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Sintesi del convegno del 7.11 su Darsena Europa e Peretola

Pisa, lunedì 9 Novembre 2015, 2016 in stile pisano

Sintesi del convegno indetto dagli “Amici di Pisa” e dal “Comitato Piccoli Azionisti di Toscana Aeroporti” di sabato 7 Novembre 2015 presso la sede sociale di via Pietro Gori, 17 alle ore 10.

Dopo le interviste rilasciate all’emittente 50 Canale, il Presidente degli “Amici di Pisa” Franco Ferraro  apre i lavori del Convegno alle ore 10.30 dove tra i presenti spiccano tra gli altri, il Vice presidente vicario del Consiglio Comunale di Pisa –qui presente in veste di rappresentante di Forza Italia di Pisa-  Riccardo Buscemi e l’onorevole PD Paolo Fontanelli. Il Presidente Ferraro ricorda il recente convegno già organizzato assieme alla Confcommercio Conflitorale sull’argomento della Darsena Europa a Livorno lo scorso sabato a Calambrone al Green Park Resort. In quella circostanza, ricorda il Presidente Ferraro, è emerso ancora una volta, alla luce delle indicazioni europee, che trattasi di un’opera inutile (ci sono già Genova, La Spezia, Piombino, Savona nel litorale tirrenico) e non redditizia rispetto ai massicci soldi necessari per costruirla: si parla di oltre 1.000 milioni di euro. Una cifra che avrà ricadute relative sull’occupazione e solo significativi aumenti dello stoccaggio dei container che andranno stivati nel nuovo edificato, in concessione sessantennale a quella compagnia che comparteciperà alla spesa generale. Le osservazioni che hanno fatto in quella circostanza gli “Amici di Pisa” riguardano la sicurezza idraulica, paesaggistica e mareografica ed agli indubbi problemi di erosione costiera dell’adiacente (alla Darsena Europa) Litorale Pisano che non possono essere a priori né minimizzati né ignorati. Infatti in quel convegno, il Prof. Enzo Pranzini  dell’Università di Firenze disse che “…i modelli matematici aiutano molto lo studio….ma non possiamo prenderli sempre per buoni…”. Identica posizione, spiega il Presidente, l’abbiamo anche riguardo alla costruzione della pista di Peretola da 2000 o 2400 metri che sia a soli 70km dall’aeroporto Galilei di Pisa ed a 80 km da Bologna Borgo Panigale peraltro collegata alla città gigliata con l’alta velocità. Anche in questa circostanza, spiega il Presidente, ci sarà un mostruoso dispendio di denaro pubblico ed europeo per un’opera le cui ricadute ambientali andranno a detrimento degli abitanti della Piana di Sesto e di Prato e quelle commerciali a  Pisa, già aeroporto internazionale e porta della Toscana, quando con un raddoppio della linea ferroviaria Firenze-Pisa-Livorno si spenderebbero molti meno denari e si potrebbe portare i fiorentini al Galilei o al Porto di Livorno in un tempo di percorrenza da metropolitana di superficie.

 Successivamente prende la parola il Comandante Gianni Conzadori presidente del “Comitato Piccoli Azionisti di Toscana Aeroporti”che ricorda i numerosi ricorsi da essi stessi inviati ai vari livelli di Magistratura nazionale, locale, alle massime autorità dello Stato (compreso il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella) e comprovanti la potenziale pericolosità della nuova pista peretolina a causa di venti, fenomeni di bird-strike, nebbie e urbanizzazione: quest’ultimo aspetto aumenterà ancora con le due torri da 50 metri per il nuovo inceneritore di Case Passerini, il nuovo Stadio, la Scuola Allievi Marescialli dei Carabinieri. Anche la nuova iniziativa di installare una sala dimostrativa in un grande gazebo in Piazza della Repubblica a Firenze da parte di Toscana Aeroporti circa il progetto della nuova pista di Peretola è, secondo Conzadori, anche un segnale di grande debolezza, di difficoltà. Conzadori espone anche i rapporti tra il Ministro alle Infrastrutture Del Rio e il Direttore dell’Enac Vito Riggio, che secondo Conzadori, sono di fronte a gravi limitazioni tecniche di quest’opera.

Prende la parola Riccardo Buscemi in qualità di rappresentante di Forza Italia di Pisa.

Vogliamo dare un segnale chiaro, inizia Buscemi, sugli investimenti fatti dagli imprenditori impegnati nel rilancio del Litorale Pisano che devono essere tutelati. La città non è ancora consapevole di ciò che succede: anche in Consiglio Comunale, Forza Italia di Pisa ha chiesto un Consiglio Comunale ad hoc in merito al Progetto Darsena Europa di Livorno e dalle ricadute che ciò potrebbe avere sulla costa pisana. Questo è l’impegno politico che Forza Italia sta studiando ma siamo scettici che questa richiesta possa essere accolta e discussa in sala consiliare. Per l’aeroporto sono stato contrario all’operazione di fusione. E siamo contrari alla pista da 2400 metri: poiché non si può fare duplicazione di infrastrutture quando si cercano economie di scala con la fusione.  Ho visto il tendone in piazza della Repubblica a Firenze organizzato da Toscana Aeroporti: nello sfarzo della fiorentinità espresso in quel tendone viene pubblicizzata la sola pista da 2400 metri (e non quella approvata dalla Regione Toscana, da 2000 metri, dopo incandescenti polemiche) e, in un apposito volantino stampato di pubblicità, viene scritto da Toscana Aeroporti  che non vi sono doppioni aeroportuali con la nuova Peretola poiché a Pisa resterebbero i grandi voli internazionali. Peccato, dice Buscemi, che questa garanzia sia contenuta in un accordo pre-fusione  dalla scadenza temporale brevissima: addirittura il 2018. Quando cioè la superpista peretolina sarebbe pronta e perciò di conseguenza, disdetto ogni preaccordo dando la possibilità formale al trasferimento di attività aeroportuale.Interviene Conzadori dicendo che già l’AD di Ryanair ‘O Realy ha recentemente espresso la possibilità che la stessa compagnia aerea trasferisca a Firenze la base che ha attualmente a Pisa. Buscemi ricorda che nel dépliant distribuito da Toscana Aeroporti (e pagato anche dai Piccoli Azionisti) si nega la possibilità che si possa collegare in tempi brevi ferroviari (o navetta) Pisa con Firenze. Quindi non c’è una vera e propria informazione in questo senso, solo pro-Peretola: anche in ambito occupazionale, poiché se è vero che Toscana Aeroporti esclude licenziamenti per doppi profili professionali conseguenti la fusione tra SAT e ADF, è maggiormente vero -prosegue Buscemi- che non può essere certo escluso a priori. Con ciò, Buscemi invita a continuare l’attività fatta degli “Amici di Pisa” e del “Comitato Piccoli Azionisti” perché l’opinione pubblica  è poco informata o non lo è affatto. Su questo aspetto interviene il Presidente Ferraro ricordando che la Stampa non sta facendo il dovere di informare la gente, altrimenti certi sprechi assurdi, non verrebbero portati avanti: c’è una vera e propria crisi dell’informazione.

