LA TERZA PISTA AEROPORTUALE A PISA NON E’ FANTASIA !

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
e COMITATO  PICCOLI  AZIONISTI  TOSCANA  AEROPORTI

a  tutti  i quotidiani  locali e nazionali
COMUNICATO STAMPA

La 3^ Pista Aeroportuale a Pisa non è una fantasia.

Pisa, lunedì 29 Ottobre 2018, 2019 in s.p.

“Il Regolamento di Costruzione ed Esercizio degli Aeroporti prevede, per l’impiego simultaneo di Piste strumentali parallele, una distanza minima tra i rispettivi assi pista.

Pisa ha due piste parallele. La pista principale (04R/22L di 2993m) è abilitata ad avvicinamenti di precisione con ILS (Instrument  Landing  System) .  Quella ausiliaria(04L/22R di 2795m) non è dotata di tale sistema. Poiché le due piste  non hanno tra loro la distanza minima prevista per gli avvicinamenti  paralleli di precisione, viene utilizzata la sola pista principale, per decolli ed  atterraggi. L’altra è utilizzata come via di rullaggio.

Pertanto è chiaro che chiedere la terza pista a Pisa  equivale solo  a chiedere una seconda pista. Tale pista avrebbe  orientamento sud est, non limiterebbe l’attività militare, sfrutterebbe ampi spazi  già demaniali ed agricoli e libererebbe Pisa e S. Giuliano dall’inquinamento acustico ed atmosferico.

I Pisani dovrebbero chiederla con la stessa determinazione con cui i fiorentini chiedono la nuova pista per salvaguardare Brozzi e Quaracchi. E’ una stupidaggine, fantasia o campanilismo chiedere un’opera che garantirebbe più sviluppo a tutta l’area vasta costiera ? ”

IL PRESIDENTE DEGLI “AMICI DI PISA”
(Dr Stefano Ghilardi)
IL PRESIDENTE DEL COMITATO DEI PICCOLI AZIONISTI DI T.A.
(Com.te Gianni Conzadori)



LA PUBBLICITA’ DELL’ACQUA DI ULIVETO COPRE (ANCHE) IL CAMPANILE PENDENTE

  • ALLA STAMPA LOCALE, REGIONALE, NAZIONALE

Pisa, martedì 23 ottobre 2018, 2019 in s.p.

COMUNICATO STAMPA
“LA PUBBLICITA’ DELL’ACQUA DI ULIVETO
COPRE (ANCHE) IL CAMPANILE PENDENTE DI PISA ”.

“Siamo molto fieri dell’Acqua di Uliveto che da decenni onora e dà lavoro al territorio con le sue note attività di imbottigliamento dell’acqua dalle particolari e famose proprietà organolettiche impareggiabili. Per questo motivo suscita imbarazzo la pubblicità delle celebre bottiglia verde in pubblicità cartacea in questi giorni. Difatti sotto la scritta “Acqua toscana per eccellenza” figura la bottiglia di Uliveto la quale però copre per la metà il più celebre Campanile Pendente del mondo, eccellenza pisana, luogo a 15 km dal quale l’acqua stessa viene estratta e imbottigliata.

Quel che suscita il nostro profondo malessere è vedere associato, nella stessa pubblicità “Toscana” ben 5 simboli di Firenze (di cui uno ripetuto due volte, il Ponte Vecchio di Firenze) e uno di Siena. Una pubblicità che veicola messaggi territoriale scorretti: punto primo l’Acqua di Uliveto è pisana. E non crediamo di valore minore al concetto globalizzante di “toscano” che merita essere approfondito: anche Forte dei Marmi è tra Pisa e Genova, anche Castiglioncello è tra Livorno e Roma, anche Sesto Fiorentino è tra Pistoia e Firenze, ma la matematica e la geografia non sono oggetto di opinioni. Punto secondo: se si vuol far passare il messaggio territoriale toscano (comunque scorretto a prescindere) il simbolismo accostato deve rappresentare semmai tutti i simboli della Toscana. Così come fatta, veicolando 5 scene fiorentine su 7, si veicola il concetto, che non sta in piedi da nessuna parte, di fiorentinità dell’Acqua di Uliveto. Si prega dunque prendere nota e correggere. Per ora, questa pubblicità fa…acqua…”

IL PRESIDENTE

(Dr Stefano Ghilardi)



10 ANNI DI “PALAZZO BLU”. SI FAVORISCA LA VENDITA DELLO STABILE EX SEPI

Pisa, martedì 23 ottobre 2018, 2019 in s.p.

