Comunicato stampa sullo stile architettonico del Porto di Marina

                                                               

 

                                                    Pisa, lunedì 9 maggio 2011  -2012 in stilepisano

                        COMUNICATO STAMPA

Porto di Marina di Pisa: 40 anni di attesa. Ne è valsa la pena?

Riflessioni sul peggioramento della qualità architettonica di Marina di Pisa 

            “Salutiamo con soddisfazione il proseguimento dei lavori al Porto di Boccadarno. La nostra Associazione, negli anni, è stata protagonista di grandi battaglie per la costruzione del Porto andando incontro, valutando e studiando i vari progetti che via via si sono avvicendati con nessuna fortuna. A seguito di questo condiviso pensiero, si affacciano interrogativi, perplessità e sinistri presagi. Già nel novembre 2009 “l’Associazione degli Amici di Pisa” espresse perplessità sui progetti preparatori degli edifici del Porto: esteticamente incoerenti con lo stile predominante di Marina. Un pugno nello stomaco dato bene. A tutt’oggi le nostre perplessità, essendo rimaste giacenti, sono più forti. Il Porto di Marina, così come anticipato nel sito internet della Società costruttrice, ci sembra fuori luogo, avulso, estraneo ed inadatto a Marina: sia sotto l’aspetto stilistico architettonico sia sotto quello viario.

             Ricordiamo, casomai ce ne fosse bisogno e crediamo purtroppo di sì, che Marina di Pisa nasce e si caratterizza per gusti architettonici tutt’altro che banali pur non essendo stata griffata da favolosi architetti, tranne le solite eccezioni di Villa Bondi, Cobianchi, Galli Dunn, Albites, del Principe di Carovingio. Gusti non soggettivi, ma oggettivi. Se Marina oggi è un posto da cartolina lo dobbiamo proprio a quelle scelte!

 

            Marina di Pisa nasce e si distingue per un linguaggio architettonico che concede ad un lieve eclettismo e fa ampio uso del Liberty, il bello infatti non passa mai di moda ma resta e parla ai posteri. Parla con la grazia dei simmetrici giardinetti di tamerici e pitosforo, con gli ampi marciapiedi, con le solide e ordinate case dai tetti regolari e sporgenti, con le sue persiane di legno e le ringhiere in ferro battuto e gentilmente lavorate dei terrazzi e dei cancelli, capaci di resistere e bene, ad anni di libecciate e marosi.  Ripetiamo ancora come nel 2009 che:

            La pianta viaria originaria di Marina di Pisa e risalente al 1872, ha previsto una grande fruibilità pubblica: non è così per gli edifici del nascente Porto, la giustificazione di proprietà privata da sola non basta. I Pisani e non solo loro hanno dovuto rinunciare obtorto collo alla bella curva panoramica definita “dell’Obelisco” con vista foce d’Arno e Alpi Apuane. 

            I pisani del 1872 avevano anche previsto una funzionale e redditizia linea tranviaria della quale oggi siamo a piangerne il ricordo senza però prevederne fattivamente il ripristino nonostante l’aumento esponenziale dei volumi di traffico del litorale e il paragone per capacità di quanto, con ammirevole coraggio, fatto a Firenze con il Sirio.

            Marina di Pisa nasce quindi perfetta ma, dagli anni ’70 si assiste al suo lento stupro architettonico (recentissimi e penosi quelli in via dell’Ordine di Santo Stefano), ad un crollo verticale della qualità delle nuove costruzioni il cui fondo rischia di essere toccato con il nascente Porto di Boccadarno e con altri interventi in corso d’opera.

            Nel progetto del Porto di Boccadarno -speriamo molto provvisorio quello visto sul sito-  notiamo l’assenza di decenti marciapiedi per il passeggio domenicale, di scoli per le acque piovane, notiamo l’arruffata disposizione delle case ad interrompere l’ideale sviluppo delle strade adiacenti e delle vie di fuga, l’assenza di ampie quinte d’angolo, notiamo con dolore l’oggettiva bruttezza degli edifici più adatti a periferie post industriali del nord che a Marina.

