Cittadella. C’è un solo tipo di futuro: ricostruire il luogo vanto della Repubblica Marinara

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Pisa, sabato 22 Giugno 2019, 2020 in stile pisano.

COMUNICATO STAMPA

CITTADELLA. C’E’ SOLO UN TIPO DI FUTURO: RICOSTRUIRE IL LUOGO DI VANTO DELLA REPUBBLICA MARINARA.

Gli “Amici di Pisa” insistono nell’idea di riproporre l’area della Cittadella come luogo di filiera navale medievale.

“L’Associazione degli Amici di Pisa, visto il dibattito che si accende circa il futuro dell’area della Cittadella, ricordano agli Amministratori e alla Città che, prendendo esempio dalle ottime pratiche dei PIUSS delle scorse legislature che hanno portato al recupero di un monumento d’eccellenza come le Mura Repubblicane, si possono benissimo trovare risorse per sostenere progetti di riqualificazione storica e monumentale quale la Cittadella rappresenta. Il lavoro svolto nel recupero degli Arsenali Repubblicani non può essere lasciato nel mezzo al guado, peggio se destinare il rimanente spazio ad area per sgambatura e deiezioni di animali. Pisa ha bisogno di pensare in grande, pur tenendo i piedi in terra: l’area in questione (ex progetto Michelucci fortunatamente mai portato a termine) è frutto di tombature degli incili fatti nei secoli e con evidente interesse di mortificare la gloria e la potenza della Repubblica Marinara che lì aveva il suo formidabile quadrato militare marittimo. Come dicevamo, si possono iniziare scavi archeologici alla ricerca dei tracciati degli incili, completare la ricostruzione dei capannoni mancanti e riproporre in  chiave storica, la filiera di costruzione: dal legno alla stoffa, dalla pece al ferro battuto, dai cordami ai barili. Un ritrovare la Storia, scavando, che esalterebbe anche l’attiguo Museo delle Antiche Navi Pisane finalmente aperto al pubblico. Ben lungi dal perorare falsi storici, Pisa ha bisogno di ritrovare la sua Storia che vada oltre i monumenti della Piazza del Duomo. Tutte le ex repubbliche marinare hanno, in varie forme e dimensioni, un luogo dedicato alla loro marineria: Venezia poi, è già alla fase operativa della ricostruzione del suo celeberrimo “Bucintoro” dato alle fiamme da Napoleone in uno dei suoi tanti scatti di invidia e ruberie. Dunque è il momento di Pisa. Che deve certo progettare bene senza crearsi stucchevoli alibi del solito “momentaccio e lavorone” aggravati dal detto “’un ci sono i soldi”. I soldi ci sono se si cercano come fatto nel recente passato, i progetti si fanno se si ha l’intelligenza e l’umiltà di fare il bene della Storia della Città. Alleghiamo a questo intervento due fotografie liberamente tratte da Facebook che rendono appieno giustizia al nostro pensiero:

IL PRESIDENTE

(Dr Stefano Ghilardi)