Prende la parola l’ onorevole Paolo Fontanelli:

“Lo sviluppo è utile quando non fa danni” attacca subito nell’intervento sia per il caso della Darsena Europa che per la pista di Peretola. C’è stata una battaglia sulla fusione aeroportuale, è stata una prima fase, pur combattuta. Il vero contendere è la costruzione della pista a Peretola: la dichiarazione di ‘O Realy è preoccupante e mette in discussione tutto. Anche se si convince Ryanair a restare a Pisa non si può escludere che altri vettori a basso costo si trasferiscano sulla nuova Peretola.  Né si possono fare patti separati con i vettori aeroportuali, poiché questi non reggerebbero alle leggi europee sulla libera concorrenza e sull’accesso al mercato. Alla Regione Toscana si sono rimangiati la parola -prosegue Fontanelli-: in particolare è grave lo sleale dietrofront dell’Amministrazione Rossi attraverso la dichiarazione dell’Assessore Ceccarelli (Infrastrutture). Si inventano -a Firenze- cose incredibili: come quella di giustificare un nuovo aeroporto per l’arrivo nel 2018 del G8 che, invece sarà spostato all’ Isola della Maddalena. Peggio che peggio giustificarlo per questo motivo: già da tempo gli statisti atterrano a Pisa (con la piena sicurezza di avere un adiacente  aeroporto militare) per poi raggiungere Firenze in superstrada. Quindi il motivo G8, non c’è, dice Fontanelli.

Interviene il socio Ing. Claudio Belli cooperatore internazionale sulle infrastrutture.

Rovesciamo i termini del contendere. Renzi da sindaco di Firenze disse che una città come Firenze doveva avere un aeroporto internazionale. Prendiamo Roma, Milano: questi hanno il collegamento assai distante dal centro con il treno veloce. Perciò la risposta pensiamola in grande negli stessi termini di Renzi: una sopraelevata sull’attuale ferrovia, con treno a lievitazione (sul modello giapponese) a 400km/h tra Pisa e Firenze che in Europa non c’è. Sicuramente costosissima: ma può competere con un grande progetto (projectposal) di Peretola così da buttarlo sull’altro piatto della bilancia della filosofia di sviluppo.  Si tratta comunque da parte dei Pisani “i minor”di bloccare i “maior” contrapponendo un altro grande progetto.

La proposta espressa dal Belli suscita un certo dibattito in sala. Interviene il Presidente ricordando che a Firenze a prescindere, voglio comunque l’aeroporto internazionale: qualsiasi idea opposta è positiva, ma l’idea fiorentina è a prescindere. Ed è proprio questo il motivo della grandissima preoccupazione in questo senso dei Pisani e dell’Associazione.

Il Sen. Fontanelli, su domanda del pubblico, interviene ricordando che l’impegno del PD dovrebbe essere quello di rispettare gli accordi presi.

Interviene Simone Lo Monaco, ricordando l’urgenza del Comune Unico dell’Area Pisana che potrebbe arginare la forza dell’Area Metropolitana Fiorentina: qui si rischia che per non essere periferia di Pisa di diventare periferia di Firenze. Sui giornali troviamo posizioni inaccettabili: sulla costa è necessaria un’aera che controbilanci Firenze e la sua megalomania che ambisce a diventare da realtà medio-grande a grande. Si assiste a una manovra di pressione mediatica e non solo verso la Regione Toscana perché crolli anche l’ultimo argine del Pit che aveva preso netta posizione sulla pista di mt.2000, su questo si caratterizza in particolar modo il Sindaco Nardella che come chi ripete cento volte una bugia per farla diventare verità, è arrivato a dire il contrario della realtà stessa affermando persino che la Regione Toscana non deve tornare indietro sulla pista da 2400 mt: cosa che come sa chi ha avuto un minimo di interesse alla questione è un rovesciamento di 360 rispetto ai fatti. Sulla Darsena Europa a Livorno–prosegue Lo Monaco-esprimo vicinanza con chi chiede garanzie sulla salvaguardia del Litorale Pisano e giustamente si sente preoccupato da un opera cosi importante e imponente. Altresì non mi sono detto pregiudizialmente contro questi investimenti e contro una visione per forza pessimistica. Tutte le analisi economiche (recenti passate e future) concordano infatti che il trasporto cargo marittimo vive una stasi per alcuni mercati che sono saturi o in via di saturazione commerciale come i primi segnali che provengono dalla Cina dimostrano, ma è altresì vero che i più importanti sviluppi saranno verso l’Africa di cui il Mediterraneo e l’Italia rappresentano il ponte naturale con l’Europa, con grandi possibilità di sviluppo per il settore del cargo navale. Inoltre c’è da sottolineare-dice Lo Monaco-che senza questi lavori i porti toscani non potrebbero competere con quelli della penisola che già hanno fondali maggiori, e che anzi occorre approfondire quali potrebbero risultare le sinergie tra Aeroporto e Porto quale strumento integrato di gestione flussi commerciali. Lo Monaco esprime poi  un concetto dai contenuti nuovi: c’è l’ esigenza di approfondire anche la possibilità che le Istituzioni abbiano e chiedano garanzie dal Committente non solo formali ma anche sostanziali (circa i problemi di erosione che potrebbero sorgere nel Litorale Pisano) attraverso grandi compagnie assicurative mondiali contro i disastri ambientali. Così da sortire un duplice effetto: quello di avere garanzie economiche in favore dei danneggiati ma soprattutto di avere un ente privato che possa -da un altro punto di interesse-al fine di stipulare la polizza assicurativa, valutare tutti gli approfondimenti dovuti relativamente al progetto della Darsena Europa di Livorno nel suo insieme.Posizione questa condivisa dal Presidente dei Piccoli Azionisti, Gianni Conzadori. Ferraro nel frattempo, viene intervistato dall’emittente Granducato Tv.