            Esercizi di paragone al contesto presente e che ricordano -ahi noi- orrori architettonici mai digeriti ed impropri per il territorio di Pisa e anche ben firmati al tempo: dal Palazzo ex Enel in Lung’Arno Pacinotti (che grazie all’Impresa Panchetti cambierà volto sicuramente in meglio), alla Mattonaia in San Michele in Borgo, da Largo Ciro Menotti a Corte di San Domenico, dal Residence di Via Tullio Crosio (ex Albergo San Rossore) ai ponti di Pisa.

            E’ dunque indifferibile che gli attori in indirizzo rifiutino ogni esibizionismo architettonico urbanistico fine a se stesso e rilancino con decisione la necessità di una bellezza oggettiva prendendo a spunto, con umiltà, quanto è già stato fatto prima di noi. Sviluppando soluzioni che si amalgamino bene con il circondario preesistente.

            Qualcuno, leggendo il nostro intervento, ci eccepirà la motivazione economica come inconciliabile con l’inseguimento di una bellezza oggettiva architettonica e viaria. Tale ipotesi non è sostenibile, in primo luogo perché la tecnologia edile mette oggi a disposizione prefiniti, rifiniture e ornamenti di qualità ad un costo sostenibile. In secondo luogo, perché le richieste di acquisto sono alte: ciò potrebbe ben giustificare, anche in tempi di crisi, un aumento finale dei costi di edificazione di strutture esternamente belle, in linea con l’abitato di Marina di Pisa, senza intaccare minimamente le possibilità di vendita.

            Due esempi? L’edificio in Via delle Curzolari ricostruito ed adibito -come prima- a ristorante o l’edificio della stessa via all’angolo con Piazza Viviani lato mare e destinato a civile abitazione corredato di garage interrati. In questo secondo esempio l’edificio costruito ex novo negli anni ’90, si mimetizza benissimo nel contesto esistente senza creare rotture, assurde contrapposizioni ma che crea uno sviluppo armonico ideale del contesto.

            Abbiamo valutato, par condicio, anche il progetto del nascente Pisa Outlet Village di Crespina, in senso positivo. Casualmente, ma nemmeno tanto, le architetture si avvicinano a quelle prevalenti nell’abitato medio di Marina. Anche in questo caso, esteti, puristi blasonati del disegno o in cerca di celebrità, di un’architettura contemporanea basata sulla linea retta e sulle geometrie squadra-righello storceranno il naso di fronte alla naturalezza di stile e di forme del Pisa Outlet Village. Verrà da essi presuntuosamente definita come una costruzione da parco giochi, da centro commerciale massificato, ripetitivo e banale. Di certo più gradevole e migliore anche per resistenza al clima marinese di quanto, al momento attuale, anticipato dai bozzetti del Porto di Marina.

            Ci verrà detto che si tratterebbe di un falso storico: ma anche in questo caso l’eccezione non regge, quello proposto è peggio!. Anche i fabbricati in corso di edificazione nell’area ex Laboratori Farmaceutici Gentili di Pisa sono un bel connubio tra realtà circostante e innovazione: le case sono dotate di modernissime tecnologie per gli impianti e il risparmio e il recupero energetico. Meglio dunque un presunto falso storico di una sicura mostruosità!

Ripetiamo quanto già scritto nel novembre 2009: c’è da scegliere. Le prossime mosse che non dovranno essere sbagliate. Il Porto di Marina, i suoi committenti, il Comune di Pisa con i suoi dirigenti, la Soprintendenza pisana, hanno l’occasione di passare alla storia per aver realizzato un’opera attesa da oltre 40 anni. Ebbene, non sprechino la clamorosa occasione non si facciano additare dai contemporanei e dai posteri come quelli che hanno realizzato e autorizzato un nuovo torto all’architettura pisana, ma anzi si sforzino, tutti assieme, di completare Marina di Pisa congiungendosi così con le opere ed i nomi  passati alla storia di Marina: come l’Ing. Capo del Comune di Pisa Bernieri, l’Arch. Cecillo Parmesani, l’Ing. Pietro Studiati.

            Siamo ancora in tempo! Abbiamo aspettato tanto, non buttiamo via tutto!

