Le ultime notizie dal Team Joomla!

image_pdfimage_print

RECOVERY FUND. GUAI USARE QUEI SOLDI PER DOPPIONI INFRASTRUTTURALI COME PERETOLA O DARSENA EUROPA

COMUNICATO STAMPA

Pisa, domenica 26 Luglio 2020, 2021 in stile pisano

RECOVERY FUND: GUAI USARE QUEI SOLDI PER DOPPIONI INFRASTRUTTURALI COME DARSENA EUROPA A LIVORNO E PISTA DI PERETOLA.
IL PASSATO INSEGNI

“La pandemia del COVID 19, ha indotto molti settori economici a ripensare ai loro modelli di sviluppo ed a relazionarsi in modo diverso a livello globale. Il settore del trasporto aereo ha subito una débâcle economica superiore a quelle prodotte dalla crisi del petrolio e delle torri gemelle: questo sconquasso dovrebbe mettere la parola fine all’annoso conflitto che tuttora penalizza Europa ed Italia. Dal 2004 prosegue infatti, un duro contenzioso tra Usa e UE, per i prestiti che i due colossi Airbus e Boeing ottengono direttamente dai Governi per affrontare i costi legati alle ricerche tecnologiche indispensabili per sviluppare i nuovi modelli di aerei. L’azienda europea Airbus ha concordato con i governi tedesco, spagnolo e francese la modifica dei contratti “Repayable Launch Investment”(RLI), relativi ai sussidi erogati allo sviluppo del modello di aereo di lungo raggio A350, per cui la UE con il Commissario al Commercio Hogan, ha chiesto agli Usa di mettere fine alla guerra dei dazi ed agli indiscriminati aumenti di tariffe ed agli scontri che hanno prodotto numerosi ricorsi legali e l’emissione di sentenze da parte dell’Organizzazione mondiale del commerci (WTO). I dazi imposti dagli USA, per 7,5 miliardi di dollari, hanno colpito prodotti sia europei che italiani: whisky scozzese, vini francesi, olive spagnole, formaggi italiani, come Parmigiano e Grana, salumi, mortadella, liquori come il Limoncello; nonostante l’Italia non abbia mai partecipato al consorzio Airbus.
La ragionevolezza, imposta dal COVID 19, sia all’Europa che a colossi mondiali, sia di esempio ai partiti italiani che hanno incominciato l’assalto alla diligenza dei 209 miliardi del Fondo per la Ripresa (Recovery Fund) concessi dalla UE. Si eviti di sperperare il credito di fiducia concesso per la crisi pandemica, anche se forzato da parte di alcuni Paesi come l’Olanda paese dalla memoria corta e che predica bene ma razzola male, praticando dumping fiscale, che strumentalmente dimentica gli aiuti avuti dall’Europa ed in particolare dall’Italia, che inviò personale, Vigili del Fuoco, materiale di primo soccorso e fondi, per aiutarla, nel 1953, per i danni causati dalle mareggiate che devastarono le sue coste, con gravissime ripercussioni sulla sua economia, tali da non poter far fronte agli impegni europei. E’ vero che allora si usciva da una guerra mondiale, che aveva ingenerato in tutte le popolazioni quel senso di solidarietà e di parsimonia nell’utilizzazione delle risorse collettive disponibili, ma i buoni esempi non vanno dimenticati sia da parte di chi ne ha usufruito, sia da parte di chi si è prodigato per aiutare gli altri. Poiché solo 82 miliardi del “Recovery Fund” sono utilizzabili a fondo perduto, ma il resto sono prestiti, la cui restituzione graverà sulle generazioni future di italiani, si usi il buon senso del padre di famiglia nella loro utilizzazione, realizzando solo infrastrutture veramente utili per la collettività e rispettose del Green New Deal UE e per rafforzare settori pubblici tuttora critici. Evitando assolutamente, inutili doppioni infrastrutturali toscani come la Darsena Europa di Livorno –doppione del nuovo porto di Piombino- e di Peretola – a Pisa siamo capaci di volare da decenni…. Se la politica crede di usare quei soldi dateci –a carissimo prezzo- dall’Europa, per costruire doppioni per dissetare bisogni elettorali, avremmo fatto un doppio errore, un doppio male al territorio. Davvero vogliamo questo? Ma che Paese siamo?”

