Nostro convegno su “Holding Aeroportuale?”: il riepilogo

Pisa, domenica 23 Febbraio 2014 -2014 in stile pisano

COMUNICATO STAMPA

  Convegno “Holding? Quale soluzione e quale ipotesi di sviluppo per i due aeroporti ?”: il riepilogo degli interventi.

L’Associazione degli “Amici di Pisa” fa un proprio bilancio sull’incontro organizzato al Centro SMS: molti e qualificati gli intervenuti.
I tecnici: nuova Peretola? Assurda e pericolosa!

“Si è svolto sabato scorso presso il Centro Culturale SMS di Pisa un nuovo incontro organizzato dall’Associazione degli “Amici di Pisa” e dal “Comitato Oltre” di Comeana, sul tema dell’ipotesi di aeroportuale in Toscana. L’esigenza è nata per sensibilizzare l’opinione pubblica pisana e non,  sulle assurde pretese della società fiorentina ADF in materia di sviluppo aeroportuale contenute nel suo recente masterplan, i cui contenuti non sono ancora pubblici;  pretese sostenute da una parte della politica regionale e istigate dal Sindaco di Firenze Matteo Renzi circa la nuova pista di Peretola: non da 2000 metri -che comunque danneggerebbe l’economia del Galilei di Pisa- ma addirittura da 2400 metri. Richieste che, i tecnici aeroportuali intervenuti, hanno bollato come assurda e pericolosa.
 Ha aperto i lavori il Presidente degli “Amici di Pisa” Franco Ferraro che ha motivato la necessità di ripetere a soli tre mesi esatti di distanza dal precedente e analogo convegno tenutosi al Centro Maccarrone a seguito delle richieste ed alle disposizioni approvate dalla Regione Toscana nel PIT per l’aeroporto di Peretola e delle polemiche innalzate dal sindaco di Firenze Matteo Renzi. Proprio quest’ultimo, arricchendo il suo bagaglio di eccessi, al rientro dalla Sardegna imbarcandosi per un volo per Pisa ha dichiarato che “..Pisa non era granché..”. “E’ evidente -ha detto Ferraro al convegno moderato dal giornalista de La Nazione Guglielmo Vezzosila volontà di trasferire a tavolino l’attività aeroportuale da Pisa a Firenze in barba alla realtà economica, agli smisurati investimenti necessari, al bacino di utenza, alla possibilità di rendere efficace i collegamenti ferroviari, alla naturale logica delle cose e dell’economia.”
 Subito dopo è intervenuto Paolo Cintolesi del “Comitato Oltre” di Comeana che raccoglie la protesta della Piana di Sesto e Prato: “..la Regione continua a fare pressioni per una nuova pista per l’aeroporto di Firenze, quando le strutture ferroviarie sono ferme a 50 anni fa’ ragionando in modo più razionale si dovrebbe invece lavorare ad un treno veloce che colleghi Firenze, Pisa e Livorno, sostenendo così anche gli spostamenti del turismo crocieristico e del pendolarismo”.
Al Convegno al Centro SMS era presente anche la SAT di Pisa con  i suoi tecnici, gli ingegneri Pasquale Tirotta e Federico Cecchetti, i quali hanno fatto un preciso e professionale excursus dei lavori di miglioramento e ammodernamento del “Galilei” già eseguiti o da realizzarsi in completo autofinanziamento.
  Illuminante l’intervento del Generale Luciano Battisti –già comandante della 46ma Brigata Aerea e già consulente dell’Assessore Regionale Anna Marson-  che indicando precise videoproiezioni, dopo una dettagliata analisi dello stato attuale della pista di Peretola e una descrizione di ciò che deriverebbe dalla costruzione della nuova pista da 2400 metri, dichiara “..con la previsione della pista 12-30 bidirezionale si è deciso di ignorare una serie di situazioni di rischio (tra le principali la presenza di stagni che attirano volatili dal peso di oltre 3 Kg e del Fosso Reale, estrema vicinanza con l’autostrada, sorvolo del Tribunale e della Scuola Marescialli da parte degli aeromobili a 50/60m dal suolo) che nel PIT presentato ad ENAC non vengono nemmeno menzionate. Eppure i dati parlano di un 50% di casistiche di incidenti aerei che avvengono in prossimità delle piste! Stranamente poi non è mai stata