GLI “AMICI DI PISA” RICORDANO I PROBLEMI DEL COMMERCIO DEL CENTRO

Preg.mo
Assessore Attività Produttive e Commercio
Paolo Pesciatini
E p.c. Sindaco di Pisa Michele Conti

COMUNICATO STAMPA

GLI “AMICI DI PISA” RICORDANO ALLA NUOVA AMMINISTRAZIONE COMUNALE I PROBLEMI DEL COMMERCIO. DALLE BANCARELLE DI PIAZZA MANIN ALLA QUALITA’ DELL’OFFERTA COMMERCIALE NEL CENTRO STORICO, DAL RISPETTO DELLE REGOLE ALLA PROMOZIONE DELLA CUCINA TIPICA PISANA ALLO STOP A NUOVI SUPERMERCATI.

Pisa, lunedì 3 Settembre 2018, 2019 in stile pisano

“Il rientro alle attività lavorative, per chi ancora le ha e di questi tempi nulla è così scontato, permette anche a noi di fare il punto della situazione su molteplici aspetti. Il nostro Sodalizio parte con l’analisi delle tematiche del territorio dal settore del Commercio, bisognoso di essere promosso nelle sue eccellenze. Infatti, girando per il centro storico durante l’estate, abbiamo potuto constatare le varie “stenderie” di merci ben oltre il suolo pubblico (forse) richiesto ed esposte su facciate e palazzi storici che hanno trovato così, sgraditi ospiti. Dalla Stazione fino ai Bagni di Nerone è un fiorire di attività con esposizioni improvvisate di merce di pessima qualità, di “paccottiglia”. Zona Stazione Centrale invece pullula di merce d’importazione che non pare trovare sfogo nelle vendite al pubblico della strada: che succede laggiù in un gran viavai di grossi e numerosi furgoni ? C’è bisogno di rimettere nelle regole espositive chi non le rispetta. La zona Duomo-Cocco Griffi poi, è il peggior biglietto da visita che la città possa offrire e dare di sé: adesso con le nuove tecnologie è istantaneo veicolare il degrado pisano in ogni angolo del mondo. Firenze, nella zona di Borgo San Lorenzo è riuscita a metterci un freno. Occorre una svolta anche su Pisa: di qualità e di (troppa) quantità. Come occorre una svolta verso una soluzione definitiva in favore delle bancarelle attualmente parcheggiate in piazza Manin: l’unica vera soluzione è creare un giardino stile “Mont Martre” all’interno dei giardini della ex Clinica Chirurgica ormai libera dalle attività ospedaliere, buttando giù quella porzione di muro di cinta che nulla concede alla storia e alla qualità architettonica. La soluzione è solo quella: non ce ne sono altre che possano salvare capra e cavoli. La città deve mettersi al tavolo tutta riunita e lavorare per questa soluzione, di rabberci ne abbiamo già visti troppi. Cogliamo l’occasione per sollecitare urgentemente il potenziamento di uno spazio di informazione turistica presso il nostro aeroporto e il Litorale Pisano. Parimenti, abbiamo notato che la città, soprattutto nella zona-Duomo, nulla offre ai turisti in merito alla pur nobile cucina pisana. A Lucca, Siena e Firenze le attività di ristorazione offrono e promuovono cucina tipica locale. Non si capisce perché a Pisa non si promuova quella pisana. Essere pisani è anche questo: servire al meglio la clientela con garbo e qualità. E orgoglio pisano: gli altri lo fanno, perché noi no ?

IL PRESIDENTE

(Dr Stefano Ghilardi)