Pisa città senza sicurezza
Pisa, lunedì 20 Ottobre 2014 -2015 in stile pisano
COMUNICATO STAMPA
“PISA VUOL VIVERE DI TURISMO? QUALE? QUELLO CHE OFFRE E’ SPACCIO DI DROGHE VARIE IN ZONA STAZIONE. LARGO COCCO GRIFFI RIDOTTO A CASBAH. LA MOVIDA NOTTURNA SVALUTA IL COMMERCIO PISANO.”
La solidarietà degli “Amici di Pisa” all’imprenditore Andrea Romanelli dell’Hotel La Pace costretto alla resa dall’ignavia della Pisa che conta: vergogna, vergogna, vergogna!”
“Ne faremmo volentieri a meno: ancora una volta siamo costretti ad intervenire per criticare con forza l’ignavia della Pisa politica, della Pisa che conta di fronte alla deriva di indecente anarchia che regna in troppe parti di Pisa, città che, a detta della politica locale, dovrà nei prossimi anni, guadagnarsi il pane con il turismo. Sempre che ci sia ancora una strategia di sviluppo socio economico e abbiamo molti dubbi al riguardo. Non si ha nemmeno la minima idea di che cosa si stia parlando: fare turismo forse vuol dire attrarre clienti per i numerosissimi spacciatori nella zona della Stazione? Fare turismo vuol dire ridurre Largo Cocco Griffi ad una casbah? Fare turismo vuol dire permettere la situazione dei venditori abusivi al parcheggio scambiatore, punto d’arrivo del turismo in bus (ad oltre 170 € cadauno per la sosta di qualche ora) in un contesto di generale gravissimo degrado dell’arredo urbano? Fare turismo vuole dire rendere la vita impossibile ad un albergatore facendogli perdere clienti e la reputazione del suo locale attivo da cento anni? Fare turismo vuol dire far pagare una piantina della città 1,80 € ad un turista al nuovo Info Point del Duomo? Fare turismo vuol dire tenere chiuso il Cantiere delle Antiche Navi di Pisa le quali dal 1998 ad oggi, non sono ancora state esposte al pubblico permanentemente? Quale Pisa vuole la politica che governa la città? E’ questa forse l’idea di inclusione sociale che si deve applicare a tavolino dopo elucubrazioni e riflessioni socio-politiche? E’ questa un città che può fare ancora a meno della carica effettiva di un Prefetto la cui sede è vacante da questa estate dopo il pensionamento del Dr Tagliente? E’ questa una città che fa rispettare la Legge almeno al minimo accettabile? E’ questa una città competitiva, attiva, attrattiva, industriosa? No. Pisa non è un città normale: da troppi anni non è una città normale nell’accezione positiva del termine. Pochi fanno il proprio dovere nell’ambito della propria sfera lavorativa e sociale e impera l’ignavia e lo scaricabile. Poi, ci si riempi pure il petto dei PIUSS, dei centri d’eccellenza: a Pisa comanda solo una mentalità che foraggia la rendita di posizione. Non è più possibile fare impresa, commercio. Pisa è una città alterata, distorta, quasi settaria, ampiamente distrutta. Non ci piace e non da ora. E lotteremo ancora contro tutto e tutti per invertire questa tendenza che porta all’abisso un città che è stata gloriosa, rispettata, ammirata e temuta.”
IL PRESIDENTE
(Dr. Franco Ferraro)