Rassegna Stampa

ecco la rassegna stampa dei comunicati pubblicati dell’Associazione degli “Amici di Pisa”




Programma eventi febbraio/marzo 2011

 

A tutti i Soci e Simpatizzanti!

 Programma eventi  Febbraio-Marzo  2011 

 

                                                                             Pisa, 21 Febbraio  2011 -2011 in stilepisano-

Venerdì 25/2  ore 17.00  presso la sede sociale:

presentazione del libro dal titolo: “Le Madonne di Pisa”, Felici Editore.

Presente l’autore Ing. Maurizio Villani 

 

Venerdì 4/3 alle ore 17.00  presso la Biblioteca Universitaria:

inaugurazione della mostra storica:

“La partecipazione di Pisa all’Unità d’Italia; 1859 – 1861”

La mostra, curata anche dalla nostra Associazione, rimarrà aperta fino al 2 Aprile

 con i seguenti orari: mattina 10-13; pomeriggio 15-17

 

In occasione del Capodanno Pisano il nostro sodalizio ha previsto i seguenti incontri:

 

–       Sabato 19/3, presso la sede alle ore 17, presentazione del libro di Mario Noferi:

“Le 6 formelle del tesoro della cattedrale di Pisa”. Presenterà il Prof. Ottavio Banti; nell’occasione si potrà prendere visione del volume;

–       Giovedì 24/3, cena dell’ultimo dell’Anno Pisano presso un locale caratteristico.

Se le prenotazioni saranno numerose e se ci perverranno con adeguato anticipo.

–       Sabato 26/3, alle ore 10 visita guidata alla Mostra sul 150/rio dell’Unità d’Italia, allestita con il contributo dell’Associazione, presso la Biblioteca Universitaria;

–       Sabato 26/3, alle ore 16 presso la Fondazione Cerratelli a San Giuliano Terme, presentazione del romanzo storico del dott. Sergio Costanzo: “Io Busketo”.

 

Si fa appello, per chi ancora non lo avesse fatto, di regolarizzare l’iscrizione per il 2011 !

                                                                

                                                               Un caro saluto a tutti

                                                                 

                                                                  IL PRESIDENTE  

                                                               (Dr. Franco Ferraro)




Consiglio Direttivo in carica 2018-2021

1959

 

I Consigli Direttivi e i due Collegi nella storia dell’Associazione

 

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Triennio 2021-2024    Elezioni svoltesi l’11 Settembre 2021. 

Consiglio Direttivo.

Maria Luisa Ceccarelli Lemut  (Presidente)

Banduccio Fabiani                        (Vicepresidente)

Federico Bonucci         (Segretario)

Fabio Vasarelli     (Tesoriere)  dal 20.1.2022 sostituisce Roberto Sbrana

Simone Lo Monaco

Gianni Conzadori

Alessandro Bigagli

Francesco Guglielmi

Italo Monsellato

Simone Guidotti

Edoardo Govoni  sostituisce dal 10.2.2022 Mario Peccatori

Collegio dei Revisori dei Conti:

Roberto Ferraro

Dario Rollo

Franca Sabbatini

Collegio dei Probiviri:

Franco Ferraro

Nicola Beltrami

Alberto Zampieri

 

Consiglio Direttivo nominato in seguito alle dimissioni del Presidente Stefano Ghilardi, ratificate nell’adunanza del 30 giugno 2020:

 

Simone Lo Monaco

Federico Bonucci (Segretario)

Maria Luisa Ceccarelli Lemut (Vicepresidente)

Simone Guidotti

Banduccio Fabiani

Franco Ferraro (Presidente)

Roberto Ferraro (Tesoriere)

Fabio Vasarelli

Gianni Conzadori.

                            

I due Collegi rimangono invariati.

 

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Triennio 2018-2021. Elezioni svoltesi il 18 maggio 2018.

 

Consiglio Direttivo:

Antonio Fascetti (Presidente Onorario dal 22-10-2013 al 22.1.2019 †)

Stefano Ghilardi (Presidente)

Simone Lo Monaco

Federico Bonucci (Segretario)

Maria Luisa Ceccarelli Lemut (Vicepresidente)

Simone Guidotti

Alessandro Bigagli

Paolo Bilanci

Banduccio Fabiani  

Alessandro Carmignani

Franco Ferraro

Roberto Ferraro (Tesoriere).

Collegio dei Sindaci Revisori: Riccardo Buscemi (Presidente) Enrico De Renzi Francesco Rubini     Collegio dei Probiviri: Nicola Beltrami (Presidente) Ilda Bertolini Sergio Mariotti.       **********************************************

 

Triennio 2015-2018. Elezioni svoltesi il 16 maggio 2015.

 

Consiglio Direttivo:

Antonio Fascetti (Presidente Onorario dal 22-10-2013)

Franco Ferraro (Presidente)

Simone Guidotti (Vicepresidente)

Andrea Serfogli

Federico Bonucci

Roberto Ferraro (Tesoriere)

Simone Lo Monaco

Alessandro Bigagli

Francesco Mallegni

Alessandro Favre (Segretario)

Antonio Gentilini

Stefano Ghilardi.

Supplenti: Irene Galletti e Federico Gradassi.

 

Collegio dei Sindaci Revisori:

Riccardo Buscemi (Presidente)

Francesco Rubini

Enrico De Renzi.

 

Collegio dei Probiviri:

Sergio Mariotti (Presidente)

Ilda Bertolini

Francesco Lapucci.

Supplenti: Alberto Zampieri e Nicola Beltrami.

 

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Triennio 2012-2015. Elezioni svoltesi il 12 maggio 2012.

 

Consiglio Direttivo:

Franco Ferraro (Presidente)

Simone Guidotti (Vicepresidente)

Andrea Serfogli

Roberto Ferraro (Tesoriere)

Ilda Bertolini

Federico Bonucci

Sergio Mariotti

Daria Pasini

Alessandro Bigagli

Sergio Brondi (Segretario)

Alberto Zampieri.

