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CPATA. RENZI E IL DECRETO SHOCK ITALIA

COMITATO   PICCOLI AZIONISTI

di TOSCANA AEROPORTI

                                                                                       Pisa, 25.2.2020

agli organi di stampa locali e nazionali

Oggetto: Renzi e il decreto Shock Italia

Renzi vuole proporre un decreto Shock Italia, per commissariare vari cantieri, fra cui quello mai partito di Peretola, secondo lui perché “manca solo il timbro di VIA”; in realtà a seguito di due sentenze del TAR ed una del Consiglio di Stato, a suo tempo anticipate dal Parere 110/2015 del Nucleo Regionale di VIA che dichiarava il Progetto” CRITICO-INCOMPATIBILE”.

 A causa di frettolose decretazioni, ora attenzionate dalla  Commissione europea, è partita una procedura d’infrazione contro l’Italia per aver trasposto in modo carente la normativa UE sulla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), obbligatoria per i progetti pubblici e privati che prevedono significative conseguenze ambientali, a causa della loro natura, le loro dimensioni o la loro ubicazione (Direttiva Via, 2011/92 /UE).
L’Italia, secondo la Commissione, non ha recepito in modo soddisfacente nel suo ordinamento alcune modifiche alla Direttiva VIA, adottate nel 2014 (Direttiva 2014/52/UE) ed ha ricevuto una lettera di costituzione in mora che le dà due mesi di tempo per rispondere e correggere la sua legislazione. In caso contrario, l’Italia potrebbe ricevere un “parere motivato”, ultima tappa prima del ricorso alla Corte europea di Giustizia.

Chiediamo all’attuale Governo: Correggerà la legislazione recependo pienamente le Direttive UE? Chi pagherà i costi sinora affrontati dalla Pubblica Amministrazione e quelli futuri per soddisfare il:non mollo, costi quel che costi ”di Renzi? Chi pagherà tali costi ed eventuali danni erariali?

           Comunichiamo a Renzi che il TAR della Campania  ha ora bocciato il Master Plan dell’aeroporto di Salerno, sempre per rilievi sulla VIA. Hanno sbagliato anche quei Giudici? Vuol nominare un altro Commissario? Con poteri anti-sentenze?

 I Ministeri che valutano i Master Plan, facciano tesoro da tali esperienze.

 Apprendiamo dal Corriere fiorentino del 20.02.20 che “Renzi ha contattato direttamente il patron di Corporation America (C A), società che tra l’altro ha finanziato la fondazione renziana OPEN, rassicurandolo “Stia: tranquillo, la pista parallela si farà.” Non conosciamo le finalità del finanziamento, né in base a quali informazioni Renzi possa dare garanzie opposte all’esecutività di Sentenze di Stato e direttamente all’azionista di maggioranza di una società quotata in borsa.

            Cosa ne pensa a tal proposito il Presidente della  CONSOB Paolo Savona?

Solo alle legittime istanze pisane si può rispondere che TA è quotata in borsa?

 

Il Presidente dei Piccoli Azionisti di T.A. Dr Gianni Conzadori.

PERETOLA. IL COMMENTO DEGLI AMICI DI PISA SULLA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

Pisa, 14 Febbraio 2020

Comunicato Stampa

GLI AMICI DI PISA COMMENTANO LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO SU PERETOLA.

Gli Amici di Pisa esprimono grande soddisfazione per la sentenza del Consiglio di Stato, che boccia il ricorso di Regione e Ministero dei Trasporti e conferma la decisione del TAR di sospensione dei lavori per la nuova pista di Peretola.

 Questo pronunciamento conferma tutte le nostre ragioni e rende giustizia alle nostre battaglie di questi anni, battaglie condotte spesso in solitudine, è dagli anni 60 che lottiamo contro l’aeroporto di Peretola, ma con perseveranza e senza indugio alcuno. Siamo scesi in piazza, e sappiamo benissimo chi era con noi, per difendere gli interessi della città, inascoltati anche quando recentemente i dati negativi del Galilei confermavano tutte le nostre preoccupazioni su questa scellerata fusione.

 Adesso le istituzioni facciano tesoro di questa sentenza, si inverta rotta e si punti a dare all’aeroporto di Pisa il ruolo che merita e che la struttura gli consente di avere quale principale riferimento per il trasporto aereo regionale.