Sulla chiusura dei lavori, Franco Ferraro presidente degli “AdP” ribadisce l’importanza di migliorare e veicolare al meglio le informazioni circa i doppioni che verrebbero finanziati con i soldi pubblici e di continuare ad insistere in merito.

Alle ore 12.15 il Convegno termina.

IL PRESIDENTE DEGLI AMICI DI PISA
(Dr Franco Ferraro)
 
IL PRESIDENTE DEL COMITATO PICCOLI AZIONISTI DI TOSCANA AEROPORTI
(Com.te Gianni Conzadori)

Venerdì 13.11 ore 17: si parla di Matilde di Canossa e Pisa

Venerdì 13 Novembre 2015  ( 2016 S.P. ) ore 17
 
presso la sede sociale sita in Pisa, Via Pietro Gori, 17  
-già via San Giovannino, traversa di via San Martino, Quartiere Kinzica-
 
la professoressa Maria Luisa Ceccarelli Lemut
presenterà:
 
 “  MATILDE  DI  CANOSSA  E  PISA:  POTERE  MARCHIONALE E  DIMENSIONE  MARITTIMA “
 
 
               La S.V. è gentilmente invitata

Lunedì 9 Novembre: la Pisanità ricorda la Seconda Repubblica Pisana

Pisa, giovedì 5 Novembre 2015, 2016 in stile pisano

 COMUNICATO STAMPA

 LA PISANITA’ ONORA IL 9 NOVEMBRE 1494

Gli “Amici di Pisa”, la “Compagnia di Calci” e la “Compagnia dello StilePisano” ricordano insieme la nascita della seconda repubblica pisana.

L’appello ai Pisani di oggi.

“L’Associazione degli “Amici di Pisa” assieme alla “Compagnia di Calci” ed alla “Compagnia dello StilePisano” ricordano tutti i Pisani e le Pisane della Città e della Provincia che insorsero e lottarono contro Firenze e vari Stati italiani ed europei per liberare dall’oppressione fiorentina, la Repubblica Pisana: quella resistenza fu talmente eroica che i pisani vennero definiti “la gloria e l’onor degl’Italiani” ed il conseguente periodo di libertà, durato quindici anni, è passato alla Storia come “Seconda Repubblica Pisana”.

Il 9 novembre 1494, data dell’insurrezione, paragonabile all’ attuale 25 aprile per il senso di liberazione che pervase gli animi dei nostri antenati, è festeggiato dalle tre Associazioni Pisane le quali si auspicano che diventi un appuntamento fisso per chi ama Pisa e la sua storia, che diventi anche un momento di rappresentazione storica cittadina volto a informare gli abitanti di Pisa e Provincia.

Nel 1494 Carlo VIII Re di Francia giunse in Italia per conquistare il Meridione, sul quale vantava diritti di successione: il viaggio di ritorno poteva essere insidioso e denso di pericoli, quindi il re francese pensò di farsi degli alleati durante il viaggio d’andata.

La sera dell’’8 novembre il Re venne ricevuto a Pisa nel palazzo Giuli Rosselmini Gualandi, sul Lungarno Gambacorti (recentemente restaurato e chiamato commercialmente “Palazzo Blu”), allora di proprietà di Giovanni Bernardino Dell’Agnello. La tradizione orale ci narra che dopo il ricevimento prese la parola una bellissima ragazza vicarese, Loisa Del Lante, la quale convinse, con un accorato appello, il Re a restituire la libertà alla Repubblica Pisana.

Leggenda o verità, Pisa venne liberata e la gioia dei pisani fu incontenibile. I fiorentini, che occupavano la città alfea dal 1406, vennero cacciati violentemente e tutto il contado pisano si ribellò: Buti, Vecchiano, Ripafratta e tutta la Valdiserchio, Vicopisano, Cascina, Calcinaia, Bientina e Calci, i castelli di Lari, Cevoli, Guardistallo, Palaia, Ponsacco, Peccioli, Riparbella, Lorenzana, Santa Luce, Usigliano, Morrona, Terricciola, Chianni, Soiana e molti altri castelli pisani che oggi formano le Province di Pisa e di Livorno.