Dal 22-10-2013 Presidente Onorario: Antonio Fascetti.

 

Collegio dei Sindaci Revisori:

Riccardo Buscemi (Presidente)

Giulio Pescioni

Francesco Rubini.

Supplente: Chiara Corucci.

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Triennio 2009-2012. Elezioni svoltesi il 15 maggio 2009.

 

Consiglio Direttivo:

Franco Ferraro (Presidente)

Ilda Bertolini

Andrea Serfogli

Alberto Zampieri (Vicepresidente)

Sergio Mariotti

Fabio Vasarelli (Vicepresidente)

Piera Orvietani (Segretario)

Simone Guidotti

Roberto Ferraro (Tesoriere)

Alessandro Bargagna

Federico Bonucci

 

Collegio dei Sindaci Revisori:

Riccardo Buscemi

Chiara Corucci

Stefano Ghilardi

 

 

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Triennio 2006-2009. Elezioni svoltesi il 13 maggio 2006.

 

Consiglio Direttivo:

Franco Ferraro (Presidente)

Piera Orvietani

Alberto Zampieri (Vicario per le attività culturali)

Andrea Serfogli

Guido Ughi

Roberto Ferraro (Tesoriere)

Sergio Mariotti (Vicario per le attività sociali)

Ilda Bertolini

Carlo De Santis

Marco Marchi (Segretario)

Giulio Pescioni

 

Collegio dei Sindaci Revisori:

Riccardo Buscemi (Presidente)

Stefano Ghilardi

Francesco Rubini

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Triennio 2003-2006. Elezioni svoltesi il 14 marzo 2003.

 

Consiglio Direttivo

Franco Ferraro (Presidente)

Sergio Mariotti (Vicepresidente)

Roberto Ferraro (Tesoriere)

Federico Bonucci

Iacopo Cavallini

Andrea Serfogli

Ilda Bertolini

Mauro Del Corso

Francesco Lapucci

Piera Santerini

Alberto Zampieri

 

Collegio dei Sindaci Revisori:

Riccardo Buscemi

Enrico Fantini

Antonio Mariotti

Supplente: Francesco Rubini

 

Collegio dei Probiviri:

Ottavio Banti

Rodolfo Bernardini

Paolo Brunori

Supplenti: Luciano Braccini e Francesco Danielli.

 

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Triennio 1999-2003. Elezioni svoltesi il 29 maggio 1999.

 

Consiglio Direttivo:

Renzo Paolicchi (Presidente Onorario)

Olga Carla Sbrana (Presidente)

Luciano Lenzi (Vicepresidente)

Iacopo Cavallini (Segretario)

Roberto Ferraro (Tesoriere)

Mauro Del Corso

Andrea Serfogli

Claudio Chimenti

Sergio Mariotti

Nino Silvestri

Federico Bonucci

 

Collegio dei Sindaci Revisori:

Franco Ferraro

Alamiro Antoni

Antonio Mariotti

Supplenti: Enrico Fantini e Alberto Giuntini

 

Collegio dei Probiviri:

Ottavio Banti

Rodolfo Bernardini

Paolo Brunori

Supplenti: Luciano Braccini e Francesco Danielli.

 

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Triennio 1996-1999. Elezioni svoltesi il 14 aprile 1996.

 

Consiglio Direttivo:

Renzo Paolicchi

Mauro Del Corso (Vicepresidente)

Andrea Serfogli (Segretario)

Luciano Lenzi

Claudio Chimenti

Arturo Baldini (Presidente)

Roberto Ferraro (Tesoriere)

Olga Carla Sbrana

Nino Silvestri

Iacopo Cavallini

Menotto Baldeschi.

 

Collegio dei Sindaci Revisori:

Franco Ferraro

Alamiro Antoni

Antonio Mariotti

Supplenti: Enrico Fantini e Alberto Giuntini

 

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Triennio 1993-1996. Elezioni svoltesi il 28 febbraio 1993.

 

Consiglio Direttivo

Renzo Paolicchi (Presidente)

Mauro Del Corso

Arturo Baldini

Roberto Ferraro

Andrea Serfogli

Claudio Chimenti

Menotto Baldeschi

Nino Silvestri

Licia Bertolini

Luciano Lenzi

Olga Carla Sbrana.

 

Collegio dei Sindaci Revisori:

Franco Ferraro

Antonio Mariotti

Enrico Fantini.

 

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Triennio 1990-1993. Elezioni svoltesi il 2 dicembre 1989.

 

Consiglio Direttivo:

Renzo Paolicchi (Presidente)

Arturo Baldini (Vicepresidente)

Mauro Del Corso (Segretario)

Roberto Ferraro (Tesoriere)

Menotto Baldeschi

Licia Bertolini

Francesco Danielli

Carlo Guidi

Luciano Lenzi

Paolo Paolicchi

Olga Carla Sbrana

 

Collegio dei Sindaci Revisori:

Franco Ferraro

Antonio Mariotti

Renato Volponi.

 

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Triennio 1986-1990. Elezioni svoltesi il 15 novembre 1986.

 

Consiglio Direttivo:

Renzo Paolicchi (Presidente)

Arturo Baldini (Vicepresidente)

Marcello Berti

Mauro Del Corso (Segretario)

Marco Tangheroni

Roberto Ferraro (Tesoriere)

Pierluigi Toncelli

Carlo Guidi

Menotto Baldeschi

Renzo Piaggi

Iris Capitani

 

Collegio dei Sindaci Revisori:

Franco Ferraro

Tommaso Borgogni

Renzo Salvetti

Supplente: Renato Volponi.

 

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Triennio 1983-1986. Elezioni svoltesi il 26 novembre 1983.

 

Consiglio Direttivo

Renzo Paolicchi (Presidente)

Arturo Baldini

Pierluigi Toncelli

Roberto Ferraro

Marco Tangheroni

Iris Capitani

Carlo Guidi

Marcello Berti

Menotto Baldeschi

Luciano Lenzi

Renzo Piaggi

 

Collegio dei Sindaci Revisori:

Franco Ferraro

Antonio Mariotti

Piero Mennucci

 

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Triennio 1981-1983. Elezioni svoltesi il 22 novembre 1980.

