano, offendono, spregiano un patrimonio monumentale e religioso, quello della Piazza del Duomo unico al mondo, visitato da milioni di turisti l’anno che si chiedono come mai sia possibile tollerare un mercimonio legalizzato come le bancarelle che adombra, corrode la vista e la sacralità, la magnificenza dei Monumenti della Piazza.

             In una città normale, in un paese normale non succederebbe mai. Purtroppo l’Italia è il paese degli eterni condoni, degli abusi legalizzati che rivendicano pure diritti. Certo, diritti: ma quali doveri hanno le bancarelle? Cosa danno alla città e al mondo le bancarelle? Il suolo pubblico e, forse, le tasse? Non c’è prezzo alcuno, non c’è giustificazione al mondo per tenere le bancarelle dove sono attualmente, così come non c’è aiuto nel tollerare l’abusivismo commerciale in Largo Cocco Griffi e Piazza Manin, così come non c’è patria per chi aggredisce e percuote i Vigili Urbani! Le bancarelle poi, quali diritti hanno? Quelle di vendere oscenità, quella di continuare a godere di una sentenza-infortunio  di un tribunale, ridendo in faccia all’onore della città ed al mondo intero?  Mai più bancarelle! Come mai più abusivismo al Duomo!”

IL PRESIDENTE

(DR. FRANCO FERRARO)




A Vicopisano tornano le monete Pisane !

 

 

Preg.mi:            

Sindaco di Vicopisano    Juri Taglioli                                                                                           

Vice Sindaco del Comune di Vicopisano Luca Cecchi           

Assessore alla Cultura e agli eventi del Comune di Vicopisano Fabio Bacci 

OGGETTO: Festa Medievale di Vicopisano. Tornano le monete pisane!

Gentili Signori,

                        siamo ad inviarVi la presente come sincero ringraziamento per aver accolto la nostra idea dello scorso anno di sostituire le monete in uso per la Festa Medievale, gli antistorici fiorini fiorentini, con monete dal conio più appropriato per Vicopisano ovvero i Grossi Pisani che, speriamo già dal prossimo anno, possano distinguersi pienamente come nel passato della Repubblica Pisana: con stemma della Beata Vergine, i Mezzi Grossi detti anche Grossi Minori, l’ Aguglino con stemma dell’Aquila Imperiale, i Grossoni, i Denari, i Quattrini Piccoli.

                        Certi, come Voi, di aver svolto con questa iniziativa una promozione autentica e un’appropriata diffusione della storia pisana, Vi ringraziamo  per l’ottimo lavoro svolto nell’organizzazione della Festa Medievale.

                         Vogliate gradire i nostri più

                                                                                   Cordiali Saluti

                                                                                   IL PRESIDENTE

                                                                             (DR. FRANCO FERRARO)




LO DIE DI SANTO SISTO 2011

“Correva l’anno 1154: mentre Diotisalvi lavorava alle fondamenta del Battistero, Ranieri, figliodel mercate Glandulfo e di Mingarda, dopo oltre 14 anni trascorsi in Terrasanta in preghiera e ascesi e a quasi vent’anni da quando aveva lasciato Pisa per dedicarsi al commercio d’Oltremare, tornava nella sua città sulla galea di Ranieri Bottaccio….”

 

….L’APPUNTAMENTO E’ PER  SABATO 6 AGOSTO DALLE ORE 18 NELLA CHIESA DI SAN SISTO IN CORTEVECCHIA !




Ordine Pubblico a Pisa: no a scaricabarili !

                                                                                                                                                         Pisa, domenica 17 Luglio 2011 -2012 stilepisano-

LETTERA APERTA DELL’ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA

OGGETTO: ordine pubblico e criminalità a Pisa                                   

Gentile Signor Ministro, gentili Autorità in indirizzo,

speravamo di non dover tornare più sull’argomento della criminalità a Pisa dopo l’intervento fatto direttamente dal nostro Sodalizio alle SS.LL. lo scorso gennaio –ed aprile ripetita iuvant- occasione in cui Pisa ebbe a subire, nell’ora degli aperitivi, un regolamento di conti per spaccio di droga finito nel sangue tra nordafricani nel bel mezzo dei tavolini del centro cittadino.

