L’UNIVERSITA’ DISTRUGGE I LIBRI !
COMUNICATO STAMPA
L’IRRESPONSABILITA’ IMPERANTE: L’UNIVERSITA’ DI PISA DISTRUGGE I LIBRI !
ECCO COME CERTI DIRIGENTI SI PRENDONO CURA DEL
PATRIMONIO CULTURALE, DEL FUTURO, DI PISA E
DELL’AMMINISTRAZIONE CHE GUIDANO.
Pisa, lunedì 15 Luglio 2013 2014 stile pisano
E’ notizia di pochi giorni fa che la nostra stimata Università degli Studi di Pisa ha pianificato la distruzione volontaria e scientifica -destinati alla raccolta indifferenziata della stazione ecologica di via Pindemonte– di 45mila volumi (dei 60mila in totale) dell’Istituto di Geografia posti negli ex locali di via San Giuseppe al numero civico 22. La scelta è di per sé mortificante, ancor più la dichiarazione rilasciata alla stampa dall’Università stessa che crede di prendere in giro il prossimo: “I testi della biblioteca di Geografia saranno finalmente catalogati e non solo il nucleo della collezione che sarà ospitato nella nuova biblioteca ma tutto il materiale meno utilizzato ma non per questo meno ricco di testi rari e degni di valorizzazione che è collocato nell’Archivio di ateneo, dalla più rara monografia al più esile estratto della ricca miscellanea custodita in archivio potranno essere finalmente apprezzate e utilizzate”.
Ci sono cadute le braccia: i 60mila volumi erano già catalogati e sono stati in gran parte destinati al macero, poiché “non catalogati” e i locali di via San Giuseppe erano in affitto già pagato fino a febbraio 2014. Quindi senza carattere di necessità e urgenza. Chissà poi chi avrà raccolto e con quale scopo (la rivendita sui mercatini dell’antiquariato?) i libri “smaltiti”: non era più semplice regalarli a qualche bisognoso Istituto Scolastico, Ente, Associazione pisana? Perché buttare libri -molti dei quali di inizio secolo, seppur doppioni non possono essere buttati- quando la conoscenza è sempre più in mano a pochi editori, provider, server dalla cui stabilità, efficacia, interesse è tutto da verificare? I libri sono il sale della conoscenza, sono la libertà e l’icona dell’emancipazione: non si buttano MAI via: al massimo, si regalano: perché non è stato fatto?
Analoghe inquietanti domande ce le rivolgiamo per le decine di carte geografiche ottocentesche, alcune anche in cattive condizioni: guai a chi le tocca con mano empia!
Questi sono i dirigenti, lautamente stipendiati di cui vantarci come bene dell’Università? Li invitiamo a raccogliere i libri uno ad uno alla discarica. E quelli mancanti vengano detratti dalla busta paga. A prezzo di mercato si capisce. Intanto il Ministro per l’Università intervenga con pugno di ferro per rimettere a posto le cose, visto che altri non ne sono capaci”
IL PRESIDENTE
(Dr. Franco Ferraro)