 Si parta subito con gli investimenti, si rafforzi la ferrovia tra Pisa e Firenze, finora impunemente procrastinati, si apra una nuova stagione di sviluppo per la città e per tutta la costa Tirrena. Un ringraziamento particolare ai Piccoli Azionisti di Toscana Aeroporti

Il Presidente degli Amici di Pisa

Stefano Ghilardi

AMICI DI PISA E CPATA. LE CONTRADDIZIONI POLITICHE SU PERETOLA

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA

e COMITATO   PICCOLI AZIONISTI di TOSCANA AEROPORTI

                                                                                           Pisa, 23.2.2020

agli organi di stampa locali e nazionali

Oggetto: Contraddizioni partitiche

A Pisa, il Sindaco non fornisce chiarimenti sul Galilei ad un Consigliere Comunale, affermando che Toscana Aeroporti (TA) è società quotata in borsa, suggerendo a lui di chiedere spiegazioni direttamente a TA. Un giornale fiorentino afferma che a Firenze, Renzi, ora semplice Senatore, in barba a due sentenze del TAR ed una del Consiglio di Stato, che hanno bocciato l’iter del progetto della nuova pista fiorentina, ha contattato direttamente il patron di Corporation America (CA) Eurnekian, azionista di maggioranza di TA, rassicurandolo: “Stia tranquillo, la pista parallela si farà”. Lo stesso giornale afferma che CA ha finanziato la fondazione OPEN, sponsor delle iniziative renziane. Non conosciamo la motivazione del finanziamento, né in base a quali informazioni Renzi dia ora garanzie opposte all’esecutività delle sentenze di Stato, all’azionista di maggioranza di una società quotata in borsa e se il Pres. Consob, Paolo Savona, possa sollevare rilievi su comportamenti che possono influenzare i mercati azionari.

Consigliamo però all’attuale Governo, prima di accettare la proposta del piano renziano, “Italia Shock”, che prevede un decreto legge per la nomina di un commissario straordinario per lo sviluppo di Peretola, analogo a quello del Ponte Morandi, di valutare gli esiti dei numerosi precedenti decreti governativi in materia, attenzionati oggi dalla Commissione UE per l’avvio di una procedura d’infrazione, che potrebbe costare cara all’Italia.

All’onorevole  Ziello, che  gareggia con  Mazzeo nel dispensare sermoni ai pisani, ricordiamo che la Lega Toscana aveva bocciato il Masterplan di Toscana Aeroporti, con la pista da 2.400 metri, prima della Conferenza dei servizi, dicendo sì allo sviluppo del Vespucci, come City Airport e al potenziamento ferroviario Pisa Firenze, già approvato dal gruppo regionale della lega nord guidato dall’economista Claudio Borghi, il quale prevedeva lo sviluppo del Vespucci in linea con le prescrizioni ministeriali obbligatorie della VIA 2003. Il documento politico fu inviato dal Carroccio regionale ai vertici nazionali il 19.10.2018 per esser discusso con il sottosegretario leghista alle Infrastrutture Siri.

La Sindaca Ceccardi, consigliera del Ministro dell’Interno Salvini, aveva già sottoposto il documento con il no della Lega toscana al Masterplan di Peretola, al consiglio nazionale (direttivo della Lega), del 28.09.2018, che l’aveva approvato all’unanimità. Su analogo programma la Lega aveva vinto le elezioni amministrative a Pisa, come confermato ai media dall’ex Presidente della Commissione bilancio, tesoro e programmazione della Camera dei Deputati, On. Borghi, che ne aveva esaminato anche i relativi costi.

Salvini però, che a Pisa in un pubblico incontro si era detto scandalizzato dal progetto della nuova pista fiorentina, dopo le frequentazioni fiorentine, ha cambiato idea e spedito la Ceccardi  in   Europa.

Quindi ora PD e Lega spieghino chiaramente ai pisani la loro posizione al riguardo, mentre quella  d’Italia Viva è già chiara.