 

Consiglio Direttivo:

Renzo Paolicchi (Presidente)

Rodolfo Bernardini

Roberto Ferraro

Arturo Baldini (Vicepresidente)

Renzo Piaggi

Marco Tangheroni

Carlo Guidi

Luciano Lenzi

Pierluigi Toncelli

Menotto Baldeschi

Iris Capitani

 

Collegio dei Sindaci Revisori:

Franco Ferraro

Antonio Mariotti

Piero Mennucci

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Triennio 1977-1980. Elezioni svoltesi il 19 novembre 1977.

 

Consiglio Direttivo:

Renzo Paolicchi (Presidente)

Arturo Baldini

Renzo Piaggi (Segretario)

Roberto Ferraro (Tesoriere)

Rodolfo Bernardini

Pietro Celestre

Benozzo Conti

Antonio Fascetti

Carlo Guidi

Ottorino Guidi

Marco Tangheroni

 

Collegio dei Sindaci Revisori:

Renzo Salvetti

Guido Primavori

Piero Mennucci

 

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Triennio 1974-1977. Elezioni svoltesi l’8 novembre 1974.

 

Consiglio Direttivo

Renzo Paolicchi (Presidente)

Antonio Fascetti

Arturo Baldini

Fabrizio Braccini

Renzo Piaggi

Ottorino Guidi

Oreste Mario Barsali

Pietro Celestre

Giuseppe Cappagli

Rodolfo Bernardini

Roberto Ferraro.

 

Collegio dei Sindaci Revisori:

Carlo Del Guercio

Piero Mannucci

Augusto Pochini

Supplenti: Renzo Salvetti e Luciano Fabrini.

 

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Triennio 1972-1974. Elezioni svoltesi il 9 giugno 1972.

 

Consiglio Direttivo:

Renzo Paolicchi (Presidente)

Oreste Barsali (Tesoriere)

Arturo Baldini (Vicepresidente)

Antonio Fascetti

Giuseppe Cappagli

Ottorino Guidi (Segretario)

Giorgio Del Guerra

Benozzo Conti.

 

Collegio dei Sindaci Revisori:

Renzo Salvetti

Luciano Fabrini

Carlo Del Guercio

Supplente: Augusto Pochini

 

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Triennio 1969-1972. Elezioni svoltesi il 30 maggio 1969.

 

Consiglio Direttivo:

Renzo Paolicchi

Giorgio Del Guerra

Mario Barsali

Renzo Piaggi

Gualtiero Lami

Arturo Baldini

Benozzo Conti

Ivo Rossi

Flaminio Farnesi

Giulio Carlini

 

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Consiglio Direttivo dal 1965 al 1969:

Renzo Paolicchi (Presidente)

Pier Francesco Braccini (Vicepresidente)

Luciano Camici (Vicepresidente)

Varo Marcelli (Segretario)

Agostino Bianchi (Tesoriere)

Roberto Fabrini

Antonio Fascetti

Renzo Piaggi

 

Collegio dei Sindaci Revisori:

Renzo Salvetti

Luciano Fabrini

(?) Toniolo

Supplente: Fabrizio Braccini.

 

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La fondazione: sabato 10 gennaio 1959 (sede individuata nel 1958, in Borgo Stretto n. 10, in locali parrocchiali in affitto).

Soci Fondatori:

Alfredo Marcelli (Presidente)

Renzo Paolicchi (Vicepresidente)

Antonio Fascetti (Segretario)

Sergio Bindi (Cassiere)

Giuseppe Berti Mantellassi

Giovanni Macchi

Antonio Bianchini

Agostino Bianchi (assente giustificato).

Il 16 gennaio viene redatto lo statuto della neonata “Società degli Amici di Pisa”, poco dopo denominata Associazione.

 

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Gli albori: nell’anno 1952 sorge l’idea del M.° Alfredo Marcelli di dar vita all’Associazione degli Amici di Pisa; idea formalizzata poi in una lettera di “Auguri a Pisa”, scritta dal Maestro e pubblicata da Il Tirreno il 4 gennaio 1953. Le intenzioni, poi superate, erano di dar vita a un sodalizio senza sede, tessere, quote mensili, cariche sociali, “onde evitare lotte per la solita ambizione di capeggiare”. I ritrovi erano per lo più nel Bar Martini, al Ponte Solferino, lato boreale.

Il gruppo iniziale era composto da:

Alfredo Marcelli

Antonio Fascetti

Renzo Paolicchi

Giuseppe Berti Mantellassi

Girolamo Roncioni

Buschetto Roncioni

Antonio Bianchini.

 

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Presidenti in carica dal 1959 al 2020

 

Prof. Alfredo Marcelli           1959 – 1963

Cav. Renzo Paolicchi             1963 – 1996

Avv. Arturo Baldini               1996 – 1999*

Prof.ssa Olga Carla Sbrana 1999 – 2002**

Dr. Franco Ferraro                2003 – 2018

Dr Stefano Ghilardi     dal 2018 al 30.6.2020

Dr Franco Ferraro       dal 30.6.2020

 

* Deceduto nel Dicembre 1997, ne fece le funzioni, fino alle successive elezioni Mauro Del Corso, già Vice Presidente

** Dimissionaria nell’Aprile 2002, ne fece le funzioni, fino alle successive elezioni Sergio Mariotti, Consigliere Anziano

 




Lo Statuto dell’Associazione Amici di Pisa

 REPUBBLICA ITALIANA

STATUTO DELL’ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE
“ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA”
 

