Ordine Pubblico: il Governo Monti aiuti Pisa, ma Pisa deve fare di più!
Pisa, martedì 13 Marzo 2012 -2012 stilepisano-
LETTERA APERTA DELL’ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
OGGETTO: ordine pubblico e criminalità a Pisa
Gentile Signor Ministro, gentili Autorità in indirizzo,
il nostro Sodalizio è costretto suo malgrado a scrivere ancora in merito alla dilagante criminalità e illegalità che agisce a Pisa e nel suo immediato circondario. Una criminalità sconosciuta per Pisa ma che purtroppo sta trovando terreno libero: rapine in stile “Arancia Meccanica” finite con la morte del rapinato, scippi, furti, spaccio in pieno giorno davanti alle scuole, spaccio nella centralissima Piazza delle Vettovaglie con accoltellamento nell’ora degli aperitivi, abusivismo commerciale senza freni in zone nevralgiche della città come Piazza del Duomo, Piazza Manin, Largo Cocco Griffi, Ospedale di Cisanello, Piazza Carrara, Piazza Santa Caterina.
Insomma un quadro desolante, incredibile fino a 15 -20 anni fa dove a Pisa, la sera d’estate, si poteva gustare un gelato fino a tarda ora all’ombra del Duomo ed essere sereni e sicuri di poterlo fare con tranquillità.
Siamo ben consci del fatto che le dinamiche dell’Ordine Pubblico Locale subiscano gli effetti delle politica nazionale e internazionale, ma credeteci: a Pisa siamo oltre il limite, Pisa è già pronta per essere terra di nessuno. Una, al massimo due sono le pattuglie di CC e PS in servizio notturno impegnate a controllare un territorio troppo vasto e popolato. Troppo poco! Pisa, al di là dei censimenti ufficiali che la vedono popolata da 90mila residenti, è frequentata per almeno il doppio nel corso della giornata per effetto del pendolarismo: la sera il centro storico, svuotato negli anni da sciagurate politiche di governo locale da famiglie e residenti che potrebbero all’occorrenza aiutare in senso positivo il sano controllo del territorio, diventa una landa in cui chi delinque deve solo scegliere come e verso chi.
Senza contare poi le percosse subite dai Vigili Urbani dai venditori abusivi nella zona del Duomo: a decine circondano pochi volenterosi tutori dell’ordine, finiti più volte all’ospedale!
Siamo stufi di partecipare alle Feste istituzionali cittadine e sentirci dire dalle Autorità che “Pisa è una città vivibile e tranquilla e non paragonabile con le città del sud..”. Siamo stufi di sentirci dire che mancano 10 unità di forze dell’ordine a completare il “patto Pisa Sicura” firmato due anni fa.
In questo nostro intervento di analisi dell’ordine pubblico pisano, le colpe accessorie del governo locale sono certe: Pisa si straccia tardivamente le vesti. Siamo in un periodo storico in cui i nodi della mala gestione sono al pettine, sia in ambito nazionale che in ambito locale. Il Governo Monti aiuti Pisa, ma Pisa, deve fare più! L’annosa politica di evitare i problemi, anziché affrontarli alla radice ed eventualmente estirparli ha per troppi anni, allignato a Pisa. Il non aver sostenuto con convinzione e difeso l’azione di rimessa in legalità del territorio sia in ambito commerciale che più in generale di rispetto delle regole, il non aver dato decisa lotta e convinto contrasto a tutto ciò su cui poggia il crimine: dal preciso controllo del territorio alle scritte sui muri, dai vandalismi ai danni in Piazza del Duomo per il rito dei 100 giorni alla maturità, dal contrasto verso le manifestazioni in favore della droga libera (Canapisa) alla dotazione di strumenti adatti all’esercizio delle funzioni della Polizia Municipale e da più parti richieste: spray urticante, manganelli, pistole, camera di sicurezza. Queste sono le colpe di Pisa.
Pisa ha molte telecamere pubbliche di videosorveglianza che non funzionano: o perché non collegate o perché non vi è personale addestrato a farlo. Nonostante si siano incrementati gli organici di Polizia Municipale.
Ecco, a Pisa come in Italia, manca l’attività di contrasto, il fare fronte al crimine in tutti i suoi turpi aspetti con la forza della Legge democraticamente votata. Il Governo Monti aiuti Pisa inviandole più agenti di PS e più CC, ma Pisa si metta in testa che è ora di cambiare passo!
IL PRESIDENTE
(DR. FRANCO FERRARO)