COMUNICATO STAMPA
“..MENO MALE CHE A PISA C’E’ PALAZZO BLU
(E L’OPERA DELLA PRIMAZIALE PISANA).
SI’ ALLA VENDITA DEL PALAZZO EX SEPI PER LO SVILUPPO MUSEALE ”.

“In queste settimane, ricorre il decimo anniversario dell’inaugurazione di un centro di Cultura e di Arte che è un vero fiore all’occhiello di Pisa: il Museo di Palazzo Blu.  Nel restaurato Palazzo Giuli Rosselmini Gualandi in lungarno Gambacorti Vi ospita mostre di grande successo, con numeri di visitatori mai visti a Pisa finora fatto salvo, naturalmente,  i monumenti della Piazza del Duomo: altro luogo di eccellenza pisana affidata alla sapiente mano dell’Opera della Primaziale Pisana, la quale si è resa perfetta padrona di casa nell’8° Convegno delle Cattedrali Europee.

Il nostro Sodalizio intende perciò ringraziare tutta la struttura della Fondazione Palazzo Blu sin dalla sua costituzione ed in particolare il Dr Cosimo Bracci Torsi, la Fondazione Pisa retta dal Avv. Claudio Pugelli per aver creduto e sostenuto un progetto artistico e culturale di vasto e profondo respiro andando a scuotere profondare la città immersa nel suo secolare, indolente torpore.

Proprio per questo motivo torniamo a sostenerne le idee di sviluppo e di miglioramento laddove possibile: l’adiacente Palazzo ex Sepi di proprietà comunale è la sede ideale di una evoluzione museale fatta con qualità e cognizione di causa. Il nostro auspicio è che la Città riesca, mettendosi intorno ad un tavolo, a trovare la soluzione migliore per questo scopo.

Viceversa mettendo paletti, distinguo, veti, la Città non otterrebbe quell’atteso sviluppo, per di più qualitativo, che renda il giusto merito ad una ex Repubblica Marinara. ”

IL PRESIDENTE

(Dr Stefano Ghilardi)




BANCARELLE DI NUOVO IN PIAZZA DEL DUOMO ? NIENTE PIU’ DI DEFINITIVO DEL PROVVISORIO.

Preg.mo:
Sindaco di Pisa
Michele Conti

Alla Stampa Locale

Pisa, sabato 20 ottobre 2018, 2019 in s.p.

COMUNICATO STAMPA

BANCARELLE DI NUOVO AL DUOMO ?

NIENTE DI PIU’ DEFINITIVO DEL PROVVISORIO.

“Notizie di Stampa riportano di tre progetti del Comune di Pisa per riportare in piazza del Duomo, pare provvisoriamente, le bancarelle attualmente allocate nell’indecorosa posizione di Piazza Manin. Il nostro Sodalizio, dopo un confronto durato mesi, decise negli anni scorsi di sostenere l’idea di trasferire le suddette bancarelle all’interno del “Santa Chiara”, nella precisione nei giardini dell’ex Clinica di Chirurgia Generale. A nostro avviso è la scelta migliore disponibile che salva le esigenze di rispetto di una Piazza del Duomo che necessita del proprio ruolo non interposto da altre realtà fuori contesto, è la scelta ideale anche supportata dall’Amministrazione Comunale precedente poiché permette di “salvare capra e cavoli”. L’idea di tre progetti, così come letto, suscita inquietudine per il rispetto di un’area monumentale di eccellenza millenaria, patrimonio Unesco nel quale non è possibile alterare il paesaggio d’insieme neanche provvisoriamente. Perché si sa, niente in Italia è più definitivo del provvisorio. Come pure le rassicurazioni e le pacche sulle spalle.”

IL PRESIDENTE

(Dr Stefano Ghilardi)



SVILUPPO AEROPORTUALE. FARE LA TERZA PISTA A PISA !