TITOLO IDenominazione, sede, durata, scopo e attività

Articolo 1Denominazione e sede
1.1 In data 10 Gennaio 1959 è stata costituita in Pisa l’associazione di promozione sociale denominata “Associazione degli Amici di Pisa”.
1.2 L”‘Associazione degli Amici di Pisa”, di seguito denominata Associazione, è conforme alla legge 7 dicembre 2000, n° 383, alla legge regionale toscana 9 dicembre 2002, n° 42 e alle norme generali del nostro ordinamento giuridico.
1.3 L’Associazione ha sede in Pisa, Via Pietro Gori n.17.
1.4 Con delibera del Consiglio Direttivo possono essere istituite e soppresse su tutto il territorio nazionale sedi secondarie, delegazioni ed uffici staccati.
1.5 L’Associazione si basa su norme organizzative ispirate ai principi costituzionali e ai criteri di trasparenza amministrativa.
Articolo 2Durata
 
2.1. L’Associazione è costituita a tempo indeterminato.
 
Articolo 3Finalità e attività
 
3.1 L’Associazione non ha scopo di lucro e persegue il fine esclusivo della solidarietà sociale, umana, civile e cu)turale. In particolare, l’ente opera in maniera specifica nelle seguenti aree di intervento: socio-culturale ed educativo.
3.2 Per perseguire gli scopi sopraindicati, l’Associazione realizza i seguenti interventi:
a) studio e diffusione della storia di Pisa, la valorizzazione delle antiche tradizioni cittadine, in modo particolare la ricorrenza del 6 Agosto, data memorabile della Repubblica Pisana;
b) tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e delle bellezze naturali e paesaggistiche;
c) promozione di tutte le attività e infrastrutture che garantiscono l’impianto socio-economico della città e del suo territorio.
3.3 L’Associazione opera nel territorio della Regione Toscana.
 
TITOLO II – I soci
 
Articolo 4 – I soci
 
4.1 Il numero di soci è illimitato.
4.2 Possono essere soci tutti coloro che amino la città di Pisa ed abbiano interesse al suo sviluppo.
4.3 La qualifica di socio si acquista tramite la domanda e l’accettazione insindacabile del Consiglio Direttivo.
4.4 Tutti i soci hanno gli stessi diritti e parità di trattamento all’interno dell’Associazione.
4.5 I soci sono divisi in quattro categorie:
a) soci onorari: tale qualifica viene conferita dall’Assemblea dei soci, su proposta del Consiglio Direttivo, a quelle persone che operano in modo eccezionale nei confronti della città di Pisa o dell’Associazione;
b) soci sostenitori, soci straordinari e soci ordinari, a seconda dell’entità della quota annuale versata;
le quote annuali vengono stabilite anno per anno dal Consiglio Direttivo.
 
Articolo 5 – Diritti dei soci
 
5.1 I soci partecipano a pieno titolo alla vita dell’Associazione e contribuiscono a determinare le scelte e gli orientamenti.
5.2 Riuniti in assemblea, i soci hanno diritto di voto:
a) per l’approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti;
b) per la nomina degli organi direttivi dell’Associazione.
5.3 Coloro i quali perdono la qualità di socio anche per recesso ed espulsione non hanno alcun diritto al rimborso delle quote sociali versate né sul patrimonio sociale.
 
Articolo 6 – Doveri dei soci
6.1 E’ fatto obbligo ai soci:
a) di versare la quota annuale entro il 31 Marzo di ogni anno; le eventuali sospensioni nei versamenti non esonerano il socio dal pagamento delle quote arretrate;
b) di contribuire al raggiungimento degli scopi dell’Associazione e prestare nei modi e nei tempi concordati, la propria opera secondo i fini dell’ente stesso.
6.2 I soci prestano la propria opera in modo personale, spontaneo e gratuito e non hanno diritto ad alcun compenso per l’attività prestata, salvo il rimborso delle spese effettivamente sostenute nei limiti di quanto stabilito dall’Associazione stessa o dalla legge.
Articolo 7 – Recesso dei soci
7.1 I socio potrà recedere dall’Associazione in ogni momento, presentando lettera di recesso al Consiglio Direttivo. Si intende automaticamente decaduto il socio moroso nel pagamento delle quote annuali da almeno due anni.
 
Articolo 8 – Espulsione di un socio
 
8.1 I soci possono essere espulsi dall’Associazione su proposta di qualsiasi socio, secondo quanto pre-.
visto dall’art. 18.5, previo parere del Consiglio Direttivo, qualora:
a) il loro comportamento sia contrario a quanto stabilito nello Statuto e alle finalità dell’Associazione;
b) vi è un evidente e palese ostilità all’Associazione stessa o per indegnità.
8.2 Censura nei confronti dei soci. I soci che demeritana nei confronti dell’Associazione possono avere la censura da parte del Presidente su conforme parere del Consiglio Direttivo.
 
Articolo 9 – Dipendenti e collaboratori
 
9.1 Gli aderenti dell’Associazione prestano prevalentemente la loro opera gratuitamente in favore della stessa e occorrendo possono stipulare con essa rapporto di lavoro, dipendente o autonomo.
9.2 L’Associazione può assumere dei dipendenti stipulando contratti secondo le norme vigenti in materia e assicurandoli contro le malattie, infortuni e responsabilità civile verso terzi.
9.3 L’Associazione può inoltre utilizzare collaboratori esterni stipulando con loro contratti e assicurandoli a norma di legge.
decaduto il socio moroso nel pagamento delle quote annuali da almeno due anni.
 
TITOLO III – Gli organi sociali
 
Articolo 10 – Organi sociali
 
10.1 Gli organi dell’Associazione sono:
a) l’Assemblea dei soci b) il Consiglio Direttivo c) il Presidente d) il Collegio dei sindaci revisori e) il Collegio dei Probiviri
10.2 Tutte le cariche sono gratuite e solamente per necessità motivate si può ricorrere in via straordinaria a quanto previsto dall’articolo 9, comma 1, purché rimanga prevalente l’attività di volontariato condotta dall’organo di appartenenza dei soci che hanno instaurato rapporti patrimoniali con l’Associazione.
 
