Comunicato Stampa: rito dei 100 giorni agli esami: avanti che a Pisa c’è posto! L’illecito è al sicuro
Pisa, sabato 17 marzo 2011 -2011 stilepisano-
“ RITO DEI 100 GIORNI AGLI ESAMI: AVANTI CHE A PISA C’E’ POSTO ! L’ ILLECITO E’ AL SICURO ! ”
Lo avevamo detto e scritto anche nel 2010. Quest’anno ci risiamo: l’onore della città, la religiosità che la sua Piazza del Duomo incarna, sono stati “allegramente” violati da “ragazzate” alla ricerca della fortuna per la prossima maturità. Nonostante gli sforzi dell’Opera della Primaziale Pisana di transennare l’accesso alla lucertolina -cosiddetta di portafortuna- sulla porta del Duomo, nonostante i precedenti in questo senso, si è assistito impotenti, subendola amaramente, alle frotte di presunti maturandi provenienti dalle città vicine in cerca di emozioni a danno della collettività e di se stessi.
Quando scadrà questa cambiale che la città deve pagare ogni anno in nome di una scaramanzia? La zona del Duomo di Pisa, già deturpata dalle bancarelle stanziali autorizzate che vendono anche merce impropria per un luogo sacro, buon ultime le mutande falliche, e tutti i giorni vessata da stormi di venditori abusivi e borseggiatori che non di rado percuotono i Vigili Urbani, deve ulteriormente pagare pegno anche agli studenti medi in occasione dell’avvicinarsi della maturità?
Già maturità: cos’è la loro maturità? Un fortuito salto verso l’Università protetti dalle conoscenze genitoriali e da esorcizzare con litri di alcolici, conditi da hashish, marijuana? E’ maturità sfilare gli slip alle ragazze (che ben sanno a cosa vanno incontro), è maturità prendere le Mura di Pisa e il Battistero a pallonate, lasciare fior di rifiuti in giro, sbriciolare i vetri delle bottiglie, distruggere il famoso prato che l’Opera della Primaziale mantiene con precisione e costi a suo carico? E le loro famiglie? Cosa insegnano loro? Questo? Stiamo freschi! Nell’attesa che i “ragazzi” maturino (se lo saranno, ciò sarà sempre troppo tardi) facciamo considerazioni politiche e soprattutto“de facto”.
Accertata l’assenza di ogni forma decisa di prevenzione e controllo di questo penoso fenomeno, siamo più che legittimati a pensare che a Pisa sia lecitamente tollerato l’illecito. Questa grave sensazione è supportata incontrovertibilmente da simili gravi situazioni di scempio cittadino organizzato. Come la decennale manifestazione-rave party per la droga libera in giro per le vie di Pisa chiamata “Canapisa” che prostra la città in nome della libertà d’espressione. O come avviene durante la serata della celeberrima “Luminara di San Ranieri” quando si permette una processione blasfema in mezzo alla folla sui lungarni con uno pseudo San Ranieri bestemmiatore, con la regia di un altro centro sociale. Oppure come il quotidiano giro di racket ai parcheggi scambiatori in città e nelle immediate vicinanze oltre che ai semafori. O come le recenti scritte blasfeme sulla Chiesa della Spina e su quella dei Cavalieri, della Fontana in San Martino, dei palazzi storici cittadini. Intanto il Comune spende 1,2 mil. di € per un centro sociale di “disobbedienze” ed altri enti pubblici li finanzieranno annualmente per 60 mila €.
Siamo stufi di quest’andazzo, con Pisa usata per far carriera politica. Basta! E’ l’ora di rispettare Pisa, la sua storia, gli altri e se stessi!
Viva Pisa, Viva l’Italia!
IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
(DR. FRANCO FERRARO)