Associazione degli Amici di Pisa
e
il “Comitato dei Piccoli Azionisti TOSCANA AEROPORTI ” pubblicano:
Spett. li Redazioni Locali, Regionali, Nazionali
Pisa, 30/12/2015
Oggetto: gli alberi aspirapolvere di Rossi
Il miglior augurio che si possa fare ai Pisani è di non sentir più le baggianate su Peretola sparate dal loro Governatore, sia come esperto aeronautico che come esperto forestal-biochimico. Recentemente ha affermato:” Le pubbliche amministrazioni devono in primo luogo assicurare la salute dei cittadini. Per questo ritengo necessario far prevalere su tutto il buon senso ed il principio pedagogico di precauzione. Dobbiamo agire subito dove la situazione è già critica, ma anche prepararci ad affrontarla dove si va creando. E’ dovere dei Sindaci e della Regione predisporre interventi di mitigazione in tutte le aree a ridosso di sforamenti delle centraline di rivelamento dello inquinamento atmosferico”. Per depurare l’inquinamento causato dal Nuovo Aeroporto di Peretola, Rossi ha deciso di spendere 3 Milioni dei nostri soldi, per piantare 250mila alberi, che nei loro 30 anni di vita dovrebbero assorbire 375mila tonnellate di CO2.
La combustione dei motori di un aereo in decollo produce emissioni comparabili a quelle di circa 6000 auto catalizzate. Poichè gli aerei non hanno dispositivi catalizzatori o filtri antiparticolato, non possono ridurre le loro emissioni nocive e pericolose, quali: ossidi di carbonio (CO), ossidi di azoto (NOX), ossidi di zolfo(SOX), particolati (PM), oltre la produzione di anidride carbonica (CO2), responsabile, col vapore acqueo di favorire l’effetto serra, ma non di essere un gas inquinante, né tossico, altrimenti il Ministero della Salute vieterebbe la vendita di vini e bevande gassate, che la contengono in gran quantità. Invece particolarmente tossici per l’uomo sono i pluriossidi di zolfo che, combinandosi con l’umidità atmosferica, precipitano al suolo sotto forma di piogge acide, favorendo la corrosione di tutto ciò su cui si depositano ed i boschi di S. Rossore lo testimoniano.
Se il Governatore del Lazio Zingaretti adottasse la stessa soluzione per Fiumicino, che con la 4^ Pista arriverà a 60milioni di passeggeri, lo ricovererebbero d’urgenza, perché per poter piantare in proporzione i circa 3,5milioni di alberi, spendendo 20milioni, dovrebbe bonificare il mar Tirreno antistante le piste.
Pertanto Rossi prima di sparare genialità, dovrebbe meditare sulla logicità dei concetti espressi. Garantisce che per la monodirezionalità della pista tutti gli aerei decolleranno verso Prato. Allora i motori riverseranno le loro emissioni inquinanti verso il centro di Firenze, per cui per depurarla dovrebbe piantare i 250mila alberi anche in Piazza della Signoria, sollevando gli anatemi dell’Unesco. Inoltre non gli basteranno i nostri 3milioni di euro per acquistare alberi geneticamente modificati in aspirapolvere, idonei ad aspirare anche le sostanze tossiche, che gli alberi in natura non assorbono.
Rossi dovrebbe studiare di più e spender meglio i nostri soldi. Per essere coerente col principio da lui menzionato di “buon senso e di pedagogica precauzione”; dovrebbe smetterla di sponsorizzare con pervicacia il progetto della Superperetola, visto che i suoi tecnici l’hanno bollato:”Critico-Incompatibile” e che il Regolamento ENAC di Costruzione degli Aeroporti identifica la sua ubicazione:”Pericolo per la Navigazione Aerea”. Auguriamoci che il 2016 gli doni più buon senso.
Con preghiera di pubblicazione; grazie.
Gianni Conzadori ( presidente Comitato Piccoli Azionisti T.A. )
Franco Ferraro ( presidente “ Associazione degli Amici di Pisa “ )