 

Il Pres. del Comitato Piccoli Azionisti T.A. Dr. Gianni Conzadori

Il Pres. dell’Associazione Amici di Pisa  Dr. Stefano Ghilardi

CPATA. ASCOLTATI IN EUROPA, MA NON IN CASA…

COMITATO   PICCOLI AZIONISTI di

TOSCANA AEROPORTI

AGLI ORGANI DI STAMPA LOCALI E NAZIONALI

Pisa, 16 Febbraio 2020

Oggetto: ASCOLTATI in EUROPA, ma non in CASA PROPRIA

           Ci eravamo ripromessi, a conferma della nostra apartiticità e coerenza, di non partecipare al teatrino di chi si accredita ora difensore del Galilei, dopo aver rifiutato la nostra collaborazione ostacolandoci; siamo però costretti a replicare alle dichiarazioni di Renzi, che accreditandosi i meriti di aver sponsorizzato, dal 2008, la nuova pista di Peretola e di aver poi convinto Rossi ad inserirla nel Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) e di averne agevolato il percorso da Premier, ora si ripropone iniziative rischiose per i soldi degli italiani, chiedendo un Decreto Legge per agevolare infrastrutture come l’aeroporto fiorentino.

Lo informiamo  che le frettolose decretazioni, non pienamente rispondenti alle Direttive UE, del suo Governo e da noi segnalate a TUTTI, per correggere in corso d’opera gli iter procedurali del nuovo aeroporto Vespucci, onde evitare d’infilarsi nel “cul de sac” attuale, sono rimaste inascoltate, costringendoci a denunciarle, insieme all’Associazione Amici di Pisa, dell’ex Pres. Franco Ferraro, con Esposti alle Procure della Repubblica e della Corte dei Conti, per evitare contestazioni costose agli italiani, che invece ora si prospettano.

Infatti la Commissione UE  ha avviato una nuova procedura d’infrazione contro l‘Italia, per quanto da noi inutilmente segnalato e cioè per aver trasposto in modo carente la normativa UE sulla Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA), obbligatoria per autorizzare i progetti pubblici e privati che prevedono significative conseguenze sull’ambiente, a causa della loro natura, le loro dimensioni o la loro ubicazione (Direttiva Via, 2011/92/UE) e per non aver recepito in modo soddisfacente nel suo ordinamento alcune modifiche adottate nel 2014 (Direttiva Via, 2014/52/UE). Peccato che Comuni, Regione e Governo non ci abbiano ascoltato.

Comprendiamo l’amarezza del socio di maggioranza Eurnekian, che probabilmente ha creduto alle facili promesse che gli garantivano un aeroporto già idoneo a ricevere l’Air One di Obama, a Firenze, per il G 7 del 2017, che invece poteva atterrare, come in precedenza a Pisa, purtroppo irrisa ogni volta che era costretto ad atterravi Renzi e che replicò a Rossi, quando gli disse:“troppe cose non si possono mettere in quel catino”, che se non si costruiva il nuovo aeroporto di Peretola, con loro nei posti chiave nazionali e regionali, non si sarebbe più costruito.

Sempre Renzi, firmando a Pisa la Carta del Coraggio, disse che i politici devono imparare ad ascoltare, qualità che non possiedono! Peccato che dimentichi ciò che predica!  Errare è umano ed ammetterlo è apprezzabile. Perseverare è invece diabolico, soprattutto da parte di chi sa, ma non vuole ammettere che l’aeroporto fiorentino si è penalizzato da solo, in quanto si poteva sviluppare già 17 anni fa, attuando le prescrizioni ministeriali della VIA 2003, emanate in base al Master Plan (M P), presentato nel 2000. Prescrizioni tuttora obbligatorie e confermate anche da un Decreto del Presidente della Repubblica, ma sempre disattese. Il MP s’ispirava al City Airport di London City, che ha 4.6 milioni di passeggeri, con una pista di soli 1508 m. 7

          Ai fiorentini che temono la fuoriuscita del socio argentino dalla Società e che invitiamo a non farlo, ma di attuare il Piano B prospettatogli, chiediamo: “In tale malaugurata ipotesi, sareste disponibili a rilevarne le sue quote per realizzare quanto bocciato dal CdS ? Quando raggiungete gli HUB stranieri, quanto impiegate per raggiungere i centri di Parigi, Francoforte, Londra? Vi lamentate con francesi, tedeschi ed inglesi? Perché non v’impegnate per migliorare i collegamenti via superficie fra i due Aeroporti toscani, con la stessa enfasi prodigata per lo sviluppo di Firenze?

Fareste il bene della Toscana, allargando il bacino d’utenza del Polo aeronautico toscano sulla costa.

La storia dimostra però che quando le infrastrutture interessano lo sviluppo della costa tirrenica, non sono considerate prioritarie dai fiorentini e l’hanno dimostrato disertando le inaugurazioni della navetta Alitalia (Canapone), S.Maria Novella-Galilei e del Pisamover.

 Questa è storia non campanilismo!