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
e COMITATO  PICCOLI  AZIONISTI  TOSCANA  AEROPORTI

COMUNICATO STAMPA

SVILUPPO AEROPORTUALE: FARE LA TERZA PISTA A PISA

Pisa, giovedì 11 Ottobre 2018, 2019 in s.p.

“La cronaca fiorentina del Corriere della Sera, del 9.10.18, riporta la dichiarazione di T.A.:      “ una stupidaggine tecnica proporre la terza pista a Pisa: non ce l’hanno JFK, Heatrow o Gatwich….”. Sinora, pur nella dialettica contrapposta sugli aeroporti toscani, nessuno ha mai apostrofato analogamente l’ipotesi della nuova pista fiorentina semi parallela all’autostrada A11.

Invitiamo il Presidente Carrai, che rappresenta la società, a ritirare pubblicamente tale dichiarazione, inadeguata nella forma e nella sostanza, perché la riteniamo irrispettosa nei confronti delle competenze e della visione strategica di sviluppo del Galilei, dell’ex eccellente A.D. di SAT, Ing. Ballini, che ipotizzava di dotare Pisa della terza pista.

Tale idea, condivisa anche dai Sindaci  Bulleri e Fontanelli  e dai Genn. Aeronautici  Mario Arpino (poi Capo di Stato Maggiore della Difesa) e Luciano Battisti (poi Ispettore di Sicurezza Volo AMI e Consulente della Regione Toscana), è stata recentemente condivisa anche dal Governatore Rossi, che ha detto che bisogna investire sul Galilei, con: la terza pista, l’ampliamento del terminal e collegamenti ferroviari più rapidi fra Pisa e Firenze, ma che occorre anche mettere in sicurezza il Vespucci, come City Airport, garantendogli un modesto sviluppo.

All’On. Nencini, che imperterrito continua a paventare limitazioni di sviluppo del Galilei per la presenza dei militari, suggeriamo di approfondire la bontà del progetto, per convincersi del contrario.

La terza pista, giacendo con orientamento a sud est, prevalentemente all’esterno dell’attuale sedime aeroportuale e su terreni già demaniali ed agricoli, libererebbe poi Pisa e S. Giuliano ed in particolare gli abitanti dei quartieri di S. Giusto, S. Marco, Cisanello e soprattutto i malati e dipendenti del suo ospedale, dall’inquinamento acustico ed atmosferico, come Firenze chiede per un numero inferiore di abitanti, di Brozzi e Quaracchi.  Al Sottosegretario agli esteri Picchi, contrario alle decisioni della Lega regionale che prevedono la messa in sicurezza di Peretola ed il suo sviluppo di City Airport, secondo le prescrizioni del Decreto Ministeriale 676, confermato da un Decreto Decisorio del Presidente della Repubblica, ricordiamo che esse permettono a costi inferiori del Master Plan da lui sponsorizzato, l’allungamento della pista attuale,  per consentire decolli di 2200m.

Poiché su London City, con una pista di soli 1508m ed aerei della capacità media di 100 posti, nel 2016, sono transitati 4.538.813 passeggeri, tale allungamento garantisce vero sviluppo a costi contenuti.

Gli ricordiamo poi che, per il suo DNA cascinese, dovrebbe gradire lo sviluppo del Galilei, utile a tutta l’area vasta costiera e non privilegiare quella fiorentina, già fortemente antropizzata, perché:  “…i soldi e i voti della Toscana vengono dall’area fiorentina”.

Per il suo incarico alla Farnesina, potrebbe impegnarsi per facilitare il ritorno dell’unico volo intercontinentale, Pisa-New York, sospeso nel 2016.

Gli spieghiamo poi  perché riteniamo fuorviante il paragone fatto sulla terza pista di Pisa, con altri aeroporti intercontinentali. Anche un neo pilota sa che a Pisa, pur essendoci due piste, si utilizza solo la pista principale e che l’altra è usata come via di rullaggio, perché troppo vicina a quella strumentale. Lo impone il Regolamento di Costruzione ed Esercizio degli Aeroporti, che prescrive distanze minime da rispettare, per consentire avvicinamenti strumentali, su piste parallele.

A Pisa solo la pista principale è dotata di Instrument  Landing  System (ILS), il sistema abilitato per gli avvicinamenti di precisione, che rende strumentalmente operativa la sola pista principale.

