Comunicato Stampa: il Galilei è il prestigio toscano

Pisa, Martedì  11 Gennaio 2010 -2011 stilepisano-

COMUNICATO STAMPA
IL GALILEI E’ IL PRESTIGIO TOSCANO, E’ L’AEROPORTO DELLA TOSCANA DA 40 ANNI.
PERCHE’ RISCHIARLO? 
PERCHE’ ENORMI INVESTIMENTI PUBBLICI SU PERETOLA?
CUI PRODEST?

 In questi ultimi mesi purtroppo ne abbiamo viste di tutti i colori sulla pelle del “Galilei”: studi Irpet finanziati dagli imprenditori fiorentini ed ovviamente favorevoli alla seconda pista di Peretola, elezioni amministrative regionali, promesse, garanzie di portare la luna sulla terra e di mettersela in tasca. La Regione Toscana che cerca l’assurdo e lo spreco pur di mantenere la parola data e sfuggitagli maldestramente in campagna elettorale: quella di dare una seconda pista a Peretola e creare un’unica società di gestione.

Nel frattempo si scoprono buchi di bilancio di oltre 250 milioni di euro nella sanità massese ma, per il presidente della Regione Enrico Rossi, la priorità è invece quella di rovesciare un bel mucchio di soldi pubblici su un aeroporto saturo, imprigionato dall’urbanistica attuale e ricca di sviluppi immobiliari futuri come Peretola (Caserme, Parco, Cittadella Viola, area Castello-Fondiaria, Università). Progetto questo, destabilizzante dei consolidati successi del sistema aeroportuale toscano rappresentato dal Galilei e per nulla bisognoso di interventi come la creazione di una società unica di gestione aeroportuale.
  Insomma, cambiano gli attori ma il film, da oltre 35 anni recita la stessa trama logora: mettere su un aeroporto dove è innaturale farlo, rischioso, antieconomico, buttando soldi pubblici dalla finestra. A chi giova tutto ciò? Ci risiamo con il conto.
 Basta avere un po’ di memoria storica, economica ed aeroportuale. Nel 1974 l’Aeroporto pisano, agli inizi della sua attività civile, avrebbe dovuto chiamarsi, nelle intenzioni di una ventina di senatori fiorentino – centrici: “Firenze – San Giusto”. Pisa dovette lottare a fondo per avere rispetto, per far cambiare idea e logo fino a quello attuale: “Aeroporto Toscano Internazionale Galileo Galilei”. I successi del “Galilei” sono sempre stati invisi dalla Regione Toscana che negli anni ’80 autorizzò un allungamento di 250 metri della pista peretolina nonostante le proteste dei comuni limitrofi che si videro, da quel tempo, lambire le proprietà dai seppur piccoli aeromobili.
 Già nel febbraio 1989 il nostro sodalizio ebbe a chiarire sulla stampa: “… a Firenze, o almeno in una parte del mondo politico ed imprenditoriale fiorentino, si continua a voler sottrarre al Galilei il ruolo di aeroporto toscano…. l’Aeroporto Galilei è gestito dalla Sat che, se non erriamo, significa Società Aeroportuale Toscana di cui fanno parte varie e diversificate realtà istituzionali della Toscana compresa essa stessa…..non si capisce perché si senta la necessità di parlare di integrazione gestionale tra Pisa e Peretola, che possa garantire economicità ed efficienza per tutti. Tali criteri a livello regionale per il Galilei sono già garantiti dagli enti consorziati nella Sat e rappresentativi di tutta la Toscana. Più chiara potrebbe invece diventare tale affermazione laddove essa significasse in ipotesi, un passo per risolvere problemi economici e gestionali non nostri e di cui, pur rammaricandoci, non possiamo farci carico….”. Queste parole scritte dalla nostra Associazione nel 1989 con il “Galilei” a quota 1 milione di viaggiatori l’anno sono purtroppo ancora attuali e scritte come ieri: stessi tipi di attacchi, stesse astrusità e strumentalità. Amplificate oggi da decennali ininterrotti, stupendi successi: più che quadruplicati i viaggiatori, ottimo posizionamento nel mercato borsistico, un gioiello che lavora, dà lavoro, funziona e può funzionare benissimo per molto tempo ancora e che dà utili ai soci.
 Il “Galilei” sta bene così come è: non servono chimere faraoniche di voli intercontinentali Pisa – Pechino da barattare con decine di collegamenti europei. Serve invece incrementare quanto di buono è stato fatto negli anni dal compianto Ing. Piergiorgio Ballini e dal suo valoroso staff. Proprio l’amministratore di allora nel febbraio 1995 ebbe a dichiarare: “…basta con la complementarietà tra i due aeroporti. Pisa accetta la concorrenza sapendo di avere maggiori potenzialità: Peretola è ormai satura ed il Galilei ha pista e strutture che offrono qualunque garanzia…Noi abbiamo passeggeri che provengono da tutta la Toscana mentre Peretola ha il 75% che proviene solo da Firenze. E quando i fiorentini affermano che molti dei loro utenti vengono dalla costa, finiscono per confermare che il bacino è unico…”.
 Ad oggi, notiamo noi, le cose non sono molto cambiate: Pisa può competere da sola con Bologna e Genova. E’ il mercato che lo dice!. Non c’è bisogno di sperperare denaro pubblico su Peretola per creare un carrozzone i cui effetti sul mercato saranno un vero e proprio suicidio economico, strategico e aziendale per di più spacciato sotto la falsa affermazione che in conseguenza di ciò Pisa svilupperebbe i voli intercontinentali e Peretola quelli business, già oggi ben serviti da Pisa. E’ come mettere il carro avanti ai buoi: si toglie il certo a Pisa per un futuro ancora da realizzarsi e tutto da quantificare nei volumi, nei passeggeri e nei guadagni complessivi in favore di Peretola, di inutili rivendicazioni di campanile e di lobby politica e ben lontano da ogni elementare concetto di funzionalismo economico e gestionale.  Poco importa se Pisa e Firenze distano solo 81 chilometri per ferrovia e ormai si riesce a percorrerla in un tempo quasi europeo al di sotto dei 60 minuti. Poco importa se nel raggio di 100 km da Firenze, oltre a Peretola ci sono Bologna a 97 km servita in Alta Velocità e Pisa a 81 km. Invitiamo tutti gli enti in indirizzo a ponderare con saggezza e lungimiranza (ed a non farne di nulla) ogni scelta di gestione unica sugli aeroporti di Pisa e Firenze: chi ne guadagnerebbe e chi ne rimetterebbe? Cui prodest? Chi risolverebbe i sui problemi e chi invece ne troverebbe di nuovi? Merita la situazione un rischio del genere? Crediamo di no. Pisa può fare da sola.

IL PRESIDENTE
                                 (DR. FRANCO FERRARO)

Il Consigliere Addetto Stampa: Simone Guidotti