“L’Angolo di Rustichello da Pisa”: gli “Amici” sul sito dell’AC Pisa 1909
Rubrica di Pisanità, nasce “l’angolo di Rustichello da Pisa” direttamente sul sito internet dell’ A.C. Pisa 1909 all’indirizzo www.acpisa1909.it/news
Grazie alla brillante idea avuta da Riccardo Silvestri, addetto stampa dell’A.C. Pisa 1909 e subito raccolta dall’Associazione degli Amici di Pisa, inizia così una bella avventura in formato “elettronico”: parlare brevemente e semplicemente di Pisa e di Pisanità. E chi poteva farlo per Voi se non il primo dei giornalisti Pisani? In senso storico, aggiungiamo. Lo farà, Rustichello da Pisa dando così al personaggio storico quella giusta luce che merita, come gli argomenti che tratterà. Non sarà solo uno pseudonimo alla nostra rubrica, Rustichello, ma un vero narratore di storie: e non gli è difficile. E’ quello che del resto ha sempre fatto di mestiere. Non bisogna cercar tanto per trovare una data di nascita e di morte per Rustichello da Pisa: non c’è. Perché al momento non c’è una documentazione storica affidabile e certa. Rustichello però è la punta di diamante degli scrittori italiani che scrivono e leggono in lingua francese e Pisa è una città impero, le corti in transito passano, si fermano, apprendono e sviluppano commerci e cultura. Si scrivono romanzi d’avventura di gesta eroica di cavalieri e d’amori che gira intorno alla moda della prosa arturiana del genere cavalleresco. Affascinante, certo, un disegno letterario che si snoda tra tornei a cavalli, maschere di ferro e un po’ di retorica medievale. Un genere che 300 anni dopo farà la fortuna di Ludovico Ariosto con l’Orlando Furioso. Rustichello non è un pisano qualsiasi, anche se era molto facile trovare nella metà del Duecento un pisano a giro per il mondo a strapazzassi, contraddicendo de facto la trivialità sulle qualità opposte dato ai Pisani ottocenteschi da tale Renato Fucini. Il nostro Rustichello è un valoroso, frequenta la corte inglese dove lavora su commissione del re Edoardo I alla stesura di romanzi di Re Artù tra il 1270 e il 1274, dando a Pisa indubbio prestigio nella ricezione e nella diffusione in francese ed in volgare dei romanzi del genere di Tristano. Proprio in questi frangenti riesce a mettere insieme un romanzo in lingua francese, dal titolo “Roman de Tristan”, la cui versione più vecchia a noi giunta e piuttosto sicura nella riconducibilità a Rustichello da Pisa -con aggiunte varie- è conservata alla Biblioteca Nazionale di Parigi con il titolo di Manoscritto Francese del 1463, ovvero il “Romanzo arturiano di Rustichello da Pisa”. La vita si sa, quando meno te lo aspetti ha delle strane inversioni ad U e il nostro Rustichello si ritrova nelle carceri genovesi all’indomani della Battaglia della Meloria persa malamente dalla Repubblica Pisana nel 1284 contro la flotta dell’Ammiraglio Doria, genovese. A far compagnia al nostro povero Rustichello c’è un mercante veneziano che dice d’aver fatto quasi il giro del mondo andando in Cina: si chiama Marco Polo anch’egli prigioniero di guerra dei genovesi in seguito alla battaglia di Curzola, persa dalla Serenissima. Il racconto è così affascinante che Rustichello ottiene il permesso di scriverne le gesta, in lingua d’oil, nascerà “le divisament dou monde” (la descrizione del mondo) ovvero:“Il Milione”. Dicevamo all’inizio che le fonti storiche di Rustichello sono avare. Infatti qui si fermano. Questa piccola rubrica, scritta con molta modestia, porterà il “suo” nome: a maggior gloria di Rustichello da Pisa!
L’Associazione degli Amici di Pisa