Il Pres. del Comitato Piccoli Azionisti T.A. Dr. Gianni Conzadori

AMICI DI PISA E CPATA: IL TRENO “CANAPONE” PER L’AEROPORTO GALILEI.

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA

e COMITATO   PICCOLI  AZIONISTI di TOSCANA AEROPORTI

AGLI ORGANI DI STAMPA LOCALI E NAZIONALI

Pisa,15 Febbraio 2020

Oggetto: CANAPONE

Anche nel momento in cui il Consiglio di Stato respinge i ricorsi di Toscana Aeroporti contro la sentenza del TAR della Toscana sul Decreto di Via dell’aeroporto di Peretola, preferiamo evitare discorsi campanilistici e parlare di fatti concreti.

 Quando negli anni settanta il Ministero dei Trasporti prese in considerazione la sostituzione dell’aeroporto di Peretola con un nuovo Aeroporto a San Giorgio a Colonica, la Regione, deputata alla programmazione territoriale, pensò che fosse inutile costruire un nuovo aeroporto sempre più vicino al Galilei (precorrendo di 40 anni le Direttive UE, che  vietano la costruzione di nuovi Aeroporti a meno di 100Km dal Bacino di Utenza di altri Aeroporti) e decise di collegare meglio Firenze con Pisa, con la FI PI LI e con un treno diretto Santa Maria Novella-Galilei, soprannominato Canapone.

Gli orari erano organizzati in funzione soprattutto delle prosecuzioni per Roma, con i voli ALITALIA  e delle connections da Fiumicino. Venne pertanto istituito un apposito terminal a Santa Maria Novella per effettuare, da parte degli addetti, il check in e l’imbarco dei bagagli etichettati negli spazi loro dedicati, a fondo vagone, da cui venivano prelevati all’arrivo al Galilei. L’inaugurazione del servizio, poco gradito ai fiorentini, venne da essi boicottato e poiché i ritardi dei treni e le file sulla FI PI LI, causarono la perdita di numerosi voli, il servizio fu sospeso e l’ATI incominciò ad operare con i F27e poi con gli ATR 42, voli da Firenze a Roma. Dopo il rifacimento della pista, Firenze ha potuto operare con aerei più capienti e svilupparsi sempre più (es:+5,7% nel 2019, solo a Dicembre: movimenti+18,8%, passeggeri+19,6%) a fronte dell’attuale decrescita di Pisa (-1,4%).

L’ atavica competizione con Pisa di Firenze, la portò,17 anni fa, ad opporsi all’assegnazione dei codici IATA a Pisa, per garantirsi in esclusiva i collegamenti con gli HUB internazionali, aeroporti strategici per le prosecuzioni intercontinentali. A chi pontifica sui campanilismi pisani, contrari allo sviluppo di Peretola, chiediamo: “Dopo il boicottaggio del Canapone, quanti fiorentini hanno partecipato all’inaugurazione del Pisamover, opere entrambe sponsorizzate dalla Regione per favorire l’integrazione dei 2 aeroporti”? Ai tuttologi che pensano di risollevare le sorti del Galilei solo con un collegamento Pisa Firenze, con treni con carrozze tipo Canapone e spazi dedicati ai bagagli, chiediamo: “Chi li controllerà sino all’arrivo? Chi li scaricherà e caricherà sul Pisamover? Chi li trascinerà sulle scale della stazione? Certamente non il personale del Canapone. Ci accusano spesso di non saper volare alto. Rispondiamo che sappiamo farlo perché conosciamo le regole del volo. Ma se dobbiamo interpretare pindaricamente l’invito aggiungiamo: “si adeguino pure nel frattempo, rete ferroviaria e treni, ma si chieda l’inserimento di Pisa nella rete Alta Velocità (A V). La UE prevede la sostituzione de i voli corto raggio, con l’A V, fino a tratte di 500 Km. Pisa ed i suoi politici la chiedano e volino alto!!