Seguirono 15 anni di guerre, massacri, deportazioni: a Pisa affluirono nel 1499 molti abitanti della Provincia, che insieme ai cittadini resistettero eroicamente alla fame, alle cannonate e alla conseguente carestia. Ma alla fine non restò che la resa, firmata nel maggio del 1509. I pisani prigionieri vennero rilasciati e i fiorentini rientrarono in Pisa l’8 giugno, ponendo fine alla Seconda Repubblica Pisana ma concedendo l’onore delle armi agli eroici cittadini alfei.

In conclusione, questa guerra impartì una dura lezione a Firenze, sia dal punto di vista militare sia soprattutto a livello di diplomazia italiana ed europea. Enormi furono gli sforzi economici ma soprattutto la perdita di vite umane che Firenze fu costretta a subire per la rioccupazione di Pisa e del suo territorio, e numerosissime le umiliazioni per le sconfitte inflitte loro dagli indomiti Pisani.

Nel corso di questa guerra i fiorentini distrussero la maggior parte delle fortificazioni militari e gran parte dell’arredo urbano di Pisa e di molti paesi del territorio, come Calci, Buti, Ponsacco e molti altri.

Tanti pisani lasciarono la città, preferendo “ire sparsi per lo mondo prima di soggiacere a Firenze”, ma anche la Repubblica Fiorentina, indebolita da questa guerra, trovò la sua fine nel 1530 grazie all’avvento al potere dei Medici, che dettero vita al Granducato di Toscana.

A ricordo di questa data così rilevante per la nostra storia, lanciamo un appello ai Popoli di Pisa e Provincia affinché espongano il giorno 9 novembre ai balconi e alle finestre delle proprie abitazioni la bandiera pisana e quella del proprio Comune e di seguire con passione e affetto le vicende di Pisa e della sua Provincia.”

IL PRESIDENTE DEGLI “AMICI DI PISA”  
(DR. FRANCO FERRARO)
 LA COMPAGNIA DI CALCI
 Il Presidente
Alessandro Ercolini
LA COMPAGNIA DELLO STILEPISANO
Il Presidente
Gabriele della Croce

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Polizia Municipale del Comune Unico dell’Area Pisana

Pisa, martedì 3 Novembre 2015 -2016 in stile pisano 

“ da sei a una: più sicurezza con la nuova Polizia Municipale dell’Area Pisana ”

Gli “Amici di Pisa” trasmettono questa proposta a tutte le categorie istituzionali, sociali ed economiche dell’Area Pisana.

Le evoluzioni sociali ed economiche degli ultimi decenni hanno prodotto notevoli cambiamenti nei territori dell’Area Pisana ovvero quelli intesi all’interno dei perimetri istituzionali dei comuni di Calci, Cascina, Pisa, San Giuliano Terme, Vecchiano e Vicopisano.

Una diversa distribuzione delle residenze e dei posti di lavoro, ha avuto un riflesso molto forte sulla mobilità per motivi di lavoro e di svago, ma ha anche evidenziato che oggi questi territori sono tra loro fortemente interconnessi costituendo di fatto un’unica grande area urbana.

Questi cambiamenti hanno inoltre evidenziato, per alcuni servizi erogati al cittadino, i limiti e le inefficienze di un’ area omogenea ma frammentata dal punto di vista istituzionale a cui si aggiunge il costante e progressivo ridimensionamento delle risorse finanziarie disponibili: ciò ha reso spesso insufficienti, in quanto non più finanziariamente sostenibili, gli sforzi delle varie amministrazioni per garantirne la stessa qualità ed efficienza per una risposta concreta alle necessità e bisogni della comunità.

Questi aspetti si ripercuotono anche sui servizi legati alla sicurezza ed alla legalità.  Le problematiche che hanno impatto sui comuni, sono interconnesse tra loro e non possono più essere affrontate singolarmente pena l’inefficacia, temi sensibili ai quali oggi la popolazione chiede con forza risposte rapide e concrete.

Le funzioni di Polizia Municipale sono particolarmente importanti in quanto inerenti la sicurezza attraverso il presidio e controllo del territorio, la legalità ed il rispetto dei regolamenti comunali e del convivere civile. Oggi questi servizi sono localmente assicurati da sei diverse polizie municipali, sei diverse organizzazioni che complessivamente possono contare su oltre 200 effettivi tra agenti e funzionari, ma se in totale vengono impiegati ogni anno circa 10 milioni di euro per il mantenimento dei servizi di polizia locale,  oltre l’80% di questi soldi sono destinati alle sole spese per il personale, altra quota per il pagamento di prestazioni di servizi e meno del 3% per l’acquisto di beni strumentali per lo svolgimento del servizio.

E’ perciò assolutamente necessario recuperare la sostenibilità economica dei servizi di polizia municipale attraverso il potenziamento di strumenti sovralocali di gestione di queste attività, adottando nuovi modelli organizzativi che pur garantendo l’autonomia dei singoli enti avviino un forte e stabile coordinamento unitario.

Occorre quindi, a nostro avviso e sulla base di tutte le informazioni e ricerche disponibili, avviare rapidamente la gestione associata dei servizi di polizia municipale dei comuni dell’Area Pisana per garantire una funzione pubblica più efficiente e in grado di meglio soddisfare i bisogni collettivi.

I vantaggi che una tale scelta potrebbe avere per tutta la comunità interessata sono notevoli, l’incremento delle risorse finanziarie derivanti dai risparmi di scala consentirebbero non solo di mantenere l’attuale livello di attività ma di migliorarne le caratteristiche qualitative con un maggiore presidio sul territorio, l’aumento dei turni e delle fasce orarie di copertura del servizio  -che nelle ore notturne è spesso sospeso- il reclutamento di nuove unità, maggiori investimenti per il riammodernamento dei mezzi e strumenti in uso, lo sviluppo di competenze anche tecniche in grado di migliorare l’efficacia del servizio.

