COME LA PENSIAMO SU ….
Ecco una breve serie di argomenti di vita cittadina che, nel tempo, hanno visto la partecipazione degli “Amici di Pisa”. In conformità al nostro Statuto, allo spirito fondante l’Associazione in primis l’attività di promozione sociale di Pisa, del suo bene comune, del progresso e dei suoi interessi generali. Un’attività intensissima ed assai faticosa, animata dall’amore per Pisa ed i Pisani. Queste tematiche sono solo un breve estratto dal libro “L’Associazione degli Amici di Pisa. Cinquant’anni di storia della città.” Pacini Editore, 2008, Pisa, pp391, a cura di Alberto Zampieri e Carlo De Santis”. Di seguito il manifesto degli “Amici di Pisa” della presidenza del Maestro Alfredo Marcelli del Luglio 1962 che riepiloga l’attività e le priorità dell’Associazione:
VIABILITA’.
AUTOSTRADA A-12 “Europa 1”
Fin dai primi anni della sua Fondazione, l’Associazione degli Amici di Pisa si è impegnata affinché Pisa potesse godere della costruenda autostrada Genova – Roma chiamata allora Europa 1 “E1”. Giova prendere ad esempio quanto scritto dagli autori del libro del 50mo dell’Associazione, Zampieri e De Santis: “La battaglia per l’Europa 1 ebbe infatti i suoi primi interventi già nel 1961 quando fu redatto un vero e proprio comunicato a seguito della pubblicazione sulla stampa del tracciato della costruenda nuova autostrada che escludeva Pisa a favore della direttrice Viareggio – Lucca. L’Associazione mise in luce le contraddizioni del progetto autostradale, che “risultava più oneroso di quello già previsto e concordato ad oriente di Pisa venendo ad elidere l’importantissimo nodo aereo-ferro-stradale che da tempo immemorabile ha il suo naturale fulcro in Pisa”, non tenendo conto “delle reali necessità delle altre strade di grande comunicazione col retroterra della Toscana intiera”. Era l’anno 1963 quando il sodalizio intervenne ancora pubblicamente con manifesti affissi, incontri, lettere, comunicati stampa, perché il tracciato non escludesse Pisa tagliandola fuori dallo sviluppo, penalizzandone l’economia e il prestigio. Grazie anche a queste lotte, durevoli nel tempo, la città ottenne in seguito il casello di “Pisa Nord-Migliarino” e quello di “Pisa Sud-Coltano”, poi spostato verso nord in “Pisa Centro” con l’uscita attuale in prossimità di San Piero a Grado e collegato alla superstrada FI-PI-LI.
Al riguardo di ciò merita di essere ricordata una lotta: quella del maggio 1970. In quella occasione l’Associazione degli Amici di Pisa fece affiggere diversi manifesti in città dal titolo “Proibito venire a Pisa! Ci giunge notizia che qualificati ambienti pisani hanno ricevuto numerosissime proteste di automobilisti che, imboccando l’autostrada E1 (ora A-12) a Viareggio e diretti a Pisa, nell’intento di poter uscire nei pressi della Città, hanno invece dovuto proseguire per Livorno non ritenendo essere il casello di Migliarino l’uscita per Pisa, perché troppo distante dalla città…” il manifesto chiuse l’intervento con un realistico commento: “…. convincerà almeno l’imminente scadenza elettorale i nostri governanti a tutelare gli interessi di coloro che dopo tutto, sono i loro elettori?”. Rimane il fatto che, attualmente la costa toscano-laziale dell’Italia non ha ancora un collegamento autostradale continuo. Sono passati cinquant’anni, “cercano” di costruire un secondo aeroporto internazionale a Peretola, ma per raggiungere Roma da Genova o da Torino in auto o in camion è impossibile farlo in maniera diretta: è necessario uscire a Rosignano percorrere una specie di strada chiamata Aurelia fino a Civitavecchia e da lì riprendere l’autostrada fino a Roma. Di fatto, un Genovese o un Torinese per andare a Roma è quasi obbligato a passare per Firenze: con aumento di costi autostradali e di carburante dovuti al maggior chilometraggio. L’Italia non può contare sulla dorsale autostradale tirrenica ma solo quella dell’A1 Firenze-Roma, con tutti i problemi del caso. In questi mesi è notizia di un ennesimo nuovo progetto limitato dai mancati finanziamenti. Di certo il completamento della Rosignano-Civitavecchia è un atto dovuto: Il “quando” è la vera risposta !