Il Pres. del Comitato Piccoli Azionisti T.A. Dr. Gianni Conzadori

Il Pres. dell’Associazione Amici di Pisa       Dr. Stefano Ghilardi

COMITATO PICCOLI AZIONISTI DI T.A.: PERETOLA NON E’ IL PONTE MORANDI

COMITATO  PICCOLI  AZIONISTI TOSCANA  AEROPORTI

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE LOCALI E NAZIONALI

Pisa, 27 Febbraio 2020

Oggetto:  I Piccoli Azionisti scrivono al Premier Conte, Peretola non è il Ponte Morandi

Mentre imperversa il Coronavirus, Renzi fa dichiarazioni sul suo Piano Shock Italia per commissionare l’aeroporto di Firenze: “Io lavoro e lotto per l’aeroporto di Peretola …dopo 12 anni ci sono tutti i permessi e manca un timbro della ’Via’…. utilizziamo lo stesso metodo usato per il ponte Morandi, il metodo commissariale. In pochi mesi l’aeroporto sarà funzionante.Io su Peretola non mollo.  Firenze avrà il suo aeroporto, costi quello che costi”e garantisce ad Eurnekian: “Stia: tranquillo, la pista parallela si farà”. Gli ricordiamo che il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso di T.A. contro la sentenza del TAR, bocciando la  Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA), ma non come lui pensa“per cavilli e norme farraginose per cui occorre decretare la nomina di un commissario, con la legge che gli attribuisca poteri di semplificazioni di procedure e tempi, come si è fatto a Genova per il Ponte Morandi”.

Dissentiamo sull’ accostamento di Peretola al Ponte Morandi, opera autorizzata e costruita da tempo, ma crollata, causando numerosi morti, per motivi all’esame della Magistratura. A Genova, l’urgenza della ricostruzione è dovuta all’isolamento della città e delle sue attività commerciali portuali ed all’interruzione dei collegamenti autostradali. Firenze non ha urgenze analoghe, per cui alla luce delle difficoltà sinora incontrate, dovrebbe analizzare gli errori commessi. Voler bypassare Sentenze e Direttive UE, chiedendo decreti speciali, vuol dire non far tesoro degli errori fatti, di cui l’Europa ci sta chiedendo conto. Renzi afferma che se Firenze va, Pisa ci guadagna.

Nel 2019 Firenze si è sviluppata del+5,7%, mentre la decrescita di Pisa è stata del-1,4%, con un divario del -5,4% dalla media degli aeroporti nazionali, scendendo al 12° posto della graduatoria aeroportuale. I dati di gennaio 2020 certificano che Pisa si sviluppa del 2,5%, meno della media nazionale del 4,1%, contro un +7,5% di Firenze e +10,3% di Bergamo, altra base Rynair. Questo è il reale guadagno da Pisa.

Sui costi chiediamo:  chi pagherà i costi del “Costi quel che costidi Renzi e quelli spesi dalla Pubblica Amministrazione per continuare a sostenere un progetto già bocciato dal Parere 110/2015 degli stessi tecnici della Regione Toscana? E quelli eventuali del procedimento d’infrazione UE? Se il Senatore sottoscrivesse che se ne farà carico personalmente, i suoi sondaggi aumenterebbero non di 2 ma di 3 cifre! Sminuire sentenze e valutazioni tecniche come la VAS e la VIA, riducendole ad un timbro mancante, non fa onore ai toscani! Errare è umano. Perseverare è diabolico!!

Abbiamo scritto al Premier Conte, suggerendogli di meditare e decretare con ponderatezza solo provvedimenti in linea con Leggi, Regolamenti e Direttive Europee vigenti, a tutela degl’interessi di tutti gli italiani!

Il Pres. dei Piccoli Azionisti          Dr. Gianni Conzadori

AMICI DI PISA E CPATA: ASSOAEROPORTI CONFERMA IL DECLASSAMENTO DEL “GALILEI”

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA

e COMITATO   PICCOLI  AZIONISTI di TOSCANA AEROPORTI

Pisa, 8 Febbraio 2020

Assoaeroporti conferma il declassamento del

GALILEI nel 2019.

I dati negativi del Galilei, da noi segnalati da tempo, sono stati ora confermati col declassamento del Galilei al 12°posto della graduatoria nazionale (9°in passato con SAT), motivo della nostra richiesta di chiarimenti tecnici al Presidente ENAC Zaccheo. Assaeroporti ha confermato ora che dati e previsioni fornite non erano discorsi campati in aria. Rispetto agli aeroporti italiani, sviluppatisi mediamente del +4%, Pisa è rimasta sottozero (-1,4%), col divario del -5,4% da essi, sconfessando chi li riduceva sostanzialmente al -1%. Voci di corridoio accreditano la decrescita alla diminuzione dei voli verso la Russia ed alla ridotta attività di Ryanair. Nello stesso nostro Bacino di Traffico si registra però uno sviluppo di Firenze del + 5,7% e di Bologna, dove opera Ryanair, del +10,6%. Ryanair era già la 1^ Compagnia low cost più utilizzata in Europa e nel 2019 ha superato addirittura interi Gruppi europei, compreso il 1°, Lufthansa. Bergamo,1^ base operativa italiana di Ryanair, si è sviluppata del +7,1%, mentre Pisa, sua 2^ base, ha dati negativi. Il Marconi e Orio al Serio avevano come Pisa voli verso Mosca e S. Pietroburgo. Sarebbe istruttivo conoscere come hanno superato le problematiche russe.

