17 Giugno: San Ranieri, patrono di Pisa. Regata in Suo onore tra i 4 quartieri storici

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17 Giugno: SAN RANIERI, PATRONO DI PISA. REGATA IN SUO  ONORE FRA I 4 QUARTIERI STORICI

Ranieri, giovane pisano benestante, su invito di un monaco di nome Alberto Leccapecore lasciò ogni avere ai poveri e si dedicò a digiuni e penitenze. Visse molti anni in Terra Santa e al suo ritorno a Pisa fu accolto come un santo. Gli furono attribuiti vari miracoli e alla sua morte, avvenuta il 17 giugno del 1161, la città lo volle omaggiare con un sepolcro in Cattedrale, dove riposa tuttora. Per ogni approfondimento agiografico rinviamo all’apposita sezione “Santi e Beati Pisani” curata dal Prof. Gabriele Zaccagnini.

Proprio in Cattedrale ogni 17 giugno hanno luogo solenni celebrazioni in onore del Santo, la cui urna viene talvolta condotta in processione per le vie della città e anche in barca, sul fiume Arno. Fiume che in questo giorno viene tradizionalmente solcato dalle barche dei 4 quartieri storici pisani (Santa Maria, barca celeste; San Francesco, gialla; San Martino, rossa; Sant’Antonio, verde) per contendersi il Palio di San Ranieri. La regata è preceduta da un corteo storico che si snoda sui 4 lungarni corrispondenti ai suddetti rioni.

Le prime tracce certe del palio marinaro Pisano risalgono al XIII secolo, allorché le cronache ricordano una regata svoltasi nell’anno 1292 per le celebrazioni in onore dell’Assunzione al cielo della Vergine, regina e padrona di Pisa. Solamente dal 1718 il Palio viene disputato il 17 giugno per la ricorrenza del patrono alfeo.
Le imbarcazioni impiegate si ispirano alle tipiche fregate dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano. Ogni equipaggio è composto da otto vogatori, un timoniere ed un montatore. Quest’ultimo deve arrampicarsi su un pennone alto dieci metri, posto al traguardo su di una piattaforma galleggiante, e conquistare il paliotto azzurro della vittoria. Alla barca ultima classificata la tradizione regala una coppia di paperi in segno di scherno: tale usanza è stata però recentemente interrotta per un malinteso senso di protezione degli animali.

Questa particolare modalità di assegnazione della vittoria, che rende unica la regata di San Ranieri, si ispira all’impresa di Lepanto del 1571 quando le truppe cristiane, una volta abbordata l’ammiraglia turca, si impadronirono della fiamma da combattimento posta sul pennone dell’imbarcazione musulmana.
C’è da dire però che come per il Gioco del Ponte (v.) i cittadini pisani non sono minimamente coinvolti in maniera diretta dalla Regata: non c’è spirito d’appartenenza né di competizione, si assiste al Palio solo per diletto e curiosità. Inoltre non c’è alcuna corrispondenza fra i quartieri della Regata e gli stessi del Gioco del Ponte: stessi rioni ma diversi colori per due competizioni diverse…