IL PRESIDENTE DEGLI “AMICI DI PISA”
(Dr Franco Ferraro)

CHI DIFENDE IL LITORALE PISANO DA INQUINAMENTO ED EROSIONE?

Pisa, 9 Luglio 2020

PROGETTO DARSENA EUROPA:
A CHI INTERESSA LA DIFESA DEL LITORALE PISANO
DA EROSIONE E INQUINAMENTO?

SI PROCEDA SUBITO CON LO STUDIO
PROMESSO DAL COMUNE DI PISA,
ANCHE LA REGIONE FACCIA LA SUA PARTE.

Il progetto Darsena Europa a Livorno sta andando avanti, sono state effettuate le prime prove tecniche e simulazioni di manovra in mare mentre il Decreto Semplificazioni ha inserito tale opera tra quelle strategiche con conseguente finanziamento per la realizzazione. Nei prossimi mesi è atteso il progetto definitivo per la Valutazione di Impatto Ambientale.

Da anni, assieme a tante associazioni ambientaliste abbiamo segnalato la necessità di vigilare attentamente sui possibili effetti e conseguenze che questa grande opera potrebbe avere sul litorale pisano, in particolare per l’inquinamento del mare e l’erosione costiera.

Abbiamo sollecitato cittadini, Parco di San Rossore, Istituzioni locali perché si occupassero attentamente della tutela di una delle più Grandi Opere naturali del nostro territorio, ottenendo infine dal Comune di Pisa lo stanziamento in Bilancio di 30mila euro per uno studio indipendente di impatto ambientale.

Anche noi infatti, come l’Assessore all’Ambiente Filippo Bedini siamo perplessi e preoccupati dal fatto che l’incaricato allo studio di impatto ambientale sia il soggetto realizzatore dell’opera, concordiamo quindi con la scelta secondo noi saggia intrapresa dal Comune di Pisa, al quale chiediamo però conto dello stato di attuazione di questo studio del quale non si è avuta più notizia, lo consideriamo infatti sempre più utile e urgente.

Chiediamo invece al Parco di San Rossore quali misure ha finora intrapreso per svolgere il suo compito di garante del territorio, del paesaggio, della flora e della fauna del litorale pisano.

Ringraziamo comunque i tanti cittadini che in questi mesi ci hanno dimostrato attivamente il loro appoggio e interesse, anche attraverso la nostra petizione che ha superato le 300 adesioni ed è ancora attiva.

Ci rivolgiamo infine a tutti i nostri rappresentanti politici di qualsiasi schieramento: si attivino immediatamente per garantire la salvaguardia del nostro territorio da ogni possibile rischio, in questo la Regione Toscana ha un ruolo non secondario e deve fare la sua parte tutelando gli interessi di tutti territori in eguale misura e con la stessa attenzione, non vi devono nè possono esservi cittadini o paesaggi di serie a e altri di B.

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA – Franco Ferraro

ADP E CPATA. TOSCANA AEROPORTI SMENTISCA E QUERELI ANTONIO MAZZEO

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
E COMITATO PICCOLI AZIONISTI TOSCANA AEROPORTI

Pisa, 9 Luglio 2020

Toscana Aeroporti smentisca e quereli Antonio Mazzeo

Il Consigliere regionale uscente Antonio Mazzeo ha pubblicato numerosi post sui social, chiedendo ai cittadini cosa ne pensassero di una sua eventuale ricandidatura in Regione, adducendo i presunti meriti riscossi nel precedente mandato, compresa la Tangenziale Nord Est, che però dovrebbe vedere partire i lavori di circa 1 KM e mezzo, nel 2021. Ma l’Accordo di programma, del 31.03.2005, per il trasferimento delle attività dell’Azienda ospedaliera dal S. Chiara a Cisanello, prevedeva già la sua costruzione, perché impegnava Regione, Comune e Provincia di Pisa a finanziare il costo previsionale dell’opera, circa 69 milioni di € “… con entrate straordinarie come quelle derivanti dal processo di valorizzazione e privatizzazione della SAT”.
Nel 2014, la Regione, aderendo all’OPA su SAT di Corporacion America Italia (CAI), ha rotto unilateralmente il Patto Parasociale sottoscritto dai Soci pubblici, impedendo loro l’esercizio del diritto di prelazione. La rottura del Patto, comportante la perdita della maggioranza societaria pubblica, prevedeva il pagamento di pesanti penali, valutabili in circa 34 milioni di €, che uniti a quelli incassati dalla vendita delle azioni ed ai 13 milioni del Cipe ed ai 1,2 milioni della Provincia, avrebbero coperto il costo dell’intera opera.