Sono passati oltre sei mesi dalla nostra lettera, nel frattempo, non solo non si è provveduto con idonei servizi di prevenzione e controlli a limitarne il fenomeno o a metterlo in condizione di rendergli la vita dura, ma la situazione è precipitata nell’abisso. Altri fatti di sangue dovuti alla criminalità organizzata,altri accoltellamenti, spaccio di droga in pieno giorno e sotto gli occhi di tutti –come il consigliere comunale Riccardo Buscemi ha pubblicamente rilevato- sono le nuove attività di economia sommersa sempre più evidente e a mano armata. L’ultimo di questi la scorsa notte.

Senza contare poi le percosse subite dai Vigili Urbani dai venditori abusivi nella zona del Duomo a decine contro pochi volenterosi tutori dell’ordine, certi di finire all’ospedale!

 

Siamo stufi di partecipare alle Feste istituzionali cittadine e sentirci dire che “Pisa è una città vivibile e tranquilla e non paragonabile con le città del sud..”. Siamo stufi di sentirci dire che mancano 10 unità di forze dell’ordine a completare il “patto Pisa Sicura”: ci credete così ingenui da farci credere che con 10 poliziotti in più si risolve il problema degli accoltellamenti, dello spaccio di droga, dell’illegalità commerciale, dell’anarchia ormai stabilizzata?

Cari Signori, Voi ricoprite da poco tempo l’incarico che lo Stato Vi ha affidato a Pisa: Vi possiamo garantire che fino a soli 15 anni fa Pisa era una città a misura d’uomo. Una ragazza poteva uscire anche sola la sera. Ora non più, nemmeno in pieno giorno.

Vi ricordiamo, purtroppo, che la Legge in materia di tutela dell’ordine pubblico c’è e si può applicare:non si capisce come mai infatti durante le partite di calcio di dilettanti tra Pisa e Chioggia (privi di tifosi ospiti) si sia assistito ad uno smisurato spiegamento di forze: oltre 300 agenti. Non si capisce però perché la sera, trovare una pattuglia operativa a Pisa sia una vera e propria impresa. Squilibri di bilancio dello Stato? Non prendiamoci in giro: la Legge va fatta rispettare sempre, con intelligenza e buon senso, ma rispettare.

Cari Signori, la Legge non si applica secondo imbeccate o peggio protezioni politiche o partitiche, ci vuole quotidianità e capillarità dei servizi di prevenzione e di controllo. In poche parole Pisa aspetta di capire se può contare su di Voi o no. Pisa Vi rende il conto del Vostro operato! Pisa non è più luogo dove aspettare di far carriera!                        

IL PRESIDENTE 

(DR. FRANCO FERRARO)




Rassegna Stampa

NOVITA’ !

E’ disponibile nell’apposita sezione del menù principale la Rassegna Stampa dei nostri comunicati pubblicati nel corso del I° semestre 2011.

Buona lettura!




No a microlocalismi: sì al terzo binario FI-PI-LI

 

Pisa, Martedì 28 Giugno  2011 -2012 stilepisano-

COMUNICATO STAMPA

LOGISTICA FERROVIARIA: NO A MICRO-LOCALISMI,   SI’ AL TERZO BINARIO SULLA FI-PI-LI

 Gentili Autorità in indirizzo,

            abbiamo avuto modo di seguire i lavori del convegno svoltosi al Museo Piaggio sulla Logistica Toscana. Ed abbiamo notato, con curiosità e soddisfazione, che l’economia pisana ha ancora lampi di vivacità e progettualità. Fatto questo, per nulla scontato in tempi di crisi. Il nascente Centro Ricambi Mondiale della Piaggio, quello distributivo della Coop Toscana, il quasi pronto Scalo Merci Aeroportuali del “Galilei” aprono prospettive interessanti ad un massiccio sviluppo delle infrastrutture pisane e toscane. Ecco che, secondo noi, è necessario investire massicciamente in questo settore per dare alle imprese pisane e livornesi la competitività necessaria ad affrontare i mercati.