La decrescita del Galilei smentisce di fatto quanto promesso sulla crescita contemporanea dei 2 aeroporti, ottenibile solo con la fusione, che avrebbe eroso passeggeri a Bologna, che invece si è sviluppata più di loro ed ora stringe patti con Firenze, per la comune candidatura alle Olimpiadi e la creazione di un asse aeroportuale unico, che isolerebbe Pisa e la Costa. Poiché l’aumento o la perdita di 1 milione di passeggeri corrisponde al guadagno o alla perdita di 1.200 posti di lavoro, diretti ed indiretti e genera sviluppo o stagnazione delle attività commerciali territoriali ed a Pisa condiziona il numero di utilizzatori del People Mover, stimati dalla precedente amministrazione nella misura minima del 36% dei passeggeri aeroportuali per garantirne la sostenibilità del Piano Economico Finanziario (PEF), chiediamo all’amministrazione attuale dati certi sulla nuova percentuale prevista per avere il pareggio di bilancio annuale e garanzie sul rientro dell’intero deficit pregresso.

Il Consigliere regionale Pieroni ha presentato un’interrogazione sul calo di passeggeri e sui ritardi nell’ampliamento del terminal da 7 milioni di passeggeri, previsti dal Master Plan (MP) SAT. Il nuovo MP 2018/28 di Toscana Aeroporti, prevede però una capienza del Terminal di 6,5 milioni di passeggeri.

Prendiamo atto con soddisfazione, dopo aver suggerito al candidato Presidente regionale Eugenio Giani, che è un dovere di chi si candida a ruoli istituzionali, rispettare le sentenze della Magistratura sulla nuova pista di Peretola ed attendere quella del Consiglio di Stato, che ha corretto la precedente dichiarazione: “la pista di Peretola è già fatta perché decisa 8 anni fa dalla Regione”, affermando che attenderà tale sentenza e vi si adeguerà. I candidati regionali fiorentini si preoccupano del rumore aereo su Brozzi e Quaracchi. Chiediamo a quelli pisani di sollecitare il Comune a pubblicare i dati della popolazione pisana esposta ad analogo rumore, in quanto quelli conosciuti sono obsoleti e da tempo sono stati effettuati i rilevamenti automatizzati SARA, che vanno però rapportati agli abitanti.

Gestire l’interesse pubblico non è semplice, ma ascoltare i suggerimenti dei cittadini aiuta a farlo e noi, coerentemente continueremo a fornire il nostro contributo a tutti, anche se non richiesto, convinti del nostro legittimo diritto di critica, come continueremo a sollecitare la tutela degli interessi territoriali e dell’area vasta costiera, che si riverberano anche sull’intera Toscana.

Il Pres. del Comitato Piccoli Azionisti T.A. Dr. Gianni Conzadori

Il Pres. dell’Associazione Amici di Pisa        Dr. Stefano Ghilardi

Amici di Pisa, spiagge pisane da salvare ma non con sabbia inquinata

Litorale da salvare ma non con sabbia inquinata

Pisa, 21 Febbraio 2020

     Condividiamo l’opposizione del Sindaco di Pisa all’ipotesi avanzata dal Presidente dell’Autorità portuale durante il convegno organizzato da Confcommercio del 20/2/2020, di utilizzare la sabbia dragata nei fondali davanti al porto di Livorno per ripascere il litorale pisano prima che questa sabbia sia riconosciuta conforme alle normative regionali e/o nazionali.

 I possibili riutilizzi dei sedimenti marini, che potrebbero anche servire a costruire una vasca di colmata per le future banchine portuali di Livorno, dipendono dall’area di escavazione e non sappiamo se l’area della Darsena Europa sia stata definita “area SIR (Siti di Interesse Regionale)” per la quale ci risultano imposti requisiti qualitativi meno stringenti rispetto alle aree definite “SIN (Siti di Interesse nazionale)”.