Articolo 11 – L’Assemblea dei soci
 
11.1 L’Assemblea è formata da tutti gli aderenti all’Associazione in regola con il pagamento della quota associativa annua ed è presieduta dal Presidente della stessa. L’Assemblea può essere ordinaria e straord i na ria.
11.2 L’Assemblea ordinaria è validamente costituita in prima convocazione, con la presenza della maggioranza degli aderenti e delibera validamente con la maggioranza dei presenti, e in seconda convocazione è validamente costituita con qualsiasi numero dei presenti e delibera a maggioranza dei presenti.
11.3 L’Assemblea straordinaria è validamente costituita e delibera in prima convocazione con la maggioranza assoluta degli aderenti all’Associazione e in seconda convocazione è validamente costituita con qualsiasi numero dei presenti e delibera a maggioranza semplice dei presenti.
11.4 L’Assemblea ordinaria si riunisce almeno una volta ogni anno, in occasione dell’approvazione del bilancio consuntivo e preventivo, su convocazione del Presidente oppure ogni volta ne faccia richiesta almeno un quinto dei soci, mediante avviso affisso nella sede dell’Associazione quindici giorni prima e a mezzo di lettera ordinaria a tutti i soci oppure mediante pubblicazione di avviso sulla stampa quotidiana e locale.
11.5 L’Assemblea straordinaria viene convocata in via d’urgenza dal Presidente con lettera indicando nella medesima l’ordine del giorno.
11.6 I soci minorenni non possono essere elettori, né eleggibili.
 
 
Articolo 12 – Attribuzione dell’Assemblea
 
12.1 L’Assemblea in sede ordinaria:
1) approva il bilancio consuntivo e preventivo almeno una volta all’anno;
2) ogni tre anni procede alla nomina dei componenti del Consiglio Direttivo, del Collegio dei Sindaci Revisori e del Collegio dei Probiviri;
3) decide su ogni argomento venga sottoposto alla sua attenzione (es. regolamenti, ecc.).
12.2 L’Assemblea in sede straordinaria:
1) delibera le modifiche dell’Atto costitutivo, dello Sta-tuto;
2) decide in ordine allo scioglimento dell’Associazione e alla devoluzione del patrimonio sociale residuo secondo quanto disposto dall’articolo 28.
 
Articolo 13 – Rappresentanza dei soci in Assemblea
 
13.1 In caso· di impedimento i soci possono farsi rappresentare in assemblea da altro socio al quale devono rilasciare delega scritta. Nessun socio può rappresentare più di altri due voti.
 
Articolo 14 – Svolgimento dell’Assemblea
 
14.1 L’Assemblea è presieduta dal Presidente dell’Associazione e, in sua assenza dal Vice Presidente;
nel caso di assenza di entrambi l’Assemblea elegge un proprio Presidente che resta in carica per la sola durata dell’Assemblea.
14.2 Il Presidente dell’Assemblea nomina un Segretario con il compito di stendere il verbale della suddetta, accerta la regolarità della convocazione e costituzione, il diritto di intervenire e la validità delle deleghe.
 
Articolo 15 – Il Consiglio Direttivo
 
15.1 L’Assemblea ordinaria ogni tre anni vota fra i propri aderenti 11 (undici) componenti del Consiglio Direttivo. Il Consiglio Direttivo ha le seguenti mansioni:
a) procedere alla nomina delle varie cariche sociali ossia: un Presidente, un Vice Presidente, un Segretario e un Tesoriere;
b) è investito di tutti i poteri per la ordinaria e straordinaria amministrazione, per la programmazione e la realizzazione delle manifestazioni, per l’accettazione o meno dei soci;
c) stabilisce la quota associativa annuale;
d) per lo svolgimento dei propri compiti può farsi aiutare da consulenti da scegliere tra i soci o anche tra i non soci;
e) predispone il bilancio consuntivo e preventivo.
I membri del Consiglio Direttivo che non partecipano, senza giustificato motivo, a tre riunioni consecutive, decadono automaticamente dal loro incarico e sono sostituiti da coloro che nell’ultima votazione hanno riportato il maggior numero di voti fra i non eletti.
15.2 Il Consiglio Direttivo è validamente costituito a maggioranza dei propri componenti e delibera a maggioranza assoluta dei presenti.
 
Articolo 16 – Durata e convocazione
 
16.1 Il Consiglio Direttivo dura in carica 3 (tre) anni e può essere revocato dall’Assemblea straordinaria per gravi motivi.
16.2 Il Consiglio Direttivo è convocato solitamente con avviso scritto contenente l’ordine del giorno, da recapitarsi a tutti i consiglieri a cura del Presidente.
dente, almeno 7 (sette) giorni prima della data di convocazione; oppure, in caso di urgenza, la convocazione può avvenire a mezzo fax o con comunicazione telefonica.
 
 Articolo 17 – Il Presidente, il Vice Presidente, il Segretario e il Tesoriere
 
17.1 Il Presidente eletto in seno al Consiglio Direttivo dura in carica tre anni e può essere rieletto. Il Presidente rappresenta l’Associazione nei rapporti con i terzi, compie tutti gli atti giuridici che la impegnano.
17.2 Il Presidente convoca e presiede le riunioni dell’Assemblea dei soci e del Consiglio Direttivo; cura l’osservanza delle deliberazioni prese, adotta i provvedimenti di urgenza nel caso in cui si rendano necessari stipula convenzioni tra l’Associazione e altri enti o soggetti, previa delibera dell’Assemblea, che stabilisce le modalità di attuazione della convenzione.
17.3 Il vice Presidente coadiuva il Presidente nelle sue mansioni e lo sostituisce in caso di impedimento.
17.4 Il Segretario è l’organo esecutivo dell’Associazione; redige i verbali delle riunioni delle Assemblee e del Consiglio Direttivo; custodisce i documenti; cura la convocazione degli Organi nonché l’aggiornamento del ruolo completo dei soci;
provvede all’applicazione di quanto disposto dall’Assemblea, dal Consiglio Direttivo e dal Presidente.
17.5 Il Tesoriere ha l’incarico di provvedere alla riscossione delle quote da versarsi dai soci, nonché di occuparsi di tutti gli aspetti amministrativi dell’Associazione.
 