                                                                                        IL PRESIDENTE

                                                                               (DR. FRANCO FERRARO)

 

 

 

Associazione degli Amici di Pisa

Via Pietro Gori, 17   San Martino in Kinzica  56125  Pisa

Tel. 050.49905  info@associazioneamicidipisa.it 

Il Consigliere Addetto Stampa: Simone Guidotti 

 




Platani del Viale D’Annunzio

Pisa, Martedì 9 Maggio 2011 -2012 in stilepisano-

 OGGETTO: Piantumazioni sul Viale D’Annunzio

 Gentili Signori in indirizzo,

            come è noto da alcuni anni, i bellissimi platani che ornavano monumentalmente il Viale D’Annunzio rendendo gradevole anche il clima estivo, sono stati abbattuti dall’ente preposto -la Provincia di Pisa- a seguito del diffondersi del cancro colorato, il quale ha oltretutto impedito, così ci è stato detto, la piantumazione di identici alberi sostituiti da meno piacevoli bagolari.

            E’ però fin troppo evidente che la caratteristica e la tipicità del Viale d’Annunzio ha perso così come è, ogni sua monumentalità e storicità proveniente da quell’effetto tunnel lussureggiante che per generazioni ha incantato pisani e non. Oggi il panorama è veramente desolante. Il verde laterale è più dovuto alla crescita di piante improprie lungo il sedime stradale tanto da rendere il paesaggio una massa selvatica, per nulla ordinata e assai casuale.

           L’aspetto ancor peggiore è constatare che a tutt’oggi la ripiantumazione risulta irrilevante sul lato golena: non vorremmo che ciò sia per favorire la sosta delle auto degli avventori delle attività commerciali, navali o ai fruitori di ex retoni.

            La nostra Associazione vuole dunque capire dalla Provincia di Pisa quando e come sarà completata la ripiantumazione l’intero tracciato Pisa-Marina e se è prevista la posa lungo il percorso di ulteriori guard-rail in fodera di legno simili a quelli già esistenti in località Tre Buche.

            Vi comunichiamo che, nell’attesa di una pronta risposta, non renderemo pubblico l’oggetto della presente fino a venerdì compreso. Oltre tale data ogni evasiva e generica risposta sarà giustificatrice per una nota stampa da parte della nostra Associazione.

            Certi di incontrare la Vostra disponibilità, Vi auguriamo buon lavoro.

 IL PRESIDENTE
Dr. FRANCO FERRARO

 




Difesa dell’Aeroporto di Pisa

Volantino in difesa dell'Aeroporto "Galilei"




Grandi personaggi pisani

Presto on line

Pagina in costruzione




Rinviata la conferenza su Andrea Vesalio a Pisa

 

Stemma Amici di Pisa

ATTENZIONE: APPUNTAMENTO ANNULLATO !

La conferenza su “Andrea Vesalio a Pisa” della Dott.sa Rosalba Cirannni prevista per venerdì 27 Maggio alle ore 17:30 è stata rinviata a data da destinarsi a causa si indifferibiliimpegni della relatrice.




Programma Maggio 2011

 

A tutti i Soci e Simpatizzanti!

 Programma eventi  Maggio  2011 

 

                                                                             Pisa, 9 Maggio  2011 -2012 in stilepisano-

Venerdì 13/5  ore 17:30  

     presso la sede, il prof. Danilo Barsanti presenta il libro: “ Il plebiscito del 1860 in Provincia di Pisa “; editore E.T.S.

ore 21, presso la sede, incontro con i soci ed i simpatizzanti; 

 

 Sabato 14/5, ore 17,30 

     esposizione dati del Bilancio consuntivo 2010 dell’Associazione e presentazione del nuovo sito web;

( la presenza dei soci ed dei simpatizzanti sarà molto gradita );

 

Sabato 21/5, ore 16

presso la Fondazione Cerratelli in S.Giuliano Terme (Via G. Di Vittorio 2  )presentazione del libro: “ Le terme, il gioco e la Misericordia -quadri di una microstoria dei Bagni di Pisa“ ( Felici editore ); saranno presenti gli autori Sergio Coli e Franco Giuntoli.    

 

Venerdì 27/5, ore 17,30

          presso la sede, conferenza della dott.ssa Rosalba Ciranni su: “ Andrea Vesalio a Pisa“                                                                

                                                              

                                                              Un caro saluto a tutti

                                                                 

                                                                  IL PRESIDENTE  

                                                               (Dr. Franco Ferraro)




5 per mille

A tutti i Soci e Simpatizzanti!