Tutto questo l’abbiamo ricordato sempre a Mazzeo, che avrebbe dovuto tutelare le infrastrutture costiere, come Presidente della Commissione Costa, perché quando si sottoscrivono impegni a nome dei cittadini, bisogna rispettarli! Lasciamo liberi i cittadini di decidere chi li deve rappresentare, ma sottolineammo che i risultati dell’economia della costa tirrenica, sono sotto gli occhi di tutti.
Quello che però ci meraviglia e purtroppo ci preoccupa moltissimo, ma che ben sintetizza la superficialità degli slogan, è la sua dichiarazione sull’aeroporto fiorentino, fatta di mattina, cioè a mercati azionari aperti e che segnaliamo a Toscana Aeroporti (TA), in quanto quotata in borsa, perché a nostro avviso, necessita di una urgente smentita da parte della Società e di eventuale querela: “Il progetto di Firenze parla di messa in sicurezza ( oggi è pericolosissimo ).
A quale titolo Mazzeo parla di messa in sicurezza di un aeroporto aperto al traffico commerciale e in costante aumento di passeggeri, ma soprattutto autorizzato dall’Ente Regolatore, ENAC ? In base a quali studi lo aggettiva col superlativo, pericolosissimo? Si rende conto del danno di immagine e non solo, arrecato alla Società che lo gestisce ed il procurato allarme? E del danno che indirettamente fa a Pisa, visto che TA gestisce unitariamente il Vespucci ed il Galilei.

I proventi dei due aeroporti confluiscono nello stesso bilancio, approvato dagli stessi soci, fra cui la Regione. Se per cinque anni ha avuto tale considerazione di un aeroporto aperto al traffico e da cui decollano e arrivano milioni di persone, perché non ha documentato agli organi preposti i suoi convincimenti? Chiediamo a TA di smentire immediatamente e pubblicamente Mazzeo, a nostro giudizio, meritevole di querela ed a salvaguardare la buona reputazione di TA e di tutti i suoi soci, che hanno a cuore sia la sicurezza dei passeggeri trasportati, che dei terzi sorvolati.

Associazione Amici di Pisa
Dr. Franco Ferraro

Comitato Piccoli Azionisti TA

Dr. Gianni Conzadori

 

 

 

ADP E CPATA. RICORDIAMO AL CANDIDATO PRESIDENTE EUGENIO GIANI CHE…

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
e COMITATO PICCOLI AZIONISTI

di TOSCANA AEROPORTI

a tutti i quotidiani locali e nazionali

Pisa, 06.07.2010

Oggetto: Ricordiamo al Candidato Presidente Eugenio Giani

Riconosciamo ad Eugenio Giani una ferrea preparazione sulla storia della nostra Regione, per cui lo aiutiamo a ricordare con precisione alcuni avvenimenti.
In un’intervista del 24.12.2019, sull’eventuale bocciatura del Consiglio di Stato della nuova pista di Peretola, Giani affermò: “L’aeroporto lo considero già fatto, perché il Consiglio Regionale l’ha deciso 8 anni fa!”
Partecipando alle manifestazioni di Confindustria Firenze e col comunicato della R.T., n.1535, del 13 Novembre del 2017, aveva già ribadito che la decisione per la nuova pista parallela all’autostrada e lunga 2000 e 2400 m., era stata già presa nel 2012. Ma in realtà la contrastata approvazione del PIT, con la variante della nuova pista, di soli 2000 m, è stata del 16 Luglio 2014 ed ENAC ha approvato il Master Plan, con la pista di 2400 m., il 3 Novembre 2014.
Il Tribunale Amministrativo Regionale, ha poi annullato la variante al PIT, della nuova pista, l’8 Agosto 2016 e il 27 Maggio 2018, la VIA del Master Plan 2014/29; inoltre il Consiglio di Stato ha respinto il 13 Febbraio 2020, il ricorso di T A contro la sentenza del TAR, sul Decreto di VIA del nuovo aeroporto di Peretola.
Infine riteniamo che l’agone elettorale non deve far compiere cadute di stile, come capitato al presidente Giani nei confronti della sua competitor, l’eurodeputata Ceccardi.
Ricordiamo però che Giani era già scivolato in passato, tuonando senza rispetto istituzionale: “Le affermazioni di Toninelli mi fanno pena per la sua impreparazione”, perché l’allora Ministro aveva richiesto una project review del nuovo aeroporto, dimenticando che anche il precedente Ministro del PD, Del Rio, l’aveva già richiesta.
Ma allora aveva taciuto per l’appartenenza partitica.
Infine gli chiediamo: “perché Firenze non ha mai ottemperato alle prescrizioni ministeriali del Decreto di VIA 0676 del 2003, tuttora obbligatorie e confermate anche da un Decreto Decisorio del Presidente della Repubblica?” Esse avrebbero garantito 17 anni di maggior sviluppo societario ed evitato d’infilarsi nell’attuale cul de sac!
In attesa della risposta, gli riproponiamo un leale confronto e di lasciar perdere gli slogan e le inesattezze che creano confusione nell’elettorato.