Articolo 18 – Il Collegio dei Sindaci Revisori e il Collegio dei Probiviri
 
18.1. L’Assemblea nomina un Collegio dei Sindaci Revisori composto da tre membri effettivi e due supplenti. I membri del Collegio possono essere eletti anche tra i non soci.
18.2. Il Collegio dei Sindaci Revisori svolge le funzioni previste dal codice civile agli articoli 2397 e seguenti e nel suo seno provvede alla nomina di un Presidente. ~.
18.3. Il Collegio dei Sindaci Revisori ha la precipua funzione di revisionare l’amministrazione e di dare il proprio parere sul bilancio dell’Associazione prima della sua presentazione all’Assemblea dei soci. Si riunisce almeno quattro volte all’anno su invito del suo Presidente e ogni volta che il Presidente dell’Associazione lo ritiene indispensabile per motivi particolari.
18.4. L’Assemblea nomina un Collegio dei Probiviri, che possono essere soci o non soci, composto da tre membri effettivi e due supplenti; nel suo interno avviene la nomina di un Presidente.
18.5. Il Collegio dei Probiviri si riunisce, a richiesta del Presidente dell’Associazione, tutte le volte che è necessario deliberare in merito a provvedimenti disciplinari e all’espulsione di un socio.
18.6. I membri del Collegio dei Sindaci Revisori e dei Probiviri durano in carica tre anni.
 
TITOLO IV – Risorse economiche e bilancio
 
Articolo 19 – Le risorse economiche
 
19.1 Le risorse economiche dell’Associazione provengono da:
a) quote annuali e contributi da parte di soci;
b) contributi dei privati (lasciti, donazioni);
c) contributi di enti pubblici e privati;
d) proventi da convenzioni con Enti pubblici e privati.
19.2 I contributi dei soci sono stabiliti annualmente dal Consiglio Direttivo.
 
Articolo 20 – Erogazioni, donazioni e lasciti
 
20.1 L’Associazione può ricevere erogazioni liberali in denaro e donazioni, previa delibera di accettazione del Consiglio Direttivo che determina anche modalità e tempi della loro utilizzazione per i fini istituzionali .
20.2 L’Associazione può inoltre ricevere eredità e legati previa delibera del Consiglio Direttivo di accettazione, con beneficio di inventario, in cui vengono stabiliti modalità e tempi di utilizzo dei beni ricevuti e delle loro rendite esclusivamente in conformità alle finalità previste nell’atto costitutivo o nello statuto.
 
Articolo 21 – Beni immobili, mobili e altri beni
 
21.1 L’Associazione può possedere o può acquistare beni immobili, mobili registrati, mobili; beni di proprietà degli aderenti o di terzi possono essere dati in comodato all’Associazione.
 
Articolo 22 – Responsabilità dell’Associazione
 
22.1 L’Associazione risponde con i propri beni e con le proprie risorse finanziarie dei danni provocati da inosservanza delle convenzioni e dei contratti stipulati.
22.2 L’Associazione può assicurarsi per i danni derivanti da responsabilità contrattuale ed extra contrattuale dell’ente stesso.
 
Articolo 23 – Esercizio sociale
 
23.1 L’esercizio sociale dell’Associazione ha inizio il 01 Gennaio e si chiude il 31 Dicembre di ogni anno.
 
Articolo 24 – Bilancio consuntivo
 
24.1 Il Bilancio annuale va predisposto e sottoposto all’Assemblea dei soci entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio. Il Consiglio Direttivo predispone il bilancio consuntivo che contiene le entrate e le spese relative ad un anno e l’Assemblea ordinaria lo approva entro il mese di Luglio di ogni anno; il bilancio consuntivo deve essere depositato nella sede dell’Associazione quindici giorni prima dalla convocazione dell’assemblea affinché i soci possano prenderne visione.
 
Articolo 25 – Bilancio preventivo
 
25.1 Il Consiglio Direttivo predispone inoltre il bilancio preventivo per l’esercizio. successivo, che contiene le previsioni delle entrate e delle spese per l’anno successivo. Il bilancio preventivo deve essere approvato dall’assemblea che approva il bilancio consuntivo e deve essere depositato presso la sede dell’Associazione almeno quindi giorni prima dell’assemblea affinché i soci ne possano prenderne visione.
 
Articolo 26 – Destinazione degli utili, delle riserve, dei fondi di capitale
 
26.1 L’eventuale avanzo finanziario dovrà essere impiegato per la realizzazione delle attività istituzionali statutariamente previste, e di quelle ad esse direttamente connesse nell’anno successivo a quello cui si riferiscono. E’ fatto divieto di distribuire, anche in modo indiretto, gli avanzi, le riserve, i fondi di gestione e il capitale durante la vita dell’Associazione.
 
TITOLO V – Disposizioni generali e finali
 
Articolo 27 – Modificazioni dello Statuto
 
27.1 Il presente Statuto regola e vincola alla sua osservanza tutti coloro che aderiscono all’Associazione.
27.2 Tale Statuto può essere modificato solo da una assemblea straordinaria dell’Associazione.
 
Articolo 28 – Scioglimento
 
28.1 Lo scioglimento dell’Associazione può avvenire per raggiungimento del fine o per insussistenza dei mezzi per il raggiungimento dello stesso. Nei casi cui sopra, su proposta del Consiglio Direttivo, è convocata un’assemblea straordinaria dei soci che delibera con la maggioranza dei 4/5 degli aventi diritto le modalità di liquidazione dell’Associazione con l’obbligo di devolvere il patrimonio residuo a favore di omologhe associazioni pisane senza fini di lucro o per utilità sociali, quali ad esempio il restauro di opere artistiche e/o monumentali della nostra città, salvo diversa destinazione imposta dalla legge.
 
Articolo 29 – Norma di rinvio
 
29.1 Per quanto non previsto dal presente Statuto si fa riferimento alle norme costituzionali, al Libro I del Codice Civile e ai principi dell’ordinamento giuridico vigente per le associazioni di promozione sociale.
 