             Forti di questa condivisa -crediamo- realtà dei fatti, aggiungiamo delle problematiche note che sono parallele alla logistica commerciale e delle merci: quella dei passeggeri. La nostra Associazione è dell’avviso che, per dare forza allo sviluppo a tutto tondo senza settorializzazioni, questo lo si possa perseguire con un facile –a livello ideologico e forse anche economico rispetto a quello proposto- obiettivo: realizzare il terzo binario sulla tratta Firenze Smn-Empoli-Pontedera-Pisa Centrale-Livorno Calambrone-Livorno Centrale. Perché il terzo binario ?

Per molti motivi: l’ultimo dei quali sarebbe di non ripetere l’errore fatto a suo tempo con il pessimo tracciato della superstrada FI-PI-LI, con Pisa e Livorno danneggiate per la mancanza di un raccordo veloce reciproco. Il pendolarismo di oggi, con forti affluenze da Pisa e Livorno per Firenze e viceversa, non sono sufficientemente compensate con il treno regionale veloce. In più con un terzo binario in alta velocità sarebbe inutile anche l’investimento su una nuova Peretola: per i fiorentini arrivare in treno da Santa Maria Novella in mezz’ora al Galilei di Pisa, non darebbe pensiero alcuno ad una pseudo concorrenza con Bologna. La linea FI-PI-LI è dunque intasata, certo: con un terzo binario dedicato esclusivamente all’alta velocità passeggeri si lascerebbero di conseguenza liberi i due restanti: uno per la bassa velocità passeggeri e l’altro alle sole merci. Insomma, con un piccione si prenderebbero quattro fave: soddisfare la logistica merci pisana e livornese, quella passeggeri in alta velocità, quella locale e rendere inutile la nuova pista a Peretola e la fusione-incorporazione aeroportuale con i conseguenti costi e rischi commerciali che ciò comporta.

            Abbiamo poi letto dei costi per costruire la sola Pontedera-Livorno: 120 milioni di euro ci sembrano davvero tanti. Pensate, con meno di 70 milioni possiamo portare i fiorentini da Santa Maria Novella al litorale pisano fino a Livorno Barriera riattivando la linea dell’ex Trammino. Il convegno è dunque una buona base di partenza per alcune necessità: evitiamo egoismi e campanilismi spinti e iniziamo tutti quanti a pensare in…treno. Il terzo binario è la panacea di tutti i mali -merci e passeggeri- di Firenze, di Pontedera, di Pisa e di Livorno !

 IL PRESIDENTE

 (DR. FRANCO FERRARO)

 

 




Giugno Pisano 2011: il bilancio degli Amici di Pisa

 

Pisa, lunedì  27 Giugno 2011 -2012 stilepisano

COMUNICATO STAMPA

Oggetto: Giugno Pisano. Il punto degli “Amici di Pisa”.

