ADP e CPATA. ING. PIER GIORGIO BALLINI GIA’ NEL 2005 RISPONDEVA A SALVADORI (CRF)

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ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
e COMITATO PICCOLI AZIONISTI T.A.

COMUNICATO STAMPA

Pisa, mercoledì 31 marzo 2021-2022 nello stile pisano

L’Ingegner Ballini replica a Salvadori

L’ex AD della SAT, Pier Giorgio Ballini, già 16 anni fa aveva risposto alle dichiarazioni riportate nella recente intervista intitolata: «Tra Venezia e Pisa per fare sinergia io guardo a Bologna», di Luigi Salvadori, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Firenze, nel cui CDA fa parte anche il Presidente Carrai di Toscana Aeroporti, società che ha sempre chiesto treni veloci e frequenti fra i due aeroporti toscani, chiesti ora anche da Letta. Per chiarire Salvadori dichiara: «Io sono d’accordissimo con Letta. Facciamo il treno velocissimo per Firenze ma io da industriale voglio un equilibrio economico. Se Letta, che vuole investire 5 miliardi, fa un piano industriale che sta in piedi mi va benissimo. Però il trenino Firenze-Pisa Aeroporto è stato abolito perché non reggeva economicamente» . «Ricordo che Enrico Letta da presidente del Consiglio favorì l’entrata di Corporation America (CA) nell’aeroporto di Firenze. Quindi aveva tutta la volontà di svilupparlo».
Prima della lungimirante risposta dell’Ing. Ballini, ricordiamo che Letta fu silurato il 22.04.2014, da Renzi, succedutogli come Premier e che solo successivamente l’AD del Fondo F2i, Gamberale, vicino a PSI e all’ex Viceministro dei Trasporti Nencini, vendette il 33,402% delle azioni di AdF a CEDICOR, braccio operativo di C A, che permise alla Srl italiana CAI, di lanciare l’OPA obbligatoria su AdF e poi quella facoltativa su SAT.

Sul collegamento veloce proposto da Letta FI/PI, già nel 2005 l’ex AD SAT Ballini rispondeva:

Domanda: Chi ci guadagnerebbe oggi da una integrazione fra i due scali?
Risposta: “Ci guadagnerebbero i cittadini, i passeggeri toscani e quelli europei che vengono in Toscana. Collegare i 2 aeroporti in maniera europea e non da terzo mondo, consentirebbe maggiori sinergie”.

Domanda: Realtà diverse si possono integrare?
Risposta: “L’obiettivo sarebbe che il pisano godesse della connettività di Firenze, che già oggi è superiore a Pisa, e il fiorentino godesse della grande capacità (pisana) di collegamento punto-punto, che oggi raggiunge 35 destinazioni, e una dozzina in più nel 2006 (parlava nel 2005). ln questo quadro manca però qualcosa: un collegamento rapido fra Galilei e Vespucci per ferrovia. Non è pensabile che per fare 80 chilometri occorra un’ora e 20 minuti. I tempi devono essere dimezzali, e non deve esser neanche troppo difficile se qualche anno fa si impiegavano 50 minuti. Basta ottimizzare le fermate, sistemare qualche curva, utilizzare materiale rotabile migliore.

Domanda: Chi lo dovrebbe fare?
Risposta: Posso dire che io sarei disposto a farlo anche come aeroporto”.
Ulteriore domanda: È una provocazione?
Risposta: “Neanche per idea, in America molti aeroporti gestiscono i collegamenti. Lo so che è difficile immaginare qualcosa del genere oggi in ltalia, ma si può fare. Certo, bisogna mettersi intorno a un tavolo, elaborare un progetto, un piano finanziario. Ma ne varrebbe la pena: immaginare un collegamento Pisa-Firenze in 40 minuti significa creare automaticamente la connessione. E non parlo di un sistema, che deve sottostare a normative e richiede il rispetto di un sacco di parametri. A me piacciono le cose semplici, mettendo insieme le vocazioni di queste due strutture e delle due città e collegarle, la soluzione sarebbe automatica”.

Ricordiamo che per migliorare la connettività aerea dell’intera Toscana, la famiglia Agnelli dislocò, dalla Piaggio di Pontedera, al Galilei, l’Ingegner Ballini, un livornese di talento, che sfruttando le sue capacità manageriali, permise, prima di morire, nel 2011, di sviluppare l’aeroporto, in autofinanziamento ed in soli 5 anni, del 118%. Riteniamo di non dover aggiungere altro alle sue dichiarazioni che, se ritenute anch’esse campanilistiche, qualificherebbero i veri nemici dello sviluppo della costa e della Toscana.

Al Premier Draghi sarebbe stato utilissimo un uomo come Ballini, che ha sempre combattuto l’inutile chiacchiericcio, con i fatti.

Per l’Associazione Amici di Pisa

Dr. Franco Ferraro

Per il Comitato Piccoli Azionisti
Dr Gianni Conzadori