Trasporti Pubblici Locali: persa l’occasione del Tram-Treno!

                                                              Pisa, sabato 30 Giugno 2012 -2013 in stilepisano
                        COMUNICATO STAMPA
TRASPORTI REGIONALI: LA MANCANZA DI VOLONTA’ POLITICA ASSOCIATA ALL’OPPORTUNISMO PRODUCE DANNI. A PISA E NON SOLO.
“In occasione della recente visita dell’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao a Pisa, si è parlato di trasporto pubblico locale e della nascita di un sistema di servizi nel territorio pisano; in particolare, è stato firmato un protocollo d’intesa per l’estensione del servizio urbano, che non riguarderà solo la città della Torre, ma includerà anche tutti  i comuni limitrofi (Calci, Cascina, San Giuliano, Vecchiano, Vicopisano) collegando un bacino potenziale di duecentomila utenti.

Si tratta di uno dei progetti contenuti dell’intesa tra Regione Toscana ed enti locali, in vista della gara europea per l’assegnazione della gestione del trasporto pubblico su gomma in tutta la Toscana (per i prossimi 9 anni) con l’intenzione di riunire il tutto sotto un gestore unico. L’impegno delle nostre Istituzioni è senz’altro lodevole, così come è evidente la necessità di un “allineamento” europeo per quanto riguarda la qualità dei servizi.
Ci duole mettere in evidenza invece che, ancora una volta, si continua a scegliere la gomma a discapito di tram e treni. Nello specifico, la nostra area vasta (Pisa-Lucca-Livorno) avrebbe tutte le caratteristiche di grande area metropolitana da servire con nuovi e moderni mezzi di trasporto, leggeri e non inquinanti come i tram, i treni e la nuova tecnologia del tram-treno. In un recente convegno a Pisa, quello del 24 maggio scorso sulla fattibilità della connessione tram-treno, è stato messo bene in luce come cominciare radicalmente a cambiare modo di intendere la politica dei trasporti sia davvero una soluzione valida ed auspicabile.
Purtroppo invece si riparla dell’acquisto di circa 1000 nuovi bus: chi ci guadagna realmente e chi verrà penalizzato?. Perché una gestione unica, sempre sotto l’ombra della Regione Toscana, quando la nostra zona costiera avrebbe tutte le carte in regola per fare “Regione” a sé, soprattutto nell’ambito dei trasporti? E’ forse una “chiamata” per coprire i costi del trasporto su gomma ormai non più sostenibili?
Abbiamo ancora la percezione che continui quella perniciosa volontà politica di mettere al primo posto non la qualità dei trasporti o lo sfruttamento delle potenzialità dell’area, ma la riaffermazione di sé stessa con le sue obsolete liturgie di potere per tenere un profilo basso in materia, vivacchiando, senza mai osare per paura di perdere voti o consensi. Anzi, cavalcando ad arte questo o quella protesta grassa di voti. Ecco dunque, come sia stato gettato alle ortiche il Trammino negli anni Sessanta, ecco la barzelletta dell’Autostrada Tirrenica incompleta da decenni che di fatto taglia Pisa dai grandi traffici Nord-Sud, ecco la ultradecennale mancanza della Tangenziale di Nord Est a Pisa, ecco la tragica  e falsa volontà regionale di spostare l’asse aeroportuale dalla costa a Firenze, giusto per guadagnarsi qualche voto in più, qualche titolo sul giornale e della competizione partitica interna. Senza considerare che nuovo materiale rotabile sulla FI-PI-LI e, poi un terzo binario TAV risolverebbe ogni problema di sviluppo aeroportuale di Peretola, di collegamento veloce costa-interno. Senza ribaltare gli equilibri economici in atto, tutelando l’ambiente e l’efficientismo infrastrutturale. Parole, le nostre, al vento.
Addirittura, sempre in tema di trasporti, negli ultimi mesi, si è parlato di un pazzesco collegamento ferroviario tra Pontedera e Livorno lungo lo Scolmatore che, sul falso altare dello sviluppo, come Peretola, taglia fuori e mortifica Pisa. Occhio di riguardo anche sul People Mover, progetto tanto ambizioso quanto tecnicamente da approfondire per evitare rotture di carico da e verso Pisa Centrale: è condivisibile l’idea di integrare i binari esistenti con la nuova super navetta. Il Trammino è un nostro cavallo di battaglia, ma perché non parlare di risistemare i collegamenti Lucca-Pisa, Lucca-Pontedera, Pisa-Viareggio e Pisa-Livorno con mezzi moderni su rotaia, mezzi nuovi che tra 20 anni potrebbero anche percorrere tratte nuove urbane e suburbane? Il punto dunque è sempre il solito, la mancanza di volontà politica, di avere il coraggio di cambiare cum grano salis -senza tirare la volata a questo o quello- e la mancanza d’intelligenza, di umiltà, per ascoltare i veri professionisti del settore trasporti, che altrove dove lasciati lavorare, realizzano miracoli mai sperati. In Europa di questi esempi ce ne sono moltissimi, ma basta andare a Firenze per vedere che la tranvia nuova lì ce l’hanno fatta… perché a Pisa no ?”

IL PRESIDENTE
(Dr. FRANCO FERRARO)