Si tratta certamente di un processo importante e articolato che ha bisogno di tutta la volontà e sostegno possibile da parte degli Amministratori locali, in primis i Sindaci dei sei comuni.

Essi e non solo, hanno l’importante e fondamentale compito di comunicare ai cittadini amministrati che i loro soldi, ovvero quelli ad esempio versati per tasse e contributi, saranno meglio utilizzati, evitando sprechi o duplicazione di spese, producendo effettivi benefici per la comunità. 

Riteniamo perciò che questa sia la direzione da prendere, una scelta di buon senso non più procrastinabile, ed è per questo che ci rivolgiamo direttamente ai Sindaci dei sei Comuni dell’Area Pisana, affinché intraprendano immediatamente tutte le azioni e misure in loro disponibilità per arrivare nei più rapidi tempi possibili ad una unica Polizia Municipale dell’Area Pisana.

Anche le ultime vicissitudini, apparse con ampio risalto mediatico sulla stampa e informazione locale,  di alcune polizie municipali, delle loro difficoltà e limiti fino ad arrivare all’impossibilità di avere un comandate a guida  del corpo, conferma l’urgenza di affrontare risolutamente il tema.

Se questa fosse la decisione, essa comunicherebbe in modo molto chiaro a tutti i cittadini amministrati, la limpida volontà di agire per migliorare la possibilità di rispondere con maggiore concretezza alla soluzione di problemi di prioritario interesse.

Con questa proposta ci rivolgeremo infatti anche a loro, ai diretti interessati, ai cittadini, per avviare da subito un approfondito ed esteso perciò partecipato dibattito pubblico sulle importanti prospettive e positive ricadute che azioni di questo tipo possono generare per l’intera collettività.”

Gli Amici di Pisa (primi firmatari)

 IL PRESIDENTE  

(DR. FRANCO FERRARO)

Percorso Scambiatore-Duomo: Pisa si vergogni ! Sì ad una passerella sulla ferrovia

Alla Stampa, alle Autorità Cittadine

Pisa, sabato 31 Ottobre 2015 -2016 in stile pisano

“ Percorso turistico dell’area del Duomo:
ovvero come rovinare la reputazione di Pisa ”
Gli “Amici di Pisa” analizzano e confrontano l’accoglienza turistica di Pisa con le altre città d’arte.
Impossibile fare peggio.
Subito i lavori per  l’arredo urbano, presidio fisso di Polizia e un sovrappasso pedonale.

“ Le recenti inchieste giornalistiche di “Striscia la Notizia” hanno riportato nuovamente alla ribalta nazionale quanto da anni sia la stampa locale che moltissimi cittadini e forze politiche vanno dicendo: Pisa non è sicura, Pisa non accoglie i turisti che vengono a visitarla, apprezzarla, ma anzi permette da anni che questi turisti attraversino la parte più brutta di Pisa (dallo Scambiatore al Duomo), in mezzo allo sporco e alle bruttezze, al sudiciume, ai venditori abusivi, agli scippatori a farsi spennare solo perché c’è da vedere la Piazza del Duomo il cui Campanile Pende di lato. Poco importa se il turista spennato è quello “mordi e fuggi”, poco importa se detto turista non tornerà più a Pisa (ma che lascerà pessime referenze sul web orientando di conseguenza i progetti turistici dei Tour Operator), poco importa se la zona della Stazione Centrale è ridotta ad posto lunare frequentato da spacciatori e accoltellatori. Ecco che la “politica dello struzzo” portata avanti da anni dall’Amministrazione Comunale mostra la corda nei servizi giornalistici trasmessi su scala nazionale. Suscitando lo scandalo e il mutismo della nostra Amministrazione alternato a stereotipato balbettio di sterili promesse. Diciamolo chiaro: è difficile, difficilissimo trovare una città d’arte che accolga peggio i turisti come a Pisa. E maggiormente è giusto che la Capitale Italiana della Cultura sia stata nominata persino Mantova -che non ha Campanili Pendenti- anziché Pisa che lo ha ed intorno ad esso una landa sudicia, chiassosa, ingorda e pure ladrona.  E’ necessario fare meglio e di più, lo diciamo vanamente da anni: Pisa 40 anni fa era per molti aspetti migliore, anche senza i graditi PIUSS.  Ecco che valutiamo con favore la visita sul tracciato pedonale fatta dal Questore di Pisa Alberto Francini. E’ evidente che lo squallore dell’arredo urbano lungo il tracciato Scambiatore-Duomo debba essere subito ribaltato con tinteggiature,  percorsi floreali, luci notturne, telecamere, aiuole (ricordiamo le belle aiuole davanti alla Stazione Centrale degli anni ’50-’70!) e contemporaneamente liberato da loschi personaggi. Visto che l’operazione Caserme-Terminal Turistico è miseramente fallito sotto i colpi della difficile sostenibilità economica aggravata dalla crisi del settore dell’edilizia, la città deve fare con ciò che ha, ottimizzandolo: quindi i turisti che scendono dai pullman (ognuno di questi paga una sosta di due ore circa 150€ senza nessun servizio in cambio!) non possono essere bloccati come animali alla transumanza dalla linea ferroviaria Pisa-Lucca. Suggeriamo subito la progettazione di una passarella pedonale in ferro e cemento (con reti anti sporgenze) che scavalchi detta ferrovia, sulla stregua di quella fiorentina a Campo di Marte, che limiti in parte le dolenze di un ingresso in città che fa tanto cartolina degli orrori.”

IL PRESIDENTE

(DR. FRANCO FERRARO)

la Regione Toscana spenda i soldi ex SAT nella Tangenziale. Come da accordi.