A chi devolvere il 5 per mille

Pisa, 13 Maggio  2011 -2012 in stilepisano-

Cari amici e simpatizzanti proprio in quersti giorni abbiamo ricevuto la comunicazione ufficiale che la nostra Associazione è stata inserita nell’elenco degli Enti ai quali è possibile devolvere il 5 per mille in sede di dichiarazione dei redditi.

Pur nella consapevolezza che tale contributo è richiesto anche da associazioni di volontariato che operano in settori molto importanti per la collettività, alle quali però durante l’anno spesso ogniuno di noi ha senz’altro offerto la propria solidarietà, facciamo appello a coloro che conoscono il nostro sodalizio e  ne condividono gli scopi di contribuire con questa donazione affinchè la stessa, in futuro, possa svolgere con maggiore incisività i suoi fini istituzionali che sono:

  • – studio e diffusione della storia di Pisa, la valorizzazione delle antiche tradizioni cittadine, in modo particolare la ricorrenza del 6 Agosto, data memorabile della Repubblica Pisana;

  • – tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e delle bellezze naturali e paesaggistiche;

  • – promozione di tutte le attività e infrastrutture che garantiscono l’impianto socio-economico della città e del suo territorio.

Quindi se desiderate aiutarci indicate il nostro Codice fiscale: 80011400506

IL PRESIDENTE   (FRANCO  FERRARO)




Programma eventi Aprile/maggio 2011

 

A tutti i Soci e Simpatizzanti!

 Programma eventi  Aprile-Maggio  2011 

 

                                                                             Pisa, 20 Aprile  2011 -2012 in stilepisano-

Sabato 30/4  ore 16:00  

presentazione del romanzo 

     del dott. Sergio Costanzo, sull’architetto costruttore della Cattedrale di Pisa: “ Io Busketo “, presso la Fondazione Cerratelli in S. Giuliano Terme ( Via G. Di Vittorio 2 ); successiva visita alla mostra: “ I costumi di un Midioevo “;

 

Venerdì 6/5 alle ore 17.30

    presso la sede, conferenza della dott.ssa Rosalba Ciranni su: “ Andrea Vesalio a Pisa “;

     

Venerdì 13/5, ore 17,30, presso la sede, i

l prof. Danilo Barsanti presenta il libro: “ Il plebiscito del 1860 in Provincia di Pisa “; editore E.T.S.;

   

Sabato 14/5, ore 18, presso la sede, ore 17,30,

esposizione dati del Bilancio consuntivo 2010 dell’Associazione e presentazione del nuovo sito web;

    

Sabato 21/5, ore 16,00, presso la Fondazione Cerratelli in S.Giuliano Terme (Via G. Di Vittorio 2  )

presentazione del libro: “ Le terme, il gioco e la Misericordia -quadri di una microstoria dei Bagni di Pisa“ ( Felici editore ); saranno presenti gli autori Sergio Coli e Franco Giuntoli.

Con l’occasione si fa appello, per chi ancora non lo avesse fatto, di regolarizzare l’iscrizione per il 2011 !

                                                                

                                                               Un caro saluto a tutti

                                                                 

                                                                  IL PRESIDENTE  

                                                               (Dr. Franco Ferraro)




Comunicato Stampa: sviluppo aeroportuale quando l’intelligenza non è una bischerata!

 Pisa, martedì 1 Marzo 2011 – 2011 in stilepisano

SVILUPPO AEROPORTUALE: QUANDO L’INTELLIGENZA NON E’ UNA BISCHERATA!

 Il recente intervento stampa dell’Assessore Regionale Marson (Il Tirreno dell’1.3.) lasciano buone speranze per il futuro della Toscana. Infatti l’Assessore ha espressamente detto di cercare uno sviluppo territoriale di qualità, condizione questa che si sta scontrando con sentimenti opposti, anche all’interno della propria maggioranza, ma che la nostra Associazione vuole sostenere . Uno su tutti, il nostro grazie all’Assessore Marson va poiché ha avuto il coraggio di dire le cose per quelle che sono in materia aeroportuale dando voce al comune sentire.

