ADP e CPATA. Le scelte strategiche per l’area vasta tirrenica.
ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
e Comitato Piccoli Azionisti TA
alla stampa locale e nazionale
Pisa, lunedì 15 marzo 2021
Scelte strategiche per l’area vasta costiera tirrenica
Un anno fa, in occasione della campagna elettorale regionale spronammo i partiti sui media: “La Costa ha bisogno di recuperare l’attuale gap economico, per cui i candidati approfondiscano i problemi regionali e propongano progetti dettagliati, mettendoci la faccia e mantenendo la parola nei 5 anni di mandato e soprattutto lavorino sinergicamente con i territori, al di là dell’appartenenza partitica!”.
Sinora la competizione partitica, su come combattere la pandemia, ha catalizzato l’interesse dei partiti con soluzioni diverse e spesso alternative. Riteniamo che in campo sanitario competa a medici ed agli assessori competenti fornire linee guida su comportamenti ed organizzazione sanitaria. Chiacchiericcio e ricette varie e contrapposte, creano solo confusione e disorientamento nei cittadini. Il COVID 19 non deve essere l’alibi per i partiti per giustificare la loro carenza di visione strategica, su come valorizzare le potenzialità dell’area vasta costiera policentrica.
L’orografia e la morfologia costiera e dell’entroterra lucchese, percorso dalla via Francigena, hanno sempre permesso a tali territori di essere il naturale nodo infrastrutturale logistico fra Tirreno ed entroterra, per movimentare i commerci provenienti dal mare, anche tramite le vie fluviali dell’Arno e del Serchio.
Pisa e Livorno, sono privilegiate orograficamente e meteorologicamente, ma non hanno mai sinergicamente sfruttato turisticamente quanto la natura offre loro, anzi hanno spesso progettato le loro infrastrutture, con lo stesso antagonismo sportivo che le caratterizza.
Eppure i Professori Pierotti ed Astengo, avevano suggerito di aggiornare le storiche funzioni dei loro territori, sedi di un porto, un aeroporto intercontinentale, nodi autostradali e ferroviari ed un sistema di acque interne, come unico sistema intermodale nazionale, a servizio dell’intera Toscana e non solo, per fare della Costa il vero volano economico locale, regionale e nazionale.
Gli Americani, esperti mondiali di logistica, scevri da qualsiasi condizionamento localistico, alla luce dell’esperienza territoriale vissuta nel 2° conflitto mondiale, v’insediarono la Base di Camp Darby, tuttora presidiata, seppur oggetto del recente ridimensionamento.
Per invertire il trend in picchiata del PIL della Costa toscana, i suoi territori dovrebbero coordinarsi o meglio, fondersi in un’unica area metropolitana, per equilibrare l’attuale sbilanciamento infrastrutturale a favore dell’area fiorentina.
Questa scelta rimasta sinora utopica, darebbe la forza per contrastare l’evidente continuo rafforzamento dell’egemonia infrastrutturale fiorentina, che sta stringendo patti anche con Bologna, per la comune candidatura alle Olimpiadi e la creazione di un unico asse aeroportuale, Vespucci/Marconi, a supporto di progetti comuni per lo sviluppo dell’asse transappenninico, in vari settori.
Pisa, Livorno e Costa, continuano ad avere esercizi commerciali, alberghi, ristoranti chiusi o con pochi clienti Piazza dei Miracoli deserta, il Porto di Livorno, con rimorchiatori e navi alla fonda ed il Galilei e parcheggi vuoti, dovrebbero pungolare i territori a coalizzarsi.
E’ vero che il calo di attività del Galilei e del Porto era già presente prima della pandemia e che il COVID 19 ha accentuato una crisi già latente, declassando ulteriormente, dal 12° al 14° posto, il Galilei ed azzerando il traffico crocieristico livornese, che faceva pullulare le due città di turisti, che forse rivedremo fra due anni, visto che le programmazioni del settore crocieristico hanno cadenze biennali. La ripresa del settore del trasporto è prevista ottimisticamente nel 2023/24, per cui occorre già ora realizzare opere infrastrutturali a supporto dell’accoglienza e della movimentazione turistica ed organizzarsi per gestire sinergicamente aeroporto e porto, come unico HUB/PORT-around alto tirrenico, per favorire l’afflusso del turismo sia crocieristico, che di qualità, allargando la promozione turistica costiera anche il patrimonio storico e naturalistico dell’arcipelago toscano.
Abbiamo sottoscritto con entusiasmo l’appello a sostegno dell’aeroporto di Pisa, firmato anche da eminenti personalità del territorio costiero, fiduciosi che finalmente si coagulino tutti gli sforzi territoriali per trasformare in fatti le buone intenzioni, espresse solo a parole, in passato.
Per l’Associazione degli Amici di Pisa- Dott. Franco Ferraro
Per il Comitato Piccoli Azionisti T.A.- Dott. Gianni Conzadori