 Riteniamo quindi necessario e prudente valutare il rischio non solo attraverso la presenza di metalli pesanti e dei prodotti chimici degli inquinanti presenti nei sedimenti dei fondali ma anche con l’effetto tossicologico cumulato in bioindicatori (riccio di mare e dell’Arcadia tonsa) come proposti dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) di Livorno.

Il Presidente Amici di Pisa

Stefano Ghilardi

Amici di Pisa e CPATA: condivisibili le dichiarazioni del Consigliere Francesco Auletta

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA

e COMITATO   PICCOLI  AZIONISTI

di TOSCANA AEROPORTI

                                                                                          Pisa, 20.2.2020

Oggetto: Le dichiarazioni del consigliere Auletta sono condivisibili

Dobbiamo rilevare che nell’ultimo Consiglio comunale i Consiglieri Riccardo Buscemi, Virginia Mancini e Raffaella Bonsangue hanno indossato la maglietta ‘Aeroporto Galilei di Pisa Porta della Toscana’ specificando giustamente che “occorre che si prenda atto una volta per tutte della sentenza del Consiglio di Stato, rinunciando alla seconda pista di Peretola e investendo su Pisa, che è la porta della Toscana. Sicché la politica faccia la sua parte e si impegni per il potenziamento del collegamento ferroviario Pisa – Firenze. Mentre Toscana Aeroporti realizzi una volta per tutte il terminal passeggeri, promesso da troppo tempo, annunciato di anno in anno, e mai realizzato, neppure avviato. Il potenziamento di Peretola non è possibile, ce se ne renda serenamente conto una volta per tutte. Ricordiamo con orgoglio come gruppo consiliare di avere presentato anni fa un esposto all’Unione Europea sullo spreco di denaro pubblico: oggi sembra che finalmente anche Bruxelles abbia acceso i riflettori sul duplicato, a neanche 70 km, di infrastrutture come gli aeroporti. Basta spreco di denaro pubblico”.

Inoltre, durante la seduta è stata anche discussa una interrogazione del consigliere Francesco Auletta che chiedeva chiarimenti in merito ai lavori di ampliamento del terminal pisano, più volte annunciati ma ancora mai partiti, così dicendo: “prima si era parlato di un avvio del cantiere entro l’estate 2019 poi, a Novembre, Toscana Aeroporti ha annunciato l’inizio dei lavori a marzo 2020. La stessa società aveva previsto due possibili strade per intervenire: l’affidamento dei lavori attraverso gara, o la realizzazione dell’intervento in house. Il Comune, come socio di Toscana Aeroporti, dovrebbe avere informazioni a riguardo della procedura avviata”.

Una interpellanza a cui ha risposto il Sindaco Michele Conti: “Toscana Aeroporti è una azienda quotata in borsa – ha detto Conti – non è quindi nostra competenza stabilire le modalità di intervento. Se il consigliere Auletta vuole informazioni a riguardo lo chieda direttamente alla società. Non ho elementi per dare informazioni sull’avvio dei lavori. Posso solo dire che ci sono state interlocuzioni con il Comune per allargare una fognatura che passa sotto il sedime aeroportuale, lavori che sono propedeutici all’ampliamento del terminal”.

Una risposta che non è piaciuta ad Auletta. “La sufficienza e il menefreghismo di questa risposta – ha detto Auletta riferendosi al Sindaco Conti – sono uno schiaffo alla città. Ricordo che il Comune detiene ancora il 4% delle quote societarie. Il Sindaco si disinteressa della vicenda e ‘delega’ un consigliere comunale ad avere informazioni in merito ai lavori. Al di là degli annunci mi sembra evidente che l’intervento a questo punto non partirà sicuramente nel mese di marzo“.

Apprezziamo e condividiamo le iniziative e considerazioni riportate, ricordando al Sindaco che ha l’obbligo di rappresentare al meglio le nostre azioni pubbliche ed informare i cittadini pisani sulla gestione di un bene pubblico quale l’aeroporto, che purtroppo sta registrando un periodo di decrescita.