In sostanza (se non erriamo), che Peretola è comunque prossima al suo massimo sviluppo, che  dal 1974 l’aeroporto Galilei di Pisa è l’aeroporto di tutta la Toscana, che lo sta facendo bene, e che  è uno sciupìo enorme di denaro pubblico e all’ambiente costruirne uno nuovo a Peretola.
 Con il concreto rischio, aggiungiamo noi, di creare sì nuovi posti di lavoro a Peretola, ma di perdere gran parte dei 3000 che ruotano intorno a quello pisano.
  Non eravamo abituati a tanta lucidità mentale in tema di amministrazione della cosa pubblica. L’Assessore Marson ha senza dubbio alcuno, parlato con logica, numeri, raziocinio, lungimiranza e, virtù rara, buon senso: qualità umane che dovrebbero essere tipiche di ogni amministratore pubblico o privato, di sinistra o di destra o di centro. Purtroppo invece le susseguenti puntualizzazioni in questo argomento del Presidente Enrico Rossi “… la Marson ha detto una bischerata …” fanno fare immediata retromarcia a chi, come noi, pensa che la Toscana sia tutto sommato un’isola felice di governo partecipato e lontana anni luce dall’Italia-sprecopoli a più non posso.
 E’ bene dunque ricordare che, se il Presidente Rossi in campagna elettorale si è preso “il sacro impegno” di costruire una seconda pista a Peretola, è meglio per le tasche dei toscani e per il lavoro, il venire meno ad un’avventata promessa elettorale che tenerne fede ad ogni costo. Che per realizzarla dovrebbe: interrare l’autostrada (mica un osso nel giardino!), sopraelevare il Fosso Reale, i suoi affluenti, la viabilità collaterale e dotarla di idrovore potenti; fare scempio del Parco della Piana, rinunciare al termovalorizzatore sapendo che dal 2015 sarà indispensabile ai fiorentini; rinunciare alla Cittadella Viola, caricare l’aerea di milioni di metri cubi di urbanizzazione dell’area Fondiaria; scaricare sui pratesi le emissioni sonore e ambientali degli aeroplani perché i livelli di gas su Firenze sono già oltre i limiti; costruire una seconda pista, mettere in crisi la forza-lavoro del Galilei di Pisa, ribaltare la realtà consolidata, vincente dell’attuale sistema aeroportuale.
  Il tutto pagato per l’80% con i soldi pubblici: tutto ciò solo per una promessa elettorale azzardata. Merita dunque tutto ciò? Sarà il caso di riflettere seriamente e dare ragione a tutta quella gente che continua a dire che la seconda pista non si può fare? E’ questo il primo “pater” dei problemi toscani contro cui battersi per evitare il declino? E’ forse il caso invece di investire maggiori risorse per lo sviluppo e il rilancio della ferrovia in alta velocità costiera creando un braccio verso Pisa? Sarà il caso invece di investire in Toscana sulla difesa dei posti di lavoro, sul rilancio dell’industria, del commercio, dell’artigianato, sul turismo, sui musei, sulla viabilità costiera e sulla Siena – Grosseto?
  Presidente Rossi, cambi angolatura al suo punto di vista finché in tempo, l’assessore Marson le ha aperto gli occhi prima del disastro: la Toscana merita “solo” un treno che in mezz’ora porti i fiorentini all’aeroporto di Pisa! Il terzo binario ferroviario ad alta velocità infatti costerebbe sicuramente un quarto di tutti i soldi necessari nel suo insieme per fare a Peretola la pista tangente o parallela. Pisa ha possibilità di sviluppo aeroportuale quasi infinite: perché gettare tutto alle ortiche?

             IL PRESIDENTE
                                (DR. FRANCO FERRARO)




Comunicato Stampa: unire le Province di Pisa e Livorno? Giù le zampe! scherzo di carnevale o pesce d’aèrile in anticipo?

 Pisa, sabato 12 marzo  2011 -2011 stilepisano-

UNIRE LE PROVINCE DI PISA E LIVORNO? GIU’ LE ZAMPE!SCHERZO DI CARNEVALE O PESCE D’APRILE IN ANTICIPO? 

L’iniziativa di un parlamentare della Repubblica Italiana di accorpare, nella speranza di alleggerire i costi della politica, le province di Firenze-Prato-Pistoia, Grosseto-Siena-Arezzo, Lucca-Massa Carrara e Pisa con Livorno, ci fa fatto fare una sana e fragorosa risata, di quelle che aspettavamo da tempo per riprenderci l’umore dopo le pazzesche iniziative in ambito Regione Toscana, di unire alla pari e a freddo, l’aeroporto di Pisa con quello Firenze. Quanto abbiamo riso!