Comitato Piccoli Azionisti T.A.
Dr. Conzadori Gianni
Associazione Amici di Pisa
Dr. Franco Ferraro

IL CORDOGLIO DEGLI AMICI DIPISA PER LA SCOMPARSA DEL PROF. FRANCO MOSCA

Pisa 01-06-2020

Gli Amici di Pisa ricordano il prof. Franco Mosca

Gli Amici di Pisa piangono la scomparsa del prof. Franco Mosca, socio onorario della nostra Associazione.
Per Pisa è una grave perdita, non solo nel campo scientifico, personaggio di fama internazionale, ma anche in particolare per l’Internet Festival e della Robotica.
Presidente Fondazione Arpa molto attiva nel campo scientifico sanitario.
Ho conosciuto il professore a San Miniato anche lui socio della Fondazione CRSM, sempre gentile e disponibile.
Gli Amici di Pisa lo ricorderanno per il suo alto spessore professionale e umano. Siamo orgogliosi che sia stato anche uno dei nostri.

Il Presidente Amici di Pisa
Stefano Ghilardi

COLLEGAMENTI. PISA E L’ALTA VELOCITÀ FERROVIARIA CHE NON C’E’.

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
e COMITATO PICCOLI AZIONISTI

di TOSCANA AEROPORTI

a tutti i quotidiani locali e nazionali

Pisa, 26 Giugno 2020

Oggetto: Pisa e l’Alta Velocità (AV)

