Scavi a Palazzo Franchetti: riemerge la storia di Pisa e di Ugolino

OGGETTO: campagna di scavo a Palazzo Franchetti

Gentili Signori e Signore in indirizzo,

            La presente per salutare con grande favore la campagna di scavi archeologici nel giardino di Palazzo Franchetti lato Lung’Arno Galileo Galilei, sede del Consorzio, volti a ricercare, mappare e valutare i resti del celebre Palazzo della Gherardesca distrutto dai Pisani nel 1286 circa al termine di una rivolta urbana contro il Podestà del tempo, l’ancora più celebre Conte Ugolino.

            Quelle vicende politiche, umane e sociali del Medioevo portarono nuovamente alla ribalta europea la Repubblica Pisana  che cantate, non senza esagerazioni, da Dante Alighieri nel XXXIII° canto dell’Inferno della sua Divina Commedia, sono rimaste scolpite per secoli nell’immaginario di tutti ma delle quali purtroppo se ne sono perse persino le tracce: solo recentemente la Scuola Normale Superiore -in modo lodevole- è riuscita nell’intento di riproporre al Mondo la celebre Torre della Fame al termine di restauri cofinanziati dalla Fondazione Pisa.

Pisa non poteva continuare a farne a meno. Spetta ai Pisani di oggi essere custodi e dinamici protagonisti  riproponendo al meglio la Storia ai posteri.

            Il fatto che il Consorzio di Bonifica si sia impegnato, dando il via agli scavi, verso la ricerca delle parti materiche della gloriosa storia di Pisa è per noi un orgoglio e un vanto, frutto di un lavoro di équipe che merita il nostro apprezzamento poiché con detti scavi archeologici, si andrà a far luce su un buco nero nella storia urbana cittadina. Se pensiamo poi che l’Ente si è reso disponibile anche alla musealizzazione dei reperti che verranno recuperati, alla rivalutazione anche turistica del sito oggetto di scavo, ecco che il nostro orgoglio e vanto si trasforma in gioia pura.

Una gioia che raramente possiamo esprimere in modo così completo, circa le vicende cittadine, non certo per colpe degli scriventi o dei destinatari della presente.

Potrà sembrare strano ma Pisa senza i luoghi, le persone, le trame che resero celebri quei fatti del 1286 non può dirsi completa nella sua offerta storica ai contemporanei: ciò beninteso, senza facili e tardive rivalutazioni storiche. 

Ci giungono segnalazioni di rammarico circa la forzata scomparsa di quattro pini ormai malati le cui radici insidiavano le fondamenta degli edifici circostanti: siamo sicuri che il Consorzio vorrà  tenerne di conto nella progettazione del nuovo giardino a fine lavori proponendo, laddove possibile, piccole aree fiorite che migliorino il contesto di scavo archeologico. 

RingraziandoVi per il lavoro svolto finora, forti del fatto che la Storia di Pisa sotto terra debba essere mostrata al Mondo con sano orgoglio e soddisfazione, siamo a Vostra disposizione per eventuali necessità in merito che crederete opportune.

Vi segnalo che il 6 Agosto prossimo, la nostra Associazione festeggerà la 58ma edizione de “lo Die di Santo Sisto” secondo il programma allegato. Seguirà una Cena sociale nel corso della quale potrete illustrare agli astanti le linee guida del progetto in questione.

Con i migliori saluti

                                                                       IL PRESIDENTE

                                                                        (Franco Ferraro)