Spett. li 
Redazioni Locali, Regionali, Nazionali
 
Preg.me
Autorità Pisane, ai politici eletti alle cariche Nazionali, Regionali, Cittadine
                                                                                              
Pisa, mercoledì 21 Ottobre 2015 -2016 in stile pisano
 
COMUNICATO STAMPA
 
 
“ EX AZIONI SAT DELLA REGIONE TOSCANA: IL RICAVATO FINANZI LA TANGENZIALE NORD EST ”
 
 
“La diffidenza degli Amici di Pisa circa la destinazione, assai variegata, dei soldi della Regione Toscana in seguito alla vendita delle azioni ex SAT”
 
“Mentre il nostro sodalizio guarda con sempre maggior attenzione l’evoluzione di un immotivato  progetto di costruire ex novo un doppione aeroportuale di Pisa in quel di Peretola, si aggiungono preoccupazioni circa la destinazione dei soldi provenienti dalla vendita delle azioni ex SAT già in possesso della Regione Toscana. Circa 15 milioni di euro di ricavato dalla dismissione azionaria sono stati promessi a Pisa con la solita enfasi, a mo’ di indennizzo per lo “scippo dell’aeroporto”, per finanziare molteplici progetti che da anni attendono una spinta di rilancio.
E’ senz’altro lodevole l’iniziativa della Regione Toscana di rimettere su Pisa quasi tutti i soldi (pare che dalla vendita siano stati ricavati poco più di 16 milioni di €), ma questi avrebbero dovuto  finanziare la quarantennale attesissima Tangenziale di Nord Est . Infatti nell’ “Accordo di programma per il trasferimento delle attività dell’ Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana e del Polo Universitario da S. Chiara a Cisanello, firmato il 31 Marzo 2005 (!!!!) dagli Enti interessati, dai Comuni di Pisa e S. Giuliano Terme, dalla Provincia di Pisa e dalla Regione Toscana, nel punto 4.4 – Viabilità di raccordo nord tra il nuovo polo ospedaliero, la SS12 del Brennero, la SS1 Aurelia e la Via Provinciale Vicarese, nelle direttrici sud-nord ed est-ovest e delle opere accessorie – si stabilisce:
 “ La Regione Toscana, la Provincia di Pisa ed il Comune di Pisa si impegnano a finanziare l’opera, se fosse necessario, anche con entrate straordinarie come quelle derivanti dal processo di valorizzazione e privatizzazione della Società Aeroporti Toscani “.
A tutt’oggi non abbiamo notizie se è stato ottemperato quanto sopra sottoscritto, né tanto meno, dell’avvio delle prime lavorazioni utili alla formazione del tracciato della Tangenziale che deve unire -da decenni- la Pisa nord ovest di Madonna dell’Acqua con quella opposta di nord est dove insiste il polo ospedaliero di Cisanello-CNR, la futura Stella Maris e l’ aeroporto Galilei.     
 
Perciò chiediamo che i nostri Amministratori rivedano la destinazione finale dei soldi della Regione Toscana in esclusivo favore della Tangenziale. Gli altri progetti possono essere sostenuti con altri finanziamenti: soprattutto europei. Come del resto già ben fatto nel recente passato. Oppure con un maggiore esborso in concorso con la Regione Toscana stessa.
 
 
IL PRESIDENTE
(DR. FRANCO FERRARO)

La morte di Mons. Alessandro Plotti

Preg.mo
S.E. Arcivescovo Metropolita della
Chiesa Primaziale Pisana
Mons. Giovanni Paolo Benotto
 
Al
Capitolo della Primaziale Pisana
 
                               COMUNICATO STAMPA
 
 
LA SCOMPARSA DI MONS. PLOTTI, ARCIVESCOVO EMERITO DELLA CHIESA PISANA
 
                                                                         
 Pisa, lunedì 19 Ottobre 2015,  2016  in stile pisano
Il nostro Sodalizio si unisce al generale cordoglio cittadino per la scomparsa di Mons. Alessandro Plotti, già Arcivescovo  della Chiesa Pisana. Molti sono i ricordi che provengono dai nostri archivi sociali. Il primo di questi è del 1986 quando, appena arrivato a Pisa, Mons. Plotti frequentò spesso le attività del nostro sodalizio a quel tempo nella sede di Borgo Stretto fino a diventarne Socio. Furono momenti di grande arricchimento reciproco, di confronto -anche serrato- e di voglia di approfondire comuni problemi cittadini che, seppur nel periodo del boom degli anni ’80, lasciavano stagliare all’orizzonte nere nubi di pericolo per Pisa e per la sua collettività.
 Negli anni l’opera e il lavoro di Mons. Plotti ingrossarono i nostri archivi: particolari e delicati furono gli episodi riconducibili a sue indicazioni elettorali nel momento delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale pisano con il Prof. Piero Floriani contrapposto al Prof. Marco Tangheroni. Oppure l’assai criticata -da Vittorio Sgarbi e non solo- scelta del nuovo ambone e altare nella Cattedrale a firma del Maestro Vangi. Episodi di vita cittadina che resteranno nella Storia contemporanea cittadina come quella di riaggiornamento della Chiesa Pisana.
La sua grande figura che giganteggiava -anche fisicamente- nel corteo di accompagnamento della visita che Papa Wojtyla fece a Pisa omaggiandola di quasi tre giorni  di visita nel settembre 1989, poche settimane prima del crollo del Muro di Berlino è rimasta celebre, quando camminando sul Ponte di Mezzo con il Papa e con il sindaco Giacomino Granchi, indicava i “lampanini” che illuminavano straordinariamente i lungarni in omaggio al Santo Pontefice. Poi per Lui altri successi personali, fino alla vicepresidenza della Conferenza Episcopale Italiana e presidente di quella della Toscana.
 
