Verso il 6 Agosto, Lo Die di Santo Sisto, dies memorialis della Repubblica Marinara

Pisa, Lunedì 1 Agosto 2022, 2023 S.P.

COMUNICATO STAMPA

SI AVVICINA A GRANDI PASSI IL 6 AGOSTO,
“LO DIE DI SANTO SISTO”, DATA MEMORABILE NELLA STORIA DELLA REPUBBLICA PISANA.

Quando la Repubblica Marinara andava per mare.
Non si celebra il ricordo di una sconfitta -alla Meloria- ma i sacrifici di chi, nei secoli ha fatto grande Pisa.
Gli “Amici di Pisa” preparano l’edizione 2022 e rendono omaggio all’impegno della Croce Rossa Italiana sezione di Pisa ed al professor Francesco Menichetti, eroi anti Covid.

Il Suono della campana dell’Assunta del Campanile Pendente.

Con orgoglio pisano Vi informiamo che – come ogni anno dal 1959 – presso la chiesa di San Sisto in Corte Vecchia, il prossimo sabato 6 Agosto p.v. l’Associazione degli Amici di Pisa organizzerà Lo Die di Santo Sisto, Dies Memorialis: la Festa della Riconoscenza, data memorabile della storia alfea. Il Coronavirus quindi non ferma la Storia, seppur con le dovute attenzioni.
Dopo il corteo storico cittadino, il programma prevede alle ore 18 la deposizione di una corona d’alloro sulla lapide ai Caduti pisani di tutte le guerre posta sulla fiancata sinistra della chiesa, alla presenza del Gonfalone cittadino, di quello della Provincia di Pisa, delle Autorità, dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, della Compagnia Balestrieri Pisani e del gruppo Balestrieri di Porta San Marco. L’Associazione degli Amici di Pisa deporrà un mazzo di fiori al busto in argento dedicato a San Sisto, scolpito dal socio cofondatore degli ADP, maestro Antonio Fascetti (Nota 1).
Don Francesco Barsotti officerà la Santa Messa, durante la quale si rinnoverà l’antico rito medievale della Benedizione dell’Uva, riscoperto recentemente dalla prof.ssa Gabriella Garzella e riproposto dalla Parte di Mezzogiorno del Gioco del Ponte. Al termine, dopo la lettura del messaggio del Capo dello Stato, la Presidente Maria Luisa Ceccarelli Lemut premierà i Soci Onorari dell’anno. Seguirà la tradizionale Orazione Storica, quest’anno affidata al dottor Nicola Bianchi, L’araldica quale fonte per la conoscenza storica. L’esempio del Campo Santo di Pisa. (Nota 2).
In conformità ad una delibera del Consiglio Direttivo del 2020 ed in seguito alle vicende legate alla pandemia da Covid 19, i premiati come Soci Onorari della nostra Associazione saranno il prof. Francesco Menichetti, già direttore del reparto di malattie infettive del nuovo Santa Chiara a Cisanello, per la sua attività di virologo di fama internazionale, e la Croce Rossa Italiana, sezione provinciale di Pisa, nella figura del suo presidente cav. Antonio Cerrai, che con abnegazione e spirito di sacrificio si sono messi al servizio della comunità nei terribili mesi passati della pandemia. Proprio il mondo del volontariato e dei servizi socio assistenziali oggi è particolarmente bisognoso di vedersi riallineare i rimborsi dei servizi prestati all’effettivo costo della vita, uno squilibrio che sta mettendo in crisi molte storiche strutture.
Per concludere la giornata commemorativa, alle ore 21 la campana dell’Assunta del campanile pendente del duomo di Pisa e le campane delle chiese pisane suoneranno per onorare ancora i Caduti pisani di tutte le guerre ed il santo al cui nome sono legate tante vicende della storia alfea.
La Vostra partecipazione fisica è per noi grande motivo di soddisfazione e di condivisione dell’amore per Pisa e della Storia Pisana, per una sempre miglior promozione dello sviluppo e del progresso della Gloriosa e del territorio alfeo nelle sue molteplici realtà.
Vi aspettiamo numerosi e nell’attesa di incontrarvi personalmente Vi porgiamo i nostri più cari saluti.

La Presidente
Prof.ssa Maria Luisa Ceccarelli Lemut
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Nota 1. San Sisto II papa e martire
Sisto II, di cui si ignorano le origini, fu il 24° papa: il suo pontificato durò 11 mesi, dal 31 agosto 257 al martirio il 6 agosto 258. Sacerdote buono e pacifico riportò la pace nel mondo cristiano dopo i contrasti degli anni precedenti sul problema di quanti avevano abiurato durante le persecuzione. In seguito agli editti dell’imperatore Valeriano del 257 e del 258 miranti a vietare le riunioni dei cristiani e ad imporre l’apostasia al clero, e a ordinare l’immediata esecuzione di quanti non si fossero sottomessi, Sisto II venne arrestato, mentre predicava presso il cimitero di Callisto. I soldati avevano ordini precisi. Non si occuparono dei fedeli: andarono dritti verso Sisto, che li attendeva fiancheggiato da due diaconi per parte. Così, sempre con loro, camminò fra i soldati fino al luogo fissato per il supplizio, il 6 agosto 258.
A Pisa gli fu dedicata una chiesa eretta per la vittoria riportata il 6 agosto 1087 insieme con Genovesi, Amalfitani e Romani contro gli empori ora tunisini di al-Mahdiya e Zawila: egli fu considerato lo speciale protettore celeste delle fortune pisane sul mare per le vittorie riportate nel giorno della sua festa.
Nota 2: Nicola Bianchi si è laureato in Storia nell’anno accademico 2005-2006 all’Università di Pisa con una tesi nuova e originale, Araldica medievale pisana: le tombe del Campo Santo vecchio (secoli XIV-inizi XV), relatrice Maria Luisa Ceccarelli Lemut.
L’interesse per l’argomento, affiancato a quello per la storia militare del Medioevo, ha caratterizzato i successivi approfondimenti e studi ampliando lo sguardo verso la Lucchesia e la Garfagnana nel tentativo di conoscere, catalogare e classificare il patrimonio di stemmi presente. Nel 2020 ha redatto l’Appendice Araldica nel volume Arte vetraria nel Battistero di Pisa. Restauri e nuove opere, a cura di Gabriella Garzella, Giuseppe Bentivoglio e Mauro Ciampa, pubblicato nella Colla Arte della Biblioteca del «Bollettino Storico Pisano».
L’araldica è frutto di un complesso linguaggio simbolico, a noi poco perspicuo, ma chiarissimo per gli uomini del Medioevo e dell’Età moderna, che ne fecero un ampio uso in svariati contesti. Sovente in Italia – diversamente da quanto accade all’estero – l’araldica è ridotta a mera antiquaria, appannaggio di eruditi e di nobili più o meno autentici ed espressione di velleità aristocratiche. Non è frequente incontrare chi intende affrontare con metodo storico questa disciplina e utilizzarla proprio ai fini della ricostruzione storica, ossia quello che ha fatto Nicola Bianchi.