SVILUPPO AEROPORTUALE. FARE LA TERZA PISTA A PISA !

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
e COMITATO  PICCOLI  AZIONISTI  TOSCANA  AEROPORTI

COMUNICATO STAMPA

SVILUPPO AEROPORTUALE: FARE LA TERZA PISTA A PISA

Pisa, giovedì 11 Ottobre 2018, 2019 in s.p.

“La cronaca fiorentina del Corriere della Sera, del 9.10.18, riporta la dichiarazione di T.A.:      “ una stupidaggine tecnica proporre la terza pista a Pisa: non ce l’hanno JFK, Heatrow o Gatwich….”. Sinora, pur nella dialettica contrapposta sugli aeroporti toscani, nessuno ha mai apostrofato analogamente l’ipotesi della nuova pista fiorentina semi parallela all’autostrada A11.

Invitiamo il Presidente Carrai, che rappresenta la società, a ritirare pubblicamente tale dichiarazione, inadeguata nella forma e nella sostanza, perché la riteniamo irrispettosa nei confronti delle competenze e della visione strategica di sviluppo del Galilei, dell’ex eccellente A.D. di SAT, Ing. Ballini, che ipotizzava di dotare Pisa della terza pista.

Tale idea, condivisa anche dai Sindaci  Bulleri e Fontanelli  e dai Genn. Aeronautici  Mario Arpino (poi Capo di Stato Maggiore della Difesa) e Luciano Battisti (poi Ispettore di Sicurezza Volo AMI e Consulente della Regione Toscana), è stata recentemente condivisa anche dal Governatore Rossi, che ha detto che bisogna investire sul Galilei, con: la terza pista, l’ampliamento del terminal e collegamenti ferroviari più rapidi fra Pisa e Firenze, ma che occorre anche mettere in sicurezza il Vespucci, come City Airport, garantendogli un modesto sviluppo.

All’On. Nencini, che imperterrito continua a paventare limitazioni di sviluppo del Galilei per la presenza dei militari, suggeriamo di approfondire la bontà del progetto, per convincersi del contrario.

La terza pista, giacendo con orientamento a sud est, prevalentemente all’esterno dell’attuale sedime aeroportuale e su terreni già demaniali ed agricoli, libererebbe poi Pisa e S. Giuliano ed in particolare gli abitanti dei quartieri di S. Giusto, S. Marco, Cisanello e soprattutto i malati e dipendenti del suo ospedale, dall’inquinamento acustico ed atmosferico, come Firenze chiede per un numero inferiore di abitanti, di Brozzi e Quaracchi.  Al Sottosegretario agli esteri Picchi, contrario alle decisioni della Lega regionale che prevedono la messa in sicurezza di Peretola ed il suo sviluppo di City Airport, secondo le prescrizioni del Decreto Ministeriale 676, confermato da un Decreto Decisorio del Presidente della Repubblica, ricordiamo che esse permettono a costi inferiori del Master Plan da lui sponsorizzato, l’allungamento della pista attuale,  per consentire decolli di 2200m.

Poiché su London City, con una pista di soli 1508m ed aerei della capacità media di 100 posti, nel 2016, sono transitati 4.538.813 passeggeri, tale allungamento garantisce vero sviluppo a costi contenuti.

Gli ricordiamo poi che, per il suo DNA cascinese, dovrebbe gradire lo sviluppo del Galilei, utile a tutta l’area vasta costiera e non privilegiare quella fiorentina, già fortemente antropizzata, perché:  “…i soldi e i voti della Toscana vengono dall’area fiorentina”.

Per il suo incarico alla Farnesina, potrebbe impegnarsi per facilitare il ritorno dell’unico volo intercontinentale, Pisa-New York, sospeso nel 2016.

Gli spieghiamo poi  perché riteniamo fuorviante il paragone fatto sulla terza pista di Pisa, con altri aeroporti intercontinentali. Anche un neo pilota sa che a Pisa, pur essendoci due piste, si utilizza solo la pista principale e che l’altra è usata come via di rullaggio, perché troppo vicina a quella strumentale. Lo impone il Regolamento di Costruzione ed Esercizio degli Aeroporti, che prescrive distanze minime da rispettare, per consentire avvicinamenti strumentali, su piste parallele.

A Pisa solo la pista principale è dotata di Instrument  Landing  System (ILS), il sistema abilitato per gli avvicinamenti di precisione, che rende strumentalmente operativa la sola pista principale.

Parlare quindi di terza pista a Pisa, equivale a parlare effettivamente solo di seconda pista. Ben ha fatto la Presidente di Confcommercio Federica Grassini ad indignarsi e schierarsi anche contro i suoi vertici regionali. Sarebbe auspicabile un presa di posizione dell’Unione Industriali e della CCIAA pisane, visto lo sfegatato impegno, anche mediatico pro Peretola, delle analoghe associazioni fiorentine.”

IL PRESIDENTE DEGLI “AMICI DI PISA”
(Dr. Stefano Ghilardi)
IL PRESIDENTE DEL COMITATO PICCOLI AZIONISTI DI T.A.
(Com.te Gianni Conzadori)