TITOLO VI – Clausola compromissoria
 
Articolo 30 – Clausola compromissoria
 
30.1 Qualunque controversia sorgesse in dipendenza della esecuzione o interpretazione del presente Statuto e che possa formare oggetto di compromesso, sarà rimessa al giudizio di un arbitro compositore che giudicherà secondo equità e senza formalità di procedura, dando luogo ad arbitrato irritale. L’arbitro sarà scelto di comune accordo dalle parti contendenti; in mancanza di accordo, alla nomina dell’arbitro provvederà il Presidente del Tribunale competente per territorio in base al luogo dove allora avrà sede legale l’Associazione.
 
Statuto approvato dall’Assemblea straordinaria dei soci a Pisa il 28 Novembre 2003.



La nascita degli “Amici di Pisa” e i ricordi di Antonio Fascetti

Nel 1953 un gruppo di amici con in testa il maestro Alfredo Marcelli, e composto da Renzo Paolicchi, Antonio Fascetti, Giovanni Berti Mantellassi, Sergio Bindi, tutti appassionati e studiosi di storia pisana, iniziò a riunirsi saltuariamente, presso il bar situato all’angolo di piazza Solferino, per discutere su argomenti di carattere strettamente storico-culturale riguardanti il Gioco del Ponte, segnatamente per la Parte di Tramontana.

Durante questi incontri, al maestro Marcelli nacque l’idea di fondare una vera e propria associazione che portasse avanti gli interessi della città su due principali aspetti: quello storico-culturale ed artistico e quello rivolto all’urbanistica e ai vari problemi pratici di Pisa e dei pisani.

Intanto, mentre discutevano sull’opportunità e sulla disponibilità di ognuno a far nascere e far crescere una tale associazione, gli stessi non mancarono di intervenire e presenziare ai vari dibattiti e conferenze sui temi cittadini che, appunto negli anni dal 1953 al 1958, cioè gli anni del dopo guerra, venivano organizzati sia dall’Università, sia dalle Amministrazioni locali, sia dalle associazioni culturali più o meno conosciute, sui più disparati ed importanti temi, quali la viabilità cittadina, la ricostruzione del ponte Solferino bombardato nel ’43, il recupero dei molti edifici storici della città, e moltissimi altri temi che alimentarono nel gruppo di amici pisani l’entusiasmo e l’interesse verso la costituzione di un sodalizio tutto loro, ma naturalmente aperto a chiunque avesse volontà e piacere di parteciparvi.

Così già nel 1958, le riunioni si intensificarono e ai cinque promotori si aggiunsero altre persone. Discussero molti mesi su come far nascere questa associazione e sugli scopi che avrebbe dovuto avere, fino ad arrivare a stendere una prima bozza di statuto, studiata bene dai cinque amici, fra i quali non mancava un avvocato, pensando anche ad una adeguata sede per le riunioni ufficiali e per dare a tutti i cittadini un punto di riferimento dove poter trovare persone disponibili ad ascoltare suggerimenti e segnalazioni di ogni tipo.

Trascorso quindi tutto il 1958 ad affrontare tali preparativi, il gruppo di amici, ormai consolidato, dette ufficialmente vita, il 10 gennaio 1959, all’

 “ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA”

con un proprio statuto ed un logo che da allora è sempre rimasto lo stesso per cinquant’anni, a conferma della validità dell’idea avuta dai suoi fondatori e della loro costanza nell’impegno profuso nell’attività del sodalizio, tanto da lasciare ai successori una carica non indifferente a continuare sulla stessa strada per il bene di Pisa, dei pisani e non ultimo dei turisti.

Ben presto fu trovata in affitto una sede nel pieno centro storico della città, in Borgo Stretto n. 10, accanto alla chiesa di San Michele in Borgo, dove i fondatori e gli altri soci si riunivano con cadenza periodica, ma dove il presidente Marcelli prima ed il suo successore poi, Renzo Paolicchi, trascorrevano tutti i giorni molte ore alla macchina da scrivere Olivetti o al telefono per affrontare e studiare i molti problemi che emergevano quotidianamente.

Fra le prime manifestazioni ideate e portate avanti dalla neonata Associazione, vi fu il festeggiamento del 6 di Agosto, data memorabile per la città, che vide proprio nel 1959 la prima solenne cerimonia annunciata con un grande manifesto pubblico, rivolto ai “Concittadini d’elezione! Pisani!”, a firma del presidente M° Alfredo Marcelli, manifesto di recente recuperato nell’archivio dell’associazione ed affisso, come doveroso per la sua migliore conservazione, nell’attuale sede di via Pietro Gori.

 Il M° Marcelli, purtroppo, dopo solo quattro anni dalla fondazione del sodalizio, lasciò la vita terrena e la guida dell’Associazione passò, come abbiamo detto, al cavaliere Renzo Paolicchi, il quale col medesimo impegno del suo precedessore e forse più, se non altro per la sua più giovane età, dal 1963 portò avanti un’intensa e faticosa attività sui due fronti stabiliti sin dalla costituzione, quello storico-artistico-culturale e quello urbanistico e pratico, fino agli inizi degli anni 2000, quando ormai troppo anziano per potersi recare in sede e per potersi mettere alla macchina da scrivere, lasciò le redini dell’associazione all’attuale presidente Franco Ferraro.

L’Associazione conta oggi oltre duecento iscritti di tutte le età e di tutte le fasce sociali. Il suo archivio raccoglie oltre 50.000 documenti a partire dal 1953 ed ha una biblioteca, aperta al pubblico per la consultazione, che raccoglie circa mille volumi di storia, arte, tradizione e cultura pisane, attualmente in fase di catalogazione.

Continua come e più di prima ad affrontare battaglie per una sempre migliore vivibilità della città e ad organizzare manifestazioni culturali e rievocative, perché sia sempre viva la storia di Pisa e dei suoi importanti personaggi storici.