Il presidente Franco Carraro, rappresentante del Comitato Internazionale Olimpico, rispondendo alla domanda sull’urgenza di dotare Firenze del nuovo aeroporto, in vista del la candidatura olimpica congiunta di Firenze/Bologna, disse: “non è indispensabile, con l’AV, in 25’, da Bologna si raggiunge Firenze”. La risposta, dettata dalla vasta esperienza internazionale, evidenzia che il Galilei, pur essendo più vicino al Vespucci del Marconi, non viene considerato nel network turistico e olimpico, perché Pisa non è servita dall’AV. Già, nel 2003, Alfredo Roma, ex Presidente ENAC ed ECAC e poi l’ex A.D. SAT Piergiorgio Ballini, l’avevano chiesta, per invogliare le compagnie asiatiche a servirsi del Galilei e perciò SAT aveva avviato studi con l’ex A.D. FS livornese Elia. Anche l’attuale A.D. di FS Battisti ha suggerito ad ALITALIA di sostituire molte tratte dei voli corto raggio con l’AV.
In un convegno sui trasporti, esperti idrogeologici e ferroviari avevano illustrato 3 possibili percorsi AV, I, suggerendo un tracciato a Nord dell’attuale linea ferroviaria, per consentire, in circa 20 minuti, di collegare Firenze con Pisa e di utilizzare l’attuale linea ferroviaria come tranvia di superficie. Esempi aeroportuali dimostrano che i passeggeri preferiscono utilizzare gli aeroporti raggiungibili velocemente. Partire od arrivare da un lungo volo ed impiegare più di 1 ora per raggiungere Firenze da Pisa, anche sulla FI-PI-LI, è frustrante. Hyperloop IT ha avviato studi di fattibilità, contattando Governo e Regioni, per realizzare tratti italiani iperveloci, a 1.223 Km/h (quindi 9’ per i 215 Km, Milano-Bologna e 7’ per i 144 Km, Milano-Torino). Pisa non chiede l’ipervelocità, anche se il futuro sarà questo, ma possibilmente l’AV per lo sviluppo di tutta la costa. Studi della Commissione UE suggeriscono di sostituire i voli con l’AV, sulle tratte fino a 500Km, per diminuire l’inquinamento acustico ed atmosferico e l’European Green Deal impone investimenti infrastrutturali sempre più ecologici.
Osserviamo che anche l’ex sindaco di Pisa Filippeschi imputa al Candidato Governatore PD Giani di non aver segnalato al ministro De Micheli, l’esigenza dell’AV costiera. A Giani ricordiamo le problematiche, già segnalategli, del nostro territorio, come: tangenziale, terza pista al Galilei (in realtà seconda pista), per eliminare il rumore aereo su un numero di abitanti pisani superiore a quello di Brozzi e Quaracchi, in difesa dei quali Giani è sceso in piazza con l’elite fiorentina, ecc.
Chi invece è spesso sui media per fare sermoni sul campanilismo pisano è Mazzeo, che in una conferenza sul Turismo, alla presenza di esperti del settore, alla nostra richiesta di collegare Pisa con l’AV rispose: “Vuol dire prender in giro i cittadini, per la lunghezza dei tempi necessari”. Chiediamo a lui e a Giani: “I fiorentini da quanti anni chiedono la nuova pista? Hanno dato loro la stessa risposta?” Anzi Giani ha dichiarato che per lui il nuovo aeroporto è già fatto, perché la decisione sulla pista parallela all’autostrada è stata presa nel 2012! Renzi la rivendica dal 2008. Entrambi dimenticano le sentenze nel frattempo intervenute, che in uno Stato di diritto si rispettano! Sulla querelle che riguarda l’AV e l’aeroporto, il PD ed i candidati pisani alle regionali dicano: “sposano la visione programmatica di Cerri-Nardini o quella filo-renziana di Mazzeo-Giani? Rispondano chiaramente e non in politichese!

Dr. Franco Ferraro
Dr. Gianni Conzadori

ADP E CAPATA. INIZINO I LAVORI AL TERMINAL “GALILEI”.

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
e COMITATO PICCOLI AZIONISTI

di TOSCANA AEROPORTI

a tutti i quotidiani locali e nazionali

Pisa, 25.6.2020

Oggetto: Partano i lavori dei Terminal di Toscana Aeroporti (TA)

Il lock down del COVID19 ha causato agli scali italiani la perdita di 12 milioni passeggeri a marzo 2020, 16 milioni ad aprile e circa 17 milioni a maggio e la chiusura temporanea del Vespucci e l’attività ridotta del Galilei, per cui avevamo espresso solidarietà all’intero comparto del trasporto aereo nazionale e regionale ed in particolare ai dipendenti di TA. Gli auspici si stanno avverando, con la riapertura del Vespucci e la ripresa dei voli Ryanair su Pisa. Dai due aeroporti, già SAFE COVID, grazie a un protocollo sanitario basato su un programma triage approvato da ENAC, i passeggeri possono partire tranquillamente. Avevamo anche chiesto, a Governo e Regione, misure adeguate di sostegno all’intero settore ed in particolare a TA ed indotto collegato. In attesa di aiuti governativi, TA può già contare su 20 milioni stanziati dal piano regionale Marketing Support e sui benefici di altri 20 milioni stanziati per la promozione internazionale turistica della Toscana. Dissentendo dalla decisione di rinviare a fine 2022, inizio 2023, i lavori di ampliamento del Terminal di Pisa, avevamo chiesto al Sindaco Conti di sollecitare TA ad iniziarli subito visti i pochi passeggeri presenti in aeroporto. I 13 milioni di utili accantonati, grazie alla rinuncia di tutti i soci a percepire dividendi, potrebbero aiutare a far partire i lavori, unitamente all’eventuale richiesta di finanziamenti condizionati, garantiti dallo Stato, come fatto da FCA ed Autostrade. I passeggeri, a fronte del biglietto pagato, chiedono servizi sicuri, veloci e confortevoli e quindi terminal adeguati alla loro accoglienza, necessità che riguarda anche il Terminal fiorentino, per il continuo aumento di passeggeri. Sosteniamo da sempre lo sviluppo del Vespucci, come City Airport, come previsto dalle prescrizioni ministeriali della Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) del 2003, confermate poi dal Presidente della Repubblica ed ora rispettose dell’European Green Deal, che prevede l’utilizzo delle infrastrutture esistenti (brownfield) ed il consumo minimo di suolo (greenfield). Però i lavori d’ampliamento del terminal fiorentino non partiranno, stante l’improvvisa archiviazione di ENAC, del progetto, da non confondersi con il Master Plan bocciato dal Consiglio di Stato. Il lock down del COVID19 non deve far dimenticare le foto del 2019, dei due Terminal sovraffollati, a Firenze per l’aumento di passeggeri (+5,7%), ma non a Pisa, visto il divario del Galilei (-5,4%) dallo sviluppo aeroportuale medio nazionale (+4%). Le problematiche fiorentine non devono però penalizzare lo sviluppo del Galilei e l’ampliamento del suo terminal, già previsto da SAT in autofinanziamento, per cui ribadiamo la richiesta ai soci pubblici di sollecitare l’inizio dei lavori!

