Muore Umberto Moschini. Pisano con la P maiuscola.

Pisa, 17 Marzo 2021, 2021 in stile pisano

COMUNICATO STAMPA

MUORE UMBERTO MOSCHINI, UNA GLORIA DELLA PISANITA’ A TUTTO TONDO.

Il dolore degli “Amici di Pisa” per la scomparsa di un pisano con la P maiuscola

“Il nostro Sodalizio apprende della scomparsa di Umberto Moschini, uomo di altri tempi, personaggio coinvolto in pieno nelle vicende pisane in tutte le sue dinamiche e sfaccettature. Moschini fu insegnante, è stato politico effettivo della DC nella corrente andreottiana, amico di big nazionali degli anni ’60 e ’70 come Aldo Moro e appunto Giulio Andreotti. Con Tangentopoli e il crollo del pentapartito e dei partiti tradizionali, del sistema proporzionale, per Moschini si aprì il periodo di massimo e totale impegno verso la Pisanità –che già era forte in quanto fu tra i principali promotori della rinascita del Gioco del Ponte nel 1982- andando sempre più incontro alle vicende del Gioco del Ponte vissuto con passione e tanto impegno anche nell’Associazione Gioco del Ponte, fu presidente della Filarmonica Pisana, appassionato di opere teatrali e non ultimo, l’impegno con l’Associazione dei Cuochi Pisani. Socio degli “Amici di Pisa”, Moschini fu nominato nel tempo Commendatore e Cavaliere della Repubblica, scompare nel giorno del 160° anniversario dell’Unità d’Italia promossa da Casa Savoia per la quale nutriva sentimenti di vicinanza in particolare ad Umberto II il “Re di Maggio”. Cerimoniere di molte feste pisane, Moschini era impossibile non riconoscerlo nella calca generale: il suo tono di voce, basso e forte, spiccava. Da domani, saremo tutti più soli. Tocca ai pisani contemporanei, tutti, prendere esempio da lui, rimboccarsi le maniche per continuare “nell’impegno della Pisanità”: sì “impegno” come senso del dovere valido per tutti quanti che Pisa la vivono quotidianamente in tutte le sfaccettature, “impegno” per tramandarne le feste religiose e storiche, gli eventi importanti, le sue eccellenze, la sua storia che rischiano, nel mare magnum di un livellamento verso il basso della qualità e della quantità delle conoscenze culturali delle società di oggi, di affievolirsi. Grazie di tutto Umberto!”

IL PRESIDENTE
(Dr Franco Ferraro)