Beni Comunali. Palazzo Cevoli, Palazzo ex Sepi e Fondazione Pisa. Guai sbagliare le mosse !
Pisa, Venerdì 21 Giugno 2019, 2020 in stile pisano.
COMUNICATO STAMPA
BENI IMMOBILI PUBBLICI. GUAI SBAGLIARE LE MOSSE.
FAVORIRE LO SVILUPPO MUSEALE E LA TUTELA DEI BENI STORICI.
“L’Associazione degli Amici di Pisa esprime preoccupazione circa l’ipotizzata vendita di Palazzo Cevoli in via San Martino, edificio storico trecentesco di altissimo livello che deve rimanere nella disponibilità del patrimonio pubblico pisano. Un palazzo che mal si presta, per le sue caratteristiche architettoniche e storicità, ad essere immesso nel mercato immobiliare se non al carissimo prezzo -pur se vincolato e tutelato- di perderne il complessivo fascino e la continuità storica. Vista la necessità di un comunque giusto e necessario riordino degli immobili del patrimonio pubblico del Comune di Pisa, entriamo nel merito della questione. Partendo da analisi semplici e funzionali. Il Palazzo Pretorio, all’angolo tra piazza XX Settembre e Lungarno Galilei, ha necessità di urgenti restauri delle facciate e degli interni che possono essere riadattati ad uffici comunali. Si venda invece il palazzo ex Sepi (già Telecom) di piazza dei Facchini: l’interesse e la convenienza della Fondazione Pisa ad acquistarlo per sviluppare e aumentare l’offerta museale non può essere certamente disattesa!. Il dialogo deve ripartire: con i soldi della vendita di quell’edificio -comunque da ristrutturare anche se restasse nelle mani del Comune -si possono ristrutturare sia Palazzo Pretorio -il cui stato di degrado inorridisce la vista ai nostri lungarni- sia Palazzo Cevoli in via San Martino e perché no, anche della vituperata “Mattonaia” di San Michele in Borgo, francamente invendibile. Ovviamente, va trovato un accordo(a nostro avviso assai probabile), anche economicocon la Fondazione Pisa: ma va trovato. Così non fosse, Pisa perderebbe in un colpo solo, la possibilità di sviluppare l’offerta museale della Fondazione Pisa (l’unica realtà assieme all’Opera della Primaziale Pisana a fare davvero Cultura con la “C” maiuscola), oltre al venire meno dei soldi della vendita e utili alla ristrutturazione di Palazzo Pretorio e di Palazzo Cevoli.”
IL PRESIDENTE
(Dr Stefano Ghilardi)