valutata l’ipotesi per l’attuale pista per la quale andrebbero sfruttati  gli spazi disponibili a nord e sud della stessa: con costi molto più ridotti si garantirebbe una maggiore sicurezza per decolli e atterraggi, permettere decolli a pieno carico di velivoli come gli Airbus 319 e Boeing 737 e ottenere margini di riduzione del rumore, oltre ad altri vantaggi. Ho segnalato questa ipotesi di pista come la più raccomandabile anche ad ENAC e al governatore Rossi più volte, anche con spunti e suggerimenti da me elaborati, ma ad oggi non ho mai ricevuto nessuna risposta. E’ invece possibile interrare una parte dell’A-11 aggiungendo metri all’attuale pista di Peretola dandole maggior raggio d’azione secondo le prescrizioni dell’Enac..”. E’ poi emerso anche l’assenza nelle vicinanze di Peretola, di una zona dedicata allo scarico d’emergenza del carburante per gli aerei in volo, atterraggio o in decollo: Peretola è una zona troppo antropizzata e ciò deve esserne tenuto di debito conto in fase di progettazione. Pisa invece, ha un suo spazio ben dedicato nel mare per assolvere a questi tipi di straordinarie necessità, peraltro programmabili per proteggere l’incolumità dei passeggeri e della popolazione.
 E’ intervenuta anche l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Pisa Ylenia Zambito che, proiettando alcuni atti del Comune pisano,  ha descritto il recente Piano di Rischio Aeroportuale approvato, relativo alla zona aeroportuale del Galilei, che sarà presentato all’ENAC.
Spazio anche per Gianni Conzadori già ufficiale dell’A.M.I. ed ex pilota dell’Aviazione Civile dopo un arguto e polemico siparietto si è poi lamentato come la stampa sia troppo poco concentrata sugli aspetti tecnici, peraltro decisivi, di questa vicenda della pista superperetola ed ha concluso con: “..forse l’unica cosa che potrà aiutarci sarà la costruzione del nuovo stadio per la Fiorentina: come si integrerà infatti col Piano di Rischio Aeroportuale che, ad oggi, il Comune di Firenze non ha presentato all’ENAC ? In ogni caso, i numeri finora esposti parlano chiaro: una nuova pista così come la concepisce AdF costerà moltissimo, e avrà come unico risultato certo di entrare in competizione diretta col Galilei..”.
Ha preso la parola anche il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi enunciando le possibilità di programmare una holding tra i due aeroporti nell’ottica di una gestione complessiva e non concorrenziale tra i due aeroporti. La pista da 2400 metri metterebbe però competizione. E poi: “ .. forte è e deve essere, la richiesta di potenziare comunque ed a prescindere dal caso aeroporti, la linea ferroviaria Livorno-Pisa-Firenze.”
  Deciso e determinato l’intervento  dell’Onorevole Paolo Fontanelli -già sindaco di Pisa ed ex Assessore Regionale- “è necessario -ha detto Fontanelli- proseguire il percorso intrapreso finora senza cambiare le carte in tavola, senza  “ furbate” : il PIT prevede una pista massima di 2000m e così dovrà essere, e su questo anche il presidente Enrico Rossi è stato chiaro. Non è accettabile che si vengano a creare condizioni di concorrenza tra i due scali e nello stesso tempo parlare di holding e integrazione tra i due. Mi auguro che il neo eletto premier Matteo Renzi non si presti a certe mosse politiche che alimentino una situazione del genere, anche perché poi dovrebbe giustificare sotto il profilo economico una simile manovra in un periodo di grave crisi finanziaria”.
In conclusione dell’incontro hanno chiesto la parola, motivando in vario modo la loro contrarietà al progetto di una nuova pista a Peretola, Marcello Marinelli, ex pilota della 46.ma brigata aerea, Marco Santero, esponente pisano del Movimento 5 Stelle, Riccardo Buscemi, consigliere al Comune di Pisa di F.I. e Sergio Brondi, segretario dell’ “Associazione degli Amici di Pisa”.

IL PRESIDENTE  DEGLI “AMICI DI PISA”
(DR. FRANCO FERRARO)