Parlare quindi di terza pista a Pisa, equivale a parlare effettivamente solo di seconda pista. Ben ha fatto la Presidente di Confcommercio Federica Grassini ad indignarsi e schierarsi anche contro i suoi vertici regionali. Sarebbe auspicabile un presa di posizione dell’Unione Industriali e della CCIAA pisane, visto lo sfegatato impegno, anche mediatico pro Peretola, delle analoghe associazioni fiorentine.”

IL PRESIDENTE DEGLI “AMICI DI PISA”
(Dr. Stefano Ghilardi)
IL PRESIDENTE DEL COMITATO PICCOLI AZIONISTI DI T.A.
(Com.te Gianni Conzadori)



GLI “AMICI DI PISA” HANNO INCONTRATO IL SINDACO MICHELE CONTI

COMUNICATO STAMPA

GLI “AMICI DI PISA” HANNO INCONTRATO IL SINDACO MICHELE CONTI.

Pisa, 1 Ottobre 2018, 2019 in stile pisano

“Il 1° di ottobre, gli Amici di Pisa si sono incontrati ufficialmente, con il Sindaco di Pisa, Michele Conti. Nell’incontro si sono affrontati temi di rilevanza cittadina: Aeroporto, la riqualificazione del centro storico, la Darsena Europa di Livorno, sono stati quelli trattati con maggiore attenzione.

Per quanto attiene l’Aeroporto la convergenza è stata completa: quindi sviluppo ulteriore del Galilei e riconoscimento di city airport allo scalo fiorentino.

Sulla necessità di riqualificazione del centro storico, sia a livello urbanistico che commerciale, si è riscontrata la volontà da parte del Sindaco di rivedere la politica dei parcheggi, al fine di incentivare la possibilità di accesso al centro cittadino con l’intento di favorire un commercio qualificato in attesa di una stesura organica di un piano per la realizzazione  di aree di parcheggio di nuova concezione.

In relazione al progetto della Darsena Europa, il Sindaco Michele Conti ha condiviso la necessità, richiamata dagli Amici di Pisa, di effettuare prove tecniche in vasca, prima di dare inizio ai lavori di un’opera che se realizzata senza le opportune verifiche, potrebbe causare danni gravissimi e irreversibili al Litorale Pisano.

Sempre per quanto riguarda il centro storico si è condivisa la necessità di una riqualificazione urbanistica al fine di cercare di riportare il Comune di Pisa sopra la soglia dei centomila abitanti.

Oltre a quanto sopra si è parlato di infrastrutture essenziali, quali  la Tangenziale Nord Est, il ponte  pedonale sull’Arno tra via Maccatella e Putignano, la creazione di un Polo Scientifico, il museo delle Navi Antiche di Pisa e di altre importanti opere infrastrutturali. Per ovvi motivi non tutti gli argomenti sono stati approfonditi ma si è comunque riscontrata un certa identità di vedute anche sugli altri argomenti non trattati ampiamente.

Il Sindaco ci ha fatto presente la necessità di affrontare pochi temi per volta onde poterli risolvere in modo conveniente e dando le opportune priorità.

Gli “Amici di Pisa” nell’occasione gli hanno consegnato il lavoro fatto alcuni anni fa dal titolo “Osservazioni al piano strutturale dell’area pisana”.

Per concludere, ci preme sottolineare che gli argomenti trattati, come quello dell’Aeroporto e la salvaguardia del Litorale Pisano sono messaggi sentitissimi dai cittadini pisani che purtroppo furono trascurati dalla precedente giunta.

L’incontro è terminato con la promessa reciproca di continuare sulla strada della collaborazione e dello scambio di opinioni e pareri sui temi cittadini.