Carlo De Santis

La fondazione dell’ Associazione degli “Amici di Pisa”

nei ricordi dell’ultimo dei soci fondatori, il maestro Antonio Fascetti

 

         “Oggi si lamenta giustamente il degrado della città, si notano strade con dislivelli e buche ed un degrado generalizzato. Ma tutto ciò è niente se si ricorda in quali condizioni si trovava la città tra il 1943 ed il 1953 a causa dei 59 bombardamenti aerei e le conseguenti due alluvioni dell’Arno del novembre 1944 e del 1949 …

         Si sentì presto il bisogno di un’associazione di cittadini che consentisse un coordinamento di idee, poiché fu chiaro che c’era molta confusione nella programmazione dei lavori di ripristino …

         Alfredo Marcelli, uomo integerrimo e severo educatore, Renzo Paolicchi, appassionato di Pisa fino all’amore fanatico ed il sottoscritto Antonio M. Fascetti, di loro più giovane ma desideroso di vedere risorgere dalle rovine l’amata Pisa, si ritrovarono con altri amici nel 1952 in un bar ancora esistente alla testata del Ponte Solferino, dal lato di Tramontana, per progettare un’associazione di cittadini di buona volontà.

         …Ricordo come ci si aggirasse ancora tra case sventrate, per vie scarsamente illuminate dai lampioni rimasti ancora in piedi, tra tanta gente misera alloggiata alla meglio … Poche macchine in giro, non c’era davvero il problema dei parcheggi come oggi; chi poteva comprava la Vespa che era già un bel lusso!

         …Si formò altresì la Deputazione di Tramontana, come associazione parallela che attirasse soci in direzione dell’Associazione degli Amici di Pisa per il Gioco del Ponte. In quest’ultima, notevole fu l’apporto dell’avvocato Berti Mantellassi, dell’avvocato Braccini e del Conte Bruschetto Camici-Roncioni.

         …Finalmente, il 10 gennaio del 1959, con scrittura privata redatta presso lo studio dell’avvocato G. Berti Mantellassi, si formalizzò la costituzione dell’Associazione degli Amici di Pisa, con l’indicazione delle prime cariche:

Presidente: Prof. Alfredo Marcelli;

Vicepresidente: Cav. Renzo Paolicchi;

Segretario: Prof. Antonio Fascetti;

Cassiere: Sergio Bindi

Iniziò così l’avventura degli Amici di Pisa, che fa ormai parte a pieno titolo della Storia Contemporanea Pisana …

 

Note biografiche:

L’impegno del Prof. Antonio Fascetti si distinse per conto dell’Associazione Amici di Pisa per l’impegno verso l’On. Giovanni Gronchi Presidente della Repubblica teso a bloccare la progettazione della ferrovia Pontedera-Collesalvetti-Livorno che avrebbe escluso il nodo ferroviario di Pisa. Nel 1966 il Prof. Antonio Fascetti, su incarico del Cav. Renzo Paolicchi, Presidente degli Amici di Pisa, contrastò (riuscendovi in parte) il progetto modernista di ricostruzione del Ponte Solferino crollato a seguito dell’alluvione del 4 novembre dello stesso anno. Secondo le Autorità ed i progettisti, il nuovo Ponte doveva essere a due arcate con un unico pilone centrale, mentre gli Amici di Pisa reputavano congruo ricostruirlo tal quale a quello crollato. Il Ponte Solferino, nonostante fosse disponibile da Roma il finanziamento per ricostruirlo conforme all’originale, causa l’ondata modernista dell’epoca venne purtroppo ricostruito nell’attuale stile autostradale con tre arcate a due pigne-piloni. Il Fascetti ha tenuto numerose conferenze su argomenti d’arte pisana e toscana, e di storia. Oltre alla scoperta della Tomba del Principe Etrusco, egli ha lavorato alla riscoperta della figura di Filippo Mazzei, alla rivalutazione di quella del musicista Antonio Maria Clari producendone un medaglione commemorativo,  all’ intitolazione della strada a  Filippo Buonarroti tramite il sindaco di Pisa di allora, Fausta Giani Cecchini, alla riscoperta di Ottavio Piccolomini condottiero militare nato a Pisa da famiglia senese, generale dell’Impero nella Guerra dei Trent’anni svoltasi nel XVII secolo. Il Prof. Fascetti ha anche rilanciato la figura di Cristoforo Colombo, presente a Pisa quando era giovinetto e ritratto in una tarsia del Duomo, ed ha scoperto che il terzo grande poeta italiano, Fazio degli Uberti, è nato a Pisa e non a Firenze e su questo ha pubblicato un volume. Ha fondato, con il figlio Ranieri, l’Associazione Culturale “Ippolito Rosellini”. Personaggio eclettico, studioso di cose alfee, scultore, artista, il Prof. Fascetti ha contribuito all’istituzione della cerimonia de “Lo Die di Santo Sisto”, che si tiene ancor oggi ogni 6 agosto – data memorabile nella Storia Pisana – nella chiesa di San Sisto in Corte Vecchia, insieme al Prof. Alfredo Marcelli e al Cav. Renzo Paolicchi, eseguendo il reliquiario in bronzo di San Sisto II Papa e Martire, Patrono di Pisa dal 1284 dopo San Torpè e prima di San Ranieri. Ha eseguito nel 1970 restauri in San martino nonché la statua di Santa Bona. Ha restaurato l’Eremo di Rupecava. Particolare e salvifico fu l’intervento che il Prof. Fascetti fece in favore del Monastero delle Benedettine in Lungarno Sonnino: lo storico complesso avrebbe dovuto lasciare il posto a uno squallido edificio di sette piani! Avuti i piani di demolizione dall’ Ing. Nencini autore del progetto, il Fascetti riuscì a creare un clima di sdegno affinché lo scempio non fosse compiuto. E così l’ex Monastero fu ceduto alla Cassa di Risparmio di Pisa che ne fece un proprio centro congressi e sede operativa. Oggi è in proprietà a privati.