Balduino (Baldovino) Acivescovo di Pisa
BALDOVINO Arcivescovo (Baldovino)
Pisano d’origine, non ne conosciamo la famiglia ma è noto il fratello Marchese, avvocato e giudice del Sacro Palazzo Lateranense attestato tra il 1125 e il 1139, in posizione di rilievo nel ceto dirigente cittadino. Baldovino divenne monaco cistercense a Clairvaux, probabilmente prima del 1130; all’inizio del 1133 accompagnò il proprio abate san Bernardo in Italia. Nel 1136 divenne priore del cenobio cistercense di Chiaravalle Milanese e l’anno successivo il papa Innocenzo II lo nominò cardinale prete di Santa Maria «fundentis oleum», ossia Santa Maria in Trastevere, titolo con il quale sottoscrisse nei documenti pontifici dal 17 aprile 1137 al 12 aprile dell’anno successivo. Baldovino fu il primo pisano entrato nell’Ordine Cisterciense e il primo monaco cisterciense divenuto cardinale. Il 22 aprile 1138 Baldovino appare come arcivescovo di Pisa: a lui il papa Innocenzo II confermò la dignità metropolitica sulle diocesi còrse di Aleria, Ajaccio e Sagona, cui aggiunse i due vescovadi sardi di Galtellì e di Civita in Gallura e quello di Massa Marittima in Toscana, la legazia in Sardegna e conferì la primazia sulla provincia ecclesiastica sarda di Torres.
L’interessamento di san Bernardo per l’antico discepolo divenuto arcivescovo trovò il suo coronamento nel privilegio che l’imperatore Corrado III emanò il 19 luglio 1139 a favore di Baldovino, il primo diploma rilasciato da un sovrano alla Chiesa pisana, con cui il sovrano riconobbe il possesso di una serie di beni e di diritti di origine pubblica, pervenuti in vario modo alla Chiesa pisana nei decenni precedenti, e il ripàtico della città di Pisa (dazio sulle merci in transito sull’Arno).
Durante l’episcopato, Baldovino s’impegnò nel recupero e nell’ampliamento delle proprietà e dei diritti della sua Chiesa,e, in continuità con l’azione dei suoi predecessori di piena compartecipazione con gli interessi cittadini, operò in stretta collaborazione con i vertici comunali allo scopo di perseguire il consolidamento e l’espansione territoriale e commerciale della città sia lungo la costa maremmana sia verso l’interno della Toscana.
Fu colto dalla morte il 25 maggio 1145 e definitivamente tumulato il 6 ottobre
Culto:
Pur essendo definito beato dallo stesso san Bernardo e nonostante sia annoverato fra i beati dell’Ordine cistercense, non vi sono attestazioni certe del suo culto.
Bibliografia:
M.L. Ceccarelli Lemut, Magnum Ecclesie lumen. Baldovino, monaco cisterciense e arcivescovo di Pisa (1138-1145), in Monastica et Humanistica. Scritti in onore di Gregorio Penco O.S.B., a cura di F.G.B. Trolese, II, Cesena, Badia di Santa Maria del Monte, 2003 (Italia Benedettina, 23), pp. 613-636