IL PRESIDENTE
(Dr Stefano Ghilardi)



AEROPORTO. BASTA PROCLAMI CAMPANILISTICI E PROVOCAZIONI

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
e COMITATO  PICCOLI  AZIONISTI  TOSCANA  AEROPORTI

COMUNICATO   STAMPA

AEROPORTO: BASTA  PROCLAMI CAMPANILISTICI E  PROVOCAZIONI

Pisa, giovedì 13 Settembre 2018

La politica, prima di sparare bordate propagandistiche, dovrebbe documentarsi ed approfondire gli argomenti. A gennaio 2017 il Vicecapogruppo consiliare comunale fiorentino  di Forza Italia,  Razzanelli dichiarò: “…CHI HA SOSTENUTO CHE L ‘AEROPORTO DI FIRENZE AVREBBE DANNEGGIATO QUELLO DI PISA HA CREATO GROSSI DANNI ECONOMICI ALLA CITTA’. L’IDEA DEI PISANI E DI CHI DA LORO RETTA, CHE IL POTENZIAMENTO DI FIRENZE AVREBBE PORTATO VIA PASSEGGERI A PISA E’ FRUTTO DI RANCORI STORICI. In 15 anni si sono persi 4 milioni di passeggeri, equivalenti a 30 miliardi. Chi paga i danni ? Con la nuova pista l’aeroporto avrebbe 6 milioni di passeggeri l’anno. Non possiamo perdere Pitti Uomo. Nel 2011 Renzi concordò con Aeroflot il volo FIRENZE/MOSCA, cancellato perché antieconomico, per i dirottamenti. Serve subito la pista parallela. Perdere altro tempo comporta enormi danni economici e la perdita  di migliaia posti di lavoro”.

A queste dichiarazioni rispondemmo: Chi è causa del proprio mal pianga se stesso !” I danni avrebbe dovuto chiederli  ai politici fiorentini ed ai gestori di AdF, di 15 anni fa. Infatti nel 2003, il Ministero emise la Valutazione d’Impatto Ambientale, la VIA 676, che  prescriveva la messa in sicurezza e sviluppo del  Vespucci e che avrebbe permesso  di prolungare la pista attuale sul sottoattraversamento dell’A11 e di  aumentare i movimenti orari degli aerei, costruendo la via di rullaggio. Firenze non lo fece. AdF presentò ricorso al Capo dello Stato, che lo respinse. Se avesse ottemperato agli obblighi  prescritti, in 15 anni si sarebbe sviluppata ulteriormente, senza  i danni lamentati ed i millantati miliardi di mancati guadagni.

Ricordiamo che gli accordi sullo sviluppo del Polo Aeronautico toscano, prevedono la suddivisione  di 7 milioni di passeggeri sul Galilei e 4,5 sul City Airport del Vespucci e non 6 su Firenze. Ieri  Razzanelli ha definito le parole del Ministro Toninelli e del Consigliere Giannarelli: allucinanti e deliranti perché “il nuovo aeroporto di Firenze significa 3 milioni di passeggeri (in più) che portano almeno 3 miliardi”. Avendo in passato Razzanelli  valutato  500 € a persona l’apporto  economico indotto sulla città, presumiamo che i 3 miliardi millantati derivino dai  6 milioni di passeggeri attesi a Firenze col nuovo aeroporto. Dimentica però che, a meno di prese in giro, i passeggeri previsti sono solo 4,5milioni e che la UE vieta la costruzioni di nuovi aeroporti a meno di 100Km da altri bacini di utenza e Firenze dista in linea d’aria 70 Km da Pisa ed 80 da Bologna. Suggeriamo a Razzanelli di studiare i documenti prima di parlare, di rispettare le altrui opinioni e di aver rispetto per le istituzioni e per i pisani che sono documentati più di lui, evitando di provocarli con proclami campanilistici! Lo sviluppo del Galilei serve a quello di tutta la costa toscana, eppure la versiliese Bergamini, coordinatrice di Forza Italia è il maggior sponsor del nuovo aeroporto fiorentino. Nel 2013, Forza Italia fece campagna   elettorale, a Pisa,  vantandosi di aver fatto ricorso alla UE contro la nuova pista di Peretola. Sia coerente ed ufficializzi l’attuale sua posizione!”

IL PRESIDENTE DEGLI “AMICI DI PISA”

(Dr. Stefano Ghilardi)

IL PRESIDENTE DEL COMITATO PICCOLI AZIONISTI DI T.A.

