Beato Alberto da Pisa
Pisano di origine, Alberto seguì con entusiasmo gli ideali del Poverello, e ne vestì l’abito. Nel 1217 raggiunse a Parigi il concittadino Agnello. Ricoprì la carica di ministro di varie province, della Germania, dell’Ungheria e di Toscana. Alla morte di Agnello, nel 1236, Alberto gli subentrò nella carica di ministro della provincia d’Inghilterra. Infine, nel 1239, fu eletto Generale dell’Ordine, succedendo al discusso frate Elia. Era il primo Generale ad essere sacerdote: da quel momento l’accesso all’Ordine fu consentito solo ai chierici con formazione universitaria, come sancirono le Costituzioni del 1239, in evidente contrasto con il progetto e gli ideali del fondatore. Morì nel dicembre dello stesso anno. Nel 1908 fu aperto il processo per la conferma del culto
Tratto da: G. Zaccagnini, I santi nuovi della devozione pisana nell’età comunale (secoli XII–XV), in Profili istituzionali della santità medievale. Culti importati, culti esportati e culti autoctoni nella Toscana Occidentale e nella circolazione mediterranea ed europea, a c. di C. Alzati e G. Rossetti, Pisa 2008 (= Piccola Biblioteca GISEM, 24), pp. 289–316 (p.306)