La Madonna di sotto gli Organi

LA  MADONNA  DI  SOTTO  GLI  ORGANI

La Madonna di sotto gli Organi

Numerose sono le immagini della Madonna all’interno della cattedrale pisana, initolata all’Assunta e dominato dall’alto della cupola dalla pittura dell’Assunzione della Vergine realizzata da Orazio Riminaldi (1628-1630), ma la più venerata è da secoli la Madonna di Sotto gli Organi, detta così per la sua collocazione. Si tratta di un’icona databile all’inizio del Duecento, di probabile provenienza dal Mediterraneo orientale (presumibilmente da Cipro), opera di un artista di cultura greca. Non ne conosciamo l’arrivo a Pisa, senza dubbio però da collocare negli intensi rapporti intrattenuti in quegli anni con il mondo greco. Una tradizione leggendaria la dice proveniente nel 1255dal castello di Lombrici, pochi chilometri a Nord di Camaiore.

Lo stretto vincolo affettivo che lega quest’opera alla città risale alla fine del Quattrocento: il 23 novembre 1494 troviamo la prima solenne attestazione di culto pubblico, allorché in occasione della proclamazione della liberazione di Pisa dalla dominazione fiorentina ad opera di Carlo VIII, re di Francia, la sacra immagine fu condotta per la città, ma fino al 1789 è corretto parlare di esposizioni e processioni, non di scoprimenti. La Madonna veniva infatti esposta e portata in processione per le vie della città avvolta in sette veli o mantelline.

La tavola era appesa al pilastro destro della crociera che immette nel braccio settentrionale del transetto, esattamente sotto l’organo di Domenico di Lorenzo, andato distrutto nell’incendio del 1595. Dopo l’incendio, nei lavori di risistemazione del duomo, furono progettati due altari simmetrici davanti alle nuove sacrestie: quello di sinistra, dedicato alla Madonna di Sotto gli Organi, iniziato nel 1598, fu consacrato il 16 novembre 1603. Intorno al tabernacolo della Madonna fu realizzato un dipinto che fungeva da coperta, di cui non rimangono notizie, sostituito nel 1616, da una nuova tela, opera del fiorentino Francesco Curradi, a sua volta sostituita nel 1887 da una grata in argento dorato dell’orefica fiorentino Giovanni Grazzini.

Solo nel 1787 il granduca Pietro Leopoldo ordinò lo scoprimento delle immagini: la Madonna di Sotto gli Organi restò scoperta dal 13 dicembre 1789 all’11 giugno 1790 e fu restaurata da Giovan Battista Tempesti. Nel XIX secolo seguirono vari scoprimenti, quando la Madonna veniva esposta alla pubblica venerazione senza alcun velo, portata in processione, infine ricollocata all’altare e coperta.

Nel 1847, anniversario del terremoto del 1846, si decise d’incoronare la Madonna di Sotto gli Organi nel corso di una cerimonia solenne; nuovi diademi furono ricollocati nel 1912 dal cardinal arcivescovo Pietro Maffi a seguito di un furto sacrilego che indignò moltissimo la città. Nel 1949 l’arcivescovo Ugo Camozzo, per preparare gli animi dei fedeli alla celebrazione dell’Anno Santo 1950, organizzò la peregrinatio Mariae attraverso la diocesi di Pisa dal 19 marzo al 25 settembre, peregrinatio che si è ripetuta nel 2018 per il 900o anniversario della dedicazione della cattedrale. Dal 18 gennaio 1974 il capitolo ha deciso di tenerla sempre scoperta.

La Madonna di Sotto gli organi si festeggia il 25 ottobre.

 

PREGHIERA ALLA MADONNA DI SOTTO GLI ORGANI

Patrona di Pisa

Vergine Maria, Madre di Dio e di ogni uomo, che vegli su Pisa e la proteggi,

guarda a noi che ci rivolgiamo fiduciosi alla tua materna intercessione.

Nella Tua immagine scampata alla devastazione del fuoco e venerata con amore dal popolo pisano, Tu ci mostri Cristo tuo Figlio come via che conduce al Padre, come luce che brilla nelle tenebre, come fratello e salvatore di quanti cercano la verità e la vita.

Tu, che ti sei fidata di Dio, ci insegni ad affidarci alla sua volontà e alla sua provvidenza:

nelle nostre difficoltà donaci forza, nelle nostre angosce accresci in noi la speranza;

nei nostri dolori comunicaci la tua gioia.

Il tuo aiuto e il tuo affetto di Madre ci sostengano sulla via del Vangelo perché illuminati da Cristo luce del mondo, lo testimoniamo a quanti incontriamo sul nostro cammino e insieme rendiamo gloria a Dio che vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen

Giovanni Paolo Benotto, Arcivescovo di Pisa

 

Bibliografia:

La Madonna di Sotto gli Organi e il restauro del 2007, a cura di W. Dolfi, testi di F. Barsotti, Pontedera, Bandecchi e Vivaldi, 2008.