 Un Arcivescovo grande di fisico e anche di spiritualità: vicino, molto vicino al popolo minuto e poco uso ai salotti. Suscitò negli anni 2000  persino l’attenzione della tifoseria più calda di Pisa quando, in un derby contro il Livorno che schierava tra le proprie file il bomber Igor Protti,  scrissero un salace striscione “Noi Plotti, Voi Protti”. Addio Monsignor Plotti e grazie.
 
                                 IL PRESIDENTE
                      (DR. FRANCO FERRARO)

29 Agosto: 700 anni dalla vittoriosa battaglia di Montecatini

COMUNICATO STAMPA 

“29 AGOSTO: GLI AMICI DI PISA E LA COMPAGNIA DI CALCI RICORDANO LA VITTORIA DI PISA NELLA BATTAGLIA DI MONTECATINI DEL 1315.

LA DISFATTA FIORENTINA E DELLA LEGA GUELFA.

700 ANNI FA LA GRANDE VITTORIA DI UGUCCIONE DELLA FAGGIOLA” 

                                    Pisa, martedì 25 Agosto 2015,  2016  in stile pisano

L’Associazione degli Amici di Pisa e la Compagnia di Calci vogliono commemorare  l’importantissima vittoria riportata esattamente sette secoli fa dall’esercito pisano ai danni di quello fiorentino in quel di Montecatini.

 Nel 1315 era Capitano del Popolo e Podestà di Pisa Uguccione della Faggiola, già Governatore di Genova come Vicario Imperiale: uno dei più valorosi condottieri Ghibellini, temutissimo per il suo gran valore. Dopo varie e fortunate imprese fu nominato a Pisa Capitano Supremo di Guerra per dieci anni, riuscendo ad ottenere una pace separata con Lucca, nemica di Pisa, il 25 Aprile 1314. Firenze, anch’essa ovviamente nemica dei Pisani, si allarmò di questa pace “colpevole” di rimettere Pisa in primo piano in Toscana ed in breve tempo riuscì a fare in modo che Lucca se ne ribellasse. Questo fatto indusse Uguccione della Faggiola ad occupare la città ribelle e molte altre città e territori guelfi, di fatto cadendo nel facile tranello della città gigliata. Ciò bastò a scatenare la reazione di Firenze e dei suoi alleati guelfi che si organizzarono in una lega contrapposta a quella ghibellina. Ma proprio la città gigliata fece male i suoi conti. Si arrivò dunque alla durissima battaglia nei pressi di Montecatini, il 29 agosto 1314. Nonostante l’inferiorità numerica, i Pisani e gli alleati Ghibellini sbaragliarono l’esercito fiorentino, grazie al proprio valore, all’astuzia di Uguccione, ai Cavalieri tedeschi comandati da un cugino dell’Imperatore Enrico VII di Lussemburgo -morto due anni prima e tutt’ora sepolto nella Cattedrale di Pisa-  e soprattutto ai famosi e micidiali Balestrieri della Repubblica Pisana, che fecero una strage di nemici.

Molti fiorentini, in fuga disordinata inseguiti dai Pisani, morirono annegati nella palude di Fucecchio. Tra i caduti pisani celebri si annovera Francesco della Faggiola, figlio di Uguccione, che fu poi sepolto in un sarcofago nel Campo Santo Monumentale alfeo -dove tuttora riposa ed al quale la Pisanità renderà omaggio il prossimo 29Agosto- mentre ai cavalieri teutonici che combatterono al fianco dei pisani fu dedicata la chiesa di San Giorgio, detta “ai Tedeschi”, posta in via Santa Maria con l’annesso “Spedale”. Nella parte guelfa spiccavano tra i circa 10mila caduti, Carlo D’Angiò -nipote del Re Roberto D’Angiò-  assieme allo zio -fratello minore di Filippo,  a sua volta padre di Carlo- cioè Pietro D’Angiò detto il Tempesta.

La Battaglia di Montecatini segnò una strepitosa vittoria per Pisa, le truppe e la parte Ghibellina:  Firenze dovette pagare cifre enormi per riscattare le migliaia di prigionieri e soprattutto per evitare di essere invasa e distrutta dai Pisani. Un errore tattico-militare che Pisa pagherà caro nel 1406: probabilmente l’enorme massacro provò Uguccione della Faggiola che si ritrovò a piangere la perdita del figlio Francesco. L’esercito ghibellino era ancora in forze tali da assediare e prendere Firenze per risolvere alla radice la questione della leadership della Toscana: non fu fatto. O per errore tattico o per questione di soldi. Una decisione non presa creò e -crea tutt’ora- l’idea che la Storia d’Italia nel crepuscolo del Medioevo avrebbe potuto essere ribaltata ponendo gli attuali “pseudo vincitori” all’ignominia della Storia. Una sorta di sliding-doors ante-litteram.

 Perciò, vogliamo ricordare questo avvenimento soprattutto per mettere in evidenza come la Pisa del dopo-Meloria fosse ancora viva, vegeta e assai potente, quella del 1300: al contrario di molte vulgata popolaresca o quanto molti  pessimisti o antipisani pensano, la stella rossocrociata brillava ancora intensamente nel cielo italiano ed europeo! Auspicando che divenga una prassi comune per questa ricorrenza, invitiamo pertanto cittadini e istituzioni ad esporre la bandiera pisana per tutta la giornata di sabato 29 agosto e di partecipare fisicamente all’iniziativa di ricordo promossa per la giornata di sabato dall’Amministrazione Comunale e dalle Associazioni Storiche e Culturale.

f.to: Associazione degli “Amici di Pisa” e Compagnia di Calci

IL PRESIDENTE DEGLI “AMICI DI PISA”

                      (DR. FRANCO FERRARO)

i dubbi degli Amici di Pisa sul PisaMover

Pisa, 8 Luglio 2015, 2016 S.P.

