DOPO IL CORONAVIRUS, LA GRANDE PISA !

image_pdfimage_print

Pisa, 15 Maggio 2020

LETTERA APPELLO A TUTTE LE CATEGORIE ECONOMICHE E SOCIALI PISANE

DOPO IL CORONAVIRUS LA GRANDE PISA !

L’epidemia del Coronavirus lascerà cicatrici profonde per molto tempo, ai danni causati dalla perdita di vite umane e affetti cari si sommeranno presto gli ingenti danni economici e conseguenti riflessi sociali della più grande crisi mai vissuta dal Dopoguerra, come allora servirà da parte di tutti un grande sforzo comune di ripartenza e ricostruzione.

A Pisa, come in tanti luoghi in Italia e nel Mondo abbiamo assistito a molteplici manifestazioni di attaccamento e amore per il proprio territorio e le sue comunità, in tanti lo hanno fatto ad esempio sui Social condividendo video che da Piazza del Duomo al mare, dalla Certosa ai Bagni di Pisa mostravano la grande bellezza dei nostri luoghi più amati ai quali abbiamo dovuto temporaneamente rinunciare per stare nelle nostre case a combattere la diffusione del terribile virus.

Nei prossimi mesi ed anni ci aspettano grandi sfide da superare, dobbiamo prepararci ad affrontarle consapevoli delle minori risorse disponibili che andranno utilizzate al meglio e senza spreco, ma anche delle potenzialità che queste comunità e questi territori continuano ad avere.

Dobbiamo tutti prendere coscienza che gli strumenti del passato non avranno più la stessa efficacia, serve una vera svolta, un reale cambiamento di strategia rispetto al passato per riprogettare il futuro dei nostri territori. Tutte le categorie economiche, sociali, istituzionali, sono chiamate a questo sforzo unitario per l’interesse primario delle nostre comunità.

Questa crisi ha ancora e per l’ennesima volta evidenziato l’anacronistico spezzatino istituzionale che fraziona e divide inutilmente il nostro territorio in tanti comuni, un esempio plastico è la recente negazione del litorale per i pisani di Ghezzano o durante la fase più acuta dell’emergenza l’impossibilità di fare la spesa in un supermercato distante poche centinaia di metri solo perché in un altro Comune.

I cittadini pisani, dentro e fuori le mura, residenti in campagna o sul litorale si sentono una sola comunità, la loro vita e i loro spostamenti quotidiani sono vissuti come se fossimo già in un unico territorio, la politica deve prenderne atto e rispettare questo sentimento unitario, va messa immediatamente fine a questa inutile e ingiustificata divisione istituzionale.

Questa divisione che già prima della crisi da Coronavirus pesava come un macigno sulle possibilità di sviluppo e crescita non è più sostenibile, occorre invece essere uniti e più forti, avere maggiore peso istituzionale sui tavoli decisionali che contano, proteggere e sviluppare le nostre eccellenze, ciò che è avvenuto sia per l’Aeroporto che per le nostre spiagge. I tentativi di depauperamento delle nostre eccellenze avrebbero dovuto insegnarci la lezione.

La classe politica locale metta quindi in secondo piano le logiche partitocratiche e lavori assieme per l’interesse di cittadini e imprese, si lavori su un contenitore grande, per attrarre maggiori investimenti e specializzazioni, su progetti di elevata competenza per la riqualificazione urbana, la sinergia turistica, la semplificazione burocratica, la rete infrastrutturale e la compatibilità ambientale.

Una svolta vera e radicale con un Comune Unico dell’Area Pisana, la “Grande Pisa” da 200mila abitanti per ripartire insieme e con maggiore forza.

Rivolgiamo questo appello a tutte le categorie economiche, politiche, sociali perché lo facciano loro, si abbia coraggio, si faccia sentire forte la propria voce, si uniscano i pisani oggi divisi per una nuova stagione di prosperità e sviluppo per tutti.

Il Presidente   

Stefano Ghilardi