 Il Pres. del Comitato Piccoli Azionisti T.A. Dr. Gianni Conzadori

Il Pres. dell’Associazione Amici di Pisa         Dr. Stefano Ghilardi

Amici di Pisa e CPATA rispondono al Corriere Fiorentino

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA

e COMITATO   PICCOLI  AZIONISTI di TOSCANA AEROPORTI

Pisa, 17.1.2020

AL DIRETTORE DEL CORRIERE FIORENTINO

Lungarno delle Grazie, 22

50122   FIRENZE

Oggetto: Diritto di replica al “Volo a bassa quota”

           L’articolo di fondo del “Corriere Fiorentino” del 9.1 u.s. a firma di Paolo Ceccarelli, afferma che “noi pisani voliamo a bassa quota”. Escludendo interpretazioni ironiche, occorre dire che è vero. Dopo aver inventato il volo umano ed i primi aerei italiani, i fratelli pisani Antoni fondarono la prima scuola di volo, dove furono brevettati piloti nel volo a bassa quota, specialità che tuttora ci viene pubblicamente riconosciuta, in quanto non tutti sono abilitati a volare a bassa quota.     Voli come: formazioni, missioni di lanci di personale e materiale, ricerca e soccorso, evacuazione di popolazioni, antincendio; possono essere effettuate solo da chi ha superato difficili corsi abilitativi. I pisani svilupparono nel tempo quella scuola di volo nell’attuale aeroporto, in autofinanziamento, aprendolo ai voli commerciali.

            Concordiamo con l’articolo quando qualifica Enrico Rossi e Matteo Renzi i principali sponsor della fusione per incorporazione di AdF in SAT, ma dissentiamo quando attribuisce ad ENAC, nel 2012, la paternità normativa del Piano Nazionale degli Aeroporti (PNA), entrato in vigore, quattro anni dopo, il 2.1.2016, dopo la promulgazione del DPR 201, del Presidente Mattarella, su proposta del Governo Renzi.

Nei voli a bassa quota occorre esser precisi per evitare di andare fuori rotta.

Stupiti dalla levata di scudi suscitata dai chiarimenti tecnici richiesti al presidente dell’ ENAC Zaccheo, chiariamo, per evitare pretestuosi fraintendimenti che, così come al manifestarsi di problemi di salute è bene non fare autodiagnosi e curarsi con medicinali generici, ma conviene consultare i  migliori specialisti, analogamente ci siamo rivolti al miglior specialista  del settore, il Presidente ENAC, cui spettano le  prerogative di verifica tecnica, amministrativa, economica-finanziaria e di certificazione sugli aeroporti. I motivi? A pochi Km. di distanza fra loro, Firenze è in forte sviluppo, nonostante le lamentele su dirottamenti e sulla pista, mentre Pisa, che non ha questi problemi, non si sviluppa, ma è in decrescita. Assaeroporti infatti declassa Pisa al 12° posto (in passato era nella top ten) della graduatoria aeroportuale, in base ai dati ufficiali sinora pubblicati dei primi 11 mesi 2019, per la decrescita dell’1,7% e quindi con un divario di -5,7% rispetto alla media nazionale del+ 4%, mentre Firenze aumenta del 4,9% ed inoltre altri aeroporti in cui opera Ryanair si super sviluppano: Bergamo (+6,5%) e Bologna (+10,6%).

 Bologna, a cui avremmo dovuto sottrarre passeggeri con la fusione, prospetta ora con Firenze un unico asse aeroportuale, candidandosi alla cogestione delle Olimpiadi. Quando però ENAC e l’ex Presidente ENAC Vito Riggio proposero di associare, nel Bacino di Traffico Centro/Nord, l’aeroporto bolognese ai due aeroporti toscani, proprio Firenze avversò l’idea, considerando Bologna suo competitor.

Suggeriamo all’Editore del giornale in questione, quando tratta articoli sull’argomento aeroportuale, di evitare condizionamenti di parte, come nell’articolo di fondo, che definisce, con finalità chiaramente fiorentine, metropolitane e strapaesane: “surreali, vecchie beghe di cortilele richieste legittime fatte da soci pisani alla competente autorità aeronautica. Ogni milione di passeggeri genera 1200 posti di lavoro, i fiorentini lo sanno e fanno bene a rappresentare le proprie istanze, ma ritenere quelle pisane semplicemente campanilistiche si raggiunge l’obiettivo contrario, di alimentare quei campanilismi che si pontifica di voler evitare.

 I saggi dicevano che il silenzio ha l’oro in bocca. Volare a bassa quota insegna anche questo!  

Il Pres. del Comitato Piccoli Azionisti T.A.   Dr. Gianni Conzadori

Il Pres. dell’Associazione Amici di Pisa         Dr. Stefano Ghilardi