Oggetto:LE INCOGNITE DEL PISA MOVER

Gli  “Amici di Pisa “ sono preoccupati per le riflessioni emerse sul “ Pisa mover “ nell’Assemblea pubblica del 6/07/2015 presso il CTP4: il progetto, nato nel 2012, quando non esisteva né la Holding né la Toscana Aeroporti,  è stato inizialmente presentato dalla sola SAT a feb braio 2013 ed era basato su una  previsione di 1.500.000 di utilizzatori annui, derivanti da un posizionamento del Galilei al 6° posto della classifica degli aeroporti italiani, con 4.500.000 passeggeri circa, dopo i sistemi aeroportuali romano e milanese. Ora la situazione è radicalmente cambiata, esiste una nuova struttura societaria, la Toscana Aeroporti, derivata dalla incorporazione di AdF in SAT , che prevede la costruzione di un nuovo aeroporto con pista da 2.400m. a Peretola, competitiva con Pisa , come derivante dalle linee guida della fusione firmate dai due CdA ad ottobre 2014. Gli  “Amici di Pisa”  si pongono, dunque,  le domande:-“quanto sopra influirà sulla redditività globale dell’opera? Essa, veramente, non impatterà sulle tasche del cittadino?”- Dalla discussione è inoltre emerso che i 1.500 posti auto dei parcheggi scambiatori non saranno di fatto utilizzabili dai passeggeri del Galilei, perché adibiti a sola sosta giornaliera e, quindi, non sarà minimamente alleviato il già notevole impatto sul territorio. Altro dubbio emerso in seno all’Assemblea e conseguente all’esposto presentato dai Revisori dei Conti, è che possa sorgere un nuovo conflitto di interessi con la prosecuzione di incarico di responsabile dell’accordo di programma della Dott.ssa Nobile ex segretaria Comunale, ricoprente anche l’incarico di Consigliere di Amministrazione SAT, visto che è stato nominato un nuovo segretario Generale al quale, eventualmente, potrebbe fornire tutta la sua consulenza gratuita.  Con preghiera di pubblicazione.  Cordiali saluti.

 IL PRESIDENTE   “ Associazione degli Amici di Pisa”

 (DR. FRANCO FERRARO)

Piccoli Azionisti T.A. Patto dell’Arno sviluppa Firenze con i soldi di Pisa

COMUNICATO  STAMPA  DEL  30.6.2015  DEL  NUOVO  COMITATO  PICCOLI  AZIONISTI  T.A.  S.p.a.

 PATTO DELL’ARNO: SVILUPPA FIRENZE COI SOLDI DI PISA !

 L’Assemblea generale del comitato Piccoli Azionisti si è riunita per adeguare lo Statuto all’avvenuta incorporazione di AdF in SAT e per raccogliere le deleghe degli associati per l’assemblea societaria del 15 luglio.

L’Assemblea, preoccupata per il contenuto dell’esposto dei Revisori dei Conti, è rimasta sconcertata anche dalle giustificazioni del Sindaco, che ha dichiarato di aver condizionato il suo operato in base ai pareri espressi dall’ex segretario generale Nobile, la cui nomina nel CdA era stata avversata dal comitato Piccoli Azionisti per motivi ancor meno gravi di quelli ora denunciati dall’esposto.

Ancor più incomprensibile è la sua conferma nel CdA di Toscana Aeroporti (TA) dopo che la stessa votò a favore del Masterplan di AdF con la pista di 2400 metri. Il comitato ne chiese le dimissioni ma il sindaco non la sfiduciò. Riconfermandola ora, conferma che in realtà all’epoca  Nobile agiva in accordo con Filippeschi.

Il Comitato chiede che venga sostituita immediatamente quale rappresentante pisana nel  Patto parasociale di Toscana Aeroporti. Ricorda che negli esposti presentati il Comitato ha chiesto alla magistratura di sancire anche i singoli comportamenti lesivi dell’interesse pubblico e di quello dei singoli cittadini ed azionisti privati.

Filippeschi ha dichiarato di voler vendere anche le azioni della Provincia. Faccia deliberare il consiglio comunale, in carenza del relativo organo. Si adegui alle norme democratiche, cui persino Rossi ha dovuto sottostare, pur furbescamente facendo ripetutamente votare prima la Giunta e poi il Consiglio regionale sotto la minaccia dello scioglimento.

Vendere ora diminuisce il ruolo pubblico pisano nel condizionare le scelte strategiche future. Filippeschi non giustifichi la vendita con la carenza di fondi provinciali. Faccia vendere le restanti azioni regionali, che Rossi aveva promesso a Pisa in campagna elettorale, e le destini agli impegni presi. O vuol vendere perché si è reso conto di aver sbagliato votando la fusione?. Afferma di aver votato sì, convinto dal parere di MRB, che lo ha emesso non assumendosi responsabilità, e dall’impegno di Lupi a stanziare altri 100 milioni per Peretola.

La lettera di Lupi, chiesta da Pisa, è stata mandata solo a Carrai a Firenze e non è stata mostrata ai Soci SAT in assemblea, con la presenza silente degli stessi Filippeschi e Nobile.

Lupi è decaduto, i 100 milioni non sono previsti nel DEF  e se i cantieri di Peretola non partiranno entro agosto si volatilizzeranno anche i 50 milioni dello Sbloccaitalia.

Allora per costruire il nuovo Vespucci necessiterà un grosso aumento di capitale di TA ed i soci pisani dovranno sborsare soldi loro per la nuova Superperetola, sbeffeggiati col motto fiorentinpartenopeo “cornuti e mazziati, sviluppate Pisa creando lavoro a Firenze”.  Forse fa parte dei codicilli previsti dal Patto dell’Arno?

                                                                                                  

Pisa, 30.6.2015                              

Comitato Piccoli Azionisti Toscana Aeroporti