Logistica ferroviaria: no a micro-localismi, sì al terzo binario sulla FI-PI-LI

Pisa, martedì 10 Novembre 2015, 2016 in stile pisano

COMUNICATO STAMPA

LOGISTICA FERROVIARIA: NO A MICRO-LOCALISMI,

PER IL BENE DI TUTTI, SI’ AL TERZO BINARIO FS SULLA FI-PI-LI.

 

Gli “Amici di Pisa” insistono: nessuno tiri l’acqua al proprio mulino,

seccando quello del vicino. Uniamoci per il bene comune, l’Area Vasta.

Gentili Autorità in indirizzo,

            abbiamo potuto osservare il recente incontro tra il Viceministro alle Infrastrutture On. Riccardo Nencini e le realtà del territorio della Valdera finalizzato ad un progetto di realizzazione di un binario merci tra Pontedera e il Porto di Livorno lungo lo Scolmatore.

            Non ci è sembrato che si sia parlato in quella sede anche di Pisa ma anzi, la realtà ferroviaria pisana è stata derubricata superficialmente come “..snodo ormai saturo agli sviluppi ferroviari..”.

            Siamo certi si sia trattata di un’affermazione non vera e lesiva per Pisa -perché la esclude da ogni progettualità volto al potenziamento ferroviario- e istigatrice di micro campanilismi.

            Infatti dall’incontro è emerso che si vorrebbero spendere ben 350 milioni di euro per risparmiare solo 14 km di tratta passante per Pisa: se non è follia questa, poco ci manca. Qualsiasi politico in Europa li utilizzerebbe per potenziare l’attuale linea FI-PI-LI. Ed è possibile e logico farlo. Pertanto richiamiamo l’attenzione di tutti per ricordare che un progetto del genere non sia conforme ad uno sviluppo organizzato dell’Area Vasta poiché ne esclude il suo fulcro: Pisa.

            Non possono essere ignorati, nel concetto di sviluppo di area vasta costiera di cui Pontedera fa piena parte, gli oltre 15 milioni di passeggeri/anno della Stazione di Pisa Centrale, i 5 milioni di passeggeri dell’Aeroporto Internazionale Galilei di Pisa, i due Ospedali pisani (Santa Chiara e Cisanello), le tre Università, il nascente Centro Ricambi Mondiale della Piaggio, dove hanno tutti un’unica necessità: l’interconnessione passeggeri/merci dalla costa al capoluogo regionale e viceversa lungo il suo asse portante Livorno Porto-Pisa-Pontedera-Firenze.

            E’ imbarazzante e falso pensare di poter fare a meno di Pisa nello sviluppo della mobilità su rotaia sempre più necessaria anche per l’ottimizzazione dei flussi passeggeri dell’Aeroporto Internazionale Galilei di Pisa in modo da portare questi ultimi a Firenze in 40 minuti effettivi: in questo senso i massicci investimenti pubblici e privati sul People Mover Aeroporto-Stazione sono chiari: Pisa è il vertice di una leva di trasporto ferroviario da implementare e rafforzare, non da escludere con bypass costosissimi e utili solo per alimentare bacini elettorali.

             La nostra Associazione propone che, per dare forza allo sviluppo a tutto tondo senza campanilismi ma “cum grano salis” questo lo si possa perseguire con un unico scopo: realizzare il terzo binario sulla tratta Firenze Smn- Pontedera-Pisa Centrale-Livorno Calambrone-Livorno Centrale per il bene dei fiorentini che vogliono prendere l’aeroplano a Pisa, per le merci della Valdera dirette a Livorno, per il pendolarismo dalla Costa al Capoluogo, per il trasporto locale.

Uniti si vince! Perché il terzo binario ? Per molti motivi: l’ultimo dei quali sarebbe di non ripetere l’errore fatto a suo tempo con il pessimo tracciato della superstrada FI-PI-LI, con Pisa e Livorno danneggiate con la mancanza di un raccordo veloce reciproco. In più, con un terzo binario in alta velocità, sarebbe inutile anche il paventato investimento su una nuova Peretola la quale potrebbe essere sì riammodernata sull’attuale, dando vero senso all’integrazione aeroportuale. E non ad un suo ribaltamento “tout court”.

  Livorno ha bisogno di Pisa, Pontedera di Livorno e Firenze di Pisa e tutte e tre chiudono il cerchio del vicendevole interesse a rimuovere ogni ostacolo per essere più unite ed efficienti grazie al treno. La linea FI-PI-LI è intasata, certo: con un terzo binario dedicato esclusivamente all’alta velocità passeggeri si lascerebbero di conseguenza liberi i due restanti: uno per la bassa velocità passeggeri e l’altro alle sole merci. Insomma, con un piccione si prenderebbero quattro fave: soddisfare la logistica merci pisana pontederese e livornese, quella passeggeri in alta velocità livornese-pisana-fiorentina, quella del trasporto locale.

            Certi di aver contribuito fattivamente ad una vera politica di Area Vasta, porgiamo i migliori saluti.

IL PRESIDENTE

(Dr Franco Ferraro)