(Com.te Gianni Conzadori)



GLI “AMICI DI PISA” RICORDANO I PROBLEMI DEL COMMERCIO DEL CENTRO

Preg.mo
Assessore Attività Produttive e Commercio
Paolo Pesciatini
E p.c. Sindaco di Pisa Michele Conti

COMUNICATO STAMPA

GLI “AMICI DI PISA” RICORDANO ALLA NUOVA AMMINISTRAZIONE COMUNALE I PROBLEMI DEL COMMERCIO. DALLE BANCARELLE DI PIAZZA MANIN ALLA QUALITA’ DELL’OFFERTA COMMERCIALE NEL CENTRO STORICO, DAL RISPETTO DELLE REGOLE ALLA PROMOZIONE DELLA CUCINA TIPICA PISANA ALLO STOP A NUOVI SUPERMERCATI.

Pisa, lunedì 3 Settembre 2018, 2019 in stile pisano

“Il rientro alle attività lavorative, per chi ancora le ha e di questi tempi nulla è così scontato, permette anche a noi di fare il punto della situazione su molteplici aspetti. Il nostro Sodalizio parte con l’analisi delle tematiche del territorio dal settore del Commercio, bisognoso di essere promosso nelle sue eccellenze. Infatti, girando per il centro storico durante l’estate, abbiamo potuto constatare le varie “stenderie” di merci ben oltre il suolo pubblico (forse) richiesto ed esposte su facciate e palazzi storici che hanno trovato così, sgraditi ospiti. Dalla Stazione fino ai Bagni di Nerone è un fiorire di attività con esposizioni improvvisate di merce di pessima qualità, di “paccottiglia”. Zona Stazione Centrale invece pullula di merce d’importazione che non pare trovare sfogo nelle vendite al pubblico della strada: che succede laggiù in un gran viavai di grossi e numerosi furgoni ? C’è bisogno di rimettere nelle regole espositive chi non le rispetta. La zona Duomo-Cocco Griffi poi, è il peggior biglietto da visita che la città possa offrire e dare di sé: adesso con le nuove tecnologie è istantaneo veicolare il degrado pisano in ogni angolo del mondo. Firenze, nella zona di Borgo San Lorenzo è riuscita a metterci un freno. Occorre una svolta anche su Pisa: di qualità e di (troppa) quantità. Come occorre una svolta verso una soluzione definitiva in favore delle bancarelle attualmente parcheggiate in piazza Manin: l’unica vera soluzione è creare un giardino stile “Mont Martre” all’interno dei giardini della ex Clinica Chirurgica ormai libera dalle attività ospedaliere, buttando giù quella porzione di muro di cinta che nulla concede alla storia e alla qualità architettonica. La soluzione è solo quella: non ce ne sono altre che possano salvare capra e cavoli. La città deve mettersi al tavolo tutta riunita e lavorare per questa soluzione, di rabberci ne abbiamo già visti troppi. Cogliamo l’occasione per sollecitare urgentemente il potenziamento di uno spazio di informazione turistica presso il nostro aeroporto e il Litorale Pisano. Parimenti, abbiamo notato che la città, soprattutto nella zona-Duomo, nulla offre ai turisti in merito alla pur nobile cucina pisana. A Lucca, Siena e Firenze le attività di ristorazione offrono e promuovono cucina tipica locale. Non si capisce perché a Pisa non si promuova quella pisana. Essere pisani è anche questo: servire al meglio la clientela con garbo e qualità. E orgoglio pisano: gli altri lo fanno, perché noi no ?

IL PRESIDENTE

(Dr Stefano Ghilardi)




