Aeroporti toscani: il nostro resoconto del convegno

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Pisa, giovedì 28 Novembre 2013 -2014 in stile pisano

COMUNICATO STAMPA

“Futuro degli aeroporti toscani. Il commento degli “AMICI DI PISA” dopo il convegno sulle infrastrutture regionali”

“Il nostro sodalizio esprime i migliori ringraziamenti al Comitato Oltre di Comeana (PO) per aver supportato l’organizzazione, perfettamente riuscita, del convegno sul “Futuro delle infrastrutture aeroportuali  toscane” svoltosi lo scorso venerdì al Centro Maccarrone. Un tavolo dei conferenzieri di grande valore si è dato il cambio al podio per le relazioni, le videoproiezioni e le valutazioni tecniche di rito. L’incontro, moderato dal giornalista Paolo Toccafondi, ha avuto contenuti di grande intensità, soprattutto per le differenti prese di posizione emerse. Differenze anche gravi, sia nell’impostazione politica che tecnica che economica ed ambientale. Illuminante è stata l’interpretazione tecnica del Generale Luciano Battisti, già Comandante della 46ma Brigata Aerea di Pisa e consulente dell’Assessore Regionale Anna Marson. Il Generale Battisti, con inoppugnabili studi tecnici ha fatto capire alla platea tra le altre cose che “con la nuova pista di Peretola semiparallela all’autostrada in caso di vento di scirocco, evento tutt’altro che raro, gli aerei saranno costretti a ben altre traiettorie di quelle previste passando a 40 metri dalle antenne poste sui tetti della Scuola Marescialli CC e a 500 metri dal Cupolone” con tutti i rischi del caso. La nuova pista “manca di resa”ha detto il Generale Battisti, ovvero di “quello spazio disponibile per le manovre d’emergenza e che la stessa insista in un’ampia area lacustre popolata da volatili pericolosi per i motori degli aerei. Proprio l’area in questione costituisce anche un problema di lievitazione dei costi con lo smantellamento degli argini del Fosso Reale e la ricostruzione di 3 km del suo tratto con posizionamento di idrovore e interramenti, dello svincolo dell’Osmannoro e della viabilità complementare”.
 Pratico e ragionato l’intervento del Sindaco di Prato Roberto Cenni che ha rappresentato anche tutti i sindaci della Piana di Sesto. “Si dice che la nuova pista di Peretola porti investimenti -ha detto Cenni- ma non si dice mai quanto  di questi investimenti vengano poi a mancare per le scelte non fatte fare ai comuni adiacenti la nuova pista proprio a causa di questa. Se la nuova pista di Peretola potrebbe portare sviluppo, non si riflette a sufficienza su quanto toglierebbe al popolo pratese -ha detto un reattivo Cenni- che ha affondato nel merito: è bene che la Regione Toscana favorisca lo sviluppo dell’aeroporto di Pisa che ha grandi potenzialità e migliori le tratte ferroviarie che portano ad esso, si avrebbe uno sviluppo sostenibile, serio e non dannoso. Oltre a non buttare i soldi pubblici dalla finestra”.
 Gli “Amici di Pisa” sono rimasti sorpresi, in positivo dalle parole, cariche di lucido ragionamento, del Sindaco di Prato che, nel suo intervento, ha difeso a spada tratta l’aeroporto pisano più di quanto non stiano facendo i politici eletti a Pisa.
 L’intervento, lungo, del Consigliere Regionale Pierpaolo Tognocchi è stato -secondo gli “Amici di Pisa”- fuorviante e capzioso, teso solo a sostenere la necessità di dotare Peretola di un aeroporto doppione di quello di Pisa. Tognocchi, ha argomentato lungamente tra l’altro che “non gli interessa portare i fiorentini a prendere l’aereo a Pisa con un treno in 40 minuti, ma piuttosto ai pendolari”. Ben sapendo però -sostengono gli “Amici di Pisa”- che sono due facce dello stesso problema per risolvere il quale, come è noto, se venisse sostenuta la costruzione di un terzo binario ferroviario sulla FI-PI-Li Porto, ci sarebbero enormi vantaggi per il trasporto veloce passeggeri, per il pendolarismo e per le merci che si troverebbero un binario dedicato. E si risparmierebbe anche parecchi soldi pubblici. Tognocchi ha poi insistito che “ci vogliono due aeroporti che portino i turisti in Toscana: uno a Pisa per i turisti di Pisa, l’altro a Firenze per quelli di Firenze”, ben sapendo -dicono gli “Amici di Pisa”- che i numeri e le potenzialità di attrazione turistica sono assai diversi da quelli attuali e che si capovolgerebbero assai negativamente per Pisa.
 Rapido e attento l’intervento del “Comitato Oltre” di Comeana per bocca del suo rappresentante Paolo Cintolesi che ha insistito sullo spreco e sulla inutilità di una nuova Peretola: dai soldi necessari per le opere di bonifica a quelle dei maggiori volumi di inquinamento acustico e aereo che graveranno sulla Piana di Sesto.
 Più cauto l’intervento di Andrea Pieroni, Presidente della Provincia di Pisa sulla necessità di una così profonda rivoluzione del sistema aeroportuale toscano.
 Gli “Amici di Pisa” hanno poi notato che la nuova pista di Peretola potrebbe fare da tappo allo scolo delle acque provenienti dai monti lì vicini con gravi pericoli idrogeologici. Il Sodalizio pisano contesta con forza quanto dichiarato a “Repubblica” lo scorso 12.10 dal presidente di AdF Marco Carrai che, intervistato su chi pagasse la pista ha così risposto: “in buona parte noi, poi cercheremo finanziamenti da Stato ed Europa, ma non dalla Regione”. Le opere -falsamente dette collaterali  ma in realtà, ciclopiche e profonde per la nuova Peretola- non devono essere sostenute con i soldi di tutti noi.!
  Gli “Amici di Pisa” hanno infine notato l’assenza delle Istituzioni pisane di ogni livello al convegno dedicato al futuro delle infrastrutture aeroportuali e ferroviarie toscane, a fronte di oltre 2000 inviti spediti in versione elettronica e cartacea.”
Per concludere intendiamo riportare anche quanto dichiarato dal dott. Dario Ballotta Presidente dell’ ONLIT ( Osservatorio nazionale delle liberalizzazioni nelle infrastrutture  e trasporti ): “senza una valutazione  indipendente costi-benefici, non deve essere più possibile decidere se fare o non fare una importante opera infrastrutturale, come la seconda pista a Firenze; già vi sono 36 scali sparsi per la penisola aperti al traffico, almeno il 70% e sottoutilizzato” ed aggiunge: “ prima di decidere quali siano i nemici della seconda pista di Peretola dovremmo chiederci come mai lo scalo fiorentino è cresciuto solo di un modesto 20% in 10 anni”.
Forti delle nostre convinzioni al più presto torneremo sull’argomento.   
 
  IL PRESIDENTE
   (DR. FRANCO FERRARO)