Aeroporto. Pisa e le lenticchie di Esaù

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Spett. li  Redazioni Locali, Regionali, Nazionali

 Pisa, 27  Novembre  2015                                                

                            PISA e le lenticchie di Esaù

Nell’ultima seduta del Consiglio Regionale, il Governatore Rossi ha perseverato nel gestire male il Progetto Peretola delegando pilatescamente il governo del suo territorio a decisioni romane ed ad un Osservatorio Ambientale che, in corso d’opera, dovrebbe concorrere a superare tutti i problemi  sollevati dai suoi stessi uffici tecnici, che hanno bollato il “Progetto CRITICO-INCOMPATIBILE”. L’arroganza gestionale dell’intera vicenda del Polo Aeroportuale Toscano, l’ha visto più volte smentire se stesso. Il paletto invalicabile dei 2000m della pista di Peretola, da lui fatto approvare nel PIT, sotto la minaccia del “tutti a casa”, è sparito. Pochi giorni fa aveva minacciato di ritirare il PIT se fosse passata l’ipotesi dell’allungamento della pista a 2400m. Ora li giudica compatibili.

 Gli ricordiamo che la tutela del Parco della Piana è indipendente dalla realizzazione della pista, anzi è favorita dalla sua assenza. Bisogna riconoscergli le notevoli abilità d’Azzeccagarbugli, con cui ha compattato il suo partito ed anche i consiglieri pisani che hanno dimenticato le promesse elettorali ed il suo motto pontederese:” Al gatto ingordo si strozzò il gozzo”. Rispondere: “ Candidatevi” alle osservazioni sollevate dalla popolazione interessata, che dopo la fusione ingloba anche i pisani, proprio perché la UE identifica in tale popolazione, a cui riconosce  il diritto  partecipativo all’iter progettuale, quella interessata dagli effetti diretti ed indiretti del progetto, è segno, oltre che di debolezza, di arroganza, visto che ha più volte negato il dibattito pubblico,  riconosciuto anche dalla sua Legge R46/13, da lui additata come “modello Toscano da esportazione nazionale”.

 A tale incoerenza si aggiungono gli slogan telecomandati di Mazzeo, che ancora inebriato dai voti regalatigli dal partito continua ad offendere i pisani accusandoli di campanilismo. Non è colpa dei suoi concittadini se lui non capisce che le osservazioni dei suoi tecnici  bocciano completamente il progetto sia nella versione 2000m che 2400m. Legga le dichiarazioni dell’ex Presidente ENAC A. Roma che certificano come il campanilismo fiorentino abbia da sempre boicottato lo sviluppo del Galilei.

 I pisani devono sapere che già ora in 2 ore e 14 minuti un fiorentino può raggiungere Fiumicino e volare in tutto il mondo. A breve con l’Alta velocità vi si arriverà in circa 1 ora. Vale la pena spendere oltre gli attuali 365 Mil più Iva, quelli di 210 ettari d’espropri e l’indennizzo dei 100 Mil. richiesti da Unipol per la mancata lottizzazione di Castello? Nel momento in cui il governo stanzia 1 Miliardo per la cultura, la espropria dei terreni già programmati per lo sviluppo dell’Università, finalizzando l’intervento a procurare utili ad una Società privata.

 Filippeschi dovrebbe scusarsi con i pisani per aver votato a favore della fusione, condizionato dalle furbate fiorentine, ora che ha scoperto che le garanzie richieste erano bufale che non ci hanno mai convinto. Non abbocchi allo specchietto delle allodole del tavolo dell’Accordo di Programma per la realizzazione della tangenziale, già prevista e dovuta con la vendita delle azioni regionali SAT o per la velocizzazione della linea ferroviaria PI-FI, non ottenuta  con la gestione del livornese Elia, interessato territorialmente, ma ormai dimissionato; velocizzazione, che con la Superperetola servirà solo a portare i pisani a Firenze. Tale tavolo servirà a preparare il pranzo di Natale a Rossi e solo il piatto augurale di lenticchie a Pisa, dovutole per la vendita della primogenitura, come fece Esaù con Giacobbe.

 Ricordiamo il monito inascoltato dell’ex Pres. del Consiglio Regionale Alberto MONACI:” La unificazione dei 2 Aeroporti..alla fine ha vinto chi voleva la pista da 2400m e fondere le 2 Società aeroportuali. Temo che la fusione non stimoli la competizione ma attivi il controllo. Fossi stato un politico pisano mi sarei opposto con tutte le mie forze fino a sdraiarmi per protesta sulla pista “.  Parole Sacrosante.

 

Gianni Conzadori ( presidente Comitato Piccoli azionisti Toscana Aeroporti )

Franco  Ferraro    ( presidente Associazione degli Amici di Pisa )