Dr. Franco Ferraro
Dr. Gianni Conzadori

AMICI DI PISA. CAMBIAMENTI NEL CONSIGLIO DIRETTIVO.

a tutti i soci ed ai simpatizzanti

Pisa, giovedì 11 Giugno 2020, 2021 in stile pisano

Oggetto: nuove decisioni del Consiglio Direttivo degli AdP

Il Consiglio Direttivo degli “Amici di Pisa”, riunitosi in doppia seduta il 6 e 9 Giugno u.s., dopo approfondita riflessione e discussione sul futuro dell’Associazione e nel confermare la volontà unanime di operare al meglio per continuare a fornire il proprio contributo allo sviluppo culturale, economico e sociale della nostra città e di tutto il territorio pisano, ha deliberato a larghissima maggioranza, una nuova organizzazione interna.
La gestione dell’Associazione è stata perciò affidata fino alla scadenza naturale degli organi direttivi al Socio Dr. Franco Ferraro riconoscendogli una lunga e fattiva esperienza nel sodalizio oltre che un attaccamento ai valori e agli obiettivi dell’Associazione. Nel contempo, il Consiglio Direttivo ha espresso il suo sincero ringraziamento al Socio Dr. Stefano Ghilardi per l’impegno profuso e manifestato in questi anni nella carica di presidente.
L’Associazione degli Amici di Pisa con tale modifica organizzativa, ritenuta più consona alle attuali problematiche da affrontare, con rinnovato entusiasmo e piena volontà di agire continua, senza soluzione di continuità dal 1959 a operare unicamente per il bene di Pisa e del popolo pisano.

Il Reggente
(Dott. Franco Ferraro)

AMICI DI PISA. I GRANDI PERICOLI DELLA DARSENA EUROPA DI LIVORNO

a tutti i quotidiani locali e nazionali

Pisa, 29 Giugno 2020

Oggetto: Darsena Europa e inquinamento

Quando su una costa sabbiosa, per esempio il litorale pisano, fra l’altro parte integrante del Parco Naturale Regionale di San Rossore, vengono costruite delle infrastrutture portuali si provocano alterazioni alle correnti marine tali da provocare danni irreversibili agli arenili. Così è stato a Marina di Pisa quando a metà del 1800 sono state costruite le dighe livornesi della Vegliaia e Curvilinea, così è ora al Calambrone quando, dopo la costruzione delle due dighe lunghe poche centinaia di metri alla foce del fiume omonimo. Cosa succederà un domani quando sarà costruita la diga di 1500 metri della Darsena Europa?

