
La necessità urgente della Grande Pisa da 200mila abitanti. Il Comune Unico dell’Area Pisana.
I confini comunali oggi non rappresentano più l’effettiva zona urbana della città, tutti noi negli ultimi decenni abbiamo infatti assistito a fenomeni demografici e urbani che hanno prodotto la costruzione di vaste aree residenziali a ridosso della corona urbana che di fatto ha allargato il perimetro della città. Parallelamente molti residenti sono migrati dal Centro del Capoluogo per spostarsi in queste nuove aree residenziali, dal 1981 al 2011 la popolazione della città è passata da 104.000 a 89.000 residenti, quella della Corona Urbana dei Comuni limitrofi (Cascina-Sam Giuliano Terme-Vecchiano-Calci-Vicopisano) da 88.000 a 105.000 residenti, la popolazione totale dell’Area Pisana è quindi rimasta stabile ma ne è cambiata la distribuzione all’interno del Territorio. Questo processo migratorio di breve distanza è stato favorito dalle buone vie di comunicazione e dal prezzo e tipologia di immobili disponibili nelle immediate vicinanze. Nonostante un saldo naturale negativo da molti anni (differenza tra nascite e morti) la popolazione si avvicina ai 200mila residenti totali.
Se da un lato è cambiata la distribuzione dei residenti e l’urbanizzazione ha eliminato ogni separazione tra Comuni in un’ unica grande città, non è cambiata, anzi si è rafforzata la presenza dei Servizi nel Capoluogo, Pisa nonostante la poca consistenza demografica è sede della più grande università toscana (50mila iscritti) e di un Aeroporto Internazionale, anche il Polo Ospedaliero e il CNR sono Enti di primaria importanza nazionale e assieme agli altri generano e sono sede di migliaia di posti di lavoro. Questo fenomeno contrapposto è evidente nel grande pendolarismo che ogni giorno si verifica. Pisa quindi sede di attività e lavoro, la Corona Urbana luogo di residenza. Anche le abitudini degli abitanti non sono cambiate, si attraversano i confini e si vive il territorio come se di fatto già si vivesse in una unica grande realtà.
Questa situazione ha prodotto però debolezza istituzionale e una frammentazione che mettono seriamente a rischio la permanenza di Enti cosi importanti e squilibrati per una città di soli 90mila residenti e riducono fortemente ogni possibilità di crescita e sviluppo futuro, nel frattempo la crisi economica e risorse più limitate spingono a una concorrenza e competizione (soprattutto con Firenze e la sua volontà di accentramento) difficile da affrontare, con seri rischi di depauperamento e indebolimento per tutte le comunità.
Nasce da qui, da fatti e numeri inoppugnabili la volontà, anzi la necessità della “Grande Pisa”, un Comune Unico per i sei dell’Area Pisana. Una Istituzione più grande, con maggiori risorse e possibilità di sviluppo, in grado di difendere e promuovere meglio le sue eccellenze, e di competere ad armi pari in Toscana col Capoluogo regionale. La svendita dell’Aeroporto, la chiusura della Motorizzazione, il trasferimento e accentramento di tante strutture dello Stato articolate su Pisa e dei relativi posti di lavoro ne sono già una dimostrazione evidente.
Gli Amici di Pisa portano avanti questo progetto da anni, e nonostante la contrarietà, a volte estremamente miope, delle classi dirigenti locali, sta maturando nell’opinione pubblica un vento favorevole di cambiamento.
L’Associazione ha sempre pensato a questa nuova e più grande istituzione non come mera “annessione” a Pisa dei Comuni vicini, ma ad una strutturazione “federata” dove territori confinanti e omogenei, con identici interessi e tradizioni storiche stanno assieme per essere più forti nei tavoli che contano e per difendere gli interessi strategici di tutti, ma parallelamente avendo forte autonomia (sia decisionale che finanziaria) nelle scelte che riguardano il territorio di origine, con Municipalità e responsabilità decentrate. Un patto di amicizia e fiducia in una nuova identità che non cancella le altre ma si aggiunge per essere vincente nelle sfide future.
Il Territorio Pisano cosi unito sarà un Territorio più forte, in grado di esprimere al meglio le tante potenzialità al suo interno.