17 gennaio: IL DÌ DI SANT’ANTONIO ABATE – Inizio dell’Anno Giocopontesco

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17 gennaio: IL DÌ DI SANT’ANTONIO ABATE

È in questa data che nei secoli XVII e XVIII si disputava la Battagliuccia, ossia la battaglia dei giovani, chiamata anche “Battaglia di sant’Antonio”, preludio al Gioco del Ponte (v.) vero e proprio, che era detto anche Battaglia Generale e si svolgeva nel periodo carnevalesco, di solito la domenica di Carnevale o in qualche occasione speciale, come l’arrivo a Pisa o il matrimonio di qualche governante del Granducato di Toscana.

Tale evento è chiamato spesso e da più persone “Battagliaccia”. Ma erroneamente, come risulta dall’Errata Corrige del libro “L’Oplomachia Pisana, ovvero la Battaglia del Ponte di Pisa”, di Camillo Ranier Borghi (1713), a pagina 183.

Una ventina di giovani, dall’una o dall’altra Fazione, salivano sul Ponte Vecchio chiamando il nemico allo scontro; seguiva una fiera mischia, che arrivava a coinvolgere anche duecento e più persone per Parte, perlopiù giovani o comunque gente nuova del Gioco: un rito d’iniziazione alla pugna vera e propria. Tale usanza compare nei documenti all’inizio del ‘600 (cit. Alberto Zampieri).

Non è noto il motivo della scelta di tale giorno per la Battagliuccia. Non sappiamo se sia legato alla ricorrenza di sant’Antonio Abate o più banalmente, come detto, a occasioni speciali tipo compleanni o matrimoni dei regnanti. Fatto sta che si giocò al Ponte più o meno regolarmente in questa data fino a metà del secolo XVIII.

Oggigiorno il 17 gennaio è considerato l’inizio convenzionale dell’Anno Giocopontesco ed è celebrato con una messa nella chiesa di san Michele in Borgo, a cui partecipano gli aderenti del Gioco del Ponte.