 E’ stata la prova provata che, pur di uscire dall’anonimato della propria carica istituzionale e cercare la notorietà (mal calcolata) si arrivi anche s

olo a pensare di unire i senesi con i grossetani, i massesi con i lucchesi. Insomma, cari onorevoli, un po’ di contegno! Quando inizia il torneo delle sparate più grosse, avvertiteci!
 La politica si sa, ha i suoi costi. Ma la politica quando prende decisioni sbagliate (e i diari ne sono pieni!) ne fa ricadere i costi, compreso quelli sociali, sulla collettività. Che non è detto che sia ancora disposta a prenderli sul serio. I politici. Alla bisogna, ecco una citazione su tutte: quella cinematografica dell’immenso Totò: “e io pago!”.
 Ma ve lo immaginate voi, i pisani assieme ai livornesi? Così fedeli e orgogliosi questi ultimi del proprio status di moderna “civitas” appaiati, appiccicati a forza con quei vecchi bacucchi, nobili decaduti dei pisani che a Livorno avevano uno dei loro porti chiamato Porto Pisano? Ma via! Si sentirebbero nuovamente…pisani! Già. Perché diciamolo chiaro: l’istituzione della Provincia di Livorno è uno dei pochi atti del ventennio fascista che i livornesi non hanno mai rinnegato. Anni in cui furono celebri gli scontri in camicia nera tra i federali filo Ciano livornesi e quelli Buffarini Guidi pisani, con quest’ultimo che (leggenda o no..) una volta bloccò un treno carico di libri in partenza dalla Scuola Normale di Pisa e diretto in quel di Livorno. O pure altrettanto celebri, gli scontri del ventennio, protratti fino ai primi anni ’60, sulla titolarità territoriale della nascente Tirrenia, che è pisana come Calambrone!. Il tutto finì, come polemica, con il chiamare Pisorno la nuova strada di collegamento dell’interno verso la costa. Già proprio questo abbiamo pensato fra una risata e l’altra: o come si dovrebbe mai chiamare questa nuova provincia Pisa-Livorno? Pisorno? Già il nome suona male, come un rantolo d’un orco o come un sibilo del gobbo di Notre Dame.
  Sul finire della nostra risata, il ragionamento tra noi si è fatto più serio: ma non sarà mica il caso di alleggerire il bilancio dello Stato Italiano abolendo le Regioni? Siamo proprio convinti che molti dei mali dei pisani e dei livornesi, vengano proprio da laggiù, da quel Palazzo Regionale che fagocita, ingoia, tresca e tramesta e soprattutto costa? E quanto costa! Pianta organica da Casa Bianca, costose indennità ai consiglieri anche a quelli passati, sovrapposizione di competenze che vengono portate allo scontro con altri e più antichi apparati dello Stato come le prefetture (che sono strutture dirette del Governo organizzate su base provinciale) le stesse province, le autorità di bacino e delle comunità montane. Il tutto moltiplicato per le 20 regioni italiane: chiamatele “quisquilie e pinzillacchere!”
  Insomma, come spesso accade, dopo la grassa risata, c’è sempre spazio per la riflessione seria. E torna a mente quell’ “e io pago!” di Totò. Già, perché da quando sono state istituite le Regioni, il meccanismo-Stato si è progressivamente rallentato nell’azione e nell’efficacia, è diventato gommoso, palloso nel senso peggiore del termine, il bilancio statale ha visto aumentare progressivamente il suo deficit dovuto al nuovo apparato regionale. E che fa l’effetto del colesterolo alto: intasa le vene e rischia l’infarto all’organismo. Ecco che ci siamo con il concetto: cari Onorevoli, se proprio volete passare alla storia delle attività parlamentari, fatelo per una cosa che serve nella direzione dell’economicità, che è utile all’efficienza dello stato, che è rispettosa del sentire dei cittadini e del suo ruolo d’appartenenza al territorio in cui nasce, vive, lavora (sempre meno ahinoi) e soprattutto paga le tasse necessarie al (mal) funzionamento dello Stato: abolire sì, ma le Regioni! Giù le zampe dalle province!

        IL PRESIDENTE   
         (DR. FRANCO FERRARO)

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