            Il nostro sodalizio va a fare un primo bilancio sulle attività che si sono svolte in questo mese facendo per forza una premessa. Il PDL ha avanzato proposte in merito alle tradizioni cittadine. Non ci interessa il colore politico di chi le ha esposte: l’elogio sarebbe andato a chiunque, nell’arco politico pisano, avesse avuto la stessa idea, segno di cultura e rispetto della città. Quali proposte? Per il Gioco del Ponte, l’individuazione di sedi civili per le dodici Magistrature è fondamentale per avvicinare davvero i cittadini alla vita dei rioni, veri e propri spazi sociali giocoponteschi e di sana pisanità. Il Gioco dovrà essere non più una semplice “manifestazione culturale-rievocativa” – effimera, fine a sé stessa, costosa e facente la gioia di pochi a cui assistere con distacco, da spettatori. Il Gioco dovrà diventare una FESTA, in cui non solo combattenti e figuranti, ma tutti i Pisani di ogni sesso, censo e colore politico, si ritrovino e si identifichino; una FESTA vissuta dalla gente durante tutto l’anno negli spazi sociali delle Magistrature Civili, a cui partecipare con gioia e passione perché è la FESTA celebrativa dell’Identità Pisana, identità in parte toltaci dai fiorentini nei secoli passati ma ancora viva e recuperabile.

            In tale logica riteniamo che l’Ufficio Manifestazioni Storiche del Comune debba cambiar nome nel più serio e meno banale Ufficio Feste Storiche (o Pisane, o Civiche, o Cittadine). Estendendo il concetto, è assolutamente da evitare di definire il Gioco, le Regate, il Capodanno Pisano, il 6 agosto e in generale ogni cerimonia che preveda un corteo con figuranti, alfieri e tamburini con l’insulso termine di “folclore”. Per folclore s’intende l’insieme delle tradizioni di un popolo destinate ad un consumo turistico, più che generati da un sano sentimento popolare: il contrario di ciò che le nostre Feste sono o devono tornare ad essere!

             Ecco il giudizio dei singoli appuntamenti:

        

    56ma Regata delle Antiche Repubbliche a Venezia: pessimo il comportamento del giudice di gara, ancora peggiore la cura delle corsie di regata che..non c’è stata. Il nostro valoroso equipaggio ha percorso decine di metri in più per arrivare secondi a 33 centesimi di secondo: un torto che non poteva essere sottaciuto. L’annullamento della Regata è frutto della pochezza di giudizio in gara. Nelle prossime edizioni ciò non dovrà più ripetersi: la garanzia di regolarità va garantita. Benissimo i “nostri” ai remi: va coltivato ancora di più la costruzione di un vivaio capace di sfornare “ragazzotti” forti e vincenti!

            Luminara: ecco le dolenti note! Vista la presenza dell’Ambasciatore dell’Unesco ci saremmo aspettati finalmente, una regolamentazione dei banchetti sui Lungarni, una alta qualità complessiva, una cura maggiore dei dettagli.  Non è stato controllato, con i dirigenti di settore, il lavoro generale facendo una meticolosa “rivista” di tutta l’organizzazione: controllare il lavoro degli altri “non è fare il cane” ma avere rispetto del lavoro che si fa, responsabilità verso il proprio ruolo e il contribuente oltre che annotare errori di impostazione. Che si sono visti. L’impressione è che il tutto sia stato preparato alla bell’e meglio all’ultimo tuffo. Se la coreografia pirotecnica è stata eccellente, i troppi buchi neri hanno dato uno stridente contrasto. La parte peggiore l’abbiamo vista tutti alla fine dei fuochi: risse, ubriachi, pronto soccorso preso d’assalto. Lo sappiamo tutti che la sera il centro storico di Pisa è pieno di ubriachi e vandali: per San Ranieri c’era solo da aspettarsi il peggio e l’Amministrazione Comunale ha avuto la colpa di non essere stata capace di fronteggiare, organizzandosi per tempo, nessuna situazione critica: dall’abusivismo al presidio di piazze e luoghi di ubriachezza e spaccio storici. Peggio che peggio, l’indegno corteo blasfemo contro San Ranieri messo su, ancora un volta, dal solito cantiere sociale e fatto spacciare per atto goliardico: Signori, noi la goliardia la conosciamo bene ed è tutta un’altra cosa.!