Intanto il danno paesaggistico con le mega portacontainers lunghe 400 metri alte 70 e larghe 60 che offuscheranno letteralmente la visuale dell’isola d’Elba verso sud. Poi l’inquinamento biologico causato dalla invasione di specie aliene contenute nelle acque di zavorra delle navi necessarie alla linea di galleggiamento delle stesse, acque prelevate nei porti orientali di partenza. Infatti nelle acque di Marina di Pisa è stata rilevata la presenza dell’alga Ostreopsis cf. Ovata, una dinoficea bentonica potenzialmente tossica tipica dei mari tropicali. Essa produce tossine come la palitossina (PLTX) causa di bio intossicazione para influenzale nell’uomo e mortalità nelle comunità betoniche marine. Avremo anche forte inquinamento dell’aria dovuto ai fumi delle navi le quali, nel loro complesso, rappresentano il 2,7% delle emissioni totali di anidride carbonica nel mondo.
Inoltre i fanghi degli escavi dei fondali portuali fino a 16/18 metri di profondità verranno sversati sia in mare aperto che sulle spiagge del Calambrone favorendo sporcizia e possibile inquinamento?
L’arretramento della spiaggia provocherà l’ingresso del cuneo marino in terraferma favorendo la salinizzazione dei terreni agricoli di Coltano con danni all’agricoltura. Danni fisici, ambientali e forte inquinamento sul litorale pisano possibilmente causati dalla Darsena Europa, opera faraonica molto probabilmente inutile vista la perdurante stagnazione economica mondiale già prima della pandemia e il forte rischio di marginalizzazione del Mediterraneo per la nuova rotta polare artica dovuta allo scioglimento dei ghiacci e il fortissimo sviluppo dei collegamenti ferroviari Cina Europa che impiegano metà tempo rispetto alle navi.
Gli “Amici di Pisa” da tempo richiedono agli amministratori pubblici di valutare queste possibilità e di finanziare studi professionali, super partes, affinché si possa avere una obiettiva valutazione degli eventuali danni sopra descritti.

Presidente “Associazione degli Amici di Pisa “– Franco Ferraro

CPATA. LAVORI AL “GALILEI”, ADESSO E’ IL MOMENTO GIUSTO.

COMITATO PICCOLI AZIONISTI TOSCANA AEROPORTI

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE LOCALI E NAZIONALI

Pisa, 23 Maggio 2020

                Oggetto: TA, FCA, ATLANTIA  

“Fca ha avviato una procedura con il Ministero dell’Economia e Finanze – MEF ed il Ministero dello Sviluppo Economico – MISE, per garantire, tramite Sace, la richiesta ad Intesa Sanpaolo di una linea di credito pari al 25%(6,3 miliardi) del fatturato consolidato delle società’ industriali italiane del gruppo Fca e ciò in base al Decreto Liquidità, emesso per il COVID19, che ha bloccato il settore auto. Le casse di FCA e di Exor, società degli Elkann, risiedono però in Olanda ed i contrari al finanziamento chiedono se lo Stato italiano potrà controllarne l’utilizzazione e se potrà farlo SACE, nelle banche olandesi e se, con la fusione con PSA, tale controllo sarà ostacolato e se esso non sia strumentale a ripianare il super-dividendo da 5,5 miliardi, a cui FCA non ha rinunciato, nonostante il COVID19. Il MEF rassicura: “È un prestito, da restituire e non un regalo ed è condizionato alla conferma di tutti gli investimenti in Italia ed a non delocalizzare. Atlantia ha deciso di bloccare gli investimenti programmati se non potrà usufruire di finanziamenti garantiti dal Decreto. Fatta questa premessa, ricordiamo che il COVID 19 ha colpito anche il trasporto aereo. Toscana Aeroporti (TA), per incrementare la solidità societaria ha saggiamente rinunciato alla distribuzione di circa 13 milioni di utili. Il Sindaco di Pisa, a seguito del recente sopralluogo in Aeroporto, ha dichiarato: “appena sarà possibile, ci faremo trovare pronti ad accogliere i turisti italiani e stranieri che torneranno a visitare la nostra città“. E’ vero che il Galilei lo scorso anno ha registrato un divario del -5,4% dalla media del +4% di sviluppo degli aeroporti italiani, ma, nonostante il calo di passeggeri, i giornali riportavano ugualmente le lamentele sulla capienza del Terminal, il cui ampliamento, per il COVID19, TA prevederebbe di procrastinare a fine 2022, inizio 2023.  Invece, proprio la carenza di passeggeri permetterebbe di effettuarli creando minori disagi, come fatto dall’Assessore La Trofa, che ha approfittato della minor mobilità di uomini/mezzi del lockdown, per realizzare interventi necessari a Pisa.  Per lo stesso motivo, suggeriamo al Sindaco di chiedere, come azionista pubblico di TA, di far iniziare ora i lavori sul Terminal, contando sulla solidità patrimoniale societaria ed eventualmente di verificare la fattibilità di richiesta di un finanziamento condizionato col Decreto Liquidità, come fatto da FCA e Atlantia.   

Il Presidente dei Piccoli Azionisti T A   

Dr. Gianni Conzadori