LO SVILUPPO A MARE DEL PORTO DI LIVORNO E I DANNI AL LITORALE PISANO

Pisa lunedì 30 Luglio 2018, 2019 in stile pisano

LO SVILUPPO A MARE DEL PORTO DI LIVORNO E I DANNI AL LITORALE PISANO

“A Livorno vanno avanti velocissimi con il progetto di mega espansione a mare del porto denominato “Piattaforma Europa” nonostante che, ad ogni nuova diga a mare nei secoli scorsi, sia seguita , per l’alterazione delle correnti marine, la scomparsa della spiaggia di Marina di Pisa. Il progetto prevede la creazione di fondali profondi 20 metri dove il mare lo è soltanto di 5 metri, (15 metri di fanghi da sversare in mare aperto e una diga di 1500 metri, il doppio di quelle esistenti attualmente). Quindi la devastazione di quello che resta della spiaggia del litorale pisano è assicurata. Il tutto per ospitare le nuove mega portacontainers e fino a 1.600.000 teus, il doppio degli attuali traffici livornesi di containers, peraltro in forte ristagno. Il costo dell’opera si aggira intorno ai 465 milioni di euro.   In Italia ci sono 22 porti commerciali, rispetto ai 3 tedeschi e ai 2 olandesi e belgi.  Fra un anno verrà inaugurato il terminal containers a Vado Ligure di Savona gestito dai cinesi e capace di ospitare fino 1.100.000 teus, inoltre a Piombino, a soli 70 km da Livorno, esiste già un porto con 3.5 km di banchine semivuote perché il progetto di polo delle demolizioni sta naufragando, e dotato di fondali profondi 20 metri e già pronti per ospitare le mega portacontainers.   Questo fa capire che il progetto di Livorno è inutile, con l’aggravante della sicura devastazione delle spiagge del litorale pisano, dove lavorano peraltro molti livornesi.

C’è da dire che questo progetto è avulso, non solo dalle vicine infrastrutture esistenti nel territorio pisano, ma anche dalla Toscana, infatti esse verranno letteralmente saltate con la costruzione di una nuova linea ferroviaria lungo il canale Scolmatore, la quale, passando per Pontedera e Firenze collegherà il porto di Livorno e la Piattaforma Europea direttamente con  il nord Italia. I containers verranno scaricati dalle mega navi sui treni merci senza toccare terra e partiranno subito per la destinazione stabilita.”

IL PRESIDENTE
(Dr Stefano Ghilardi)



ADP e CPATA scrivono al Ministro Toninelli: le prescrizioni su Peretola ci sono dal 2003

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
ed il COMITATO  PICCOLI  AZIONISTI  TOSCANA  AEROPORTI

a  tutti  i quotidiani  locali e nazionali

Pisa, 23 Luglio 2018

Preg.mo Ministro On. Danilo Toninelli,

con rammarico, leggiamo i giudizi offensivi rivoltegli dal Presidente del Consiglio Regionale Toscano, Eugenio Giani, da cui ci dissociamo. Evidentemente Giani non conosce il bon ton che il ruolo istituzionale ricoperto richiede. Potremmo documentare le inesattezze grossolane, pro Peretola, più volte proferite da Giani, ma mai gli abbiamo attribuito “incompetenza”, per rispetto istituzionale.

Aggiungiamo che il Sindaco di Firenze Nardella, come sta accadendo a Venezia, vuole diminuire il flusso turistico su Firenze.

Il Governatore Enrico Rossi, dichiara di aver fatto la spending review delle varie infrastrutture toscane e che occorre investire sul Galilei, per ampliarne il terminal e per dotarlo di una terza pista (soluzione all’inquinamento acustico ed atmosferico sulla città). Chiede anche di migliorare i collegamenti ferroviari Firenze/Pisa e contemporaneamente di mettere in sicurezza il Vespucci, garantendogli un modesto sviluppo da City Airport.

Pensiamo che la project review da lei prospettata possa mettere tutti d’accordo. Le ricordiamo che il suo predecessore Del Rio l’aveva già richiesta nel DEF del 2017, senza però suscitare le ire di nessuno. Poiché la messa in sicurezza e lo sviluppo del Vespucci erano già imposti dal Decreto Ministeriale 676/2003 e da un Decreto Decisorio del Presidente della Repubblica, bastava ottemperare dal 2003 alle relative prescrizioni.

Chieda a Giani perché la Regione, come imposto dai Decreti, non ha mai verificato l’ottemperanza a tali prescrizioni, tuttora obbligatorie ed emesse proprio per evitare gl’incidenti già verificatisi.

La Regione Toscana era anche azionista di AdF, quindi aveva un doppio obbligo di ottemperare a tali prescrizioni, che attuate avrebbero garantito un quindicennio di maggior sviluppo e gli utili da poter reinvestire in autofinanziamento sul Vespucci.

Condividendo l’intento di poter effettuare una project review, rispondente a legittime aspettative, ma rispettosa di regolamenti e normative, anche internazionali, ma compatibile con la congiuntura economica nazionale, le esprimiamo piena solidarietà e le auguriamo buon lavoro.

Il Presidente dei Piccoli Azionisti T.A               Il  Presidente Associazione degli Amici di Pisa

Dott. Gianni Conzadori                                            Dott. Stefano Ghilardi