            Palio di San Ranieri: l’Amministrazione Comunale ha avuto quest’anno un’idea tragica. Sfrattare al giorno dopo –il 18-la processione in onore dell’850mo della morte del Santo Patrono per far posto alla notturna del Palio: così ci sarebbe stata più gente. Penosa l’idea, brutta la realizzazione: dai lungarni non si vedevano nemmeno i montatori che si arrampicavano sulle corde.

            Gioco del Ponte: incredibile ma vero, ciò che sembrava la parte debole del Giugno Pisano si è rivelata quella meno peggio realizzata. Le note dolenti? L’assenza dei costumi dei giudici, troppi tempi morti nel corteo storico, biglietti falsi per le tribunette, corteo dei bambini gioioso ma troppo povero. Anche la scelta della notturna non ci convince: è necessario andare in battaglia ancora con la luce solare  per garantire ciò che le luci elettriche non possono. Il luccichio delle armi, il carrello ben visibile, la scena colta in luce piena. Anche queste sono emozioni. Un plauso infine, all’idea ben fatta, del corteo in Corso Italia degli alunni delle Scuole Calandrini: congratulazioni!

                                                          Cordiali saluti.

     IL PRESIDENTE

(DR. FRANCO FERRARO)




Pisa Calcio: dare solidità e forza al club

 

Pisa, mercoledì 22 Giugno 2011  -2012 in stilepisano

OGGETTO: COMUNICATO STAMPA

“IL CALCIO A PISA E’ NUOVAMENTE IN DIFFICOLTA’. GRAZIE AL PRESIDENTE BATTINI PER IL NOTEVOLE SFORZO ATTUALE. LA CITTA’  DEVE PERO’ CAPIRE CHE IL CALCIO A SOLA RIMESSA, A PISA, NON HA FUTURO. CHI INVESTIRA’ NEL PISA DEVE POTER LAVORARE SUL TERRITORIO ALLA LUCE DEL SOLE”

           “Speravamo che dopo una salvezza non scontata raggiunta nelle ultime giornate dalla formazione di Dino Pagliari e dai suoi “ragazzotti”, il futuro del Pisa non potesse che essere che più roseo di come finito. Ci siamo sbagliati e non solo noi: è ancora mistero sul vero perché dell’inspiegabile dietro front di Piero Camilli come socio forte nel sodalizio neroazzurro. Non sia mai detto che ciò sia imputabile ad una impossibilità di aprire su Pisa un centro di macellazione ovina affine alla sua attività imprenditoriale. Certi che così non sia, rimane il fatto che il Pisa Calcio sta perseguendo risultati sportivi poco brillanti: negli ultimi 18 campionati sono solo due quelli di serie B, l’ultimo di questi finito in un devastante fallimento. E’ dunque indifferibile dare solidità economico-finanziaria al Pisa e forza conseguente nei risultati sportivi. Per far ciò bisogna sradicare la mala pianta dello sviluppo zero pisano: chi investirà nel Pisa deve poter, alla luce del sole, rientrare con altre attività economiche. Non è un caso che la vicina Livorno goda di una presidenza robusta negli anni e nei risultati sportivi, non grazie alle bontà del cacciucco locale, ma al lavoro che la Spinelli Group realizza nel porto. Non si capisce perché mai un imprenditore debba investire -a fondo perduto- milioni di euro nel Pisa: il fatto che questa sia la città con il Campanile Pendente più famoso del mondo non basta. Ecco che è vitale che Pisa faccia marketing territoriale spinto e l’Amministrazione Comunale e Provinciale possono guidarlo: la possibilità di costruire il nuovo stadio non è sufficiente per un parziale rientro da parte di un investitore anche sportivo. La massiccia costruzione di complete residenze universitarie ai Praticelli potrebbe essere un’idea: due problemi risolti in un sol colpo… In questa situazione attualmente frustrante, lo sforzo economico del Presidente Carlo Battini assume un valore doppio se non triplo: nella speranza che Pisa mandi la cavalleria al Pisa.

IL PRESIDENTE

(DR. FRANCO FERRARO)